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I magistrati convalidano l'arresto ma danno gli arresti domiciliari, anche secondo una logica.
Arresto in flagranza che però non è giustificata dal modello tipico di arresto in flagranza.
Non è significativo l'effetto deterrente, elemento della distrazione è una delle maggiori cause.
Nel testo di legge ci sono anche dei virus: non esclusiva responsabilità del colpevole che contiene
un elemento dirompente nell'andare a quantificare le responsabilità ex principio di massima
prudenza previsto dal codice della strada poiché questo codicillo dimezza la pena e quindi avrebbe
un effetto-beffa poiché la pena sarebbe inferiore all'omicidio colposo.
Le misure accessorie sono molto più efficaci come la sospensione della patente che viene usato
anche come deterrente e la irroga il prefetto e non l'autorità giudiziaria.
Per lesioni gravi e gravissime c'è la reintroduzione della perseguibilità d'ufficio dopo 20 anni.
Prescrizione elevata a 12 anni, sospensione della patente per 5 anni.
È introdotto anche il sequestro dei telefonini.
10/11/16
Danneggiamento: aggiornamento nella legge di attuazione della legge delega sulla
depenalizzazione.
Art 635 c.p., nel gennaio 2016 è intervenuta una riforma. Art.627 depenalizzato sottrazione di cosa
comune. Nel '30 c'era anche l'aggravante della violenza o minaccia procedibile d'ufficio e non più a
querela.
Con la riforma del 2016 l'aggravante è stata assorbita nella fattispecie di reato e la procedibilità è
d'ufficio ed è aumentata la pena.
La pena ora non è più inferiore al furto ma, subendo una riduzione del campo di applicazione, ha la
stessa pena originaria del furto.
Non è più una causa di non punibilità prevista dal 649 ma è sempre anche procedibile d'ufficio.
Bene giuridico si espande oltre il diritto di proprietà ma un diritto all'integrità della cosa nella sua
sostanza o comunque nella sua utilizzabilità.
È probabile un nuova natura plurioffensiva, interessi di natura personale.
È tipizzato, condotte alternative e quindi che se ne realizzi almeno una, la giurisprudenza esclude
per danno esiguo.
Condotte: distruzione, dispersione, deterioramento (modificazione in peggio di una cosa si
configura in ipotesi delle condotte dell'imbrattamento 639 c.p. e sia difficile ripristinare o
impossibile è danneggiamento), inservibilità.
Dolo: coscienza e volontà, non richiesta la presenza di un bene specifico, momento intellettivo che
comprende l'altruità della cosa.
Danneggiamento di informazioni dati e programmi informatici art. 635-bis. Inserito nel 1993 e
modificato nel 2008. La sanzione era già da tre mesi a sei anni come il nuovo danneggiamento.
Nel 2016 è stato aggiunta un'aggravante.
Nel 2008 è stato introdotto l'art. 635-quater danneggiamento di sistemi informatici o telematici, si
colloca specularmente al 635-bis(software), questo riguarda hardware.
Nel 2008 il 635-ter speculare al bis, il 635-quinquies speculare al quater, di uso di pubblica utilità.
Aggravante nel bis diversa dall'aggravante del quater più comune.
Il bis e quater sono reati d'evento
Il ter e quinquies reati di pericolo
Condotta diretta ma l'idoneità di essa è fondamentale.
Il tentativo prima era ammesso, ma con il 610 della violenza privata probabilmente sarà solo per
violenza e non tentativo. In teoria dovrebbe considerarsi come il tentativo di rapina 628.
Art. 625 circostanze aggravanti.
Furto o appropriazione indebita è cruciale il potere di disponibilità del bene da parte dell'agente per
determinare il reato di furto o di appropriazione indebita. Trasporto valori non è un'attività di
disponibilità e quindi si configura come furto.
Furto ed estorsione: affinché ci sia estorsione ci deve essere violenza o minaccia e il ladro non si
serve direttamente della cosa/la vende ma la utilizza per ottenere un riscatto.
Reato di furto punibile solo a titolo di dolo specifico, volontà diretta di impossessarsi di cosa altrui
per ottenerne il fine specifico di avere un profitto per sé o per altri.
Occorre anche la conoscenza di assenza di consenso dell'altro.
Errore circa l'appartenenza della cosa, credere di avere un'autorizzazione/di essere il proprietario.
L'intento scherzoso non può essere configurato come furto in quanto manca il fatto di trarne
profitto e quindi esclude il dolo di suddetto reato.
Definizione di profitto: non qualsiasi soddisfazione personale altrimenti sarebbe generico. È
necessario procedere all’individuazione, tra tutti i vantaggi che sono, in genere, connessi
all’impossessamento, di quello che rappresenta lo scopo tipico verso cui si proietta la condotta del
colpevole.
Soggetto passivo: è il titolare del diritto o della relazione di interesse giuridicamente rilevante con
la cosa sottratta; sent. Cassazione 31/5/1990 n. 7598, sez II, è importante che le banche siano
soggetto passivo del reato di furto proprio in termini di risarcimento danni.
14/11/16 Importante distinzione rapina-estorsione
Quando avviene l'impossessamento? Diverse interpretazioni:
- Teoria della contrectatio: quando poso la mano sopra la cosa al fine di impradonirsene
- Teoria amotio: non basta posare la mano sulla cosa ma è necessario lo spostamento della cosa
dal luogo in cui si trovava (ex codice Zanardelli 1889)
- Teoria ablatio: la cosa sia posta al di fuori del potere di signoria del soggetto passivo
- Teoria dell'illazione: si richiede che la cosa sia portata nel luogo originario scelto dal ladro
Ricadute significative per determinare il furto e il tentativo
Il codice Rocco ha abbandonato ogni riferimento del criterio spaziale(teoria amotio) sempre meno
utilizzata come la contrectatio; mentre la teoria dell'illazione è una teoria molto estensiva
dell'impossessamento in quanto non è furto fino a quando il ladro non la porta nel luogo => la
teoria che viene più utilizzata oggi è l'ablatio (che è anche il criterio per la differenziazione tra
appropriazione indebita e furto).
Se il ladro abbandona la refurtiva a causa dell'intervento di un terzo si parla di furto in quanto già
usciti dalla sfera d'influenza e rilevanza dei possessori/proprietari.
Un'aggravante del furto è l'esposizione al pubblico delle cose. Es. furto supermercato/farmacia:
teoria ablatio l'impossessamento non coincide con la sottrazione poiché c'è ancora il controllo della
cassiera; se invece riesco a evitare il controllo della cassiera, secondo alcuni l'impossessamento si
sviluppa appena esco dal supermercato in quanto nel perimetro c'è la possibilità di controllo e
quindi ancora tentativo, altri invece dicono che basta superare le casse anche nel perimetro del
supermercato e quindi furto.
=> ablatio, ma l'impossessamento deve essere valutato casisticamente.
Tentativo di furto: l'agente tentando di rimuovere i dispositivi posti a tutela del bene non vi riesca
essendo costretto a rinunciare alla sottrazione. Non ci sono estremi per la desistenza se manca la
volontarietà di terminare l'azione in quanto essa è determinata da fattori esterni.
Differenza tra furto con strappo e rapina ex sent. Cass. 2013:
Furto con strappo se la violenza è direttamente e immediatamente rivolta contro la cosa, poi può
• avere indirettamente ripercussioni verso la persona e come effetto involontario. Es. sottrazione di
una res mantenuta dalla vittima distrattamente e con tenue presa.
Rapina se la res è particolarmente aderente al corpo del possessore e istintivamente e
• deliberativamente contrasti la sottrazione, quindi la violenza necessariamente si estende alla
persona, dovendo l'agente vincere la resistenza e non solo superare la normale forza di
coesione tra la cosa e la vittima. Se la violenza è simultaneamente esercitata sia sulla cosa sia
sulla persona si configura delitto di rapina. Es. strappo degli orecchini dai lobi.
Rapina 628 c.p.:
Delitto a cooperazione della vittima per la realizzazione della fattispecie in quanto la vittima
coopera attivamente ≠ dal delitto di aggressione unilaterale in cui la vittima subisce la condotta
dell'agente: non svolge un ruolo attivo e non presta alcun consenso.
Rapina è un reato complesso: elementi costitutivi sono il furto e la violenza privata. Assunto non
accoglibile nella sua assolutezza:
Pdv criminologico: riassumere la rapina come un reato complesso risulta un qualcosa di riduttivo
• in quanto non esprime l'allarme collettivo e la rottura della sicurezza sociale indicata dalla
consistenza della pena (3-10 anni di reclusione)
Pdv dogmatico: non per forza la violenza è privata poiché essa potrebbe arrestarsi allo stadio
• delle percosse o addirittura possa costituire gli estremi per un reato più grave come omicidio o
tentato omicidio.
Alcuni dicono che il delitto di rapina è un reato eventualmente complesso perché accanto al furto
non si riscontra una violenza privata ma qualsiasi tipo di violenza che configuri il 628; altri però
sono rimasti sulla natura complessa in quanto la rapina verrebbe a unificatore il furto e il reato
corrispondente di violenza ma valutata casisticamente.
=> nella rapina rimane assorbita solo la violenza che si manifesta con le percosse; ogni altra
violenza che rappresenta un disvalore superiore (lesioni, omicidio) concorre con la rapina.
La rapina oggi è considerata come un attentato alla collettività, rapinatori sono considerati come
uno tra i delinquenti più pericolosi.
Sotto il titolo generico di rapina abbiamo due distinte figure criminose caratterizzate da un
differente momento cronologico e una diversa direzione della violenza o della minaccia posta in
essere dall'agente:
Propria (comma 1): violenza o minaccia costituiscono un mezzo diretto o immediato per poter
• realizzare il fine quale sottrazione e impossessamento della cosa mobile altrui=> sottrazione e
impossessamento devono avvenire con violenza o minaccia.
Impropria (comma 2): violenza o minaccia sono successive alla sottrazione. Il fine è quello di
• assicurare a sé o ad altri, il possesso della cosa sottratta o a procurare a sé o ad altri l'impunità
del reato commesso. (Post delictum)
=> l'elemento costitutivo oggettivo della rapina, in generale, è l'impossessamento della cosa
mobile altrui sottraendola a colui che la detiene con violenza o minaccia. Le due figure si
differenziano unicamente per l'iter criminale delle condotte che lo compongono e per la differente
direzione della violenza o della minaccia.
Rapina pro