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Fonti sulla produzione - Fonti di produzione

La costituzione è una fonte di produzione perché produce norme giuridiche, ma ha anche al suo interno i punti specifici in cui dice "queste sono le fonti che producono diritto all'interno dell'ordinamento giuridico italiano".

Le fonti sulla produzione (quelle norme specifiche all'interno della costituzione che dicono quali sono gli altri strumenti di produzione del diritto) sono quelle parti della costituzione che ci dicono quali sono le fonti del diritto, come quelle fonti vengono prodotte, quali sono i soggetti che le possono porre in essere, come si chiamano gli atti normativi corrispondenti.

Es. art. 70 "la funzione legislativa è esercitata collettivamente dalle due camere" - norma sulla produzione che ci dice che c'è un atto normativo che si chiama legge che viene fatto da entrambe le camere.

  1. Unione Europea: organizzazione sovranazionale che ha le proprie norme di riconoscimento (dice quali sono le fonti normative più importanti all'interno della UE)
    1. Il regolamento
    2. La direttiva

FONTI ATTO (ATTO NORMATIVO) - FONTE FATTO (FATTO NORMATIVO)

Tutto ciò che nel nostro ordinamento non è fonte atto (legge, regolamento, decreto..) è fonte fatto.

Sono fonti fatto quelle fonti che sono riconosciute dal nostro ordinamento (non prodotte) e nell'ordinamento italiano c'è una disposizione di livello costituzionale che ordina o consente l'applicazione di queste regole che sono nate fuori dal nostro ordinamento, le riconosciamo per il fatto di esistere ma non perché sono all'interno del nostro ordinamento. E questo riconoscimento non può essere fatto da altri testi normativi se non dalla costituzione.

Questa categoria di fonti fatto è una categoria importante se pensiamo alle relazioni internazionali del camere.

ordinamento italiano. (la cost. italiana ha dei principi attraverso i quali si apre ai rapporti con altri stati) e quando le norme che sono prodotte al di fuori del nostro sistema, entrano in qualche modo all'interno del nostro ordinamento e funzionano come se fossero regole giuridiche prodotte dal nostro ordinamento, siamo di fronte alla categoria delle fonti fatto.

Da una parte ci sono le fonti-atto ovvero gli atti normativi (prodotti dal nostro ordinamento), dall'altra i fonti-fatto che entrano nel nostro ordinamento sulla base di norme di riconoscimento costituzionale, ma non sono prodotte nel nostro sistema, nascono al di fuori, ma entrano sulla base della apertura della stessa costituzione.

Consuetudini internazionali; ci si sposta nel settore del diritto internazionale, ovvero il diritto che regola i rapporti fra gli stati diversi, e abbiamo 2 grandi categorie di norme:

-norme di origine consuetudinaria che collochiamo nel ordinamento giuridico italiano e sono norme di diritto

Il diritto internazionale è composto da norme che regolano le relazioni tra gli Stati e gli altri soggetti dell'ordinamento internazionale. Esistono due tipi di norme di diritto internazionale: le norme di diritto internazionale generale, che obbligano tutti i soggetti dell'ordinamento, e le norme di diritto internazionale particolare, che vincolano solo gli Stati che le sottoscrivono.

Il diritto internazionale entra nel nostro sistema giuridico italiano attraverso l'articolo 10, che stabilisce che "l'ordinamento giuridico italiano si conforma alle norme del diritto internazionale generalmente riconosciute". Ci sono diverse regole che disciplinano l'entrata del diritto internazionale nel nostro sistema:

  • Le regole per l'individuazione delle linee di confine tra Stati, come ad esempio l'utilizzo della mediana o della massima profondità per i fiumi e lo spartiacque per le montagne.
  • L'inviolabilità delle sedi diplomatiche.
  • L'immunità dalla giurisdizione civile per i rappresentanti diplomatici.
  • La responsabilità internazionale per danni ambientali.

Esistono anche norme di diritto internazionale privato che regolano i rapporti tra cittadini di stati diversi, come ad esempio i rapporti tra coniugi.

Per far entrare le regole del diritto internazionale all'interno dello stato italiano, l'ordinamento prevede che l'ordinamento giuridico italiano si conformi alle norme del diritto internazionale generalmente riconosciute.

principio di esclusività. Tecnica del RINVIO: l'ordinamento italiano si adatta all'ordinamento di altri ordinamenti mediante il RINVIO (meccanismo con cui una norma di diritto interno richiama atti o fonti di ordinamenti esterni)

RINVIO FISSO: recepimento di un atto (prendo quell'atto e lo faccio entrare nel nostro ordinamento), l'ordinamento italiano si riferisce a un preciso testo normativo che ha un nome e fa in modo che quei contenuti entrino nel nostro ordinamento. (es. trattati* sottoscritti con altri stati) hanno bisogno di una legge per entrare.

RINVIO MOBILE; rinvio a una determinata fonte normativa di un altro ordinamento (le norme consuetudinali non hanno bisogno di un atto, entrano direttamente a far parte)

Come si fa a far entrare i trattati nel nostro ordinamento? Procedura lunga, l'attività viene svolta dai rappresentati del governo (ministri degli esteri) stabiliscono i contenuti coi ministri degli altri stati e arrivano

alla firma del trattato. Quello che firmano non ha valore per l'ordinamento giuridico interno, cioè siamo ancora a livello di negoziato, ci vuole il parlamento, (art.80) che autorizza la ratifica (atto con cui il presidente della repubblica stabilisce l'ingresso dei contenuti del trattato all'interno del nostro ordinamento) 2 FONTI DI COGNIZIONE (Fonti di produzione: atti normativi nel quale troviamo le norme.) Fonti di cognizione: un documento che raccoglie le fonti di produzione, le pubblica, e servono a far conoscere il diritto. Attraverso la pubblicazione, rende noto quello che viene prodotto e a determinarne l'entrata in vigore, 15 giorni (vacatio legis) dopo la pubblicazione in gazzetta ufficiale di un atto normativo, quell'atto viene applicato. In quel momento la legge diventa obbligatoria. Tutti gli atti normativi sono soggetti al regime di pubblicazione (leggi, decreti, regolamenti..) vengono pubblicati. La fonte di cognizione ufficiale è: la

gazzetta ufficiale della repubblica italiana. È divisa in 4 sezioni

  • Serie generale: contiene tutte le leggi e gli atti normativi prodotti dal nostro ordinamento
  • Corte costituzionale: sentenze della corte costituzionale
  • Comunità europee: regolamenti e direttive
  • Regioni: leggi e regolamenti regionali

COME SI INTERPRETA IL DIRITTO?? (come vanno lette e applicate le norme giuridiche)

Disposizione: descrive la fattispecie in linea generale (frase in sé) Norma: regola di comportamento che ne traiamo da quella frase. Il passaggio dalla fattispecie astratta, alla fattispecie concreta (norma) viene svolto prevalentemente dai giudici. (trarre dal segno il significato partire dal testo scritto, e trarre la regola) Questo percorso intellettivo è composto da varie fasi.

  • interpretazione logica: Chiarire l'intento razionale, la logica delle parole che esprimono la regola: qual è lo scopo? Perché?
  • interpretazione sistematica: Chiarire il significato
ricorrendo ad altre disposizioni, trovare la razionale collocazione della regola: qual è il contesto?
  1. interpretazione estensiva o restrittiva: Il risultato finale, le conclusioni: qual è il significato?

Art. 12 Nell'applicare la legge non si può ad essa attribuire altro senso che quello fatto palese dal significato proprio delle parole secondo la connessione di esse, e dalla intenzione del legislatore. Se una controversia non può essere decisa con una precisa disposizione, si ha riguardo alle disposizioni che regolano casi simili (*ANALOGIA) ; se il caso rimane ancora dubbio, si decide secondo i principi generali dell'ordinamento giuridico dello Stato.

TIPI DI INTERPRETAZIONE (scrivere meglio)

  • *ANALOGIA: NO PER PROCEDURE PENALI (lezione 6)

Ordinamento complicato

  • Si modifica continuamente,
  • Ci sono tanti soggetti che producono norme giuridiche e tanti tipi di atti normativi, policentrismo normativo (più centri di produzione delle norme)
sistema cosi complesso prima o poi ci troviamo difronte a una ANTINOMIA NORMATIVA ovvero ad una contrapposizione tra regole tratte da disposizioni.
  • Legge statale
  • Legge regionale (20 regioni, ciascuna con le proprie leggi)
  • Il diritto "straniero" entra nel nostro sistema diritto dell'UE
  • Consuetudini internazionali particolare fonte del diritto (fonte atto/fatto)
Nella costituzione sono previsti più centri di produzione normativa. Complicazioni dell'ordinamento (previste dalla cost.) :
  • non scrivono le leggi solo i legislatori (2 camere) ma esistono anche: Legislatore governo: Leggi scritte dal governo (consiglio dei ministri) decreti legislativi che hanno la stessa importanza della legge.
  • ordinamento antico, sono in vigore leggi vecchie.
  • la costituzione prevede che le regioni facciano le proprie leggi (scritte dal consiglio regionale)
  • Inoltre ammette leggi che vengono dal di fuori non prodotte dal nostro ordinamento.
Come si risolve ilproblema delle antinomie? 1. CRITERIO CRONOLOGICO (tempo) 2. CRITERIO GERARCHICO (forza) 3. CRITERIO DI SPECIALITÀ 4. CRITERIO DI COMPETENZA CRONOLOGICO Il criterio cronologico è legato alla continua modifica di un ordinamento giuridico. Poiché i bisogni della società sono sempre in mutamento, sono necessarie nuove norme. Il diritto cambia perché cambiano le esigenze sociali. Se mi trovo di fronte a due disposizioni poste da fonti di pari grado, si applica la norma più recente. Questo criterio opera perché il diritto non si esaurisce mai, si produce continuamente e le scelte politiche cambiano in relazione ai bisogni della società. L'effetto giuridico di questo criterio è che si preferisce la norma nuova alla vecchia, determinando l'abrogazione della norma vecchia. Art. 11. Efficacia della legge nel tempo La legge non dispone che per l'avvenire: essa non ha effetto retroattivo*. *vale solo per il futuro dal momento in cui entra in vigore. Cosa succede alla norma vecchia? Viene abrogata dalla norma nuova.

norma vecchia? Non viene cancellata, rimane nell'ordinamento, maregola soltanto i rapporti che sono nati nel momento in cui quella regola era in vigore (es.immatricolazione primo anno accademico, l'anno successivo il corso viene abrogato per quelli che si vogliono immatricolare, non per quelli già immatricolati).

3 tipologie di abrogazione:

  • ESPRESSA: il legislatore lo dice chiaramente il legislatore indica testualmente gli estremi delle norme precedenti che sono abrogate. (es. "l'art. 3 c. 5 della l. 2/2007 è abrogato")
  • TACITA: leggendo le disposizioni capisce che c'è incompatibilità (antonomia) tra le nuove disposizioni e le precedenti
  • IMPLICITA: si deduce perché la nuova legge è una legge di riforma integrale di un settore dell'ordinamento.

Le leggi

Dettagli
Publisher
A.A. 2022-2023
53 pagine
SSD Scienze giuridiche IUS/09 Istituzioni di diritto pubblico

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher fraellos di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Istituzioni di diritto pubblico e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Padova o del prof Colaluca Cinzia.