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CONCORDATO PREVENTIVO
Si tratta della procedura principe come strumento di regolazione della crisi perché dà più garanzie ai creditori grazie alla grande compartecipazione dell'autorità giudiziaria, comporta costi significativi più alti rispetto alle altre procedure e dà più forza al debitore perché una volta fatta partire tale iniziativa i creditori sono portati a seguire il concordato.
Nel concordato preventivo siamo vicino all'insolvenza conclamata.
Finalità, tipologie e contenuti del concordato preventivo:
- Può accedere al concordato soltanto l'imprenditore commerciale sopra-soglia (no imprenditore agricolo, sottosoglia).
- Il concordato preventivo è uno strumento che consente all'imprenditore commerciale che si trova in stato di crisi o insolvenza di poter evitare la liquidazione giudiziale attraverso la proposta di un piano che consenta di soddisfare i creditori attraverso la continuità aziendale.
Dare la possibilità di presentare un piano concordatario che arrivi a pagare, nel rispetto della par condicio creditorum, il 20% dei creditori chirografari. Si considerano esterne le risorse apportate dai soci di cui il piano prevede la diretta destinazione a vantaggio dei creditori concorsuali. (Le risorse esterne possono essere distribuite in deroga all'Absolut Priority Rule purché sia rispettato il requisito del 20%)
Quindi, quel 10% in più può essere distribuito in deroga all'Absolut Priority Rule, quindi posso allocare le disponibilità, per arrivare al 20%, in maniera diversa rispetto alle regole normali dell'Absolut Priority Rule.
Il legislatore prevede di rispettare l'Absolut Priority Rule soltanto per quel valore che si riesce a recuperare tramite la liquidazione dei beni già presenti. Quindi, con il valore dell'attivo si pagano tutti i creditori di rango superiore, poi quelli inferiori e poi si arriva ai chirografari.
con quel 10% in più lo posso allocare in maniera diversa, se mi manca una parte di chirografari da poter soddisfare per arrivare al 20%, quel 10% in più mi possono aiutare per completare questo requisito (il 10% viene utilizzato fuori dall'Absolutpriority rule). I creditori muniti di privilegio, pegno o ipoteca, possono essere soddisfatti anche non integralmente purché in misura non inferiore a quella realizzabile in caso di liquidazione al netto delle spese di procedura, il tutto attestato da un professionista indipendente. La quota residua del credito è trattata come credito chirografario. Gli unici crediti che non sono gestibili in queste maniere sono i dipendenti, ovvero i crediti dei lavori dipendenti. Per essi non sono previste limitazioni, devono essere i primi a essere pagati e senza deroghe. Quando il concordato prevede la liquidazione del patrimonio o la cessione dell'azienda e l'offerente non sia già individuato è.necessario nominare un liquidatore che compie le operazioni di liquidazione rispettando il vincolo della vendita competitiva. Quando il piano prevede l'offerta da parte di un soggetto individuato, è il giudice che provvede. Suddivisione dei creditori in classi Vi può essere la possibilità o l'obbligo di suddividere i creditori in classi. Vi è l'obbligo di suddividere i creditori in classi nel caso di: - Creditori titolari di crediti previdenziali o fiscali dei quali non sia previsto l'integrale pagamento; - Creditori titolari di garanzie prestate da terzi; - Creditori che non vengono soddisfatti in denaro; - Creditori proponenti il concordato e per le parti ad essi correlate. Nel concordato in continuità aziendale la suddivisione dei creditori in classi è sempre obbligatoria, sempre nel rispetto dell'omogeneità dei crediti. Le classi devono rispettare l'ordine di prelazione: si parte dai privilegiati fino adarrivare aichirografari e infine i postergati. Moratoria nel concordato in continuità. Il piano può prevedere una moratoria per il pagamento dei creditori muniti di privilegio, pegno o ipoteca, salvo che sia prevista la liquidazione di beni o diritti sui quali sussiste la causa di prelazione. Per essi non è previsto un termine, però si può decidere, e il tribunale potrebbe opporre inammissibilità per il mancato raggiungimento della causa (risanamento dell'azienda). Per i crediti dei dipendenti può essere prevista una moratoria per il pagamento fino a 6 mesi dall'omologazione. Contenuto del piano concordato. Il debitore presenta, con proposta di concordato e unitamente alla documentazione prevista dall'articolo 39, un piano contenente: - L'indicazione del debitore e delle eventuali parti correlate, attività e passività e descrizione della situazione economico-finanziaria dell'impresa e della posizione.dei risultati attesi;- Individuazione delle misure di contenimento dei costi e di miglioramento dell'efficienza aziendale;- Valutazione delle possibili sinergie con altre aziende o settori;- Analisi dei rischi e delle opportunità legate all'attuazione del piano;- Definizione delle responsabilità e delle competenze dei soggetti coinvolti nell'attuazione del piano;- Monitoraggio e valutazione periodica dell'andamento dell'attuazione del piano;- Eventuali azioni correttive da adottare nel caso in cui si verifichino scostamenti significativi rispetto al piano;- Individuazione delle fonti di finanziamento necessarie per l'attuazione del piano;- Valutazione degli impatti sociali e occupazionali delle misure previste nel piano;- Eventuali azioni di comunicazione e coinvolgimento degli stakeholders durante l'attuazione del piano.che è posto come elemento fondamentale e significativo dal punto economico alla base dell'esecuzione piano; - Eventuali parti non interessate dal piano; - Modalità di informazione e consultazione dei rappresentanti dei lavoratori; - Indicazione del commissario giudiziale ove già nominato, in queste situazioni si ha già il commissario giudiziale nel caso di richiesta dei termini. Nella domanda il debitore indica le ragioni per cui la proposta concordataria è preferibile rispetto alla liquidazione giudiziale. Il debitore deposita, con la domanda, la relazione di un professionista indipendente che attesti la veridicità dei dati aziendali e la fattibilità del piano e in caso di continuità aziendale che il piano è atto a impedire o superare l'insolvenza del debitore, a garantire la sostenibilità economica dell'impresa e a riconoscere a ciascun creditore un trattamento non deteriore rispetto a quello che riceverebbe.tata al tribunale competente, che valuterà la situazione e prenderà una decisione in merito alla liquidazione dei beni dell'azienda.