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MOCA e normativa europea sui materiali a contatto con alimenti

Non tutti i prodotti possono stare a contatto con determinate sostanze. Questo ha portato nel tempo ad una limitazione dei MOCA e di conseguenza una serie di regole per valutare quali materiali possono stare a contatto con alimenti. Temi oggetto della normativa europea recepita con il D.lgs. 29/2017 disciplina in materia di materiali e oggetti destinati a venire a contatto con prodotti alimentari e alimenti. Quest'ultimo come quelli su additivi etc. sono testi normativi in continua modifica poiché sono soggetti alla ricerca scientifica. Il corpo normativo rimarrà lo stesso e sarà sufficiente la sostituzione dell'allegato o l'aggiornamento.

Lezione 10 - Benessere degli animali

Si parla di benessere animale in giurisprudenza già dagli anni '60 ma è negli ultimi anni che ha acquisito grande interesse. Non è un concetto strettamente giuridico, ma anche etico religioso, morale e scientifico. Nella nostra materia ci si deve

svincolare dal pregiudizio etico, morale o di altra origine e mantenere quelloscientifico. Di fatto sono in vigore pratiche comportamentali che non hanno niente a che vedere con ilbenessere animale. Ad esempio, quando nasce il vitello viene allontanato dalla madre, ai volatili vienetagliato il becco, i maiali sono castrati, ai bovini si tagliano le corna e potremmo continuare all'infinito.In generale, uno dei problemi maggiori è che si hanno discipline molto diverse tra loro a livello degli Statimembri e che in luoghi come l'est Europa c'è minore attenzione a certe tematiche. Attualmente ladisciplina sul ba è globalmente inadeguata, non garantisce l'esistenza di un mercato concorrenziale, gliimprenditori che investono sul ba sono svantaggiati perché non hanno dovuti riconoscimenti.Nel 2020 Attraverso il Green Deal europeo in generale e la strategia Farm to Fork in particolare, sono stateannunciate molte azioni importanti con

L'obiettivo è combattere il cambiamento climatico e garantire che temi importanti come il benessere degli animali siano affrontati in modo più efficace rispetto al passato. Parlare di benessere animale non è sinonimo di diritti degli animali. In Italia, ma anche in altri paesi, l'animale non è soggetto di diritto, è piuttosto qualcosa su cui l'uomo esercita il suo diritto. Spetta quindi all'uomo, che ha specifici doveri, tutelarne la salute.

Prima dell'art. 13 del TFUE il legislatore non era insensibile nei confronti dell'animale e del loro benessere.

Sviluppo normativo:

  • Nel 1959 è stato proposto il principio delle 3R applicabile alle forme di sperimentazione animali: reduce, ridurre al massimo gli animali utilizzati; replace, sostituire gli animali con altri mezzi equivalenti; refine, affinare la sperimentazione sugli animali.
  • Nel 1976 la Convenzione Europea sulla protezione degli animali negli allevamenti, dove però non si parla

Nel 1986, la Convenzione europea sulla protezione degli animali vertebrati usati a fini sperimentali o ad altri fini scientifici, ispirata al principio delle 3R, introduce l'obbligo morale di rispettare gli animali ma allo stesso tempo dichiara che devono essere utilizzati per processi scientifici.

Nel 1987, viene introdotta la Convenzione europea per la protezione degli animali da compagnia.

Che strada sceglie l'UE? Utilizza il regolamento 178/2002 per il benessere animale in vista della qualità dell'alimento e il regolamento 1099/2009 relativo alla protezione degli animali durante l'abbattimento. Si preoccupa quindi sia dell'animale che della sicurezza dell'alimento, adottando un approccio sia specista che anti-specista.

Nel 1992, l'allora Comunità economica europea con il Trattato sull'Unione europea (TUE) vi annesse la "Dichiarazione sulla protezione degli animali - La Conferenza invita il Parlamento europeo, il Consiglio, la Commissione, nonché...

gli Stati membri a tener pienamente conto, all'atto dell'elaborazione e dell'attuazione della legislazione comunitaria nei settori della politica agricola comune, dei trasporti, del mercato interno e della ricerca, delle esigenze in materia di benessere degli animali." Nel 1994 nasce l'OIE – Organizzazione mondiale della sanità animale, responsabile per il miglioramento della salute degli animali in tutto il mondo che fissa codici di condotta non vincolanti. Nel 2021 ha pubblicato il Terrestrial Animal Health Code dove da definizione del benessere animale e lo fa riprendendo un concetto preesistente introdotto nel Brembell Report pubblicato in Inghilterra nel 1965, quello delle 5 libertà: Libertà dalla fame, dalla sete, dalla malnutrizione, dal dolore, dalle ferite, dalle malattie, di manifestare proprie caratteristiche comportamentali, dalla paura. Nel 1997 con il Trattato di Amsterdam si aggiunge al Trattato che istituisce la

Comunità europea il protocollo sulla protezione ed il benessere degli animali. I protocolli sono vincolanti, le dichiarazioni no. Successivamente si passa alla stesura di un articolo con l'art. 13 del TFUE. Questo articolo rappresenta un grande passo avanti. L'Unione Europea si interessa alla tutela degli animali e viene stabilito che l'animale ha diritto al rispetto delle sue esigenze di benessere in quanto essere senziente, ma si devono rispettare anche riti religiosi e tradizioni culturali. venne introdotto nel 2009 con il Trattato di Lisbona che modificò il TFUE ed il trattato che istituisce la CE.

Articolo 13 - Nella formulazione e nell'attuazione delle politiche dell'Unione nei settori dell'agricoltura, della pesca, dei trasporti, del mercato interno, della ricerca e sviluppo tecnologico e dello spazio, l'Unione e gli Stati membri tengono pienamente conto delle esigenze in materia di benessere degli animali in quanto esseri senzienti,

rispettando nel contempo le disposizioni legislative o amministrative e le consuetudini degli Stati membri per quanto riguarda, in particolare, i riti religiosi, le tradizioni culturali e il patrimonio regionale. L'animale è quindi, secondo il trattato, un essere senziente ed il legislatore ha iniziato ad occuparsene. Ora, la norma lo chiama benessere animale, ma ogni umano ha la sua visione. In particolare, ci sono due posizioni che convivono nel diritto dell'UE: Specista: non pone al centro l'animale, ma rientra comunque nello scopo che si vuole raggiungere. Proteggo l'ambiente ed i diritti del mare per proteggere gli animali. Anti-specista: non c'è contrapposizione tra uomo e animale. Ai sensi dell'arti. 13 TFUE l'interesse sul benessere animale a livello europeo è in vista del mercato. Il mercato è un luogo dove le economie di scambio possono veicolare anche valori, tra cui la tutela dei diritti e il benessere animale. L'essere umano di fatto si

relaziona con l'animale con scopi ed attività economiche. Degli animali da compagnia l'UE non si interessa perché non hanno valore economico. Fino a che punto il benessere animale influenza decisioni dell'UE? L'art. 3 del TUE non parla del benessere animale ma parla della tutela dell'ambiente.

Allevamento

Nella filiera agroalimentare il benessere animale emerge maggiormente a livello iniziale, a livello di impresa agricola. La tutela andrebbe trasmessa lungo tutta la filiera; quindi, anche alle fasi di trasporto e macello e l'informazione dovrebbe essere comunicata anche al consumatore.

Direttiva 98/58 riguardante la protezione degli animali negli allevamenti. Direttiva generale su tutti gli animali negli allevamenti da cui si sono poi sviluppate le direttive sui singoli animali di allevamento: galline ovaiole 1999, polli 2007, vitelli 2008, suini 2008 individuando per ciascuno con norme specifiche.

La direttiva, tuttavia, dà più libertà agli stati membri.

c’è scarsa armonizzazione. Questa libertà incide sullaconcorrenza e sul mercato; i prodotti non circolano con le stesse regole.

Etichettatura

Il consumatore sceglie l’alimento in base anche al messaggio che veicola, se biologico, km 0, Halal, Kasheretc. il benessere animale è un messaggio che riscuote molto interesse nel consumatore. Il mercato richiedecarni certificate in tal senso, cioè ottenute secondo pratiche che rispettano l’animale.

Nella risoluzione del Parlamento europeo del 16 febbraio 2022 sulla relazione di esecuzione sul benesseredegli animali nelle aziende agricole si è chiesto meno spazio per l’interpretazione delle norme UE sul ba,finanziamenti agli allevatori, reciprocità nelle importazioni ed un sistema di etichettatura UE sul benessereanimale armonizzato entro il 2023. Molto probabilmente il termine del 2023 non verrà rispettato.

Attualmente quindi non c’è un sistema di etichette a

livello europeo, anche se alcuni stati membri lo hanno a livello volontario ma non obbligatorio. Perché la normativa è vaga? Non è armonizzata, certificazioni non armoniche, segni privati in mano ad organismi privati. Conclusione Globalmente, come abbiamo detto le normative sono ormai troppo vaghe. Sono in vigore localmente pratiche indesiderabili (come quella dei segni privati) che portano competizione tra imprese. Ad oggi sappiamo che la sicurezza della filiera alimentare è direttamente connessa al benessere degli animali, in particolare nel caso di animali allevati per la produzione di alimenti, dati gli stretti legami tra benessere degli animali, salute degli animali e malattie di origine alimentare. Ci sono per questo degli standard minimi da rispettare, se ci sono bassi livelli ne risente la sicurezza e non c'è valore aggiunto. L'EFSA si occupa tra le altre cose anche di questa tematica. Il ba diventa quindi in ottica ambientale e per

La salute umana è uno strumento che il legislatore usa per disciplinare la zootecnia.

LEZIONE 11.1 - NOVEL FOOD

Un novel food o "nuovo alimento" è un qualunque alimento non utilizzato in misura significativa per il consumo umano prima del 15 maggio 1997. Esclusi additivi, enzimi, aromi, solventi e OGM che hanno normativa a sé stante. Per nuovi si intende anche alimenti non presenti in Europa prima di una certa data ma già esistenti altrove, come il frutto di Baobab, prodotti sottoposti a nuovi processi (fermentazione, trattamento UHT), microalghe o insetti. Ne fanno parte addirittura gli estratti essiccati di mirtillo, che di per sé non è certo un alimento nuovo.

Le origini

Le origini della materia risalgono agli anni '90, quando nascono le prime tensioni su OGM e Novel Food e si manifesta la necessità di promuovere e garantire la salute dei consumatori ed allo stesso tempo tutelare la libera circolazione degli alimenti. In questo scenario

iniziano a sorgere le prime normative nazionali in materia di questi cibi. L'UE si trova quindi di fronte alla necessità di valutare queste esigenze. La prima normativa in tema è il Regolamento 258/97. Rientrano nella

Dettagli
Publisher
A.A. 2021-2022
36 pagine
SSD Scienze giuridiche IUS/03 Diritto agrario

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher 94save di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Diritto agroalimentare e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Firenze o del prof Lucifero Nicola.