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DIRITTO DEL LAVORO IN SENSO STRETTO

La struttura dello Statuto dei Lavoratori

Titolo I - Della libertà e dignità del lavoratore (artt. 1-13)

Titolo II - Della libertà sindacale (artt. 14-18)

Titolo III - Dell'attività sindacale (artt. 19-27)*

Titolo IV - Disposizioni varie e generali (artt. 28-32)

Titolo V - Norme sul collocamento (artt. 33-34)

Titolo VI - Disposizioni finali e penali (artt. 35-41)

L’art. 1 (Libertà di opinione) stabilisce che i lavoratori possono manifestare liberamente il loro

pensiero, nel luogo di lavoro, nel rispetto della Costituzione e della presente legge. Questo articolo

deve essere messo in connessione con l’obbligo di riservatezza del c.c. e con la normativa che deve

rendere possibile al lavoratore denunciare fatti illeciti senza poi che sia perseguito o discriminato [Il

whistleblowing*].

L’art. 2 (Guardie giurate) rientra invece nell’ambito della tutela della del lavoratore

dignità

perché consente l'utilizzo delle guardie giurate solo ed esclusivamente a tutela del patrimonio

può sull'attività

aziendale. Quindi il datore di lavoro non adibire alla vigilanza lavorativa le guardie

attività,

di giurate: non possono accedere nei locali dove si svolge tale durante lo svolgimento della

stessa, se non eccezionalmente per tutelare il patrimonio aziendale (ad es. se un lavoratore sta

rubando). In caso di inosservanza di questo divieto da parte di una guardia giurata, l'Ispettorato del

più

lavoro ne promuove presso il questore la sospensione dal servizio, e nei casi gravi viene

revocata la licenza.

L’art. 3 (Personale di vigilanza) stabilisce che i lavoratori interessati devono sapere i nominativi e

dell'attività

le mansioni specifiche del personale addetto alla vigilanza lavorativa (personale che

vigila sui lavoratori nel luogo di lavoro quindi è diverso dalle guardie giurate).

è perché

L’art. 4 (Impianti audiovisivi) cambiato molto da quello che era nel 1970 oggi limitarsi al

è è

discorso degli audiovisivi ormai obsoleto e infatti nel 2015 vi stata una riforma di tale articolo.

Esso stabilisce che gli impianti audiovisivi e gli altri strumenti di controllo dai quali derivi anche la

possibilità dell'attività

di controllo a distanza dei lavoratori possono essere impiegati esclusivamente

per esigenze organizzative e produttive, per la sicurezza del lavoro e per la tutela del

patrimonio aziendale e possono essere installati solo previo accordo collettivo stipulato dalla rsu o

unità

dalle rsa (nel caso di imprese con produttive ubicate in diverse province della stessa regione o

più può più

in regioni, tale accordo essere stipulato dalle associazioni sindacali rappresentative sul

piano nazionale). In mancanza di accordo serve l’autorizzazione dell'Ispettorato nazionale del

però

lavoro. Gli impianti non possono essere impiegati per controllare il lavoratore; indirettamente

può attività

capitare che determinati impianti controllino le del lavoratore (ad es. il gps su un

è

camion per motivi di sicurezza finisce per controllare il camionista). E dunque si posto il

problema se con gli strumenti audiovisivi si possa contestare un eventuale inadempimento del

lavoratore (ad es. se il camionista va al mare). Infatti è per questo che l’art. 4 è stato modificato:

è

nel comma 2 stabilito che gli impianti audiovisivi non possono essere impiegati, in ogni

 caso (con o senza accordo), agli strumenti utilizzati dal lavoratore per rendere la

prestazione lavorativa e neanche per registrare gli accessi e le presenze.

37 è

nel comma 3 stabilito che le informazioni derivanti dagli impianti possono essere

 però

utilizzate anche per contestare un inadempimento il lavoratore deve essere

delle modalità d'uso degli strumenti.

informato è

Nell’art. 5 (Accertamenti sanitari) stabilito che gli accertamenti sulla e sulla

idoneità

può

per malattia o infortunio del lavoratore dipendente non essere fatta dal datore di

infermità può

lavoro ma essere effettuato soltanto attraverso i servizi ispettivi degli istituti previdenziali

è

competenti (su richiesta del datore di lavoro) che sono enti pubblici specializzati. Questa norma

volta ad impedire che ci sia un medico pagato dal datore di lavoro che verifichi che il lavoratore

però

possa lavorare o meno a seconda del suo stato fisico o mentale. Il medico competente c’è al

solo scopo di prevenzione e di tutela della salute dei lavoratori (rientra negli obblighi del datore di

lavoro imposti dal t.u. relativo alla prevenzione sul luogo di lavoro). è

Nell’art. 6 (Visite personali di controllo) vengono disciplinate le perquisizioni: la regola che

però

sono vietate ci sono delle eccezioni. Possono essere effettuate nei casi in cui siano

qualità

indispensabili ai fini della tutela del patrimonio aziendale, in relazione alla degli

strumenti di lavoro o delle materie prime o dei prodotti (ad es. un'azienda che produce gioielli

facilmente occultabili può perquisire i lavoratori), però: dignità

potranno essere effettuate soltanto all'uscita dei luoghi di lavoro salvaguardando la

 e la riservatezza del lavoratore;

modalità

le di perquisizione devono essere concordate dal datore di lavoro con le rsa o la

 l’accordo

rsu; se non c’è provvede l'Ispettorato del lavoro (come nell’art. 4).

L’art. 7 prevede una procedura che il datore di lavoro deve rispettare per irrogare Sanzioni

disciplinari e questo articolo nasce per vietare il licenziamento illegittimo (*L’art. 7 SL).

L’art. 8 (Divieto di indagini sulle opinioni) vieta al datore di lavoro, ai fini dell'assunzione e nel

corso dello svolgimento del rapporto di lavoro, di effettuare indagini (direttamente o a mezzo di

terzi) sulle opinioni politiche, religiose o sindacali del lavoratore.

L’art. 9 (Tutela della salute e dell’integrità fisica) ha un'importanza storica. Nel 1970 il diritto

è già

all’integrità psicofisica previsto nell’art. 2087 c.c. ponendo un obbligo in capo al datore di

però

lavoro il singolo lavoratore fa fatica a lamentarsi direttamente contro il datore di lavoro in caso

dà possibilità

di mancata tutela dell’integrità fisica nel luogo di lavoro. Infatti l’art. 9 la al singolo

lavoratore di denunciare i fatti al sindacato che hanno il diritto poi di controllare l'applicazione

delle norme per la prevenzione degli infortuni e delle malattie (ancora non si era acquisito il diritto

alla salute come diritto soggettivo assoluto perfetto: il servizio sanitario nazionale è del 1978).

dà dei diritti ai lavoratori studenti (di istituti riconosciuti):

L’art. 10 (Lavoratori studenti)

avere dei turni di lavoro che agevolino la frequenza ai corsi (hanno diritto a 150 ore a meno

 che non sia previsto diversamente dal CC) e la preparazione agli esami;

non sono obbligati a prestazioni di lavoro straordinario o prestazioni durante i riposi

 settimanali;

38 quando devono sostenere prove di esame hanno diritto a fruire di permessi giornalieri

 retribuiti.

Naturalmente il datore di lavoro potrà richiedere le certificazioni necessarie.

Il titolo II SL

L’art. 14 (Diritto di associazione e di sindacale) attribuisce a tutti i lavoratori il diritto di

attività attività

costituire associazioni sindacali, di aderirvi e di svolgere sindacale all'interno dei luoghi di

lavoro. Questo articolo consente di distinguere l'attività sindacale concessa a tutti e in tutti i

attività è unità

luoghi di lavoro dalla sindacale che invece concessa solo a rsa e all'interno di

produttive con un numero minimo di lavoratori. Quindi questo articolo non ha un costo indiretto sul

datore di lavoro (diversamente dal Titolo III*).

prevede che è nullo qualsiasi patto od atto diretto a:

L’art. 15 (Atti discriminatori)

1. subordinare l'occupazione di un lavoratore alla condizione che aderisca o non aderisca ad

una associazione sindacale o cessi di farne parte;

2. licenziare un lavoratore, discriminarlo nella assegnazione di qualifiche o mansioni, nei

trasferimenti, nei provvedimenti disciplinari, o recargli altrimenti pregiudizio a causa della

sua affiliazione o attività sindacale o della sua partecipazione ad uno sciopero; età

fini di discriminazione politica, religiosa, razziale, di lingua o di sesso, di handicap, di o

o basata sull'orientamento sessuale o sulle convinzioni personali. attività

In origine, nel 1970, ci si era concentrati sulla discriminazione relativa ad un sindacale poi

con il tempo, grazie alla produzione normativa e giurisprudenziale europea, sono stati aggiunti degli

è

eventuali motivi su cui vietato discriminare (dal sesso in poi) diventando una norma generale di

divieto degli atti discriminatori.

L’art. 16 vieta la concessione da parte del datore di trattamenti economici collettivi

più

discriminatori, ossia quei trattamenti favorevoli corrisposti a gruppi di lavoratori in ragione del

“premi”

loro comportamento sindacale (ad es. sono vietati corrisposti a lavoratori che non abbiano

scioperato).

L’art. 17 vieta ai datori di lavoro di costituire o sostenere, con mezzi finanziari associazioni

sindacali di lavoratori (c.d. sindacati di comodo o sindacati gialli).

(più avanti*).

L’art. 18 tutela il lavoratore in caso di licenziamento illegittimo

è rappresentatività

Il titolo III [*I diritti delle rsa] limitato ai sindacati che abbiano una determinata

e alle aziende che hanno più di 15 dipendenti per unità produttiva.

Il titolo IV SL

Invece l’articolo 28 (Repressione della condotta antisindacale) che apre il titolo IV (Disposizioni

varie e generali) ha un altro campo di applicazione: il divieto di comportamento antisindacale

Però può

riguarda qualunque datore di lavoro. questo divieto essere fatto valere solo dagli

organismi locali dei sindacati nazionali che ne abbiano interesse [Il procedimento di repressione

è

dell’attività antisindacale*]. Quindi questa limitazione molto meno importante di quella del titolo

terzo.

39

Gli artt. 30, 31 e 32 si riferiscono ai permessi e alle aspettative [*I diritti delle rsa]: l’art. 30 fa

riferimento al sindacato, mentre invece gli artt. 31 e 32 fanno riferimento alla tutela di soggetti che

sono chiamati a funzioni pubbliche elettive. I lavoratori che hanno funzioni pubbliche (ad es. il

consigliere comunale, il deputato) hanno delle tutele: hanno diritto, appunto, ad una aspettati

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Publisher
A.A. 2021-2022
116 pagine
SSD Scienze giuridiche IUS/07 Diritto del lavoro

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher alepiagn0 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Diritto del lavoro e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Ferrara o del prof Avio Alberto.