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Riserve di legge
La riserva di legge costituzionale indica che una certa materia può essere regolata solo da leggi costituzionali.
La riserva di legge a favore dei regolamenti parlamentari indica che la legge formale non può disciplinare le materie proprie dei regolamenti parlamentari. Queste materie possono essere regolate solo da leggi costituzionali. Ad esempio, "ciascuna camera adotta il proprio regolamento a maggioranza assoluta dei suoi componenti".
La riserva di legge formale o ordinaria indica che una certa materia non può essere regolata da fonti di grado inferiore alla legge. Questa materia non può essere regolata da fonti secondarie, ma può essere regolata da leggi costituzionali.
La riserva di legge si distingue in:
- Riserva di legge assoluta, se viene imposto al Parlamento (o al Governo nel caso di decreto legge e decreto legislativo) di regolare integralmente la materia.
Inoltre,
se viene richiesto al legislatore di dettare con legge o atto avente forza di legge non solo i criteri generali, ma anche le modalità di attuazione della disciplina. In questo caso, non è consentito l'utilizzo di regolamenti autorizzati o fonti secondarie per l'attuazione della legge. Ecco come potrebbe essere formattato il testo utilizzando tag html:legge o atto avente forza di legge, senza lasciare alcuno spazio all'intervento di fonti regolamentari o secondarie (ad esempio: la libertà può essere limitata "nei soli casi e modi previsti dalla legge").
Inoltre, in molti casi, alla riserva di legge assoluta si aggiunge la riserva di giurisdizione: la disciplina della materia non solo è regolata integralmente dalla legge, ma per la sua applicazione è anche necessaria un'autorizzazione giudiziaria.
-relativa, se viene richiesto al legislatore di dettare con legge o atto avente forza di legge solo i criteri generali che disciplinano una determinata materia, mentre l'attuazione della stessa può avvenire con regolamenti autorizzati o fonti secondarie, all'interno, tuttavia, dei principi e dei criteri individuati con legge (la legge deve essere sempre presente "nessuna prestazione personale o patrimoniale può essere imposta se non in base alla legge").
-rinforzata, se viene richiesto al legislatore di dettare con legge o atto avente forza di legge non solo i criteri generali, ma anche le modalità di attuazione della disciplina. In questo caso, non è consentito l'utilizzo di regolamenti autorizzati o fonti secondarie per l'attuazione della legge.
si tratta di una riserva assoluta o relativa, dove la Costituzione pone deilimiti alla discrezionalità del legislatore, predeterminando alcuni dei contenuti che la legge deve avere (la Costituzione circoscrive in modo chiaro l'ambito di applicazione della legge).Lezione 3 - Caratteristiche dello Stato
Cosa differenzia lo Stato dagli altri ordinamenti giuridici?
Lo Stato è un ordinamento supremo ("Superiorem non recognoscens": si utilizza per indicare i supremi organi dello Stato, che, posti in posizione di indipendenza e parità tra loro, non sono sottoposti ad alcun potere superiore), autofondante (ossia si fonda da solo) e non relativo, cioè assoluto poiché non riconosce nessun ordinamento al di sopra di sé. Lo Stato impone la sua volontà sugli ordinamenti giuridici subordinati ad esso.
Inoltre, solo lo Stato può produrre il diritto (produzione del diritto) e può farlo rispettare mediante l'utilizzo
legittimo della forza, in quanto esso è il monopolista del potere giuridico-politico. Elementi costitutivi dello Stato Perché ad un soggetto si riconosca la natura di Stato sono necessari 3 elementi: - Popolo: un gruppo di persone fisiche che hanno un rapporto giuridico particolare con lo Stato (tale rapporto giuridico particolare è rappresentato dalla cittadinanza, tramite la quale il cittadino è incluso nel popolo dello Stato). - Territorio: ambito spaziale, ossia lo spazio nel quale lo Stato può esercitare la sua sovranità, ad esempio il potere di produrre il diritto e di farlo rispettare mediante la forza. Esistono entità che si identificano come un popolo, ma che non hanno un territorio dove esercitano la loro sovranità (ad esempio il popolo palestinese). A tali entità non si può riconoscere la natura di Stato, poiché non sono presenti tutti e 3 gli elementi. - Apparato di governo: è necessaria anche la presenza di un apparato di governo che eserciti il potere politico e amministrativo all'interno dello Stato. Questo può essere rappresentato da un governo centrale, da un sistema di governo federale o da altre forme di organizzazione politica.di un governo, ciò significa che il potere è organizzato mediante il ricorso a meccanismi giuridici che consentono allo Stato di esercitare la sovranità (sovranità è una parola molto scivolosa perché può essere identificata all'interno dei movimenti politici, detti "sovranisti"). La Sovranità Consideriamo la "sovranità" in senso giuridico, senza soffermarci sugli aspetti politici: - In ambito interno: la sovranità è la possibilità di esercitare la supremazia su una comunità stanziata in un determinato territorio (ad esempio in alcuni Stati non si può esercitare la supremazia, come l'Afghanistan) e quindi l'impossibilità di esercitare la supremazia fuori dal territorio nazionale; - In ambito esterno: per sovranità s'intende "indipendenza" (ogni Stato sovrano è indipendente rispetto agli altri Stati sovrani). Lo Stato dalIl punto di vista internazionale si pone in posizione di parità con gli altri Stati, i quali, indipendentemente dalla dimensione, hanno la stessa posizione giuridica, ma non la stessa posizione economica.
Ciascuno Stato ha il potere di determinare liberamente la propria politica verso l'esterno, ossia la propria politica estera.
La Costituzione funge da limite all'esercizio della Sovranità sia in ambito interno che esterno.
I limiti della sovranità sono:
- In ambito interno: la sovranità è limitata dalla Costituzione che ha come funzione principale la limitazione del potere sovrano.
- La distinzione principale della Costituzione per quanto riguarda la limitazione del potere sovrano (sovranità) è quella tra Costituzione "rigida" e Costituzione "flessibile".
In Italia fino al 1948 era vigente lo "Statuto Albertino" (Costituzione flessibile), mentre dal 1948 sino ad ora è vigente la "Costituzione della Repubblica Italiana".
Repubblica Italiana” (Costituzione rigida). In particolare consideriamo le Costituzioni “rigide”:
- Non possono essere modificate da leggi ordinarie, ma solamente da leggi costituzionali;
- Possono essere modificate solo attraverso procedimenti “aggravati o speciali” (più complessi rispetto ai provvedimenti ordinari) ed entro i limiti stabiliti dalle stesse costituzioni;
- Esistono organi volti a garantire il rispetto della Costituzione (ad esempio la Corte Costituzionale). Lo Stato ha una sovranità limitata dalla Costituzione e, qualora la Costituzione non sia rispettata, vi è l’intervento della Corte Costituzionale. Se la legge ordinaria non è conforme alla Costituzione, viene dichiarata incostituzionale dalla Corte Costituzionale e viene cancellata dall’ordinamento giuridico.
Esempio: Lo Statuto Albertino del 1848 era una Costituzione “flessibile” perché non prevedeva strumenti speciali per la sua modifica.
modifica e perciò si poteva modificare semplicemente con leggi ordinarie. Tuttavia nei suoi 100 di vita e di vigenza, lo Statuto non è mai stato modificato nonostante tutti i cambiamenti politici (monarchia costituzionale, nascita della monarchia parlamentare, lo Stato liberale, fascismo ed altro). Tali cambiamenti politici e storici erano tutti incompatibili tra loro, ma lo Statuto non subì mai alcuna modifica. Le leggi razziali del 1938 erano del tutto incompatibili e contrari allo Statuto che, invece, proclamava l’uguaglianza di tutti gli uomini di fronte alla legge. Quindi, non bastano i primi 2 punti per definire una Costituzione “rigida”, ma bensì è necessario il terzo punto. Per parlare di Costituzione “rigida” e quindi “non flessibile” (lo Statuto, non essendo mai stato modificato da leggi ordinarie, si poteva considerare una Costituzione “rigida”. Questo non poteva avvenire poiché gli.avvenimenti politici e storici del periodo erano incompatibili con la Costituzione stessa e per parlare di Costituzione "rigida" è necessario che tale incompatibilità non si verifichi.) occorre che la superiorità della Costituzione sulla legge ordinaria possa essere fatta valere di fronte ad un organo, il quale ha il compito di valutare la conformità delle leggi alla Costituzione. -In ambito esterno: vi sono organizzazioni internazionali alle quali gli Stati partecipano liberamente, ma una volta che sono iscritti possono essere vincolati alle decisioni dell'organizzazione stessa. Le più importanti organizzazioni internazionali a cui partecipa l'Italia sono: l'Onu (Organizzazione delle Nazioni Unite, composta dalla maggior parte dei Stati del mondo) e il Consiglio d'Europa. Tali organizzazioni possono imporre agli Stati che ne fanno parte l'obbligo di mettere in atto alcune decisioni stabilite da esse. Consigliod'Europa dispone all'interno di una Corte (Corte Europea dei diritti dell'uomo), composta da giudici di tutti gli Stati europei. La Corte può condannare un paese per non aver rispettato le modalità previste da essa (ad esempio l'Italia è stata condannata per "tortura", cioè per l'eccessivo affollamento delle carceri e si è dovuta attenuare alle decisioni europee). Un altro esempio è l'esproprio che è quella situazione in cui lo Stato si appropria di un bene immobile per motivi di pubblica utilità, normalmente contro la volontà del proprietario. In Italia l'espropriazione era subordinata ad un indennizzo, cioè lo Stato espropria la mia abitazione o un altro bene immobile, ma deve conferirmi un indennizzo (ossia una somma di denaro che non corrisponde però al danno subito, somma inferiore al danno del soggetto espropriato del bene). La Corte ha stabilito che
Questa forma di indennizzo non era corretta e ha così condannato l'Italia, che deve effettuare l'esproprio pagando il valore di mercato del bene. Questo ha ridotto ampiamente gli espropri da parte dello Stato.
Inoltre, vi sono anche le organizzazioni sovranazionali. Il massimo della limitazione della sovranità dello Stato è dipendente dalla partecipazione dell'Italia ad un'organizzazione sovranazionale (ossia l'UE). L'UE non è una semplice organizzazione internazionale, in quanto unica al mondo e considerata a metà tra un'organizzazione internazionale ed uno Stato. L'UE è considerata quasi uno stato federale e quindi i paesi sono vincolati dalle decisioni di essa (come il corso della moneta - l'euro).
Il territorio
La globalizzazione di carattere economico: ormai la maggior parte degli Stati (così come l'Italia) è inserita in un circuito economico globale che