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TRASMISSIONE:
Le vie di trasmissione sono:
VERTICALE—> da madre a glio
ORIZZONTALE—> da un ospite ad un altro della stessa generazione
Le modalità di trasmissione sono:
- aerea
- feco-orale
- per contatto
- zoonosi
- ematica
- sessuale
- materno-fetale
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Il virus trasmesso in uno dei modi sopra indicati, si lega ai recettori delle cellule ospiti ed entra
“replicazione nel sito
nell’organismo. Nelle prime cellule a cui si lega inizia la replicazione detta
primario”; qui viene attaccato dagli anticorpi e dagli interferoni i quali inviano dei segnali al nucleo
produzione di “proteine anti-virali”
della cellula per attivare la che eliminano il virus. (=grazie
all’interferone la cellula non è più permissiva).
DIFFUSIONE:
Infezione localizzata—>
1) mentre il virus si riproduce nel sito primario viene attivato
“l’interferone”che da luogo a questa infezione localizzata.
Infezione disseminata—>
2) il virus lascia il sito primario ed entra nel sangue o nella via linfatica
per distribuirsi in altri organi bersaglio. (=2° viremia). Qui si attiva la risposta immunitaria
“acquisita” con l’intervento delle cellule della memoria e dei linfociti-T-CD8.
disseminazione lungo i nervi periferici—>
3) il virus entra a seguito di una ferita, raggiunge il
neurone più vicino e grazie ai nervi periferici arriva al cervello.
PASSAGGIO DEL VIRUS DALL’OSPITE:
il virus viene rilasciato nell’ambiente per contatto diretto con l’ospite infetto e in base a come
l’ospite elimina il virus, si può dedurre la “via di trasmissione”. (ES. se espulso con le feci la
trasmissione è feco-orale).
FATTORI DELL’OSPITE CHE INFLUENZANO LA PATOGENESI:
- età
- stato metabolico
- malattie croniche dell’apparato respiratorio e circolatorio
- stile di vita
- immunodepressione
- fattori geogra ci e stagionali
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6) HPV: Struttura del virus – Replicazione - Infezione litica-persistente-
trasformante - Patogenesi – Manifestazioni cliniche - Terapia/Pro lassi:
“Papillomavirus” (HPV) virus nudo a DNA a doppio lamento circolare
Il è un della famiglia dei
“Papillomaviridae” che ha 2 “proteine strutturali” dette L1 e L2; e “proteine funzionali precoci”
che vanno dalla E1 alla E7. squamosi pluristrati cati”
Il virus riesce ad infettare gli “epiteli passando attraverso delle
strato basale
microlesioni o abrasioni e penetra nelle cellule dello grazie all’interazione con il
recettore che esprimono.
un’infezione “persistente”
Provoca che gli permette di continuare a produrre virus lentamente
poiché non uccide la cellula ma la usa per continuare a riprodursi. “endocitosi”,
Il ciclo infettivo del virus inizia con l’ingresso nelle cellule bersaglio per seguita dalla
perdita del capside rilascio del genoma,
e al che raggiunge il nucleo.
proteine precoci E1 E2 che regolano la replicazione dei
Nel nucleo vengono sintetizzate le ed
virus a DNA a doppio lamento; queste 2 proteine vengono sintetizzate per prime e servono al
virus per “sottomettere” la cellula e per costringerla a produrre i nuovi virioni.
aumenta la produzione di E6 E7
Il virus ed che agiscono come “oncogeni” perché vanno a
degradare p53 e ad inattivare il “retinoblastoma” 2 oncosoppressori.
che sono
quindi è anche “trasformante”.
La cellula viene così “immortalizzata”, l’infezione
lesioni “CIN-1, CIN-2, CIN-3” “carcinoma
Si creano quindi delle dette che sfociano poi nel
cervicale”.
PATOGENESI:
L’HPV colpisce sia i maschi che le femmine, si di onde da un individuo all’altro attraverso un
contatto cute-cute, cute-mucose mucosa-mucosa
e per questo è uno dei virus a
trasmissione sessuale più di uso.
presenza di piccole lesioni
L’infezione è facilitata dalla , nella maggioranza degli episodi, è
transitoria e non provoca alcun danno o malattia, in quanto il sistema immunitario riesce a
eliminare il virus; di solito l’infezione si risolve spontaneamente.
ceppi a basso rischio verruche a
Nel caso in cui si viene a contatto con possono comparire
livello della cute e “condilomi” quando si trovano a livello della bocca, della gola o dei
genitali. ceppi più aggressivi
In caso di infezione provocata da c’è la possibilità di sviluppare
un’infezione persistente “cancro alla cervice”
con la formazione di un i cui stadi di
“CIN-1, CIN-2, CIN-3”.
progressione vengono indicati come
PREVENZIONE:
- PRIMARIA—> consiste nella riduzione dei fattori di rischio che potrebbero portare alla malattia.
- SECONDARIA—> si occupa della prevenzione della malattia conclamata. Il soggetto è già
test)
stato infettato ma con speci ci test (PAP si cerca di scoprire eventuali asintomatici e il
progredire della malattia.
VACCINI: L1 e L2
Sono stati ottenuti dalla combinazione delle proteine strutturali che vanno a formare un
capside vuoto in grado di stimolare la risposta immunitaria.
- Cervarix—> vaccino bivalente contro i ceppi 16 e 18
- Gardasil—> vaccino quadrivalente contro i ceppi 16-18-6-11
- Gardasil-9—> contro i ceppi 16-18-6-11 + altri.
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6) Struttura e classi cazione dei virus - Coltivazione dei virus
virus
I sono gli esseri biologici più elementari che esistano; non sono in grado di riprodursi e sono
intra-cellulari”
de niti “parassiti perché si riproducono solo all’interno di altre cellule ospiti.
DNA RNA;
Possiedono un “core” contenente il materiale genetico che sia o protetto da una
“capsomeri”
struttura proteica detta “capside” costituito da proteine dette che contiene anche
gli enzimi necessari alla replicazione e che protegge il virus da un ambiente sfavorevole. L’insieme
“core”, “capside” ed “enzimi” “nucleocapside”; solo il
di è detto i virus che presentano
“nucleocapside” “virus nudi”,
sono detti mentre alcuni virus possiedo un’altra struttura detta
“envelope” o “pericapside” riveste il “nucleocapside”.
che Questo “envelope” è formato da
VAP
fosfolipidi, proteine e glicoproteine, alcune di queste sono le cioè le proteine di attacco virale
con le quali il virus si attacca ai recettori cellulari.
I virus sono divisi in base a diverse caratteristiche: virus a DNA
Se sono divisi in base al genoma, si distinguono i “desossiribovirus” cioè i a singolo
virus ad RNA,
o doppio lamento, e i “ribovirus”, singolo lamento a polarità positiva o negativa,
o doppio lamento.
CLASSIFICAZIONE:
- Classi cazione ICTV—> ordini, famiglie, sottofamiglie, generi e specie.
divide i virus per
- Classi cazione di Baltimore—> in base al genoma.
li divide in 7 classi
1° classe: (Herpesvirus, Poxvirus, Adenovirus,
virus a DNA a doppio lamento—>
Papillomavirus)
2° classe: virus a DNA a singolo lamento
3° classe: (reovirus)
virus a RNA a doppio lamento—>
4° classe: (Togavirus, Poliovirus, Virus
virus a RNA a singolo lamento a polarità positiva(+)—>
epatite-A, Virus epatite-C)
5° classe: (virus in uenzali)
virus a RNA a singolo lamento a polarità negativa(-)—>
6° classe: (virus dell’HIV)
retrovirus ad RNA—>
7° classe: (virus dell’epatite-B)
retrovirus a DNA—>
COLTIVAZIONE:
Essendo parassiti intra-cellulari crescono solo su terreni con un substrato cellulare e vengono
coltivati in diversi modi:
- “Inoculazione negli animali da laboratorio”—> i virus che non riescono a crescere in
laboratorio, vengono iniettati in animali come conigli, topi, gatti, polli ecc… che vengono usati
come cavie. Si tende a scegliere animali molto giovani perché ancora non hanno un sistema
immunitario molto sviluppato e quindi non hanno memoria immunologica contro il virus
inoculato.
- “Inoculazione in uova embrionale di pollo”—> Ideali perché non hanno ancora sviluppato un
sistema immunitario e cace.
- “Colture cellulari”:
Il terreno di coltura è composto da sali,glucosio, amminoacidi e vitamine.
- colture primarie—> preparate con un campione di cellule di un organo animale ricavato
tagliando in pezzi l’organo, separandone le cellule con enzimi speci ci e seminando le cellule
sulla piastra ottenendo un “monostrato” cioè le cellule che crescono l’una attaccata all’altra.
- colture secondarie—> è il passaggio successivo al monostrato. Le cellule vengono staccate
che prevede l’utilizzo dell’enzima
dalla piastra con un processo detto “tripsinizzazione”
“tripsina”per tagliare i legami tra il monostrato di cellule e la piastra. Le cellule una volta
staccate vengono seminate in nuove asche per crescere ancora.
- Colture in linea continua—> le cellule si moltiplicano senza limiti perché non riescono ad
sono state trasformate in “cellule tumorali” da virus oncogeni
andare in apoptosi in quanto
o da sostanze chimiche. Le cellule sono dunque immortali e possono cambiare morfologia.
“HeLa” tumore del collo dell’utero)
(ES. cellule della linea generate da un
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7) HIV: Struttura del virus – Replicazione - Infezione litica - persistente -
Patogenesi – Manifestazioni cliniche - Terapia/Pro lassi:
“Immunode cienza umana” o HIV, retrovirus ad RNA a doppio lamento
Il virus dell’ è un
circolare con polarità positiva(+) famiglia delle “Retroviridae” genere
appartenente alla e al
dei “Lentivirus” così chiamati perché sono virus che fanno sviluppare la malattia molto
una variante HIV-1 e una HIV-2; HIV-2 è molto simile al virus
lentamente. Presenta la variante
dell’immunode cienza delle scimmie, quindi si è ipotizzato che l’HIV possa aver e ettuato un
“salto di specie o spillover” poiché il contatto con il sangue di queste scimmie infette potrebbe
La variante dell’HIV-1,
aver portato il virus ad evolversi e ad attaccare l’uomo. invece,
sembrerebbe derivare dall’H