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ECONOMIA

Si passa da un’economia chiusa (autarchica) basata sul modello feudale (Medioevo), in cui il

feudatario deteneva il potere armato su una porzione piccola di territorio (feudo) e

l'economia era autarchica (= autosufficienza) veniva prodotto il necessario per sopravvivere

e non vi erano scambi, ad un’economia aperta che necessitava di tributi.

Con la scoperta di nuovi prodotti e la possibilità di avere delle flotte si inizia a produrre di più

del necessario, iniziano ad esserci commerci ed è necessaria la costruzione di opere

pubbliche necessarie al commercio, es: porti, ponti e strade.

Inoltre, visto il periodo molto sanguinoso. (Guerra dei trent’anni 1600) era necessario un

esercito grande per vincere le guerre, lo stato ha bisogno di tributi per pagare esercito e

soldati (da soldo) perciò circa nel 700 nasce un apparato dello stato (attuale agenzia delle

entrate) che raccoglie le entrate dei tributi e propone l'allocazione delle risorse, redige i

bilanci. ↓

STATO INTERVENTISTA

Stato che interviene su tanti settori che prima erano privati (es opere pubbliche, esercito,

tributi).

AUTOLEGITTIMAZIONE DEL POTERE

Il potere pubblico era detenuto da un re che esercitava tutti i poteri in maniera assoluta

sostenendo che il suo potere derivasse dall’alto, da dio (motivi trascendenti) e non dal basso

(con elezioni, che non vi erano). Quindi era una autolegittimazione.

Potere pubblico è una sintesi per fare riferimento a tutti i poteri pubblici → fa le leggi, le

esegue, fa le sentenze.

CRISI

Dal 1700 questa forma di Stato entra in crisi per lo sviluppo di un’altra classe sociale, la

borghesia → classe più ampia (sempre una piccola percentuale), iniziano ad avere proprie

imprese che commerciano con l’estero e arricchendosi iniziano ad istruirsi e di conseguenza

a sviluppare proprie idee e ad essere consapevole della propria forza.

Dal punto di vista economico i borghesi subiscono un maltrattamento perché il re chiede

soprattutto a loro le tasse, ma contemporaneamente questi soggetti non hanno alcuna sede

per partecipare alla gestione dello stato, non esiste un parlamento che discuta con il re

riguardo l’allocazione delle risorse.

I borghesi in quanto maggiormente illuministi sono contrari alla pretesa del re di derivare i

suoi poteri direttamente da Dio e non accetta l’imposizione di un potere assoluto

Illuminismo: corrente filosofica che crede nella ragione umana, nella scienza, nel

dimostrabile (1700 Francia). 50

STATO LIBERALE (FINE 1700 - INIZIO 1900)

Forma di Stato che domina in Europa e USA in tutto il 1800. (Stato borghese)

ECONOMIA

Dal punto di vista economico lo Stato liberale si basa su un'idea non corretta ed inefficiente,

non veniva data la possibilità al 98% della popolazione di esprimere le proprie potenzialità, i

giovani nei campi, le donne dovevano solo stare a casa. Idea molto antica.

STATO NON INTERVENTISTA

Non è un caso perché chi dirige la rivoluzione francese è la borghesia, si parla di rivoluzione

borghese e dello Stato liberale come uno Stato borghese.

Lo stato assoluto era interventista, faceva troppe cose: guerre costose, opere pubbliche

costose, e per esserlo chiedeva tanti tributi.

Obiettivo borghese → stato che fa poco e richiede pochi tributi.

Lo stato liberale è uno Stato leggero, non interventista, si occupa di poche cose e garantisce

pochi diritti ai cittadini. Non si parlava di salute, istruzione, servizi pubblici, per ciò

ovviamente chiedevano pochi tributi.

Governo nello Stato liberale tipicamente formato da pochi ministeri (5) quelli essenziali per

l’esistenza di uno Stato:

Interni: polizia e forze dell'ordine, mantenere l'ordine

1. Giustizia: giudici che mantengono l'ordine interno

2. Finanze: raccogliere i soldi e allocarli dal punto di vista del bilancio (polizia, giudici)

3. Esteri e difesa: servono all'indipendenza dello stato, ministro degli esteri deve

4. garantire la diplomazia ed evitare le guerre

LEGITTIMAZIONE POPOLARE DEL POTERE

Inizia a svilupparsi l'idea che il potere pubblico, o almeno una parte, debba essere esercitato

da soggetti eletti, che rappresentano i cittadini e sono legittimati dal voto popolare. Quindi si

richiede una legittimazione proveniente dal basso ovvero dalle elezioni e non dall’alto come

per il re.

Lo Stato liberale non è democratico! Ma inizia a svilupparsi quest’idea che porterà poi al

suffragio universale.

Nasce l'organo del parlamento, composto da 2 camere:

Senato → non elettiva, il re sceglieva i senatori entro alcune categorie

● Camera dei deputati → elettiva, da pochi, no suff. un.

● 1° Parlamento del 1861 → votava solo l’1.9% perché non potevano votare tutte le

donne, gli uomini con meno di 25 anni, chi non sapeva leggere e scrivere.

E inoltre si poteva votare solo se l'anno precedente si era pagata un'imposta sul

reddito. Quindi votavano solo i borghesi.

51

PRINCIPIO DI LEGALITA

● ’ (nasce nel 1800)

NASCE LO STATO DI DIRITTO basato soprattutto sul principio di legalità.

Significa che la legge è superiore a tutti, i poteri pubblici e lo Stato apparato stesso in primis

devono rispettare il diritto, le leggi. =/ prima → stato assoluto il re era al di sopra delle leggi.

DIVISIONE DEI POTERI

● (Montesquieu)

Montesquieu scrive nel 1748 (41 anni prima della riv. franc.) nel libro "Spirito delle leggi" che

il potere pubblico deve essere diviso tra vari soggetti, osservava il potere del re assoluto in

Francia e ne riconosceva i problemi.

1. Se il potere è diviso è meno pericoloso

2. Sono possibili controlli reciproci tra i soggetti pubblici che detengono il potere, ci sono

organi di controllo che possono arrestare tentativi di altri organi di compiere atti contro la

legge (“Il potere arresterà il potere” -Mont)

Montesquieu prevedeva i 3 poteri attuali:

- Legislativo → organo che faccia le leggi

- Esecutivo → organo che le esegua

- Giudiziario → organo che applichi in maniera imparziale le leggi

La Costituzione più basata su questa tripartizione è quella statunitense (1787)

Quando nel 1789 c’è la rivoluzione francese per mano dei borghesi che iniziano a dare vita

al nuovo Stato liberale, essi avendo studiato avevano ben in mente il libro di Montesquieu

realizzando uno Stato che inizia a dividere i suoi poteri, senza la presenza di un re assoluto,

ma con un parlamento che detiene un potere legislativo. Parziale distribuzione dei poteri.

CRISI

Nella seconda metà dell’800, per fattori di carattere politico-economico-sociale

Fra le varie cause:

1. Seconda rivoluzione industriale (motivo economico)

La seconda rivoluzione industriale provoca un industrializzazione delle società quindi

la nascita di grandi industrie, urbanizzazione. Nascono nuove classi sociali (proletari)

che sono essenziali per la produzione e si rendono conto della loro importanza,

tuttavia pur essendo essenziali non hanno nessuna forma di partecipazione politica

perché lo Stato liberale era dominato da re, nobili e borghesi (1.9%).

Perciò queste classi iniziano ad organizzarsi in forme associative: sindacati e partiti.

2. Concetto di eguaglianza solo formale

Lo stato liberale riconosceva l’uguaglianza solo formale → proprio perché tutti i

cittadini sono uguali, lo stato non doveva intervenire con leggi o sovvenzioni (borse di

studio) a favore di nessuno. Non intervenendo a favorire istruzione, sanità, pensioni,

ecc a tutti, si consentiva solo ai ricchi di permettersi questi servizi, non c’era la

possibilità di cambiare classe sociale. 52

A questo si opposero molto le nuove classi sociali, che costituivano il 98% della

popolazione. Loro chiedevano l’uguaglianza sostanziale → lo stato non deve

limitarsi a dire che sono tutti uguali ma deve garantire un minimo di diritti a tutti,

soprattutto i più poveri, perché i ricchi potevano già permetterselo.

3. Nessun riconoscimento di libertà associative (es.: partiti, sindacati)

Nello stato liberale c’erano solo lo stato e il singolo, senza nulla in mezzo. C’erano

dei diritti garantiti ai singoli ma non vi era la garanzia di una libertà di associazione, di

conseguenza queste classi sociali non potevano esprimersi attraverso associazioni. I

borghesi contavano ognuno per sé stessi, lo stato liberale era monoclasse.

→ le nuove classi iniziano ad organizzarsi in partiti e sindacati, al tempo ritenute

illegittime. I grandi partiti di massa europei nascono infatti in questo periodo (Partito

Socialdemocratico Tedesco 1862) nella seconda metà dell’800.

Queste associazioni erano illegittime.

Dalla crisi dello Stato liberale nascono, in Europa, tre nuove forme di stato:

STATO TOTALITARIO (anche detto stato dittatoriale, fascista, nazionalsocialista)

● STATO SOCIALISTA (anche detto stato marxista, comunista)

● STATO SOCIALE (pluralista, socialdemocratico) (unica che sopravvive in Europa)

Possono essere definite in molti modi. Non hanno nulla in comune se non che sono tutte

forme di stato interventista. Reagiscono al non interventismo liberale chiedendo allo Stato

molto di più.

Alla fine dell’800 c’è un fortissimo conflitto fra il vecchio regime, la borghesia, e le nuove

classi sociali, con conflitti sanguinosi, scioperi repressi con la forza. Semplificando, delle tre

nuove forme di Stato, una rappresenta la vittoria totale del vecchio regime sulle nuove classi

(stato totalitario), l’altra rappresenta la vittoria invece delle nuove classi (stato socialista) e

una terza prevede un compromesso fra le due parti (stato sociale) ed è l’unica che ha

resistito. 53

STATO TOTALITARIO

Rappresenta una soppressione violenta del conflitto sociale, ovvero la vittoria del vecchio

regime sulle nuove classi. Identifica una forma di stato che in Europa dopo la prima guerra

mondiale si è approfittata della crisi economica e della povertà causata dalla guerra e ha

avuto diverse espressioni:

In Italia lo stato fascista → dal punto di vista giuridico costituzionale non inizia con la

● marcia su Roma quando il re Vittorio Emanuele III dà immediatamente il mandato a

Mussolini, ma è nel 1925 che nasce veramente uno Stato dittatoriale, totalitario,

partito unico, l’Aventino, Matteotti nel 24 venne ucciso e altre cose. (approfondimento

sul libro) Questo Stato in Italia dura fino al 43.

In Germania lo stato nazista dal 33.

● In Portogallo la dittatura del generale saint lazare, di stampo fascista

● In Spagna dittatura del generale Franco dal 38 al 78 (diventerà poi democratica con

● la Costituzion

Dettagli
Publisher
A.A. 2023-2024
142 pagine
SSD Scienze giuridiche IUS/09 Istituzioni di diritto pubblico

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher arianna1003 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Diritto pubblico e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia o del prof Pinardi Roberto.