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Infine, è importante menzionare il principio di cooperazione internazionale, che

incoraggia gli Stati a collaborare tra loro per il raggiungimento di obiettivi comuni,

come lo sviluppo economico, la protezione dell'ambiente e la promozione della pace.

Le organizzazioni internazionali, come l'ONU, l'Unione Europea e l'Organizzazione

Mondiale del Commercio (OMC), svolgono un ruolo fondamentale nella promozione

della cooperazione e nel garantire che gli Stati rispettino gli impegni internazionali

assunti.

In conclusione, i principi fondamentali del diritto internazionale pubblico costituiscono

le basi per la convivenza pacifica e la cooperazione tra Stati sovrani. Essi disciplinano

il comportamento degli Stati e garantiscono un quadro normativo volto a promuovere

la sicurezza, il rispetto dei diritti umani e la cooperazione internazionale. Sebbene la

loro applicazione non sia sempre uniforme, tali principi sono essenziali per mantenere

l'ordine e la giustizia a livello globale.

Il diritto internazionale pubblico è l'insieme di norme giuridiche che regolano le

relazioni tra gli Stati e altri soggetti di diritto internazionale, come le organizzazioni

internazionali. A differenza del diritto interno, che disciplina i rapporti tra individui

all'interno di uno Stato, il diritto internazionale si occupa di rapporti tra entità sovrane,

governando aspetti cruciali come la pace, la sicurezza, i diritti umani e la cooperazione

economica.

Uno dei principi cardine del diritto internazionale è quello della sovranità degli Stati,

che implica il diritto di ciascun Stato di gestire autonomamente i propri affari interni,

senza interferenze da parte di altri Stati o organizzazioni internazionali. Questo

principio si basa sul concetto che tutti gli Stati, indipendentemente dalle loro

dimensioni o potenza, sono uguali di fronte alla comunità internazionale. La sovranità

comporta anche il diritto di autodeterminazione, per cui ciascun popolo ha il diritto di

decidere liberamente il proprio assetto politico e giuridico.

Accanto alla sovranità, un altro principio fondamentale è il divieto dell'uso della

forza nelle relazioni internazionali. La Carta delle Nazioni Unite, all'articolo 2, comma

4, sancisce che gli Stati devono astenersi dalla minaccia o dall'uso della forza contro

l'integrità territoriale o l'indipendenza politica di qualsiasi Stato. Questo principio ha lo

scopo di garantire la pace e la sicurezza internazionali e viene affiancato

dall'eccezione prevista dal diritto di autodifesa (art. 51 della Carta ONU), che

consente l'uso della forza solo in risposta a un'aggressione armata.

Un altro principio di grande rilevanza è il rispetto dei diritti umani. Nel corso del XX

secolo, con la creazione delle Nazioni Unite e la proclamazione della Dichiarazione

Universale dei Diritti Umani (1948), il rispetto dei diritti fondamentali è diventato

una parte integrante del diritto internazionale. Gli Stati sono tenuti a garantire la

protezione dei diritti civili, politici, economici e sociali dei loro cittadini e possono

essere chiamati a rispondere di gravi violazioni davanti a organismi internazionali,

come la Corte Penale Internazionale.

Il principio di non ingerenza negli affari interni di uno Stato è un altro

caposaldo del diritto internazionale. Esso stabilisce che nessuno Stato può intervenire

negli affari interni di un altro Stato, sia con mezzi politici, economici o militari, salvo

che vi sia un'autorizzazione da parte del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite o in

altre specifiche ipotesi di diritto internazionale, come la protezione dei diritti umani in

caso di crimini di guerra o genocidi.

Il diritto internazionale pubblico si fonda anche sul principio del rispetto degli

accordi internazionali, noto come pacta sunt servanda. Questo principio, sancito

dalla Convenzione di Vienna sul diritto dei trattati del 1969, prevede che ogni trattato

debba essere rispettato e applicato in buona fede dalle parti contraenti. Gli Stati sono

vincolati agli impegni assunti a livello internazionale e non possono disattendere le

obbligazioni previste dai trattati, salvo in casi eccezionali, come nel caso di mutamenti

fondamentali delle circostanze.

Infine, è importante menzionare il principio di cooperazione internazionale, che

incoraggia gli Stati a collaborare tra loro per il raggiungimento di obiettivi comuni,

come lo sviluppo economico, la protezione dell'ambiente e la promozione della pace.

Le organizzazioni internazionali, come l'ONU, l'Unione Europea e l'Organizzazione

Mondiale del Commercio (OMC), svolgono un ruolo fondamentale nella promozione

della cooperazione e nel garantire che gli Stati rispettino gli impegni internazionali

assunti.

In conclusione, i principi fondamentali del diritto internazionale pubblico costituiscono

le basi per la convivenza pacifica e la cooperazione tra Stati sovrani. Essi disciplinano

il comportamento degli Stati e garantiscono un quadro normativo volto a promuovere

la sicurezza, il rispetto dei diritti umani e la cooperazione internazionale. Sebbene la

loro applicazione non sia sempre uniforme, tali principi sono essenziali per mantenere

l'ordine e la giustizia a livello globale.

Il diritto internazionale pubblico è l'insieme di norme giuridiche che regolano le

relazioni tra gli Stati e altri soggetti di diritto internazionale, come le organizzazioni

internazionali. A differenza del diritto interno, che disciplina i rapporti tra individui

all'interno di uno Stato, il diritto internazionale si occupa di rapporti tra entità sovrane,

governando aspetti cruciali come la pace, la sicurezza, i diritti umani e la cooperazione

economica.

Uno dei principi cardine del diritto internazionale è quello della sovranità degli Stati,

che implica il diritto di ciascun Stato di gestire autonomamente i propri affari interni,

senza interferenze da parte di altri Stati o organizzazioni internazionali. Questo

principio si basa sul concetto che tutti gli Stati, indipendentemente dalle loro

dimensioni o potenza, sono uguali di fronte alla comunità internazionale. La sovranità

comporta anche il diritto di autodeterminazione, per cui ciascun popolo ha il diritto di

decidere liberamente il proprio assetto politico e giuridico.

Accanto alla sovranità, un altro principio fondamentale è il divieto dell'uso della

forza nelle relazioni internazionali. La Carta delle Nazioni Unite, all'articolo 2, comma

4, sancisce che gli Stati devono astenersi dalla minaccia o dall'uso della forza contro

l'integrità territoriale o l'indipendenza politica di qualsiasi Stato. Questo principio ha lo

scopo di garantire la pace e la sicurezza internazionali e viene affiancato

dall'eccezione prevista dal diritto di autodifesa (art. 51 della Carta ONU), che

consente l'uso della forza solo in risposta a un'aggressione armata.

Un altro principio di grande rilevanza è il rispetto dei diritti umani. Nel corso del XX

secolo, con la creazione delle Nazioni Unite e la proclamazione della Dichiarazione

Universale dei Diritti Umani (1948), il rispetto dei diritti fondamentali è diventato

una parte integrante del diritto internazionale. Gli Stati sono tenuti a garantire la

protezione dei diritti civili, politici, economici e sociali dei loro cittadini e possono

essere chiamati a rispondere di gravi violazioni davanti a organismi internazionali,

come la Corte Penale Internazionale.

Il principio di non ingerenza negli affari interni di uno Stato è un altro

caposaldo del diritto internazionale. Esso stabilisce che nessuno Stato può intervenire

negli affari interni di un altro Stato, sia con mezzi politici, economici o militari, salvo

che vi sia un'autorizzazione da parte del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite o in

altre specifiche ipotesi di diritto internazionale, come la protezione dei diritti umani in

caso di crimini di guerra o genocidi.

Il diritto internazionale pubblico si fonda anche sul principio del rispetto degli

accordi internazionali, noto come pacta sunt servanda. Questo principio, sancito

dalla Convenzione di Vienna sul diritto dei trattati del 1969, prevede che ogni trattato

debba essere rispettato e applicato in buona fede dalle parti contraenti. Gli Stati sono

vincolati agli impegni assunti a livello internazionale e non possono disattendere le

obbligazioni previste dai trattati, salvo in casi eccezionali, come nel caso di mutamenti

fondamentali delle circostanze.

Infine, è importante menzionare il principio di cooperazione internazionale, che

incoraggia gli Stati a collaborare tra loro per il raggiungimento di obiettivi comuni,

come lo sviluppo economico, la protezione dell'ambiente e la promozione della pace.

Le organizzazioni internazionali, come l'ONU, l'Unione Europea e l'Organizzazione

Mondiale del Commercio (OMC), svolgono un ruolo fondamentale nella promozione

della cooperazione e nel garantire che gli Stati rispettino gli impegni internazionali

assunti.

In conclusione, i principi fondamentali del diritto internazionale pubblico costituiscono

le basi per la convivenza pacifica e la cooperazione tra Stati sovrani. Essi disciplinano

il comportamento degli Stati e garantiscono un quadro normativo volto a promuovere

la sicurezza, il rispetto dei diritti umani e la cooperazione internazionale. Sebbene la

loro applicazione non sia sempre uniforme, tali principi sono essenziali per mantenere

l'ordine e la giustizia a livello globale.

Il diritto internazionale pubblico è l'insieme di norme giuridiche che regolano le

relazioni tra gli Stati e altri soggetti di diritto internazionale, come le organizzazioni

internazionali. A differenza del diritto interno, che disciplina i rapporti tra individui

all'interno di uno Stato, il diritto internazionale si occupa di rapporti tra entità sovrane,

governando aspetti cruciali come la pace, la sicurezza, i diritti umani e la cooperazione

economica.

Uno dei principi cardine del diritto internazionale è quello della sovranità degli Stati,

che implica il diritto di ciascun Stato di gestire autonomamente i propri affari interni,

senza interferenze da parte di altri Stati o organizzazioni internazionali. Questo

principio si basa sul concetto che tutti gli Stati, indipendentemente dalle loro

dimensioni o potenza, sono uguali di fronte alla comunità internazionale. La sovranità

comporta anche il diritto di autodeterminazione, per cui ciascun popolo ha il diritto di

decidere liberamente il proprio assetto politico e giuridico.

Accanto alla sovranità, un altro principio fondamentale è il divieto dell'uso della

forza nelle relazioni internazionali. La Carta delle Nazioni Unite, all'articolo 2, comma

4, sancisce che gli Stati devono astenersi dalla minaccia o dall'uso della forza contro

l'integrità territorial

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A.A. 2023-2024
19 pagine
SSD Scienze giuridiche IUS/13 Diritto internazionale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher giangi01234 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Diritto Internazionale e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Milano o del prof Marconi Anna Maria.