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(MSCA)
compatibilmente con le risorse economiche disponibili (= compromesso)
Grazie al riferimento alla tecnica, l’art. 2087 ha due grandi pregi: (1) rimane sempre attuale e (2) garantisce la
massima sicurezza tecnologicamente possibile.
Allo stesso tempo, però, l’art. 2087 ha due grandi difetti: (1) è stata applicata in chiave repressiva (ovvero, quando
, anziché in chiave preventiva, con conseguente sanzione civile e (2) è stata definita troppo
l’infortunio era già avvenuto)
generica dai datori di lavoro.
Decreti prevenzionistici degli anni ’50 (oggi non più in vigore, sono stati abrogati)
Questa normativa è uscita dalla scena dei provvedimenti legislativi che compongono il quadro attualmente vigente.
la Normativa Molto Specifica: i legislatori introdussero questa normativa, in risposta ai datori di lavoro che
lamentavano l’eccessiva genericità dell’art. 2087
Quadripartizione: fino agli anni ’50 c’è un solo soggetto nell’organo di sicurezza, dopodiché diventano quattro
la previsione di Sanzioni Penali: introduzione di sanzioni penali a carico di chi viola la normativa prevenzionistica
Decreto legislativo n. 626 del 1994 (oggi rimpiazzato con il Decreto legislativo n. 81 del 2008)
Questo decreto ha introdotto tre novità, poi replicate nel decreto legislativo n. 81 del 2008 .
(Testo Unico)
“Stati dell’Unione Europea il contenuto dell’obbligo di sicurezza si deve articolare lungo tre linee direttrici:”
Programmazione dell’obbligo di sicurezza: ovvero, pensare a quello che si deve fare in modo da farle nella
maniera migliore / più corretta
Procedimentalizzazione dell’obbligo di sicurezza: ovvero, l’adempimento dell’obbligo di sicurezza viene fatto
passare attraverso il rispetto del procedimento da seguire
1. il datore di lavoro deve fare un censimento dei rischi presenti all’interno dell’azienda
2. il datore di lavoro deve fare una pesatura dei rischi, prendendo in considerazione la gravità del rischio e la
probabilità che esso si verifichi
3. il datore di lavoro deve individuare le misure di sicurezza
4. il datore di lavoro deve implementare le misure di sicurezza
5. il datore di lavoro deve scrivere tutto che viene svolto nel Documento di Valutazione dei Rischi (DVR)
il diritto del lavoro e, in particolare, la sicurezza del lavoro è regolato dal principio di effettività (in caso di
asimmetria tra lo scritto e la realtà, il giudice fa prevalere la realtà mediante delle testimonianze)
6. il datore di lavoro deve periodicamente aggiornare il Documento di Valutazione dei Rischi
Questa procedimentalizzazione rappresenta il raggiungimento del compromesso tra una normativa troppo
generica e una normativa molto specifica .
(art. 2087) (decreti prevenzionistici)
Gestione concertata dell’obbligo di sicurezza: ovvero, la partecipazione del lavoratore subordinato
(= insieme)
alla gestione delle imprese
obblighi di informazione : ovvero, il datore di lavoro deve obbligatoriamente informare il
- (articolo 36 del T.U.)
lavoratore dei rischi che corre (anche riguardo ciò che si ritiene banale)
- obblighi di formazione sufficiente ed adeguata : ovvero, il datore di lavoro deve
(articolo 37 del T.U.)
insegnare al lavoratore come deve fare per non correre i rischi
- obbligo di consultazione preventiva del Rappresentante dei Lavoratori in materia di Sicurezza : ovvero,
(RLS)
il datore di lavoro deve consultare il Rappresentante dei Lavoratori in materia di Sicurezza
La codeterminazione nel diritto del lavoro può assumere due diverse tipologie:
o codeterminazione positiva (= non si va avanti se non c’è l’accordo di tutti: datore di lavoro e lavoratori)
o codeterminazione negativa (= solo il datore di lavoro può fare le proposte, i lavoratori hanno un diritto di veto)
I SOGGETTI DELL’OBBLIGO DI SICUREZZA
TESTO UNICO (d. lgs. n. 81 del 2008)
quadripartizione : si compone di quattro soggetti, quali il
(introdotta con i decreti prevenzionistici degli anni ‘50)
datore di lavoro, dirigenti, preposti e lavoratori
*con riferimento alla ripartizione a cascata dell’obbligo prevenzionistico
*nell’ambito della quadripartizione è importante la ripartizione a cascata dell’obbligo prevenzionistico, cioè
il potere direttivo e di controllo appartiene al datore di lavoro, appartiene un pezzettino al dirigente, un
pezzettino al preposto e un pezzettino ai lavoratori
RSPP: responsabile del servizio per la prevenzione e la protezione
RLS: rappresentante dei lavoratori per la sicurezza
medico competente
soggetti esterni
organismi paritetici
I soggetti si devono intendere come assoggettati ad un obbligo, perché devono rispettare una normativa che impone
obblighi per verificare che il sistema regga.
Il DATORE DI LAVORO ha una serie di poteri:
(posto al vertice del sistema)
o potere direttivo: può dire ai lavatori subordinati cosa devono fare
o potere di controllo: potere di verificare che queste direttive siano poste in essere
o potere disciplinare: cioè potere sanzionatorio, ovvero se il lavoratore subordinato non si adegua alle direttive, a
fronte di un controllo fallimentare /carente per la prestazione del lavoratore subordinato, può intervenire con
sanzioni di natura disciplinare
Definizione di datore di lavoro: il soggetto titolare del rapporto di lavoro o dell’unità organizzativa che ha la
responsabilità dell’organizzazione stessa o dell’unità produttiva. E’ il garante, in quanto titolare dell’impresa, del
sistema prevenzionistico.
OBBLIGHI DEL DATORE DI LAVORO :
(insieme al dirigente)
- individuare il preposto/i per l’effettuazione dell’attività di vigilanza. I contratti e gli accordi collettivi di lavoro
possono stabilire l’emolumento spettante al preposto per lo svolgimento delle attività di cui al precedente
periodo. Il preposto non può subire pregiudizio alcuno a causa dello svolgimento della propria attività
- nominare il medico competente per l’effettuazione della sorveglianza sanitaria nei casi previsti dal presente
decreto legislativo e qualora richiesto dalla valutazione dei rischi
Formazione del datore: il datore di lavoro deve ricevere un’adeguata e specifica formazione e un aggiornamento
periodico in relazione ai propri compiti in materia di salute e sicurezza sul lavoro.
Il lavoratore non è più solo titolare di diritto ma è soggetto obbligato a conformarsi alle regole perché se non lo fa si
espone anche ad una responsabilità penale.
QUADRIPARTIZIONE - il PRINCIPIO DI EFFETTIVITA’ indica l’importanza nel diritto del lavoro di dare più importanza
alla sostanza rispetto che alla forma e, come criterio generale:
- valorizzazione dei ruoli e dei poteri effettivamente conferiti ai soggetti di cui il datore di lavoro si avvale
- irrilevanza delle qualificazioni formali
- responsabilità datoriale generale: il datore di lavoro resta comunque il primo garante della sicurezza in azienda
DIRIGENTE: “persona che, in ragione delle competenze professionali e di poteri gerarchici e funzionali adeguati alla
natura dell’incarico conferitogli, attua le direttive del datore di lavoro organizzando l’attività lavorativa e vigilando su
di essa” (verifica che i lavoratori pongano in essere le indicazioni)
La posizione di apicalità può anche essere riferita ad una partizione dell’impresa o ad un certo settore di intervento
esempio: direttore della produzione e direttore commerciale
Il CRITERIO DI EFFETTIVITA’ definisce anche il dirigente (e il preposto)
- secondo la struttura gerarchica adottata
- con la irrilevanza di ogni inquadramento formale
- con superamento delle ordinarie definizioni
Gli obblighi del dirigente:
- sono gli stessi del datore di lavoro, limitatamente al comparto di cui il dirigente è responsabile
- comportano, in caso di inadempimento, lo stesso regime sanzionatorio previsto per il datore di lavoro
PREPOSTO : “persona che, in ragione delle competenze professionali e nei
(persona che esercita un ruolo di sorveglianza)
limiti di poteri gerarchici e funzionali adeguati alla natura dell'incarico conferitogli, sovrintende alla attività lavorativa
e garantisce l'attuazione delle direttive ricevute, controllandone la corretta esecuzione da parte dei lavoratori ed
esercitando un funzionale potere di iniziativa” si tratta di un soggetto che sovrintende l’attività di un gruppo più o
meno ampio di lavoratori che ha sotto di sé, e verifica se si adeguano e rispettano le prescrizioni imposte dalla legge
in materia di sicurezza
Su questa figura è intervenuto il legislatore, con la legge n. 215 del 2021, la quale ha ulteriormente rafforzato il ruolo
di vigilanza del preposto.
Gli elementi innovativi:
- la modifica dell’art. 19, comma 1, lett. a) del T.U.
- l’art. 19, comma 1, lett. f bis)
- l’eventuale condotta ritorsiva del datore;
- il compenso
Gli obblighi del preposto:
a) sovrintendere e vigilare sull'osservanza da parte dei singoli lavoratori dei loro obblighi di legge, nonché delle
disposizioni aziendali in materia di salute e sicurezza sul lavoro e di uso dei mezzi di protezione collettivi e dei
dispositivi di protezione individuale messi a loro disposizione e, in caso di rilevazione di comportamenti non conformi
alle disposizioni e istruzioni impartite dal datore di lavoro e dai dirigenti ai fini della protezione collettiva e
individuale, intervenire per modificare il comportamento non conforme fornendo le necessarie indicazioni di
sicurezza. In caso di mancata attuazione delle disposizioni impartite o di persistenza dell'inosservanza, interrompere
l'attività del lavoratore e informare i superiori diretti.
f-bis) in caso di rilevazione di deficienze dei mezzi e delle attrezzature di lavoro e di ogni condizione di pericolo
rilevata durante la vigilanza, se necessario, interrompere temporaneamente l'attività e, comunque, segnalare
tempestivamente al datore di lavoro e al dirigente le non conformità rilevate.
Le parole chiave dell’art. 19
sovraintende alla attività lavorativa
garantisce l'attuazione delle direttive ricevute
controllo sui lavoratori
(cioè la vigilanza)
ha potere di iniziativa e l’obbligo di intervenire per modificare il comportamento dei lavoratori non conforme,
fornendo le necessarie indicazioni di sicurezza; in caso di mancata attuazione delle disposizioni impartite o di
persistenza dell’inosservanza, l’obbligo di interrompere l’attività del lavoratore e di informare i superiori diretti
ha l’obbligo di segnalazione tempesti