OMISSIONE DI SOCCORSO
Reato proprio o puro: la fattispecie incriminatrice si appaga solo dell’omissione,
l’omissione integra ed esaurisce il fatto tipico, è già perfetta. Se la persona
muore c’è un aggravante, l’aggravante non incide sulla perfezione del fatto.
Situazioni tipiche che innestano l’obbligo di soccorso:
Imbattersi in un minore di anni 10 smarrito, soggetto gravemente
incapace che sia smarrito o abbandonato
Una persona incapace di provvedere a sé stessa per infermità o altra
causa
Un corpo che sia o sembri inanimato, o una persona ferita o altrimenti in
pericolo
Quali sono gli obblighi di facere?
Per le prime 2: obbligo di dare immediato avviso alle autorità--> ci si
libera della responsabilità chiamando le autorità
Per il 3: obbligo di chiamata alle autorità ovvero prestare soccorso
Imbattersi= prossimità fisica
La giurisprudenza equivale alla prossimità fisica, le situazioni in cui l’omettente
abbia notizia di questa necessità di soccorso.
Es: caso del medico in treno che sente all’altoparlante che qualcuno ha un
infarto, se ne va.
Caso 3--> se il corpo fosse morto: trovo un cadavere, ometto di soccorrere un
corpo già morto: reato impossibile, manca materialmente l’oggetto: il bene
giuridico della vita.
Al caso 3, la norma attribuisce all’omettente margine di descrizione, chiamare i
soccorsi o prestare soccorso. In base a cosa? Vi sono delle interpretazioni che
vano al di là della parte normativa.
Vi è giurisprudenza che considera i 2 obblighi in senso cumulativo. Es:
Incidente, un soggetto chiama i soccorsi e se ne va, ma la giurisprudenza
sostiene che sarebbe dovuto rimanere per presidiare o evitare ulteriori
incidenti
È necessaria una posizione di garanzia per far si che mi venga ascritto il reato
omissivo, devo avere un ruolo di garante.
Questi obblighi di garanzia che fonte hanno? Questo è il problema sollevato dal
caso Vannini. Da sempre si ritiene una fonte pubblicistica, privatistica, ma
secondo una parte della giurisprudenza la posizione di garanzia nasce anche da
un’assunzione volontaria del ruolo di garante. Se io assumo volontariamente la
protezione di quel bene ne divento garante. La posizion e di garanzia deve
preesistere rispetto al fatto.
REATI DI OPINIONE
Ingiuria (depenalizzata) e diffamazione
Rapporti fra fatto diffamatorio specialmente aggravato (dalla stampa/social) e
disposizioni di favore che escludono a punizione di quel fatto (scriminanti,
scusante della provocazione, causa di non punibilità)
Immunità giudiziale--> forma eccezionalmente scriminante di abuso del diritto
di difesa
Sempre che l’offesa reputazionale concerna l’oggetto della causa
amministrativa o giudiziaria.
Art 598c.p.
Io ed il mio avvocato possiamo offendere le controparti per difenderci
nell’ambito di un procedimento giudiziario o amministrativo.
Ambito soggettivo : le offese provengano dalle parti o dai propri patrocinatori.
La giurisprudenza esclude che la scriminante sia praticabile in caso di esposti
disciplinari (nell’ordine di avvocati, notati ecc..), perché l’esponente non è
parte del procedimento amministrativo/giudiziario. Es: chi offende il proprio
avvocato perché non soddisfatto, non è coperto da immunità
ambito oggettivo : le offese siano contenuti in scritto o discorsi pronunciati
durante il procedimento giudiziario o amministrativo. Ecco perché secondo
parte della giurisprudenza l’immunità non si applica gli atti di citazione, mentre
per parte della giurisprudenza qualsiasi atto riguardante il procedimento è
coperto da immunità.
L’offesa deve riguardare l’oggetti della causa--> nesso funzionale concreto.
Provocazione: la scusante è strutturata sulla falsa riga di una circostanza
attenuante, art. 62 c.p. prevede cime circostanza di attenuazione l’aver agito
in stato d’ira per fatto ingiusto altrui sempre che sia contestuale al fatto
ingiusto, subito dopo di esso. Nel con testo della diffamazione esiste una
scusante strutturata sulla falsa riga di questa scusante, disciplinata dall’art.
599c.p.
fatto ingiusto: non solo contra ius, quindi contrario alla legge e all’ordinamento,
ma si ha un’ampliazione, di un’estensione, quindi anche ingiusto come: incivile,
maleducato, fatto contrario alle regole della civiltà.
Secondo una corrente giurisprudenziale, questo rapporti non deve essere
inteso temporale, ma in senso causale, se la reazione avviene anche a distanza
di tempo deve trovare causa in quel fatto ingiusto-- >può avvenire anche a
distanza di tempo: quando la vittima non ha possibilità di reazione immediata.
Vi sono anche dei casi anche in cui un soggetto viene impedito ad una possibile
Quel che conta è che la reazione avvenga al primo possibile
reazione.
momento utile.
EXCEPTIO VERITATIS
Art. 596 c.p.
Abbiamo un fatto lesivo della reputazione e il sogg. può guadagnare l’immunità
che il fatto lesivo è vero--> in 3 casi:
La vittima è un pubblico agente e il fatto lesivo si riferisce alle funzioni
esercitate dal pubblico agente
il fatto lesivo è al centro di un procedimento penale--> chi è offeso nella
reputazione è indagato o imputato. Se il giudice del procedimento
penale, innescato dal fatto che viene poi attribuito come diffamatorio,
condanna l’offeso, l’offensore è automaticamente prosciolto. Nel caso in
cui venga prosciolto, qui dipende, da quale formula: se è stato assolto
per prescrizione o altri casi non è detto che l’offensore venga condannato
se il querelante domanda formalmente che il giudizio si estenda ad
accertare la verità o la falsità del fatto ad esso attribuito
06/03/2025
RAPPORTI FRA DIFFAMAZIONE -Diffamazione aggravata mezzo stampa e altri
mezzi pubblicitari- E DIRITTO DI INFORMARE ACCESSIBILE, a tutti non solo ai
giornalisti.
Rapporti fra atto lesivo, diffamazione a mezzo stampa, e diritto di informare.
Tra fatto e scriminanti, giuridicità e antigiuridicità.
Noi siamo abituati a pensare a questi momenti (tipicità, antigiuridicità), che poi
corrispondono all’accertamento giudiziario, come momenti separati,
logicamente separati. Prima il giudice accerta la corrispondenza degli elementi
del fatto concreto alla fattispecie astratta, poi passa al momento
dell’antigiuridicità: deve verificare l’assenza delle cause di giustificazione. Ci
sono degli scenari, in cui questa sequenza è ribaltata: la delimitazione dei limiti
dell’agire consentito viene prima del giudizio di tipicità--> si parte
dall’antigiuridicità e nel verificare i confini della condotta antigiuridica,
emergono i connotati della condotta tipica, questo perché la fattispecie
scriminatrice base, è una fattispecie di cui non si capisce nulla.
Art 595 c.p. DIFFAMAZIONE --> questo rientra tra questi casi. L’articolo non
ci dice gli atti, i gesti che offendono, non ci dice i fatti lesivi. Solo una volta
travalicati i limiti dell’agire consentito che emergono i contorni della condotta,
dei fatti lesivi.
Da un lato la norma colpisce chi offende la reputazione altrui, dall’altro vi sono
dei diritti di libertà di informazione, che possono essere lesive della
reputazione.
Quali sono i limiti entro cui è legittima una lesione reputazionale? Il legislatore
non lo dice, ma la giurisprudenza elabora le offese reputazionali, partendo dalla
cronaca e poi trasferendole alle sottocategorie della cronaca.
Critica giudiziaria
Critica politico sindacale
Critica storica
Satira
I presupposti che scriminano l’offesa reputazionale sono:
LA VERITÀ DEL FATTO : in ambito giornalistico la verità non è intesa in
senso oggettivo, ma quando il giornalista ha controllato la veridicità di
quanto racconta, verificato, riscontrato, e quando ha selezionato fonti
attendibili. Verità significa anche completezza della notizia, o
genuinità. Una notizia non genuina o tendenziosa è una notizia
incompleta. Es: giornalista racconta fatti di tipo politico all’interno di un
procedimento penale riguardante parlamentari; e racconta fatti VERI
riguardanti solo una parte: i fatti raccontati sono veri ma la notizia non è
completa. l’intervista giornalistica
Una sottocategoria della cronaca è , in cui però
cambia il criterio della verità--> assume una caratteristica grottesca; tale
criterio è rispettato quando vengono riportate fedelmente tra virgolette le
parole dell’interessato. Inoltre, nel momento in cui il soggetto intervistato è
un personaggio pubblico, opera una presunzione di verità che va a favore
del giornalista. cronaca giudiziaria
Quando invece si tratta di , la verità è intesa come
verità oggettiva , il giornalista si libera quando riporta perfettamente lo
stato delle indagini o il testo del provvedimento soprattutto perché in questo
caso opera anche la presunzione di innocenza. Vi deve essere perfetta
corrispondenza fra il racconto e la verità processuale raccontata
(cassazione)
LA PERTINENZA , l’interesse pubblico alla conoscenza del fatto:
interesse pubblico, quando riguarda delle pluralità, non una notizia di
carattere privatistico. L’interesse pubblico va calibrato sul lettore medio
di quella notizia, anche una notizia pubblicata sulla cronaca
regionale/provinciale/comunale può essere una notizia ad interesse
pubblico. Anche notizie private possono essere ad interesse pubblico,
quando servono a completare l’informazione intorno ad un soggetto
pubblico.
E nella cronaca giudiziaria, sono di interesse pubblico solo quei fatti
processuali che riguardano l’accertamento giudiziario.
LA CONTINENZA , esposizione serena, linguaggio, stile espositivo.
Criterio molto vasto, possono oltrepassare il limite della continenza, i non
detti maliziosi, le mezze verità, ecc. Basta che il titolo, sottotitolo (…)
superi il limite, dato che il lettore medio sin sofferma solo su ciò che è più
visivamente rilevante.
Quando la verità, la pertinenza e la continenza vengono riversati nell’ambito
della critica, questi fattori cambiano radicalmente. Per quanto riguarda il
criterio della verità questo perché si tratta di giudizi, i quali non sono né veri né
falsi. E a questa ontologica inoperatività del criterio della verità corrisponde un
significativo irrigidimento degli altri criteri,
-
Diritto penale - parte speciale
-
Riassunto esame Diritto Penale - Parte speciale, professor Prosdocimi, libro consigliato Diritto Penale Parte Speci…
-
Appunti Diritto penale parte speciale
-
Diritto penale parte speciale