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ALCUNE VARIAZIONI

Ci sono famiglie in cui il capo cambia, ma le posizioni sono ricorrenti:

- Occhi sempre antero laterale

- Antenne latero anteriore

MOSCA (MUSCIDI)

Nei muscidi gli occhi compositi si uniscono al vertice del capo

Apparato boccale molto diverso e anche le antenne

LEPIDOTTERO: apparato boccale è spiro tromba

Altri hanno apparato boccale masticatore

STRUTTURE PORTATE DAL CAPO

1. ANTENNE Sono appendici mobili, sono 2 e sono articolate al cranio

Possono avere forme diverse

Si muovono

Sono formate da articoli detti ANTENNOMERI, il primo antennomero detto

SCAPO è il più lungo, si articola al cranio, il secondo è PEDICELLO e precede

tutti gli altri antennomeri detti FLAGELLO

Il flagello può avere antennomeri con diametro diverso nella parte distale

dell’antenna, si ha un ingrossamento perché più superficie c’è, più organi

sensoriali ci sono e più si riesce a percepire

Quando c’è l’ingrossamento il flagello si divide in

- FUNICOLO è la parte più sottile che precede la clava

- CLAVA: parte ingrossata

MEMBRANA ARTICOLARE

Artropodi hanno un esoscheletro duro. C’è una proteina nell’esoscheletro detta SCLEROTINA, dove ci sono

la chitina e una proteina tanizzata che conferisce la durezza →

Per permettere il movimento delle varie parti ci sono le MEMBRANE ARTICOLARI parte di tegumento

che non ha la sclerotina; la membrana articolare permette il movimento!

Le parti dure dell’esoscheletro sono dette SCELERITI, che possiedono la SCLEROTINA. Gli scleriti sono uniti

tra loro da membrane che sono flessibili; le membrane possono essere nell’addome tra un segmento e

l’altro

L’addome è una REGIONE ESTESIBILE perché tra i segmenti (11) c’è la MEMBRANA INTERSEGMENTALE;

all’interno del segmento addominale ci sono sclerotizzate la parte dorsale e la parte ventrale, le parti laterali

sono membranose

Con questa membrana, nelle antenne arrivano il sistema nervoso, circolatorio e respiratorio

MORFOLOGIA: TIPI DI ANTENNE

La forma delle antenne e il numero degli antennomeri sono molto vari.

Con l’antenna si riesce a inserire l’insetto in una determinata categoria

A volte si guardano le antenne per dividere in sottordini

10

ANTENNE DEI COLEOTTERI

Le più diffuse sono moniliformi e clavate, ma ci

sono anche serrulate, genicolate, genicolato-

clavate

ANTENNE FILIFORMI

Nei LEPIDOTTERI, BALATTODEI, ORTOTTERI (grilli), TISANURI (più

primitivi)

Sono costituite da molti antennomeri molto piccoli e non si

distinguono molto perché sono attaccati tra loro

ANTENNE MONILIFORMI

Possono essere più p meno clavate

Possono essere più o meno lunghe e hanno gli antennomeri che sembrano delle perline

ANTENNE SERRULATE O SERRATE O SEGHETTATE

Hanno un aspetto seghettato perché ogni antennomero ha una punta

L’ANOBIO DEL TABACCO (lasioderma serricorne) ha gli antennomeri seghettati, mentre l’ANOBIO

DEL PANE (stegobium paniceum) ha gli ultimi 3 antennomeri clavati

ANTENNE GENICOLATE

Nelle APIDAE (api, attirate dai dolci) e VESPIDAE (vespe, attirate dalle proteine) →

Le api portano nell’alveare le sostanze proteiche che viene data alle larve e sono il polline api

nostre competitrici per le sostanze zuccherine liquide

Le vespe portano carne, pesce, prosciutto per portarlo ai piccoli

Le api possono arrivare a nuvoli perché con le danze le api operaie possono comunicare il luogo

zuccherino

Nelle genicolate c’è lo scapo, a livello del pedicello c’è un ripiegamento dove c’è il flagello

ANTENNE GENICOLATO-CLAVATE

Nelle FORMICIDAE (formiche)

Le formiche hanno antenne genicolate ma con clava

ANTENNA ARISTATA TIPICA DEI DITTERI BRACHICERI (sott’ordine)

Prende il nome dall’ARISTA (a) che è inserita sul primo

flagellometo, può avere al massimo 3 flagellomeri (segmento

del flagello)

11

FUNZIONE SENSORIALE

Le antenne sono tipiche sedi di organi di senso. Forniscono all’animale un grande quantitativo di dati

sull’ambiente in cui vive

ORGANO SENSORIALE=SENSILLO

Molte volte la forma del sensillo ne determina la “funzione”

Ultimo antennomero dell’ape operaia sembrano dei peletti dove all’interno c’è il sistema nervoso

periferico, questi sensilli basiconici o tricoidei possono essere: MECCANO RECETTORI (SENSILLI TATTILI) se

la superficie è intonsa e RECETTORI OLFATTIVI (CHEMIO RECETTORI) che sono a forma di placca porosa,

ricca di fori dove penetrano le sostanze gassose

PULIZIA DELLE ANTENNE

Devono essere molto puliti

Nei più primitivi l’antenna viene inserita nell’apparato boccale

Negli insetti più evoluti ci sono degli INCAVI nel primo paio di zampe dove viene inserita l’antenna con delle

setole, le quali portano via ciò che occlude gli organi sensoriali

2. FOTORECETTORI

Recettori che percepiscono i RAGGI LUMINOSI

Sono:

- OCCHI COMPOSTI

- OCELLI DORSALI

- OCELLI LATERALI

CAPO DI MOSCA

Ha due occhi composti, gli ocelli tra gli ochhi

OCCHI COMPOSTI

Organi sensoriali che recepiscono e trasformano gli impulsi nervosi percepiscono anche le immagini

Sono immobili e globosi

Esternamente presentano gli OMMATIDI: UNITA’ FUNZIONALE PER LA RISOLUZIONE DELLE

IMMAGINI(insetti volatori ne hanno molti di più perché devono vedere di più); ogni ommatidio contribuisce

alla visione e a formare l’immagine completa

La parte nervosa viene eccitatat solo dai raggi che arrivano perpendicolari

OMMATIDIO

Si sviluppa internamente in lunghezza e corrisponde alla CORNEA TRASPARENTE esternamente

Sotto la cornea c’è il CRISTALLINO dove c’è la retina con la parte nervosa che recepisce lo stimolo

La parte nervosa è costituita dai DENDRITI; fascio di assoni che portano l’informazione, ogni assone

corrisponde all’ommatidio

OGNI OMMATIDIO È ISOLATO da cellule pigmentarie (avvolgono l’ommatidio e fanno sì che i raggi

rimangano lì) che si trovano sia a lato del cristallino sia a lato della retina MOTIVO per cui la visione è a

MOSAICO

RETINA: La parte dendritica è interna e forma un bastoncino →

Questa visione è detta VISIONE per APPOSIZIONE, quando c’è tanta luce insetti di giorno

Negli insetti notturni hanno una struttura diversa dove la visione è per SUPERPOSIZIONE (migrazione,

per permettere alla parte nervosa di essere eccitata da più ommatidi), gli ommatidi non sono isolati e i

pochi raggi si raggruppano per colpire le zone nervose; la visione è un po’ sovrapposta

OCELLI 12

Non percepiscono le immagini, ma aiutano la vista percependo i segnali luminosi

- OCELLI DORSALI: coagulano la vista fornita dagli occhi composti, le informazioni che arrivano al cervello

dagli ocelli dorsali arrivano con assoni diversi

Si sviluppano negli ADULTI

Si trovano sia negli ESOPTERIGOTI che negli ENDOPTERIGOTI

Negli ESOPTERIGOTI hanno gli stadi preimmaginali simili agli adulti quindi gli ocelli dorsali ci sono anche

nelle ninfe

Negli ENDOPTERIGOTI invece gli stadi pre immaginali sono molto diversi., non ci sono né gli occhi

composti né gli ocelli

- OCELLI LATERALI

Si trovano negli individui che non hanno gli occhi composti, ovvero nelle larve

Non ci sono nelle larve, né negli adulti degli endopterigoti né negli esopterigoti (sia negli adulti che negli

stadi pre immaginali)

La struttura anatomica è analoga a quella degli ommatidi degli occhi composti, perciò svolgono la

funzione di percezione delle immagini (occhi composti), visto che nelle larve non ci sono gli occhi

composti

TORACE

Formato da 3 segmenti: PROTORACE, MESOTORACE e METATORACE

Funzione di locomozione

L’interno del torace è occupato da muscoli

I 3 segmenti del torace possono essere simili o no, a seconda se ci sono le ali o no (se ci sono le ali il 2 e 3

segmento sono più ampi)

Ogni segmento più essere diviso in 3 parti: parte dorsale viene detta NOTO che tende a ricoprire il capo

(ricopre il capo nei blattodei), le parte laterali vengono chiamate PLEURE mentre la parte ventrale STERNO

L’inserzione delle ali avviene tra NOTO e PLEURA

L’inserzione delle zampo avviene tra lo STERNO e la PLEURA

1. ALI

Sono delle espansioni latero del meso e metatorace (mesonoto e metapleura, passando per il metanorace,

poi metanoto e metapleura)

Quando sono sviluppate completamente sono due lamine membranose legate tra loro

Sono organi vivi, nei quali, entro appositi condotti sclerotizzati, detti nervature o venature, scorre l'emolinfa

e passano nervi e trachee. Le nervature contribuiscono a dare un'impalcatura (rigidità) alle lamine alari e

ricevono nomi diversi a seconda della loro posizione sull'ala

Le nervature sono molto sclerotizzate e danno rigidità alle ali, in base alla loro posizione danno nomi

diversi

NERVATURE

Nell’ala ci sono 3 regioni:

- REGIONE REMIGRANTE: dove ci sono quasi tutte le nervature longitudinali, ma ci sono anche nervature

trasversali che formano regioni più o meno chiuse

- REGIONE e VENATURE JUGALI: le nervature possono o non esserci

- REGIONE e VENATURE ANALI: le nervature possono o non esserci

Le nervature sono più numerose negli insetti meno evoluti, insetti più evoluti come gli imenotteri ne hanno

davvero pochissime 13

Il numero, la distribuzione, il decorso, la ramificazione, sono caratteri che identificano specifici gruppi

sistematici, distinguendoli da altri simili. Le celle (o cellule) alari sono le aree delimitate dalla rete di

nervature.

Per parlare in modo generale di un’ala si considera quella dell’imenottero

SECONDARIAMENTE ATTERI: ali perse durante l’evoluzione, gli adulti quando si sono originati però le

avevano

TISANURI: non hanno ali, sono ORIGINARIAMENTENTE ATTERI

BLATTODEI PERIPLANETA AMERICANA (non ci sono evidenti differenze tra maschio e

femmina)

BLATTA ORIENTALIS (la femmina è microttera e nera: DIMORFISMO

SESSUALE, ovvero caratteristiche secondarie sessuali diverse che si

trovano negli adulti; nel maschio invece le ali sono sviluppate)

Il PRONOTO ricopre il capo

Antenne filiformi

Dal meso e meta noto si sviluppano le ali

L’ala anteriore è super piena di nervature, quella posteriore ne ha tante ma un pochino meno

Le ALI ANTERIORI (TEGMINE) sono DEBOLMENTE UNIFORMEMENTE SCLEROTIZZATE e possono vedersi le

nervature; quando si chiudono ricoprono il corpo e proteggono le ali posteriori che sono ripiegate sotto

quelle posteriori; le ali anteriori sono mimetiche

Le ALI POSTERIORI sono MEMBRANOSE e pi&ug

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Scienze agrarie e veterinarie AGR/11 Entomologia generale e applicata

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Frederich.Bert di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Difesa delle derrate alimentari e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Udine o del prof Chiesa Fiorella.
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