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DIRITTI REALI DI GODIMENTO

Nascono quando il proprietario tiene per sé il diritto di disporre, e cede ad un altro soggetto il

diritto di godimento. Questi diritti hanno le stesse caratteristiche dei diritti reali

(immediatezza, assolutezza, inerenza) e sono:

- DIRITTO DI SUPERFICIE: riguarda la possibilità di godere di un terreno ed è quindi

legato alla dimensione agricola. Con il termine superficie, si intende il fondo, il

terreno su cui potrebbe essere costruita qualcosa. La superficie però si estende

anche al di sotto del terreno visibile. Il proprietario può godere dell’immobile costruito

sul suolo oppure può cedere il diritto di godimento ad un altro soggetto, su un

immobile che sarà costruito sul terreno. Questo diritto nasce tramite contratto,

testamento o per usucapione. Il contratto può essere a tempo limitato o perpetuo

cioè fin quando il soggetto titolare del diritto rimane in vita. I pannelli fotovoltaici sono

costruiti grazie al diritto di superficie.

- ENFITEUSI: (art.958) anche questo diritto, riguarda la dimensione agricola.

L’enfiteuta è un soggetto che può coltivare il fondo e godere dei frutti che esso

produce. Ha il diritto di sfruttare economicamente il fondo, ma ha l’obbligo di

migliorarlo e di pagare al concedente un canone periodico. Nell’enfiteusi possiamo

distinguere 2 casi:

1) Affrancazione: dato che l’ordinamento vuole promuovere lo sfruttamento ottimale

del suolo, nel caso in cui l’enfiteuta ha la possibilità economica di acquistare il fondo,

gli permette di diventare proprietario se paga 15 annualità di canoni.

2) Devoluzione: se l’enfiteuta deteriora il fondo, non lo migliora o non paga 2 annualità

di canone, può cessare l’enfiteusi e il proprietario si riappropria del diritto di

godimento. Ad oggi è molto difficile che non si paghino 2 annualità di canone perchè

ci sono gli smart contract che, basandosi sulla tecnologia, procedono

autonomamente.

- USUFRUTTO/ USO/ ABITAZIONE: Possono riguardare un terreno, una parte di

suolo, ma anche un immobile. Nel caso dell’usufrutto, il proprietario del bene, rende

proprietari altri soggetti, ma tiene per sé il diritto di godimento. Chi non può godere a

pieno del bene, a causa dell’usufrutto, viene chiamato nudo proprietario e ha solo il

potere di disporre. L’usufruttuario che di solito è il vecchio proprietario, ha il diritto di

godimento ma deve rispettare la destinazione economica. L’usufrutto può essere

ceduto ad un'altra persona.

L’uso e l’abitazione sono due casi particolari dell’usufrutto, due specificazioni. L’uso

è il diritto di godere di un bene limitatamente ai bisogni della propria famiglia. Non

può essere utilizzato per finalità economiche. Per esempio se do in usufrutto

un’automobile, essa può essere utilizzata con finalità commerciali. Se do l’automobile

in uso, invece, questa dovrà essere utilizzata solo per bisogni della famiglia di colui

che ha diritto di usufrutto.

L’abitazione riguarda un bene immobile e consiste nel diritto di godimento

limitatamente ai bisogni della famiglia. L’immobile diventa la casa di abitazione della

famiglia. Se ad esempio viene ceduto il diritto di godimento di un negozio, esso non

potrà essere configurato come abitazione perché non si può abitare in un negozio.

- SERVITU’ PREDIALI: deriva da predium (“fondo, terreno” in latino). Anche stavolta,

si tratta di diritti reali di godimento legati al fondo. Questo diritto è molto utilizzato.

Ad esempio, immaginiamo un terreno di proprietà di una singola persona con un

accesso ad una via pubblica e un cancello. Alla morte del proprietario, il terreno può

essere ceduto a due eredi o venduto a due acquirenti e, di conseguenza, viene

diviso in 2. Come fa uno dei due proprietari di questo terreno ad avere l’accesso sulla

strada? Egli deve per forza passare dall’altro fondo, verrà quindi costituita una

servitù di passaggio. Servitù significa tecnicamente il peso di un fondo posto sopra

un altro fondo: in sostanza c’è un fondo servente e un fondo dominante.

La ragione della servitù può nascere, ad esempio, dall’ipotesi di una divisione di un

terreno che una volta era unico. La servitù prediale è il peso imposto sopra un fondo

per l’utilità di un altro fondo appartenente ad un diverso proprietario. Può nascere:

1) per contratto: più proprietari si accordano e viene costituita una servitù di passaggio

perpetua.

2) in via giudiziale: perché il soggetto non ammette la possibilità di far passare l’altro

proprietario.

3) per usucapione: es. ci sono dei proprietari di un fondo x e di un fondo y. Il primo ha

cercato di mettersi in contatto con il secondo ma non è riuscito. Il proprietario del

fondo x, a questo punto, comincia a passare dal fondo y per uscire. Se passano 20

anni e nessuno si è lamentato, egli ha usucapito il diritto di servitù.

Il diritto di servitù prediale si può estinguere per prescrizione. Ad esempio, se stipuliamo il

diritto di servitù di passaggio e poi non lo usiamo per 20/30/40 anni, lo perdiamo per

prescrizione.

Si può diventare proprietario di un bene attraverso contratto, per testamento, in via giudiziale

o per accessione e può avvenire in due modalità:

- in via derivata: ricevo la proprietà dal soggetto che prima era titolare, un esempio è il

contratto

- in via originaria: non c’è un precedente proprietario o l’ordinamento non dà peso al

precedente proprietario, un esempio è l’usucapione

POSSESSO

Rispetto ai beni, esiste un fenomeno diverso dalla proprietà. Un soggetto può avere un

rapporto giuridico con un bene pur non avendo diritto reale, quindi pur non avendo un diritto

di proprietà o un diritto reale di godimento. Questa possibilità si chiama possesso. Il

possesso non è un diritto, ma una situazione di fatto. Esso viene descritto nell’art. 1140 del

Codice Civile secondo cui si possiede un bene quando ci si comporta come se si fosse i

proprietari o come se si avesse un diritto reale di godimento.

Per esempio il proprietario del fondo x non sa chi è il proprietario del fondo y e inizia a

passare: possiede un diritto reale di godimento. Possiede nel senso che si comporta come

se l’avesse, ma non ce l’ha. Il possesso può essere di 2 tipi:

- POSSESSO PIENO: è il possesso di un soggetto che, sul piano pratico, usa la cosa

come se fosse il proprietario e, sul piano astratto, pensa di essere il proprietario. Si

dice che ha l’animus e il corpus da possidente. È definito pieno perché ha entrambe

le voci del possesso.

- DETENZIONE e POSSESSO MEDIATO: quando le due facce del possesso (animus

e corpus) sono affidate a due persone diverse.

Per esempio in vacanza una persona che è titolare di un contratto di locazione, può

stare nella casa che ha affittato. Si ha quindi la detenzione di quella casa e ci si

comporta come se si fosse proprietari di quella casa per quel periodo di affitto. Il

proprietario della casa, invece, è il possessore mediato perchè possiede in virtù

della mediazione di un’altra persona.

Il detentore è colui che ha il corpus da possidente, mentre il possessore mediato è

colui che ha l’animus da possidente.

È solo il possesso pieno che porta alla proprietà? Sì, ovvero quando il proprietario

non riconosce ad altri il diritto di proprietà o il diritto reale di godimento e usa il bene.

FENOMENI GIURIDICI

- FATTI GIURIDICI: sono delle situazioni concrete non causate dall’uomo cui

l’ordinamento riconosce effetti giuridici. Ad esempio, il possesso è un fatto giuridico.

- ATTI GIURIDICI: sono delle situazioni concrete che per la loro realizzazione

richiedono un atto di volontà dell’uomo a cui l’ordinamento riconduce effetti giuridici.

Possono essere:

- LECITI: sono suddivisi in operazioni e dichiarazioni. Le operazioni sono atti giuridici

materiali (es: quando io vado al bar ed inserisco 50 centesimi nella macchinetta per il

caffè, non dichiaro niente verbalmente ma il mio comportamento esprime una

volontà). Le dichiarazioni derivano dall’espressione verbale della volontà. Il più

importante tipo di dichiarazione è il negozio giuridico (contratto). La sua

caratteristica principale è che il suo contenuto può essere deciso dalle parti.

Vi sono anche le dichiarazioni che sono atti giuridici in senso stretto: come la diffida

ad adempiere. Essa è una comunicazione con cui il creditore intima al debitore di

adempiere entro un termine, con dichiarazione che, scaduto questo termine, il

contratto si intenderà risolto. Le dichiarazioni di scienza, si attesta la conoscenza di

un atto o si descrive una situazione.

- ILLECITI: ad esempio gli incidenti stradali

NEGOZIO GIURIDICO

Il negozio giuridico è il negozio in cui si esprime la volontà di una o più parti, e il contenuto

dell’atto non è predeterminato. Per stipulare un contratto serve un accordo tra le parti,

altrimenti la mia volontà non diventa negozio giuridico. Esistono diverse tipologie di negozio

giuridico:

- UNILATERALE: posto in essere da una sola persona (testamento)

- BILATERALE: due persone (matrimonio, contratto)

- PLURILATERALE: più di due persone (accordo per una società, per

un’associazione)

- MORTIS CAUSA: in ragione della morte (testamento)

- INTER VIVOS: tra i vivi (contratto)

- PATRIMONIALE

- NON PATRIMONIALE: come il matrimonio

- A TITOLO GRATUITO: una parte esegue una prestazione senza ricevere nulla in

cambio

- A TITOLO ONEROSO: abbiamo 2 prestazioni infatti se ad esempio sono al bar e

pago il caffè (1°prestazione), il caffè mi deve essere servito (2°prestazione)

Il vincolo contrattuale sorge in maniera diversa in relazione al tipo di contratto. Prendiamo in

esempio il contratto di fideiussione cioè un contratto con cui un soggetto si impegna ad

adempiere al posto del debitore nei confronti di un creditore. La fideiussione può essere

onerosa (si conclude quando le parti sottoscrivono un contratto) o gratuita (si conclude con il

silenzio delle parti. FORMA DEL NEGOZIO GIURIDICO

Tutti i negozi giuridici hanno una forma. La forma è la manifestazione della volontà e può

essere fatta in maniera verbale, scritta o non verbale. Senza un’esternazione della volontà

non si può stipulare un negozio giuridico. Esistono alcuni negozi giuridici per cui

l’ordinamento richi

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A.A. 2023-2024
38 pagine
SSD Scienze giuridiche IUS/01 Diritto privato

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher paolagulino24 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Diritto privato e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università Cattolica del "Sacro Cuore" o del prof Zecchin Francesco.