Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
vuoi
o PayPal
tutte le volte che vuoi
MONITORAGGIO
È fondamentale, monitorare significa accorgersi nel modo più rapido possibile della presenza degli insetti,
sia dell’individuo stesso ma, anche delle polveri che contengono le larve. Il monitoraggio deve essere
eseguito:
• per gli ambienti, ispezioni e controlli frequenti delle industrie alimentari.
• per i prodotti, si va a vedere se nel prodotto sono presenti tracce di infestazione.
MONITORAGGIO DELL’AMBIENTE
Il monitoraggio dell’ambiente riguarda il controllo della presenza degli insetti attraverso:
-MONITORAGGIO VISIVO, analisi delle tracce a frequenza periodica, ad esempio settimanale.
-TRAPPOLE, sono state messe a punto dagli entomologi che attraverso le conoscenze degli insetti hanno
provveduto a creare una struttura che attiri gli insetti al suo interno.
• Trappole a feromone. Il principio per attirare gli insetti nella trappola sono i feromoni. Si ci è
accorti fin dall’800 che i lepidotteri all’imbrunire aderiscono alle pareti e, la femmina alza l’addome
dove sono presenti ghiandole produttrici di feromoni, in quel caso sessuali, che hanno il compito di
attirare il maschio creando così uno svolazzamento di farfalle nell’ambiente. Nel momento in cui il
maschio si avvicina alla femmina, essa produce più sostanze feromoniche, un bouquet odoroso, in
concentrazioni differenti in modo da attirare solo il maschio della stessa specie, colui che non è
della stessa specie viene allontanato dall’odore creato. Per creare la trappola sono stati uniti solo
alcuni degli odori presenti nel bouquet, ovvero quelli meno costosi e più facili da reperire. Non
essendo totalmente uguale al vero odore creato dalle femmine, l’erogatore non attira tutti i maschi
ma solo una parte. Vi è anche un sistema che impedisce all’esemplare di fuoriuscire dalla trappola.
Le trappole sono misuratori di presenza ma non mezzi di disinfestazione perché attirano solo la
popolazione maschile e, non la totalità degli individui di tale sesso. Si distinguono varie tipologie di
feromoni utilizzati, oltre a quelli sessuali, anche feromoni di aggregazione, di traccia e, di proprietà.
Un tipo di trappola a feromone prevede la presenza di un erogatore centrale dell’odore e, una base
adesiva a cui l’insetto aderisce e, rimane attaccato. Questo tipo di trappola non è utile negli
ambienti polverosi (la polvere aderisce alla superfice adesiva) e, in quelli con una forte infestazione
(si deve controllare la base molto spesso e, la si deve cambiare). In questi due casi è più utile la
trappola a sacchetto che contiene un numero molto più elevato di insetti, è infatti un vero e 33
proprio sacchetto posto al di sotto della struttura erogatrice. La trappola a imbuto, a sua volta, non
è molto comoda perché innanzitutto contiene dell’acqua perché provoca la morte, degli insetti che
vi cadono all’interno, per annegamento. Inoltre, cattura quasi tutte le specie di piralidi ma, non è
possibile distinguerle, questo sarebbe piuttosto importante per l’operatore. Queste devono essere
aperte e il liquido deve essere filtrato per capire quanti insetti sono stati trattenuti. Il bouquet
riprodotto per le piralidi è stato studiato in modo da contenere odori tipici di tutte le specie, questi
però attraggono ogni specie in concentrazioni differenti per cui questo tipo di erogatore non solo
non attrae tutti gli individui ma, nemmeno tutte le specie perché molte riconoscono che si tratta di
un falso, perchè diverso dall’odoro originale. Infatti, il monitoraggio è di tipo qualitativo, non
quantitativo. Per quanto riguarda i ditteri il feromone utilizzato non è sessuale ma, è un feromone
di aggregazione che, quindi richiama sia maschi che femmine (non tutti). I coleotteri delle derrate,
invece, vivono proprio nel prodotto, si sono abituati a stare nella derrata sia da adulti che da larva,
ciò comporta che il feromone prodotto sia meno volatile, quindi per questi individui la trappola a
feromone è quasi inutile. Se ad esempio si inserisce la trappola vicino ad un macchinario è raro che
i coleotteri fuoriescano dal macchinario per entrare nella trappola. Per coleotteri e, lepidotteri
esistono trappole di tipo generico ma, per i primi è molto più utile il monitoraggio visivo o
l’ispezione. Esiste, infine, una trappola a forma di piramide le cui pareti interne sono totalmente
adesive, essa è specifica per gli anobidi che hanno un feromone molto più volatile e, si trovano un
po’ovunque, il feromone nell’erogatore può essere di aggregazione o sessuale. Gli anobidi possono
essere monitorati anche attraverso trappole luminose.
• Trappole luminose, di dimensioni 50x30, vengono appese ad un’altezza teoricamente non
superiore a 2m, catturano gli insetti che possiedono fototropismo positivo. Sono pochi gli insetti di
questo tipo legati alle derrate. Sono attratti dalla trappola i ditteri, pochissimi lepidotteri
soprattutto di campo (se presenti sono indice di porte aperte), anobidi (legati alle spezie e alle
piante aromatiche). Esistono due tipi di trappole luminose:
o Trappole emittenti luce di colorazione blu-verde, maggiormente attrattiva. Dietro la
lampada sono presenti dei fili a tensione che fulminano immediatamente l’insetto, il cui
corpo cade in una vaschetta apposita o, a cassettino.
o Trappole luminose che sfruttano la presenza di carta adesiva dietro la lampada luminosa, in
questo modo l’insetto aderisce alla carta. Non sono adatte agi ambienti parecchio infestati.
È necessario raccogliere i dati in opportune schede.
• Trappole alimentari, sono trappole genetiche costituite da un sacchettino grande come un
astuccio, di plastica a rete, contenente sostanze solide che ricoprono il substrato generico degli
insetti delle derrate (frutta secca, cereali). Circa ogni settimana si riprende la trappola e, la si scuote
su un foglio di plastica, nel caos in cui non scenda nulla non sono presenti insetti ma, viceversa se
cade della polvera rappresentante della rosura gli insetti sono presenti e hanno agito nella
trappola. Ogni trappola è contrassegnata da un numero, è fondamentale il loro riconoscimento ma,
anche l’informazione della presenza della trappola al personale di pulizia.
• Trappole cromotropiche.
• Trappole alimentari + feromoni, se si hanno infestazioni da roditori essi si nutrono della trappola,
se si ci dimentica della trappola essa diventa un focolaio di infestanti. Ha le dimensioni di un foglio
A4 diviso in 3 parti di cui la parte centrale è la base appiccicosa mentre, le altre due parte si
avvicinano creando una sorta di capannina. Questa trappola è tipica degli scarafaggi. Al centro vi è
una pastiglia contenente cibo solido e feromone, oppure una bustina con cibo a pezzetti e
feromone. All’acquisto si deve fare attenzione alla presenza delle alette perché alla chiusura esse
devono essere rialzate in modo da non permettere all’infestante di fuggire dalla trappola una volta
entrato. 34
MONITORAGGIO DEI PRODOTTI
Per quanto riguarda la materia prima, è il fornitore che deve preoccuparsi del prodotto, mentre per i
prodotti finiti la situazione si complica perché esso è destinato al commercio.
MONITORAGGIO VISIVO
Sia della confezione che, del prodotto, ad esempio setacciandolo.
• Materia prima: nei silos si devono fare dei prelievi, sia in superficie che nel fondo poi, infine si
procede allo scarico di parte della materia prima. Quest’ultima subisce un controllo, ad esempio se
si tratta di cereali si utilizzano pile di setacci a maglie via via più fini (analogamente si procede con
la farina).
• Confezione: si deve controllare che la confezione sia ermetica, talvolta, infatti appare tale ma non
la è, perché lungo le saldature scendono dopo il riempimento delle forchette che creano dei fori
per permettere gli scambi con l’ambiente ed evitare i fenomeni di condensa. Se si sa che la
confezione ha i fori si devono controllare attentamente e, deve essere ricercata la presenza di bava
sericea. Se l’imballaggio non contiene fori è necessario controllare fare attenzione che l’insetto non
ne abbia creati di nuovi, si procede al controllo immergendo l’imballaggio in una vaschetta con
acqua e, se sono visibili bolle allora sono presenti i fori nella confezione.
• Prodotto: si apre la confezione e, si va ad osservare sia lo stato della scatola che, del prodotto
all’interno.
METODO BIOLOGICO
Si preleva un quantitativo definito di prodotto e, lo si pone in un contenitore con un tappo che permetta
l’ingresso dell’aria ma non l’entrata o l’uscita di eventuali insetti (è ricoperto da una rete a maglia).
Il contenitore si lascia a 26-27° con un’umidità del 60% (a meno che il prodotto non sia deperibile), in
questo modo si creano condizioni di tipo estivo adatte allo sviluppo degli insetti. Il limite di questo metodo
è il tempo perché, per rapida che sia la crescita dell’insetto, è possibile vedere una larva solo dopo 15 giorni
(almeno), per cui è un ottimo metodo ma permette di ottenere risultati solo a lungo termine.
OSSERVAZIONE AL MICROSCOPIO STEREOSCOPICO
Per controllare gli imballaggi e, la presenza in essi di fori. Si esegue sulle confezioni sottoposte a
monitoraggio visivo con sospetta presenza di fori. Il film plastico delle confezioni si compone di più strati, il
primo è il più facile da aggredire per l’insetto.
Si osserva la confezione ad ingrandimenti via via più grandi, al massimo ingrandimento si può vedere anche
il tipo di rottura che è stato creato, ad esempio insetti con apparato masticatore hanno strappato la
confezione. Si possono inoltre vedere sia le zone con buchi di prova fatti dall’insetto e, anche se l’insetto ha
forato l’imballaggio per entrare o per uscire.
Materiali come il vetro sono molto più difficili da forare ma, anch’essi non sono esenti dall’attacco degli
insetti. Infatti, tutti i contenitori in vetro presentano tra il tappo e, la parete in vetro un film plastico di
protezione oppure, il sigillo di garanzia perché il rischio non è che gli insetti cerchino di entrare nei prodotti
ma, lo spazio tra il tappo e la parete è un anfratto ideale per lepidotteri e ditteri che lo utilizzano per
passare dallo stadio di larva ad adulto. L’apertura dei tappi delle confezioni in vetro avviene con una
leggera depressione che crea un’aspirazione, attraverso di essa le larve presenti nell’anfratto entrano nel
prodotto. Quindi, le larve trovate non erano colonizzatrici del prodotto ma, della confezione, per evitare
questi casi (piuttosto rari) sono stati inseriti questi film plastici. 35
Alcuni prodotti di pasticceria secca vengono confezionati in sacchetti d