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PVS

Ai si applica regime più blando con politiche interne che tendano a mitigare i

cambiamenti climatici e la cooperazione per realizzare gli obiettivi della Convenzione.

Annex I del UNFCCC lista condiziona anche oggi le

I paesi elencati nel (PI) [questa

scelte in materia climatica] devono:

‣ trasmettere regolari report in cui sono elencate le politiche e misure adottate per

la riduzione delle emissioni di gas serra;

‣ comunicare, annualmente, l'inventario nazionale delle missioni e degli

assorbimenti di gas serra, con le stime ottenute con metodologie comparabili.

Conferenza stati parti (COP) COP.

Art. 7: la Convenzione va a costituire la I suoi compiti, in quanto organo supremo

della Convenzione, sono:

esamina periodicamente gli obblighi delle parti e gli accordi istituzionali adottati a

◦ norma della convenzione;

nei limiti del suo mandato assume le decisioni necessarie per promuovere l'effettiva

◦ attuazione della Convenzione.

promuove e facilita lo scambio di informazioni sui provvedimenti adottati dalle parti

◦ per fronteggiare i cambiamenti climatici e i loro effetti, tenendo conto delle diverse

circostanze, responsabilità e capacità delle parti e dei loro rispettivi obblighi derivanti

dalla Convenzione;

facilita, su richiesta di due o più parti, il coordinamento dei provvedimenti da esse

◦ adottati per fronteggiare i cambiamenti climatici e i loro effetti, tenendo conto delle

diverse circostanze, responsabilità e capacità delle parti e dei loro rispettivi obblighi

derivanti dalla Convenzione;

promuove e dirige, in conformità dell'obiettivo e delle disposizioni della Convenzione,

◦ l'elaborazione ed il perfezionamento periodico di metodologie comparabili intese, fra

l'altro, a preparare inventari di emissioni di gas ad effetto serra (...) e a valutare

l'efficacia di provvedimenti volti a limitare le emissioni ed incrementare le eliminazioni

di questi gas;

valuta, sulla base di tutte le informazioni ad essa comunicate in conformità delle

◦ disposizioni della Convenzione, l'attuazione della Convenzione da parte delle parti, gli

effetti dei provvedimenti adottati in applicazione della convenzione, in particolare gli

effetti ambientali, economici e sociali (...);

esamina ed adotta relazioni regolari sull'attuazione della Convenzione e provvede alla

◦ loro pubblicazione;

formula raccomandazioni su qualsiasi problema relativo all'attuazione della

◦ Convenzione;

si impegna a mobilitare le risorse finanziarie in conformità dell'articolo 4, paragrafi 3, 4

◦ e 5, e dell'articolo 11;

istituisce organi sussidiari, se ritenuti necessari per l'attuazione della Convenzione.

Il Segretariato

Art. 8: le funzioni di Segretariato sono:

a. organizzare le sessioni della COP e dei suoi organi sussidiari istituiti e

predisporre i servizi richiesti;

b. raccogliere e diffondere le relazioni ricevute;

c. facilitare, su richiesta, l'assistenza alle parti, in particolar modo ai Paesi in via di

sviluppo, nel raccogliere e comunicare le informazioni richieste in conformità

delle disposizioni della Convenzione.

Conferenza delle parti

La designa durante la prima sessione un segretariato

permanente e prende disposizioni per il suo funzionamento.

Organi sussidiari

La Convenzione prevede due organi sussidiari, disciplinati dai seguenti articoli:

Organo sussidiario di consulenza scientifica e tecnica

Art. 9: che fornisce alla COP

e, se opportuno, agli altri organi sussidiari, tempestive informazioni e consulenza per le

questioni scientifiche e tecniche relative alla convenzione. Tutte le parti possono

partecipare a questo organo.

Esso deve essere multidisciplinare e deve comprendere i rappresentati governativi

esperti del pertinente settore. Rende conto regolarmente alla Conferenza delle parti su

tutti gli aspetti del suo lavoro.

Organo sussidiario di attuazione,

Art. 10: ha il compito di prestare assistenza alla COP

nella valutazione e nell'esame dell'effettiva attuazione della Convenzione. Tutte le parti

possono partecipare a quest'organo.

Esso comprende i rappresentanti governativi, che sono esperti in questioni relative ai

cambiamenti climatici. Rende conto regolarmente alla Conferenza delle parti di tutti gli

aspetti dei suoi lavori.

Protocolli Protocolli.

Art. 17: disciplina la procedura per attuare La COP può adottare, durante

qualsiasi sessione ordinaria, protocolli alla convenzione.

Il segretariato comunica alle parti, almeno sei mesi prima di tale sessione, il testo di

qualsiasi proposta di protocollo.

Le disposizioni per l'entrata in vigore di un protocollo sono stabilite dal protocollo

stesso.

Solo le parti alla Convezione possono essere parti ad un protocollo. Si cerca di evitare

di avere differenti situazioni giuridiche tra gli Stati.

Le decisioni proposte a norma di un protocollo sono assunte soltanto dalle parti al

protocollo in questione.

Protocollo di Kyoto marzo/aprile

Immediatamente dopo l'adozione della Convenzione, alla COP 1 (Berlino,

Mandato di Berlino),

1995) si adotta un Mandato (il con cui le Parti avviarono un nuovo

ciclo di colloqui per decidere impegni più forti e più dettagliati per i paesi industrializzati.

Protocollo di Kyoto

Dopo due anni e mezzo di negoziati, il è stato adottato in

occasione della COP 3 tenutasi a Kyoto, in Giappone, l'11 dicembre 1997. È stato

aperto alla firma dal 16 marzo 1998 al 15 marzo 1999 a New York nella sede dell'ONU.

Successivamente, un nuovo ciclo di negoziati è culminato alla COP 7 con l'adozione

Accordi di Marrakech,

degli che stabiliscono norme dettagliate per l'attuazione del

Protocollo di Kyoto.

Il Protocollo è entrato in vigore nel 2005, dopo il deposito dello strumento di ratifica

della Russia (a cui si deve il 17,4% delle emissioni), perché le disposizioni finali per

l'entrata in vigore erano abbastanza complesse. 90º giorno successivo

Il Protocollo prevedeva che la sua entrata in vigore avvenisse il

55 Parti della Convenzione,

alla data in cui almeno tra le quali le parti le cui emissioni

almeno il 55%

totali di biossido di carbonio rappresentavano delle emissioni totali al

1990, avessero depositato i loro strumenti di ratifica, approvazione, adesione,

accettazione (art. 25).

Questa condizione sospensiva era molto ampia e difficile da raggiungere perché per

dare sostanza al Protocollo si chiedeva che all'interno delle 55 parti ci fossero degli Stati

che messi insieme rappresentavano il 55% delle emissioni.

L'UE ha aderito al Protocollo con Decisione del Consiglio, del 25 aprile 2002 (2002/385/

CE). Il Protocollo di Kyoto è stato ratificato dall'Italia con la legge 120 del 1 giugno

USA

2002. Gli non hanno mai ratificato il Protocollo perché:

ritenevano che la riduzione delle emissioni non dovesse avvenire a scapito dello

◦ sviluppo economico e dell'occupazione;

preferivano un sistema di autoregolamentazione a base volontaria della riduzione;

◦ erano contrari alla logica delle responsabilità comuni, ma differenziate.

◦ strumento attuativo

Il Protocollo di Kyoto è lo della Convenzione cui cambiamenti

climatici ed è stato uno dei più importanti strumenti giuridici internazionali volti a

combattere i cambiamenti climatici causati dal riscaldamento globale.

Obblighi in capo agli Stati:

‣ prevedeva per un primo periodo legalmente vincolante (CP1, Commitment period

riduzione delle emissioni di gas

1), 2008-2012, la effetto serra almeno del 5%

per 37 paesi industrializzati (più la UE), rispetto ai valori del 1990

complessivamente calcolati (UE - 8%, USA - 7%, Giappone - 6%);

rafforzare istituire politiche nazionali di riduzione delle emissioni

‣ o

(miglioramento dell'efficienza energetica, promozione di forme di agricoltura

sostenibili, sviluppo di fonti di energia rinnovabili);

cooperare con le parti contraenti

‣ (scambi di esperienze o di informazioni,

coordinamento delle politiche nazionali attraverso i diritti di emissione, attuazione

congiunta e il meccanismo di sviluppo pulito).

ridurre

Per cercare di invogliare gli Stati a le loro emissioni il Protocollo di Kyoto

tre meccanismi flessibili,

prevedeva ovvero tre organismi che hanno il compito di

facilitare il raggiungimento dell'obbligo di riduzione.

Abbiamo:

Finanziamenti di progetti di riduzione delle emissioni in altri Paesi dello stesso

gruppo (Joint Implementation): lo scopo del meccanismo è di ridurre il costo

complessivo derivante dall'adempimento degli obblighi di Kyoto permettendo

l'abbattimento delle missioni laddove economicamente più conveniente (art. 6)

Finanziamenti di progetti di riduzione delle emissioni nei PVS (Clean

Development Mechanism): il meccanismo si sostanziava nel finanziamento da

parte dei Paesi industrializzati di tecnologie ad alta efficienza energetica nei PVS,

per evitare emissioni prodotte dall'utilizzazione di tecnologie arretrate da parte loro;

le riduzioni di emissioni così ottenute diventavano crediti per i Paesi che investivano

nei progetti. Tali crediti potevano essere trattati, venduti e utilizzati dai Paesi

industrializzati per adempiere a una parte dei propri obblighi di riduzione previsti dal

protocollo di Kyoto (art. 12).

Trasferimento di unità di riduzione e di emissioni (Emissions Trading):

commercio in negoziazione degli incentivi finalizzati a ridurre le emissioni inquinanti.

Tutti e tre producevano dei crediti che venivano decurtati dalle proprie emissioni.

Valutazioni finali sul Protocollo di Kyoto

durata

Questi meccanismi hanno avuto la del Protocollo di Kyoto ed hanno funzionato

perché il primo ciclo di attuazione ha evidenziato un impegno positivo. Il Segretariato

risultati

delle Nazioni Unite per il cambiamento climatico ha pubblicato i di una

revisione completa e di una valutazione di conformità del primo periodo di impegno del

2016).

Protocollo di Kyoto (aprile

Il primo periodo di impegno riguardava la rendicontazione delle emissioni e sugli

assorbimenti di gas serra per gli anni 2008-2012.

I gruppi di revisione di esperti internazionali hanno concluso che per 36 delle 37 Parti

esaminate: coprivano tutti gli elementi richiesti;

le informazioni presentate

◦ emissioni non

le aggregate di gas serra della Parte nel primo periodo di impegno

◦ superavano la quantità di unità del Protocollo di Kyoto valide per il periodo di

impegno nel conto pensionistico;

le quantità di emissioni da riportare al secondo periodo di impegno del Protocollo di

◦ erano coerenti con i requisiti;

Kyoto

non venivano sollevate questioni di attuazione.

Sulla carta l'Accordo ha effettivamente raggiunto i suoi obiettivi generali. Le riduzioni

complessiv

Dettagli
A.A. 2023-2024
203 pagine
SSD Scienze giuridiche IUS/10 Diritto amministrativo

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher francesco.caputo.2001 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Diritto ambientale e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Roma La Sapienza o del prof Crescenzi Andrea.