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Determinanti
Corollario
Sia A ∈ℝn×n,
Allora
det(AT) = det(A)
Dimostrazione:
Procedendo per induzione su n, sappiamo sicuramente che per n=2, la formula det(AT) = det(A) vale, poiché
A = │a11 a12│ a21 a22│ ∈ ℝ2×2
AT = │a11 a21│ a12 a22│ ∈ ℝ2×2
det(A) = a11a22 - a12a21 = a11a22 - a21a12 = det(AT).
Supponiamo per ipotesi induttiva che sia vero anche per n-1, ovvero che
det(Ai;jT) = det(Ai;j)
dove Ai;j ∈ℝ(n-1)×(n-1)
Allora se calcoliamo il det(AT) tramite lo sviluppo di Laplace lungo la prima colonna (j=1), si ha
det(AT) = i=1n∑ (-1)i+1 . ai1 . det((AT)i1) = i=1n∑ (-1)i+1 . ai1 . det(A1iT)
→ per ipotesi induttiva
= i=1n∑ (-1)i+1 . ai1 . det(A1i) = det(A) □
Per me: Spiegazione ultimo passaggio
Esempio:
n = 4 => Ai ∈ ℝ3x3
Es: i=1, j=1
A1;1 =
Tenendo j fisso, ad esempio j=1, possiamo notare che il minore (i,j) della trasposta AT ((AT)i,j) è esattamente uguale alla trasposta del minore Ai,j ((Ai,j)T):
(AT)i,1 = | a22 a32 | = (A1,j)T
| a23 a33 |
Inoltre, l'elemento di posto (i,j) di AT è a11, che è anche l'elemento (1,1) di A
Altro esempio per capire meglio:
Corollario di Cramer
Sia Ax=b un sistema lineare quadrato di ordine n con matrice A non singolare. Allora l'unica soluzione v=(v1,...,vn) ∈ Rn del sistema è data da
vi=det(Bi)/det(A), i=1,...,n
dove Bi è la matrice ottenuta sostituendo in A alla colonna i-esima, la colonna b dei termini noti, cioè
Bi=[A1...Ai-1|b|Ai+1...An]
Esempio
DIMOSTRAZIONE: Indichiamo con Xi la matrice ottenuta sostituendo nella matrice identità In alla colonna i-esima, il vettore vi, cioè
Xi=[e1|...|ei-1|v|ei+1|...|en]