Poteri dell'ecclesia
• L'ecclesia aveva poteri legislativi,
esecutivi e giudiziari di grazia.
Eleggeva strategoi, approvava bilanci
e decideva su pace e guerra.
La democrazia diretta
• Ogni cittadino poteva intervenire nei
dibattiti, proporre emendamenti,
votare a mano alzata o con
pietruzze. Non esistevano
rappresentanti permanenti o
parlamentari.
Strategoi: i generali
• Dieci strategoi, uno per tribù,
venivano eletti annualmente e
potevano essere rieletti. Pericle fu
stratega per oltre 15 anni
consecutivi, guidando la politica
ateniese.
Arconti e Areopago
• Gli arconti erano magistrati annuali
sorteggiati tra i primi due ceti
censitari. L'Areopago, consiglio
aristocratico, perse poteri politici
dopo le riforme di Efialte (462 a.C.).
Riforme di Efialte
• Efialte sottrasse all'Areopago i poteri
politici, trasferendoli all'ecclesia, alla
Boulé e all'Eliea, democratizzando
ulteriormente il sistema ateniese.
L'Eliea: tribunale popolare
• Era composta da 6.000 cittadini
sorteggiati annualmente, divisi in
collegi giudiziari che decidevano
cause civili e penali senza giudici
professionisti.
Misthos: il salario pubblico
• Pericle introdusse il misthos,
compenso per i cittadini che
partecipavano a Boulé, Eliea e altre
magistrature, favorendo la
partecipazione anche dei più poveri.
Ostracismo
• I cittadini votavano l'esilio decennale
di politici ritenuti pericolosi per la
polis. Bastavano 6.000 voti su cocci
(ostraka) per decidere l'ostracismo.
Criteri di cittadinanza
• Solo uomini liberi nati da padre e
madre ateniesi erano cittadini.
Donne, meteci (stranieri residenti) e
schiavi erano esclusi dalla
partecipazione politica.
Democrazia e schiavitù
• La democrazia ateniese si basava sul
lavoro servile: schiavi nelle miniere,
nelle case e nei campi garantivano il
tempo libero necessario ai cittadini
per la politica.
Ruolo delle donne
• Le donne non avevano diritti politici
né giudiziari. Erano confinate
nell'oikos (casa) e amministrate dal
kyrios (padrone di casa o marito).
Limiti della democrazia
ateniese
• Solo circa il 10-15% della
popolazione totale godeva di pieni
diritti politici, escludendo schiavi,
donne e meteci, pur essendo un
sistema innovativo per l’epoca.
Pericle e l'età aurea della
democrazia
• Pericle (495-429 a.C.) consolidò la
democrazia, promosse opere
pubbliche (Partenone), il
rafforzamento navale e la potenza
politica ateniese nella Lega delio-
attica.
Democrazia radicale
periclea
• Pericle rafforzò il principio di
uguaglianza politica tra cittadini,
ampliando il misthos e favorendo la
partecipazione popolare diretta alle
decisioni statali.
Critiche interne alla
democrazia
• Aristotele e Platone criticarono la
democrazia come 'governo dei
poveri' e potenzialmente
demagogica, dove retori
manipolavano le masse disinformate.
Funzione storica della
democrazia ateniese
• Costituì il primo esperimento di
governo popolare diretto, con
rotazione delle cariche, controllo
reciproco dei poteri e
responsabilizzazione dei magistrati.
Eredità della democrazia
ateniese
• Il modello ateniese influenzò la
filosofia politica greca e moderna,
come testimoniano i riferimenti nelle
opere di Rousseau, Montesquieu e
nelle democrazie contemporanee.
Interpretazione storiografica
• Gli storici moderni la considerano
una democrazia esclusiva e
schiavista, ma anche un'innovazione
politica unica nella storia antica.
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La democrazia ateniese
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Democrazia deliberativa
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Rousseau e Canfora: La democrazia diretta dal modello alla realizzazione
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Democrazia in America, vol. 2 - Tocqueville