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IL DIRITTO DERIVATO
Diritto derivato atti vincolanti regolamenti, direttive, decisioni
atti non vincolanti raccomandazioni e pareri
Competenze normative:
- Competenze esclusive/concorrenti: limitate ai Trattati e ai principi generali dell’ordinamento europeo
- Principio di legalità dev’essere rispettato per ogni atto normativo
Procedura legislativa adottata dipende dai trattati
Gerarchia degli atti non c’è una gerarchia formale, ci sono criteri per risolvere i conflitti
Pareri: atti non vincolanti che servono per dare il punti di vista su una questione
Destinatari altre istituzioni, Stati membri, privati
Approvazione proposta presentata al collegio dei commissari per l’approvazione finale
Pubblicazione sul sito della Commissione e nelle Gazzette Ufficiali dell’UE
Raccomandazioni: atti non vincolanti che esprimono un invito o un’esortazione a tenere un certo
comportamento
Destinatari Stati membri, altre istituzioni, privati
Soggetti emettitori Parlamento europeo, Consiglio UE, Commissione europeo
Funzione influenzano e guidano politiche economiche, sociali e ambientali degli Stati membri
FORMAZIONE DELLE NORME
Procedura consultiva:
- Descrizione: consultazione del Parlamento europeo su proposte del Consiglio
- Decisione: parere obbligatorio ma non vincolante
- Conseguenze: Consiglio può ignorare il parere ma deve accettarlo
- Violazioni atto senza consultazione del parere può essere annullato
- Principio garanzia di equilibrio istituzionale e democrazia
Procedura di cooperazione:
- Introduzione: atto unico europeo per coinvolgere il Parlamento
- Fasi proposta della Commissione, posizione comune del Consiglio, emendamenti del Parlamento
- Decisione finale Consiglio decide con unanimità se respinto dal Parlamento
- Abbandono sostituita da altre procedure con il Trattato di Lisbona
Procedura di codecisione:
- Origine Trattato di Maastricht per equiparare poteri tra Parlamento e e Consiglio
- Ruoli: Commissione propone, Consiglio decide a maggioranza qualificata
- Fasi inclusi emendamenti parlamentari e possibile conciliazione
- Effetto rafforza il ruolo del Parlamento
- Obiettivo: ridurre il deficit democratico, migliorare l’efficacia legislativa
Procedura parere conforme:
- Introduzione: atto unico europeo per parità tra Parlamento e Consiglio
- Potere: Parlamento ha il diritto di veto con parere conforme
- Limitazioni esclude accordi commerciali
- Trattato di Lisbona Parlamento e Consiglio, entrambi “legislatori dell’Unione”
Proposta di Commissione la Commissione propone atti legislativi
Limitazioni al potere d’iniziativa della Commissione:
- Settori senza potere d’iniziativa politica estera, sicurezza comune, atti normativi BCE
- Condivisione potere d’iniziativa con altri soggetti (per alcuni fattori)
Procedura legislativa ordinaria:
1. Presentazione proposta (Commissione propone al Parlamento e Consiglio)
2. Prima lettura (di Parlamento e Consiglio)
3. Seconda lettura (di Consiglio e Parlamento)
4. Conciliazione (il Comitato cerca un accordo comune)
5. Adozione (o approvazione o se no l’altro non viene applicato)
IL PROCEDIMENTO DI FORMAZIONE DELLE NORME
Procedura legislativa speciale procedure legislative da singole disposizioni dei Trattati
- Sospensione diritti: sospensione dei diritti derivanti dall’appartenenza all’UE
- Cooperazione rafforzata: autorizzazione a procedere a una cooperazione rafforzata
- Ammissione nuovi membri: procedura per ammissione nuovi membri
- Recesso dall’Unione: procedura per recesso dall’UE
Principio di attribuzione: la competenza deriva dalle norme esplicite dei Trattati
Principio di parallelismo: la competenza esterna è esclusiva se l’UE ha adottato norme comuni per una
politica comune
Procedura per conclusione di accordi internazionali:
1. Avvio
2. Autorizzazione
3. Negoziazione
4. Firma
5. Conclusione
6. Parlamento europeo
IL RAPPORTO TRA IL DIRITTO DELL’UNIONE E IL DIRITTO INTERNO
Processo di integrazione:
- Diritto UE si integra con i sistemi giuridici nazionali
- Diritto nazionale si adegua al diritto UE
- Art.4, par.3, TUE obbligo di collaborazione tra gli Stati membri
Diretta efficacia norme UE con determinate caratteristiche creano diritti e obblighi per i privati
- Diretta efficacia tipica dei regolamenti UE (direttamente applicabili ed efficaci in ciascuno Stato)
- Diretta applicabilità norme desunte da disposizioni o atti
Primato del diritto UE le norme UE prevalgono su quelle nazionali in caso di conflitto
Principio della preminenza del diritto dell’Unione:
- norme UE superiori a quelle nazionali
- qualsiasi norma nazionale contrastante è inapplicabile
- impossibile formazione di nuovi atti legislativi incompatibili con norme comunitarie
Recepimento delle direttive le direttive UE richiedono di essere recepite nel diritto nazionale
IL RAPPORTO TRA IL DIRITTO DELL’UNIONE E L’ORDINAMENTO ITALIANO
Problemi della base costituzionale rettifica trattati, trasferimento funzioni, questione costituzionale,
leggi ordinarie, controversie
Principio di superiorità supremazia del diritto europeo su quello nazionale
Sentenza Frontini 183/1973 (primato del diritto europeo su quello interno nazionale)
Principali punti della sentenza:
- autonomia e coordinazione tra ordinamento comunitario e nazionale
- prevalenza del regolamento europeo
- immediata applicabilità e forza di legge del regolamento europeo
- verificare se il regolamento europeo regola il caso esaminato
- effetto della vigenza del regolamento
Adattamento dell’ordinamento italiano:
- necessità di integrazione nell’ordinamento degli Stati membri
- principio di leale collaborazione tra gli Stati membri
Leggi chiave:
- Legge Fabbri (14 aprile 1987, n.183)
- Legge La Pergola (9 marzo 1989, n.86)
- Legge Buttiglione (4 febbraio 2005, n.11) sostituita poi dalla legge 24/12/2012 n.234
Fase ascendente riserva di esame parlamentare e regionale:
1. Possibilità di apporre una riserva di esame durante il consiglio dei ministri UE
2. Apposizione di riserve di esame parlamentare in casi importanti di politica, economica e società
Fase discendente attuazione direttive, trasmissione risultanze, presentazione leggi
Procedure per l’esercizio di delega adozione decreti lgsl, pareri parlamentari, disposizioni integrative
Adattamento al diritto derivato:
- Regolamento: obbligatorio in tutti i suoi elementi, direttamente applicabile in ogni Stato
- Decisioni: individuali (destinatari specifici) o generali (no destinatari specifici)
RUOLO DELLEREGIONI NELL’ADATTAMENTO AL DIRITTO EUROPEO
Limitazioni alla sovranità Art.11 Cost. Italia accetta di limitare la propria sovranità in specifici settori
Partecipazione delle regioni una legge disciplina le modalità di esercizio della potestà legislativa per
l’attuazione del diritto UE
Fase ascendente:
1. Conferenza permanente Stato-Regioni-Province autonome Coinvolgimento delle Regioni e
2. Trasmissione di progetti e atti dell’Unione Province autonome
3. Consultazioni e informazioni
1. Conferenze Stato-Città ed autonomie locali
2. Partecipazione e consultazione Coinvolgimento degli enti locali
3. Informazioni e posizione
Fase discendente:
- Legge di delegazione europea stabilisce poteri delle regioni e l’implementazione delle direttive
- Competenze regioni e province autonome rispettare i principi fondamentali inderogabili UE
- Priorità principi fondamentali i principi prevalgono sulle norme regionali
- Requisiti per attuazione delle direttive provvedimenti regionali devono specificare n° direttiva UE
Adozione atti di attuazione adottati dallo Stato in materia di competenza regionale e province autonome
Validità atti statali valgono se scaduti atti UE o se entrano in vigore norme regionali allora non valgono
più
Soggetti con diritto di riscorso istituzioni UE, ricorrenti semi-privilegiati, ricorrenti non privilegiati
Procedura di ricorso:
- 2 modalità di sollecitazione (da 1 o più regioni, collettivamente da una conferenza Stato-Regioni)
- Discrezionalità del Governo (può accogliere/ritirare la richiesta, motivazione non obbligatoria)
SISTEMA DI TUTELA GIURISDIZIONALE
Principi generali ordinamento autonomo, tutela giurisdizionale, diritto alla tutela
Cooperazione giudiziaria integrazione ordinamenti, ruoli distinti
Ricorsi diretti per inadempimento, di annullamento, in carenza, incidentale d’invalidità,
responsabilità extracontrattuale, controversie tra UE ed agenti
indiretti rinvio pregiudiziale
Procedura per diretti e indiretti fase scritta + fase orale
solo per indiretti presentazione rinvio pregiudiziale + notifica e pubblicazione
Organi per la tutela giurisdizionale:
1. Corte di giustizia UE (CGUE) Corte di giustizia + tribunale + tribunali speciali
2. Tribunale UE 54 giudici (2 per Stato)
Principi fondamentali:
- Primato diritto UE prevale il diritto UE
- Effetto diretto alcune disposizioni possono essere invocate direttamente da cittadini/imprese
- Effetto indiretto i giudici nazionali devono interpretare il diritto interno, in conformità con il diritto UE
PROCEDURA D’INFRAZIONE
Ricorso per infrazione controllo sul rispetto degli obblighi da parte degli Stati membri
Fasi: 1- Fase precontenziosa (lettera di messa in mora + parere motivato)
2- Fase contenziosa (azione della Corte di Giustizia)
Oggetto del ricorso violazioni specifiche, costanza della prassi, violazione da parte di organi,
responsabilità per inazioni
Sintesi procedura di infrazione:
1. Commissione avvia il procedimento
2. Stato risponde alla lettera di messa in mora
3. Commissione emette parere motivato
4. Commissione adisce la Corte di Giustizia
5. Corte di giustizia decide sulla violazione
Procedura:
- Iniziativa commissione
- Iniziativa stati membri
Procedura abbreviata:
1. Decisione della Commissione
2. Ricorso in annullamento
3. Non conformità
4. Aiuti nuovi non notificati
Sentenza della corte:
- Accertamento violazione la CGUE accerta se uno Stato ha violato o meno il diritto UE
- Obblighi Stato prendere provvedimenti per porre fine all’infrazione, modificare/a