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BENE PRESUNTO
Si deve agire sempre in relazione al bene presunto quando non si riesce a definire nettamente un bene da un male. La coscienza non solo non trova un bene da realizzare ma neanche un male minore rispetto a un altro. L'azione deve presumere la realizzazione di un bene anche se in competizione con la possibilità di avere un bene maggiore ma di cui non abbiamo la certezza.
DUPLICE EFFETTO o atto volontario indiretto
Si verifica quando, ad un'azione, si associa un secondo effetto non voluto ma inevitabile. Per esempio, in ambito sanitario è frequente che particolari farmaci provochino pesanti effetti collaterali o che alcuni interventi chirurgici subiscano conseguenze di particolare gravità per il malato. Quindi è lecito chiedersi come comportarsi in tali casi, se eseguire quell'intervento ed in che misura siamo responsabili delle conseguenze negative.
DUPLICE EFFETTO
Sono stati identificati alcuni criteri per guidarci nella
scelta di un'azione rispetto ad un'altra: - solo l'effetto positivo deve essere direttamente voluto; quello negativo deve essere "tollerato" adoperandosi per eliminarlo; - l'effetto positivo non deve essere ottenuto attraverso quello negativo ma quest'ultimo deve essere associato inevitabilmente al primo anche solo come conseguenza; - l'effetto positivo che si intende raggiungere deve essere ragionevolmente e proporzionalmente superiore a quello negativo che vi si associa.
COOPERAZIONE AL MALE: - si verifica quando l'individuo non agisce in prima persona, compiendo il male, ovvero l'atto ritenuto eticamente illecito, ma si trova a cooperare con un altro. Su di un piano spiccatamente etico egli è colpevole e corresponsabile come colui che agisce, ma, in determinate condizioni questa cooperazione può essere eticamente giustificata. Cooperazione puramente materiale: non approvare ciò che il primo operatore sta facendo.
Cooperazione indiretta: non pienamente (direttamente) partecipe Cooperazione proporzionata: ci deve essere un buon motivo per essere in qualche modo coinvolti in un'azione che rimane comunque negativa. ESENZIONE DALLA NORMA per: ➔ Impossibilità materiale o morale. EPICHEIA: si intende la possibilità di non osservare la lettera della norma per una maggiore fedeltà al suo spirito (se ho un ferito grave in macchina e ho il semaforo rosso, dopo essermi accertato che non passino altri mezzi, posso passare con il rosso); Obiezione di coscienza: in questo caso è lo stesso legislatore che dichiara, prevedendo un'apposita legge, che sull'argomento esiste l'eventualità che l'individuo possa, seguendo la propria coscienza, non rispettare la legge in questione Kohlberg e lo sviluppo morale: Maturità morale: condizione essenziale per una vera professionalità. "Una professione, che ha il compito di far crescere lasocietà attraverso la cura della salute, ha bisogno di avere operatori la cui professionalità sia la sintesi di una solida maturità personale e professionale".
Lawrence Kohlberg, psicologo americano, nacque il 25/10/1927 e morì nel 1987 trovato cadavere in una palude: non fu mai chiaro se la morte sopraggiunse per un malore o ad un incidente o a un suicidio. Inizialmente K. studiò le motivazioni morali dell'agire dei bambini e dei ragazzi; successivamente rivolse le ricerche a individui di cultura diversa da quella statunitense. Presentava agli intervistati una situazione morale che poneva il soggetto in dilemma rispetto al comportamento da assumere: non tanto il come si sarebbe comportato quanto le ragioni che spiegassero la scelta di un determinato comportamento.
Il dilemma di HEINZ:
"In Europa una donna stava per morire a causa di un tipo particolare di cancro. Secondo i medici c'era però una medicina che avrebbe potuto salvarla."
Era una forma di radium scoperta di recente da un farmacista della stessa città. La medicina era costata molto per la sua preparazione, ma il farmacista la faceva pagare dieci volte il suo costo reale di produzione; per prepararla aveva speso 200$, ma la vendeva a 2.000$ la dose. Heinz, il marito della donna malata chiese a tutti i conoscenti del denaro in prestito, ma riuscì a mettere insieme solo 1.000$, cioè la metà del prezzo della medicina. Disse allora al farmacista che sua moglie stava morendo e gli chiese di venderla più a buon mercato o di permettergli di pagare più tardi. Ma il farmacista disse: - No, ho scoperto la medicina e voglio ricavarne molti soldi.- Così Heinz divenne furioso, irruppe nella farmacia dell'uomo e rubò la medicina per sua moglie.
Facevano seguito domande come queste: dovrebbe Heinz rubare la medicina? Perché? Che cosa è meglio lasciare morire una persona o rubare?
Perché?● Che cosa significa il valore per te della vita?● Il marito ha una buona ragione per rubare se ama sua moglie?● Rubare per uno straniero o rubare per sua moglie sarebbe lo stesso? Perché?● Se Heinz viene preso e processato, il giudice dovrebbe condannarlo? Perché? In questo caso● Qual è la responsabilità del giudice di fronte alla società? La teoria di KOHLBERG:➔3 diversi livelli di giudizio morale, suddivisi ciascuno in due stadi per un totale complessivo di 6 stadi.- Livello I: pre-convenzionale;- Livello II: convenzionale;- Livello III: post-convenzionale. Secondo Kohlberg gli stadi di sviluppo hanno le seguenti caratteristiche: ogni stadio è un sistema organizzato di pensiero, credenze e strutture;● Gli stadi sono tra loro qualitativamente diversi, ovvero raccolgono diversi sistemi di pensiero● E strutture; Gli stadi sono sequenziali: ad uno segue il successivo secondo uno schema unidirezionale.● Secondo K.L'evoluzione morale è strettamente correlata con la maturazione generale degli individui (=sviluppo intellettivo e sociale). Il passaggio da uno stadio all'altro è strettamente collegato ad una percezione sempre più vasta del sistema sociale e ad un'abilità di pensare in termini astratti. I gruppi sociali non sono tangibili come gli individui singoli. Occorre spogliarsi del proprio egocentrismo per apprezzarne l'esistenza. Il passaggio tra gli stadi dipende dalla capacità di concepirsi come appartenenti ad un gruppo e dal modo in cui si pensa alle proprie relazioni con esso. LIVELLO I: pre-convenzionale (4-10 anni circa): ● Gli stadi di questo livello sono caratterizzati dalla consapevolezza del bambino delle regole culturali. I bambini sanno quando un'azione nella loro cultura è giusta o sbagliata. Il discrimine tra giusto o sbagliato è tuttavia legato alla ricerca del piacere o al timore della punizione. Siobbedisce pertanto al potere fisico.
stadio 1: orientamento verso la punizione e l'obbedienza:
L'individuo non riesce a concepire un sistema sociale intorno a sé e ogni situazione morale è percepita solo in termini di interessi immediati e concreti. Generalmente questo stadio è tipico dei preadolescenti (4-13 anni); non è da escludere che personalità adulte vi siano rimaste bloccate. Il bambino obbedisce a chi ha l'autorità per punire. Teme la punizione e la rifugge tramite l'obbedienza. In relazione al dilemma di Heinz, il bambino in questo stadio risponde che Heinz non deve rubare la medicina perché se lo facesse andrebbe in prigione.
riflessione: orientato alla punizione e all'obbedienza. Si evita un'azione se si pensa di ricevere una punizione e non in quanto ha/non ha un valore morale in sé. Se si pensa di ricevere un danno o una disapprovazione la si evita. Questo livello è dominato dalla
paura; l'autorità che dispensa le sanzioni è oggetto di una deferenza incondizionata ed è rispettata per il timore che sa incutere. Questo stadio è caratteristico dei bambini in età scolare; tuttavia essendo docile l'individuo che si presenta a questo stadio potrebbe diventare un interesse delle autorità politiche o religiose mantenere gli individui a questo stadio.
- stadio 2: orientamento strumentale relativistico: in questo stadio i bambini concepiscono il giusto come l'utile in sé. Si obbedisce ad una regola e ci si comporta in un certo modo perché ci si aspetta un tornaconto. In relazione al dilemma di Heinz, il bambino può rispondere che è giusto che Heinz rubi la medicina; se non lo facesse la moglie morirebbe e lui sarebbe molto triste. Oppure in alternativa risponderebbe che non è giusto rubare la medicina perché così andrebbe in prigione e sarebbe ugualmente triste. Le risposte
del bambino sono in relazione alla convenienza o meno che deriva da un comportamento. ⇒ riflessione: orientamento relativista strumentale o individualistico. La persona di questo stadio formula i propri giudizi morali in termini di interesse individuale e percepisce gli altri come ugualmente interessati al proprio benessere personale. Ognuno persegue il proprio vantaggio ed il raggiungimento del benessere altrui è casuale e non ricercato. L'altro è percepito come portatore di interessi con il quale realizzare scambi per ottenere vantaggi reciproci. Questo stadio è tipico dei pre-adolescenti tra i 10-14 anni molto critici verso genitori e insegnanti. Il limite è posizionato sull'impossibilità di risolvere conflitti di interesse.
LIVELLO II: convenzionale (adolescenti adulti):
- L'adesione alle norme e tradizioni non è dovuta ad un atteggiamento passivo di conformità quanto al sentimento di appartenenza e di lealtà.
All'ordine costituito (empatia: calarsi nei panni altrui e comprenderne le esigenze). In questa ottica l'individuo di livello II è capace di sacrificare i propri interessi per il raggiungimento di un obiettivo comune, se la gratificazione che ne riceve è in termini di stima e approvazione sociale. Richiede la capacità di riconoscere l'esistenza di gruppi umani più o meno vasti, di concepirsi come membri di essi e di rispettarne norme e consuetudini. Questo è il livello tipico degli adolescenti e della maggioranza degli adulti. Le azioni degli individui non sono più basate sui propri immediati interessi, ma sulle aspettative e il benessere della propria famiglia, del proprio gruppo, della propria nazione.
Stadio 3: orientamento verso la concordia generale e l'approvazione degli altri:
Questo è il caso che Kohlberg etichetta come "morale del bravo/a ragazzo/a". In questo stadio la moralità si lega al desiderio
osta che potrebbe essere considerata moralmente accettabile è quella di cercare un compromesso tra i due valori in gioco. Ad esempio, Heinz potrebbe cercare di negoziare con il farmacista un prezzo più accessibile per il farmaco, oppure potrebbe cercare aiuto da organizzazioni o istituzioni che si occupano di assistenza sanitaria. In questo modo, Heinz potrebbe ottenere il farmaco per sua moglie senza dover commettere un furto, ma allo stesso tempo rispettando la legge e la proprietà privata. Tuttavia, è importante considerare che ogni situazione è unica e complessa, e non esiste una risposta definitiva o universale al dilemma di Heinz. La moralità di un'azione dipende da molti fattori, come le circostanze specifiche, i valori personali e le conseguenze a breve e lungo termine. Pertanto, è fondamentale riflettere attentamente su ogni situazione e prendere decisioni etiche basate sulla propria coscienza e sulla considerazione del bene comune.