Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
vuoi
o PayPal
tutte le volte che vuoi
IMPRENDITORE INDIVIDUALE
Caso del per ritenere chiusa la fase
liquidativa non è necessario che siano stati completamente definiti i
rapporti sorti durante l’esercizio dell’impresa, ossia non è necessario cioè
che siano stati riscossi tutti i crediti e pagati tutti i debiti
IMPRESA SOCIETARIA
Caso della Chi ritiene che le società diventano
imprenditori per effetto della sola costituzione, simmetricamente ritiene che
esse perdono tale qualità solo con la cancellazione dal registro delle imprese
La cancellazione però avrebbe portato 2 conseguenze :
a) La disgregazione dell’azienda
b) L’integrale pagamento delle passività ad opera dei liquidatori e la
definizione dei rapporti fra i soci
L’esito di questo ragionamento era che : se dei creditori avessero avanzato
pretese dopo la cancellazione della società del registro delle imprese,
l’impresa doveva ritenersi ancora esistente ed esposta al fallimento fino a
quando non fosse stato pagato l’ultimo debito
Quindi una società poteva essere dichiarata fallita anche a distanza di anni
dalla cessazione dell’attività e dalla cancellazione dal registro delle imprese
OGGI l’ART 33 CCI dispone che gli imprenditori individuali e collettivi (le
società) che hanno cessato l’esercizio di impresa, possono essere dichiarati
falliti entro 1 anno dalla cancellazione dell’attività dal registro delle imprese,
se l’insolvenza si è manifestata anteriormente alla cancellazione o entro
l’anno successivo
I creditori e il pubblico ministero possono dimostrare il momento della
cessazione dell’attività ai fini del computo del termine annuale entro cui è
possibile dichiarare fallimento
(l’imprenditore invece non può dimostrare che l’attività sia cessata prima
della cancellazione dal registro delle imprese al fine di anticipare il termine)
QUINDI ! oggi la cancellazione dal registro delle imprese è condizione
necessaria ma non sufficiente a decretare la fine dell’impresa, ad
13 DIRITTO COMMERCIALE
essa deve essere collegata l’effettiva cessazione dell’attività attraverso la
disgregazione di tutto il complesso aziendale.
COMMERCIALE
CAPACITÀ D’IMPRESA
( l’impresa commerciale
ha una disciplina specifica diversa da quella degli altri imprenditori)
Per l’esercizio dell’impresa è richiesta la capacità d’agire (si acquista a 18
anni e si perde per interdizione o inabilitazione)
MINORI E INTERDETTI (soggetti assolutamente incapaci) il
rappresentante legale su autorizzazione del giudice può solo continuare
l’esercizio di un’impresa
Il genitore o il tutore è legittimato a compiere tutti gli atti che rientrano
nell’esercizio dell’impresa (sia atti di ordinaria e straordinaria
amministrazione), una autorizzazione specifica dovrà essere invece
rilasciata solo per gli atti che non siano legati da rapporto di mezzo alla
gestione dell’impresa (es. vendita di un locale aziendale)
DELL’IMPRESA COMMERCIALE DI UN INCAPACE
PROBLEMA ! il
rappresentante legale non è considerato imprenditore
commerciale (l’incapace invece si)
COSA COMPORTA l’incapace sarà esposto alle conseguenze derivanti
dalla titolarità di un’impresa commerciale e quindi sull’incapace
ricadranno gli effetti patrimoniali della liquidazione giudiziale
Questo è iniquo poiché il dissesto è imputabile al rappresentante legale
SOLUZIONE ! si è stabilito che all’incapace non possano essere
imputati reati da altri commessi e che egli non poteva impedire
(d’altro canto nei confronti del rappresentante legale è applicabile l’ART
333 CCI che punisce reati concorsuali dell’institore)
ULTERIORE PROBLEMA più difficile è invece sottrarre l’incapace alle
incapacità personali della liquidazione giudiziale (es. esclusione dalla
professione di avvocato). Questo perché tali incapacità derivano
automaticamente dall'avvio della procedura di liquidazione, la quale
può essere istituita solamente nei confronti di un imprenditore
commerciale, ossia l’incapace, perchè il rappresentante legale non è
imprenditore
MINORE EMANCIPATO può essere autorizzato dal giudice ad iniziare
o continuare un’impresa commerciale senza l’assistenza del curatore,
acquistando in tal modo piena capacità di agire (l’autorizzazione è
rilasciata previo parere del curatore)
14 DIRITTO COMMERCIALE
L’autorizzazione può essere revocata su istanza del curatore o d’ufficio
sentito il minore
INABILITATO su autorizzazione del giudice (che può essere
subordinata alla nomina di un curatore) può solo continuare l’esercizio
di un’impresa commerciale
BENEFICIARIO DI AMMINISTRAZIONE DI SOSTEGNO conserva la
capacità d’agire per gli atti che non richiedono la rappresentanza
esclusiva o l’assistenza dell’amministratore di sostegno, e quindi potrà
liberamente iniziare o proseguire un’attività di impresa senza
assistenza (salvo il giudice disponga diversamente)
LA INCOMPATIBILITÀ Non costituisce l’imitazione della capacità di agire
ma semplice incompatibilità il divieto di esercizio di impresa posto a carico
di coloro che esercitano determinati uffici e professioni (es. impiegati
pubblici e avvocati)
La violazione di tali divieti non preclude l’acquisto della qualità di
imprenditore, ma espone solo a sanzioni amministrative e ad un
aggravamento delle sanzioni penali in caso di apertura della liquidazione
giudiziale
Ulteriormente l’inabilitazione temporanea all’esercizio di attività
commerciali che consegue alla liquidazione giudiziale non impedisce
l’acquisto o il riacquisto della qualità di imprenditore (anche se la
trasgressione della inabilitazione è penalmente sanzionata)
15 DIRITTO COMMERCIALE
CATEGORIE DI IMPRENDITORI
CLASSIFICAZIONE DELL’IMPRESA :
Attività esercitata impresa commerciale (ART 2195) o impresa agricola
(ART 2135)
Dimensioni piccolo imprenditore (ART 2083) o medio – grande
imprenditore
Soggetto esercente impresa individuale o impresa collettiva (pubblica o
privata)
IMPRENDITORE AGRICOLO (ART 2135)
È IMPRENDITORE AGRICOLO CHI ESERCITA UNA ATTIVITÀ
ART 2135 CC “
DIRETTA ALLA COLTIVAZIONE DEL FONDO, SELVICOLTURA,
ALLEVAMENTO DI ANIMALI E ATTIVITÀ CONNESSE ”
Dovendo essere necessario l’ulteriore presenza dei requisiti EX ART 2082 ciò
determina che all’imprenditore agricolo si applicherà, oltre al suo statuto
specifico, anche quello generale dell’imprenditore
L’attività agricola essendo un’attività legata allo sfruttamento della
produttività naturale della terra espone l’imprenditore, oltre che al normale
rischio di impresa, anche al rischio ambientale influenzato dalle avversità
climatiche e dalla resa negativa del fondo
REGIME GIURIDICO quanto detto spiega come l’imprenditore agricolo
sia è sottoposto ad una disciplina meno complessa la quale è caratterizzata
da :
16 DIRITTO COMMERCIALE
Esonero dall’obbligo di tenuta delle scritture contabili
Non assoggettamento al fallimento e alle procedure concorsuali in caso di
insolvenza
Iscrizione nella sezione speciale del registro delle imprese alla quale è
attribuita anche un’efficacia dichiarativa volta a raggiungere
l’opponibilità ai terzi
Tuttavia l’imprenditore agricolo non è completamente indifferente ai principi e
agli istituti di diritto fallimentare :
Può avvalersi dell’accordo di ristrutturazione dei debiti
In caso di sovraindebitamento può formulare ai creditori una proposta di
concordato minore (quando consente di proseguire l’attività)
Può accedere all’istituto della composizione negoziata della crisi e a
quello del concordato semplificato per la liquidazione del patrimonio
LE ATTIVITÀ AGRICOLE
PRINCIPALI
Le attività agricole principali sono quelle dirette alla coltivazione del fondo,
alla selvicoltura e all’allevamento di animali
Per coltivazione del fondo, selvicoltura e allevamento di animali si intendono le
(complesso
attività dirette alla cura ed allo sviluppo di un ciclo biologico
di attività dirette al mantenimento o all’evoluzione di una specie vegetale o
animale) o di una fase necessaria del ciclo stesso, di carattere vegetale o
(come strumento
animale, che utilizzano o possono utilizzare il fondo
effettivo o potenziale per l’esercizio dell’attività), il bosco o le acque dolci,
salmastre o marine
COLTIVAZIONE DEL FONDO = attività rivolta allo sfruttamento delle
energie naturali della terra
È necessario che :
Vi sia un’attività umana definibile come attività di produzione di beni, non
essendo sufficiente la mera raccolta dei frutti
Il fondo assume un ruolo di fattore produttivo e non di mero strumento
per la conservazione delle piante
Sono indifferenti le modalità tecnico – organizzative con le quali il fondo è
coltivato
17 DIRITTO COMMERCIALE
SELVICOLTURA = attività rivolta alla produzione del legname, si richiede
una complessa attività di coltivazione e non una attività meramente
estrattiva
ALLEVAMENTO DI ANIMALI = nell’attuale formulazione della norma è
stato eliminato il riferimento al “bestiame”, abbandonando il principio
secondo cui l’allevamento di animali per essere qualificato come “agricolo”
debba essere congiunto alla terra e al suo sfruttamento
In tale prospettiva la qualifica d’impresa agricola dovrebbe essere
riconosciuta a tutti gli allevamenti di animali (es. apicoltura)
PER CONNESSIONE
Le attività agricole per connessione sono quelle connesse ad un’attività
agricola principale (le 3 sopra) o da questa dipendenti
Dirette alla manipolazione e conservazione trasformazione e
commercializzazione e valorizzazione di prodotti prevalentemente
ottenuti dalla coltivazione del fondo o del bosco o dall’allevamento di
animali
Dirette alla fornitura di beni o servizi mediante l’utilizzo prevalente di
attrezzature o risorse dell’azienda normalmente impiega