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NAVE RO RO:
Ro Ro è l’acronimo di “Roll on – Roll off” e si riferisce a un tipo di nave da
carico che trasporta merci su ruote, principalmente auto o camion.
Queste barche hanno rampe e piattaforme per fissare e immobilizzare
tutti i tipi di veicoli. Il ro ro non può trasportare più di dodici membri di un
equipaggio. Altrimenti, questa nave sarebbe un ro-pax, acronimo di navi
miste.
Le navi RO RO sono caratterizzate da un grande cancello a prua o a
poppa che funge da cancello di rampa attraverso il quale le merci salgono
o scendono. trasporti
NAVE DA TRASPORTO AUTO:
Navi della tipologia Ro Ro destinate al carico e scarico di sole autovetture
nei trasporti marittimi nazionali ed internazionali. dei
NAVE REEFER:
comunitario
Sono navi mercantili specializzate nel trasporto di prodotti deperibili e
alimentali a temperatura controllata tra -20° e +30°. Questa nave è
solitamente di colore bianco per riflettere il più possibile i raggi del sole e
non riscaldare lo scafo per proteggere la merce.
È una nave da carico che raggiunge velocità elevate poiché nel trasporto Diritto
di merci deperibili la velocità della nave è molto importante.
NAVE PETROLIFERA:
Nave da trasporto marittimo internazionale che trasporta petrolio e che, a
causa della sue grandi dimensioni, deve attraccare in alto mare.
Possono trasportare fino a 2 milioni di barili di greggio. 31
RECIPIENTE PER GAS LIQUEFATTO:
Un tipo di nave da carico che trasporta speciali serbatoi sferici ad alta
pressione e spesso a basse temperature sul ponte, dove sono
immagazzinati i gas liquefatti. Il carico e lo scarico di queste navi
richiede terminal con attrezzature specializzate.
NAVE MERCANTILE PER CARICO DI PRODOTTI CHIMICI:
Tipi di navi mercantili che per motivi di sicurezza
hanno diversi serbatoi per evitare di mescolare
sostanze chimiche e possono trasportare
un’ampia gamma di sostanze chimiche nello
stesso viaggio.
NAVI PER BESTIAME:
Tipi di navi da carico per il trasporto di animali vivi che dispongono di
aree per il cibo, l’acqua e la ventilazione per gli animali. Altre navi
possono anche trasportare recinti a cielo aperto, sebbene generalmente
siano chiusi.
NAVI DA CARICO PER CARICHI PESANTI / TIPO PROGETTI INDUSTRIALI:
Nave da carico per carichi estremamente pesanti e/o
ingombranti, come macchinari industriali specializzati,
sovradimensionati …
In DVS abbiamo una squadra dedicata a Progetti industriali in
tutto il mondo.
ITALIA, CORRIDOI ENERGETICI E NUOVI MODELLI PORTUALI IN UN MEDITERRANEO CHE
CAMBIA trasporti
Nel rapporto Italiano Maritime Economy abbiamo 4 autori principali:
1. Italia
2. Cina
3. Corea del Sud dei
4. Germania comunitario
L’obiettivo e quindi il focus sono:
I porti italiano: la loro tendenza e il loro sviluppo;
Il RO-RO;
L’Energy;
Le missioni scientifiche di SRM.
Diritto
Il traffico merci dal 2013 al 2017 è stato un traffico
commerciale nell’ultimo quinquennio mostra un
graduale incremento fino a raggiungere 502 milioni
di tonnellate. Dal 2017 invece le performance
migliori sono state realizzate dal RO-RO e dalle
rinfuse liquide. 32
Dal nostro paese si evidenzia una forte interconnessione con gli USA, ma anche con i
porti tedeschi, spagnoli e francesi che mostrano valori analoghi.
Il Mediterraneo è l’area in cui si concentra la quota maggiore di SSS (trasporto
marittimo a corto raggio) in Europa con 611 milioni di tonnellate e il 29% del totale.
Inoltre, l’Italia nel Mediterraneo è la prima nell’Unione Europea per merci movimentate
in corto raggio.
La componente energia:
Il trasporto delle merci oil and gas
rappresenta più del 30% del traffico
marittimo internazionale.
La domanda di trasporto del crude oil
cresce molto soprattutto in India e Cina,
sostenuta dalle importazioni dei paesi in
via di sviluppo.
Analoga tendenza hanno anche i prodotti
raffinati con la regione dell’Asia-Pacifico
che è oltre il 40% dell’import globale (in
particolare Singapore 1° porto al mondo per bunkering).
DIRETTIVA 2009/16/CE DEL PARLAMENTO EUROPEO E DEL CONSIGLIO
del 23 aprile 2009
Relativa al controllo da parte dello Stato di approdo (rifusione):
La direttiva recante le norme internazionali per la sicurezza delle navi, la prevenzione
dell’inquinamento e le condizioni di vita e di lavoro a bordo per le navi che approdano
nei porti comunitari e che navigano nelle acque sotto giurisdizione degli Stati Membri
viene recepita dall’Italia tramite la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale della
Repubblica Italiana, numero 96 pubblicato il 27/04/2011. trasporti
Articolo 1 OBIETTIVO:
Obiettivo di contribuire a ridurre drasticamente il trasporto marittimo inferiore alle
norme nelle acque soggette alla giurisdizione degli Stati membri.
a) Migliorare l’osservanza della legislazione internazionale e comunitaria dei
pertinente in materia di sicurezza marittima, tutela dell’ambiente comunitario
marino e condizioni di vita e di lavoro a bordo delle navi battenti tutte
le bandiere.
b) Definendo criteri comunitari per il controllo delle navi da parte dello
Stato di approdo e armonizzando le procedure di ispezione e fermo,
partendo dalle conoscenze specialistiche e delle esperienze acquisite
nell’ambito del MOU (Controllo dello Stato di approdo) di Parigi. Diritto
c) Applicando all’interno della Comunità un sistema di controllo da parte
dello Stato di approdo basato su ispezioni effettuate all’interno della
Comunità e della regione del MOU di Parigi, che punti ad ispezionare
tutte le navi con una frequenza legata al profilo di rischio, per cui le
navi che presentano un rischio più elevato siano sottoposte ad
ispezioni più dettagliate con maggiore frequenza.
Articolo 3 AMBITO DI APPLICAZIONE:
33
1. La presente direttiva si applica alle navi e relativi equipaggi che fanno
scalo o ancoraggio in un porto di uno Stato membro per effettuare
un’attività d’interfaccia nave/porto.
Articolo 4 POTERI D’ISPEZIONE:
1. Gli Stati membri adottano tutte le misure necessarie per poter
svolgere legalmente le ispezioni previste dalla presente direttiva a
bordo di navi straniere, in conformità del diritto internazionale.
2. Gli Stati membri dispongono idonee autorità competenti assegnando
loro un personale adeguato, in particolare ispettori qualificati, per
l’ispezione delle navi e adottano tutte le misure appropriate per
assicurare che gli ispettori svolgano le proprie funzioni come
specificato nella presente direttiva e che siano disponibili per eseguire
le ispezioni richieste in conformità della direttiva.
Articolo 5 SISTEMA DI ISPEZIONE E IMPEGNO DI ISPEZIONE ANNUALE:
Per rispettare il proprio impegno di ispezione annuale ciascun Stato membro
deve: Ispezionare tutte le navi di priorità I, che fanno scalo nei suoi porti e
ancoraggi;
Effettuare ogni anno un numero totale di ispezioni su navi di priorità I
e II.
Articolo 9 NOTIFICA DELL’ARRIVO DELLE NAVI:
L’armatore, l’agente o il comandante di una nave sia assoggettabile ad
ispezione estesa e diretta verso un porto o ancoraggio di uno Stato membro ne
notifica l’arrivo in conformità delle disposizioni (allegato III).
ARTICOLO 10 PROFILO DI RISCHIO DELLA NAVE:
A tutte le navi che fanno scalo in un porto o ancoraggio di uno Stato membro è
attribuito, nella banca dati sulle ispezioni, un profilo di rischio che ne determina
la rispettiva priorità di ispezione nonché la frequenza e la portata delle
ispezioni. trasporti
Il profilo di rischio di una nave è determinato da una combinazione di parametri
generici e storici:
PARAMETRI GENERICI:
Tipo di nave;
Età della nave (più di 12 anni);
dei
Prestazione dello Stato di bandiera.
comunitario
Organismi riconosciuti:
Le navi dotate di certificati rilasciati da organismi
o riconosciuti con un livello di prestazione basso o molto
basso:
Le navi dotate di certificati rilasciati da organismi
o riconosciuti con un livello di prestazione elevato; Diritto
Le navi dotate di certificati rilasciati da organismi
o riconosciuti ai sensi del regolamento sono considerate a
rischio minore.
Prestazione delle compagnie:
Con livello di prestazione basso o molto basso sono
o considerate a rischio maggiore; 34
Con prestazione elevata sono considerate a rischio
o minore.
PARAMETRI STORICI:
Le navi che sono state sottoposte a fermo più di una volta
sono considerate a rischio maggiore;
Le navi sulle quali, durante l’ispezione o le ispezioni
effettuate nel periodo sono state constatate meno carenze
di quelle ivi indicate, sono considerate a rischio minore.
Le navi che non sono state sottoposte a fermo nel periodo
sono considerate a rischio minore.
I parametri di rischio sono combinati utilizzando una ponderazione che rispecchia
l’influenza relativa di ogni
parametro sul rischio complessivo della nave, allo scopo di stabilire i seguenti profili di
rischio della nave:
Rischio elevato;
Rischio medio;
Rischio modesto.
Nel determinare i profili di rischio è attribuita maggiore importanza ai parametri
relativi a tipo di nave, prestazione dello Stato di bandiera, organismi riconosciuti e
prestazione della compagnia.
Articolo 11 FREQUENZA DELLE ISPEZIONI:
Le navi sono sottoposte a ispezioni periodiche ad intervalli di tempo prestabiliti
a seconda del rispetto del profilo di rischio. La frequenza delle ispezioni
periodiche diminuisce con il diminuire del rischio. Per le navi ad alto rischio tale
intervallo non supera i 6 mesi.
Articolo 12 SELEZIONE DELLE NAVI AI FINI DELL’ISPEZIONE:
L’autorità competente provvede affinché le navi siano selezionate ai fini
dell’ispezione in base al profilo di rischio.
Articolo 13 ISPEZIONE INIZIALI E ISPEZIONI DETTAGLIATE (Articolo 14:
ISPEZIONI ESTESE): trasporti
Al momento di ogni ispezione iniziale di una nave, l’autorità competente si
accerta che l’ispettore provveda almeno:
Controllare i certificati e i documenti che devono essere conservati
o a bordo dei
A verificare se le carenze emerse
o Verificare che siano soddisfacenti le condizioni generali della nave
o comunitario
Articolo 16 CORREZIONI E FERMO:
L’autorità competente si accerta che tutte le carenze confermate o rilevate
dall’ispezione siano correttamen