Estratto del documento

D) QUARTO PRINCIPIO:

- →

Decentramento delle procedure di reclutamento ovvero se tu devi essere assunto nei vigili

del fuoco di Verona, non è che possono importi di fare il concorso a Roma.

E) QUINTO PRINCIPIO:

- Composizione delle Commissioni : esclusivamente con esperti di provata competenze nelle

materie di concorso.

- I componenti della commissione devono essere scelti fra funzionari delle amministrazioni,

docenti ed estranei alle medesime amministrazioni che non siano componenti dell’organo di

direzione politica dell’amministrazione (quindi no sindaco), che non ricordano cariche

politiche e che non siano sindacalisti.

Altra cosa importante è il rispetto della programmazione triennale del fabbisogno.

Come si svolgono i concorsi pubblici?

L’ente locale, così come tutte le p.a. deve fare una programmazione triennale dei propri

fabbisogni e quindi si decide solo sulla base di una programmazione triennale dei propri

fabbisogni. →

Questo per dire quali sono i principi dell’art. 35 comma III questi principi devono essere

applicati anche dalle società a controllo pubblico quando svolgono le proprie procedure di

reclutamento.

Questo obbligo di svolgere procedere trasparenti e imparziali dell’assunzione nelle s.p.a.

pubbliche è stato espressamente previsto nell’art. 19 comma II del d.lgs. 175/2016.

Ma e quindi prima dell’agosto del 2016 le società a controllo pubblico dovevano fare queste

procedure trasparenti e imparziali oppure potevano assumere chi volevano, quando volevano e

come volevano?

Leggiamo comma IV art. 19 D.lgs. 175/2016:

“ 4. I contratti di lavoro stipulati in assenza dei provvedimenti o delle procedure di cui al comma 2,

sono nulli. “

Salvo nel caso in cui per esempio un soggetto abbia lavorato con un contratto nullo da, per

esempio 5 anni.

89 à

Riprendendo la domanda riguardo al fatto se prima del 2016 le società a controllo pubblico

dovessero o meno eccettuare procedure trasparenti ecc o meno.. in realtà sono state sostenute

entrambe le tesi:

- Per alcuni era abbastanza chiaro che a queste società nel momento in cui queste dovevano

assumere del personale, a tali società si applicassero i principi di imparzialità e trasparenza e

quindi devi comunque applicare i principi del 35 comma III del d.lgs. 165/2001 anche se non

c’è scritto in nessun’altra legge.

- Invece altri sostenevano che visto che la legge non prevedeva nulla su questo obbligo di

procedure imparziali e trasparenti e quindi le p.a. potevano fare quello che volevano e queste

società quindi potevano assumere chi volevano questa risposta non è più accettabile anche

se è stata fatta da illustri avvocati ; questo perché noi sappiamo che il diritto amministrativo

non è fatto solo da norme ma anche da principi che dottrina e giurisprudenza hanno ordinato a

livello di sistema e già lo spaino dall’Ad. Plen. Del 1961.

Tante volte come ben sappiamo pur in assenza di una norma espressa, ci sono dei principi che

impongono determinati obblighi alle p.a.

⚠ Questo ragionamento riguardo all’obbligo di svolgere procedure trasparenti e imparziali di

Corte Costituzionale

assunzioni nelle s.p.a pubbliche è un ragionamento che è stato fatto dalla

nella sentenza 9/2006 avente ad oggetto la legge regionale Abruzzo.

La legge regionale Abruzzo nel 2006 (quindi prima del Testo Unico sulle società partecipate del

• 2016) stabilisce che le società in House quindi le società a totale partecipazione pubblica di

proprietà degli enti locali (comuni, province, regioni dell’Abruzzo) per assumere il proprio

personale dovessero necessariamente fare procedere trasparenti e imparziali.

La legge regionale Abruzzo stabilì quindi una norma analoga a quella che oggi è contenuta

• nell’art. 19 comma II del Testo Unico sulle leggi delle società a partecipazione pubblica.

È successo che il Governo ha impugnato questa disposizione della legge regionale Abruzzo

• davanti la Corte Costituzionale denunciato questa disposizione di incostituzionalità e in

particolare a ermando che è incostituzionale in quanto la regione Abruzzo con propria legge

regionale interviene a disciplinare una disposizione di diritto civile perchè va a disciplinare

obblighi di comportamento di società di capitale perchè le società a totale partecipazione

pubblica, le società in house , sono comunque società di capitali e quindi andrebbe a

disciplinare le società di capitale, ovvero qualcosa che attiene all’ordinamento civile in quanto la

disciplina delle società di capitali è contenuta nel codice civile.

Ma può il legislatore regionale andare a dettare norme in tema di codice civile?

No, l’ordinamento civile è una di quelle materie ex art.117 Cost. riserva alla potestà legislativa

esclusiva dello Stato.

Quindi secondo il Governo tale norma della legge regionale Abruzzo era certamente

costituzionalmente illegittima in quanto dettando obblighi di assunzione in capo alle società a

partecipazione pubblica dettava norme in materia di ordinamento civile.

Sembra un ragionamento pulito che avrebbe portato all’incostituzionalità della norma della legge

regionale Abruzzo, ma cosa ha risposto la Corte Costituzionale?

La Corte Costituzionale a erma che la norma della legge regionale Abruzzo ha in realtà dettato

questa disciplina ai sensi dell’art. 97 Cost ovvero per garantire l’imparzialità nell’assunzione del

personale di società che pur essendo formalmente amministrative sono controllate al 100% da

enti locali e regione dell’Abruzzo e quindi in fondo fanno parte delle p.a. ; e se queste società ,

formalmente società di diritto privato, ma che sostanzialmente fanno parte della p.a. nel momento

in cui prevedi l’obbligo del concorso per la loro assunzione non stai dettando una norma di

ordinamento civile in materia di società, bensì stai dettando una norma di imparzialità dell’azione

amministrativa in materia di p.a. regionali, comunali e provinciali della regione Abruzzo e quindi è

costituzionalmente legittima questa disposizione perchè trova la propria copertura nell’art. 97

Cost.

90

ff ff

Questa sentenza ci fa capire che dobbiamo tenere distinto il concetto di forma e di sostanza

anche nell’attribuzione della personalità giuridica di questi soggetti : queste società partecipate

100% dagli enti locali, certo sono società di capitali iscritte nel registro delle società alle camere

di commercio, e quindi sotto il pro lo formale sono soggetti di diritto privato, però essendo

partecipate al 100% dallo Stato o dagli enti locali sono 100% pubbliche e quindi sostanzialmente

sono soggetti pubblici.

Quindi decide se ad essi si applicano le norme del diritto privato o del diritto pubblico è una

decisione molto di cile : la Corte costituzionale con questa sentenza ha fatto la sua scelta.

Parleremo poi dell’obbligo di applicare i principi di imparzialità e buon andamento nella scelta

dell’avvocato da parte della p.a., anche prima che ci fosse una disciplina espressa.

91 ffi fi 27.10.20

Dopo questo lungo excursus che abbiamo fatto di approfondimento sui principi generali

dell’azione amministrativa, dunque dell’azione amministrativa anche delle regioni, province e

comuni , ora iniziamo a analizzare più speci camente l’ORDINAMENTO DEGLI ENTI LOCALI : dei

comuni, delle province e delle città metropolitane.

GLI ENTI LOCALI : Comuni, Province e Città metropolitane.

Dobbiamo utilizzare ora ancora di più il Testo Unico sull’ordinamento degli enti locali d.lgs.

267/2000. →

All’art. 1 si stabilisce l’oggetto di questo Testo Unico contiene i principi e le disposizioni in

materia di ordinamento degli enti locali.

Quindi il codice tiene distinti i principi e le disposizioni, in quanto i principi in materia di

ordinamento locale sono riservati alla potestà legislativa esclusiva dello Stato, mentre le

disposizioni possono essere modi cate anche dai legislatori regionali, dagli statuti e dai

regolamenti degli enti locali dunque questa distinzione non è assurda.

Se noi osserviamo le materie di potestà legislativa esclusiva dello Stato ex art. 117 comma 2

lettera p) troviamo che sono riservate alla potestà legislativa esclusiva dello Stato:

- il sistema elettorale;

- gli organi di governo;

- e le funzioni fondamentali di comuni, province e città metropolitane.

Su tutte le altre materie posso intervenire anche legislazioni regionali e gli statuti e i regolamenti

degli enti locali. l’ambito di applicazione

Art. 2 d.lgs. 267/2000 disciplina e ci permette di capire anche cosa

si intende per enti locali :

“1. Ai fini del presente testo unico si intendono per enti locali i comuni, le province, le città'

metropolitane, le comunità' montane, le comunità' isolane e le unioni di comuni.”

Quindi qualcosa di più rispetto a comuni e province.

Quindi quando si parla di ENTI LOCALI : si intendono comuni, province, città metropolitane,

comunità montane, comunità isolane e le unioni di comuni.

“2. Le norme sugli enti locali previste dal presente testo unico si applicano, altresì', salvo diverse

disposizioni, ai consorzi cui partecipano enti locali, con esclusione di quelli che gestiscono attività'

aventi rilevanza economica ed imprenditoriale e, ove previsto dallo statuto, dei consorzi per la

gestione dei servizi sociali.”

La disciplina degli enti locali si applica quindi anche ai consorzi (un comune e una provincia

costituiscono un consorzio).

Con esclusione di quei consorzi che gestiscono attività aventi rilevanza economica ed

imprenditoriale.

92 fi fi all’Autonomia dei comuni e delle province:

Art. 3 d.lgs. 267/2000 è dedicato

“ 1. Le comunità' locali, ordinate in comuni e province, sono autonome.

2. Il comune e' l'ente locale che rappresenta la propria comunità', ne cura gli interessi e ne

promuove lo sviluppo.

3. La provincia, ente locale intermedio tra comune e regione, rappresenta la propria comunità', ne

cura gli interessi, ne promuove e ne coordina lo sviluppo.

4. I comuni e le province hanno autonomia statutaria, normativa, organizzativa e amministrativa,

nonché' autonomia impositiva e finanziaria nell'ambito dei propri statuti e regolamenti e delle

leggi di coordinamento della finanza pubblica.

5. I comuni e le province sono titolari di funzioni proprie e di quell

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Scienze giuridiche IUS/10 Diritto amministrativo

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Veronica_B.99 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Diritto regionale e degli enti locali e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Verona o del prof Bercelli Jacopo.
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