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Estratto del documento

FATTO TIPICO

Elementi del fatto tipico, due elementi che non potranno mai mancare nel fatto tipico di reato:

  • Condotta (umana, art.25 cost. serve un fatto perché possa esserci un reato)
  • Un soggetto attivo (essere umano)

Due elementi che non possono mai mancare, questo perché non si può immaginare un diritto penale che punisca un pensiero, un modo di essere, può punire solo dei comportamenti, dei fatti umani.

Poi ci sono altri elementi che a volte ci sono e a volte no, non necessariamente presenti in tutti i reati:

  • Evento, il fatto che la condotta abbia provocato qualche cambiamento nella realtà esteriore
  • Nesso causale tra la condotta e l'evento, non posso rispondere di eventi provocati da altri senno ci sarebbe una violazione del principio di personalità.

Il fatto tipico di omicidio Art.575 c.p "Chiunque cagioni la morte di un uomo"

Abbiamo un soggetto attivo: Chiunque

Una condotta: cagiona

Un evento: la morte di un uomo

morte

Soggetto passivo: di un uomo

Nesso causale: chiunque cagiona la morte di un uomo

Non necessariamente c'è un soggetto passivo, ci sono reati rivolti a beni non necessariamente attribuibili a uno specifico soggetto passivo, l'ambiente per esempio

A volte ci sono dei presupposti, cioè degli elementi che devono preesistere alla condotta affinché il reato possa dirsi integrato

Analizziamo il fatto tipico di furto l'art.624 c.p. "Chiunque sottrae la cosa mobile altrui a chi la detiene al fine di trarne profitto e se ne impossessa"

Chiunque: soggetto attivo del reato

Sottrae: condotta

Impossessa: condotta

Detentore: soggetto passivo

La cosa mobile altrui: oggetto materiale, la cosa tipizzata dalla norma incriminatrice su cui ricade la condotta

La detenzione: può essere intesa anche come presupposto della condotta, l'altrui detenzione è un qualcosa che preesiste alla condotta di sottrazione e impossessamento

Il furto si distingue

Dall'appropriazione indebita proprio in ragione del presupposto

Nell'appropriazione indebita il presupposto della condotta è il possesso da parte del soggetto attivo, l'appropriazione indebita è il caso di chi si appropria di qualcosa che illegittimamente possedeva, mi hai prestato un libro lo vendo come se fosse mio, qui il presupposto della condotta è un legittimo possesso del libro, già avevo quel libro legittimamente nelle mie mani ma non era mio, da un certo punto in poi comincio a comportarmi come se quel libro fosse mio

Questa è una appropriazione indebita che si distingue dal furto in ragione del presupposto

Nel furto il presupposto è esattamente il contrario e cioè che io non abbia ancora il possesso di quella cosa tanto che la devo sottrarre a un altro

Nei reati di interruzione di gravidanza il presupposto è la gravidanza

SOGGETTO ATTIVO

Una persona

Da questo punto di vista possiamo distinguere tra:

Reati propri: sono quei reati che in ragione di come è definito il fatto tipico pretendono una particolare qualifica del soggetto attivo, non chiunque può realizzare peculato ma solo un pubblico ufficiale, nei reati propri c'è un elemento costitutivo in più che va accertato, non basta riconoscere che qualcuno ha realizzato la condotta ma bisogna vedere se quel qualcuno ha anche quella certa qualifica, se non ce l'ha il fatto è atipico, almeno atipico per quel reato perché poi bisogna compiere un ulteriore distinzione tra:

  • propri esclusivi: si hanno quando la qualifica del soggetto attivo è essenziale perché a reati di quella condotta si possa rispondere in sede penale, senza quella qualifica non c'è alcun reato
  • propri non esclusivi: sono quei reati che richiedono una qualifica in assenza della quale la condotta sarà comunque penalmente rilevante ai sensi di un altro titolo, ai sensi di un altro reato

altro fatto tipico• Reati comuni: sono quei reati che possono essere commessi da chiunque; quelli che iniziano con “chiunque..”, l’omicidio è un reato comune

Quindi nei reati propri esclusivi la qualifica soggettiva è quella che ti fa entrare nell’area del penalmente rilevante, senza quella qualifica soggettiva sei fuori dall’area del penalmente rilevante

I reati propri ma non esclusivi sono quei reati in cui tu sei già nell’area del penalmente rilevante solo per la condotta ma se in più hai anche la qualifica scatta un altro tipo di reato, ma senza la qualifica sarà comunque un reato

Incesto: reato proprio esclusivo (l’incesto è un rapporto sessuale tra consanguinei) ci vuole una qualifica soggettiva, solo chi ha questo rapporto di consanguineità, solo se c’è questo rapporto di consanguineità, questa relazione familiare tra soggetto attivo e soggetto passivo abbiamo l’incesto

se manca la qualifica soggettiva abbiamo un rapporto sessuale che non è un crimine

Peculato: reato proprio non esclusivo, se io mi approprio di una cosa che possedevo in quanto pubblico ufficiale rispondo di peculato, se non sono pubblico ufficiale risponderò di appropriazione indebita che è un reato comune

Altra distinzione, il reato proprio può:

  • Essere di mano propria: La condotta deve essere realizzata esattamente da chi ha la qualifica soggettiva, non si può immaginare che quel reato venga realizzato tramite terze persone, delegando la realizzazione della condotta
  • Non essere di mano propria: è possibile che il soggetto dotato della qualifica tipica faccia realizzare la condotta a un altro soggetto non dotato dalla qualifica tipica, e ciò non diminuisce il reato seppure in una forma concorsuale (concorso di persone nel reato) sarà lo stesso realizzato

es. peculato se portassi via, io professore, il microfono commetto peculato

È qualcosa che io dispongo per l'esercizio della mia funzione pubblica, me ne approprio come se fosse mia e lo metto in vendita su eBay, realizzo un peculato. Ma se io, per non dare nell'occhio, dicessi a uno studente di prendere il microfono in cambio di un 30 all'esame, qui la condotta di appropriazione non l'ho realizzata io direttamente, l'ho fatta realizzare a una mia concorrente, a una mia partecipe nel reato. Ma il peculato comunque c'è perché il disvalore tipico del fatto comunque si è realizzato, io mi sono appropriato della cosa di cui disponevo approfittando della mia qualifica soggettiva. Se io ho una relazione sessuale con mia sorella, realizzo incesto. Ma se dico a un amico di avere un rapporto sessuale con mia sorella, questo non è concorso in un incesto perché l'incesto si ha solo quando l'atto, la condotta, è realizzata esattamente da chi detiene la qualifica soggettiva, sennò.virendete conto che viene meno il disvalore dell'incesto, non è un atto sessuale punibile per incesto. Incesto: mano propria Peculato: non è di mano propria Questo sarà fondamentale nel concorso di persone nel reato, nei reati di mano propria ci può essere ma solo a patto che tra i vari concorrenti solo chi ha la qualifica soggettiva abbia obiettivamente realizzato la condotta mentre nei reati non di mano propria è sufficiente anche che uno abbia delegato istigato altri a commettere la condotta purché qualcuno quella qualifica soggettiva ce l'abbia tra tutti i concorrenti. Rimando poi alla lezione della dottoranda per quanto riguarda l'ente come possibile soggetto nei confronti del quale si muove un rimprovero collegato alla commissione di reati. CONDOTTA Facciamo una grande distinzione (che attiene alla condotta): - Reati a forma libera: va bene qualsiasi condotta purché realizzi certi eventi, questi reati si caratterizzano per...

La direzione verso un evento, per la causazione di un evento•

Reati a forma vincolata: la descrizione legale del fatto tipico pretende alcune specifiche modalità della condotta, non qualsiasi condotta va bene ma solo quella che si realizza con particolari modalità

Chiunque cagioni la morte di un uomo: reati a forma libera, qualsiasi sia la modalità con cui provoco la morte è indifferente basta che tu in qualunque modo hai provocato la morte, poi certo le modalità potrebbero incidere sulla applicazione di certe circostanze del reato che però sono elementi accessori accidentali, possono anche non esserci per cui il reato rimane

Per es. se hai usato modalità crudeli avrai un aggravamento della pena ma se non le hai usate comunque l'omicidio c'è, non ci sarà l'aggravante ma il reato c'è perché l'omicidio non richiede modalità tipiche per la condotta

Reato a forma vincolata:

Truffa art.640: chiunque con artifizi e raggiri indice taluni in errore. Non in qualunque modo ma devono essere stati artifizi e raggiri ad avere indotto in errore il soggetto passivo del reato. Servono artifizi e raggiri, è un elemento costitutivo, le particolati modalità della condotta nella truffa sono uno specifico elemento costitutivo. Il legislatore userà la forma libera quando il disvalore sta nell'offesa, nell'evento, una volta che hai provocato la morte hai offeso la vita umana, hai offeso un bene primario, che cambia dal punto di vista del disvalore penale a seconda che tu questa morte l'abbia provocata in un modo o in un altro, non cambia nulla, quindi rimane reato qualunque sia la modalità con cui ha provocato la morte, tutt'al più potrei incidere sulla quantificazione della pena e allora si applicheranno delle circostanze ma in se e per sé offendere una vita è talmente grave che per il diritto penale.

È indifferente le modalità con cui l'ha realizzata. Mentre i delitti contro il patrimonio sono tutti a forma vincolata (truffa, furto, l'appropriazione indebita) qui siamo al confine con l'illecito civile, si tratta della tutela di beni di minore importanza, il patrimonio per il quale è già prevista la tutela civilistica, pensiamo a un illecito contrattuale, entro certa misura è fisiologico che nello stipulare un contratto ognuno dei contraenti tiri l'acqua al suo mulino cerchi di esagerare in qualità di quello che devi vendere, bisogna tracciare un confine tra quello che è penalmente rilevante e quello che ha una rilevanza soltanto civilistica e il confine lo troviamo nelle modalità della condotta. Se ci sono interessi patrimoniali, normalmente interviene il diritto civile, eccezionalmente interviene il diritto penale quando sono state tenute delle condotte tali da diminuire le possibilità di esercitare le.ordinarie difese civilistiche, caso della
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Publisher
A.A. 2022-2023
453 pagine
SSD Scienze giuridiche IUS/17 Diritto penale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher chiarafun di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Diritto penale I e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Pisa o del prof Vallini Antonio.