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Funzioni giudiziarie dei re
• I re giudicavano questioni ereditarie,
matrimoni e adozioni, ma non
avevano poteri giudiziari completi,
limitati dall'eforato e dalla Gerusia.
La Gerusia: consiglio degli
anziani
• Composto da 28 geronti sopra i 60
anni più i due re, giudicava i casi più
gravi, preparava le leggi per l'Apella
ed esercitava forte influenza politica.
Nomina dei geronti
• I geronti erano eletti a vita
dall'Apella, tra i cittadini spartiati più
anziani e stimati, secondo un sistema
acclamatorio di voto pubblico.
L'Apella: assemblea
spartana
• Comprendeva tutti gli spartiati
maggiorenni. Votava per
acclamazione su leggi e decisioni
proposte dalla Gerusia, senza
possibilità di discussione o
emendamento.
Funzioni dell'Apella
• Eleggeva efori e geronti, approvava
dichiarazioni di guerra, ratificava
trattati, confermando il carattere
oligarchico-limited democratico di
Sparta.
Gli efori: potere esecutivo
• Cinque efori eletti annualmente
esercitavano funzioni esecutive,
giudiziarie e di controllo sui re,
rappresentando il vero potere politico
spartano.
Poteri degli efori
• Convocavano la Gerusia e l'Apella,
amministravano la giustizia civile,
controllavano l'educazione pubblica,
la krypteia e gestivano la politica
estera ordinaria.
Controllo sui re da parte
degli efori
• Gli efori potevano multare,
processare e deporre i re,
garantendo un bilanciamento dei
poteri all'interno della costituzione
spartana.
La krypteia: strumento di
controllo sociale
• I giovani spartiati praticavano la
krypteia, forma di polizia segreta
contro gli iloti, per terrorizzare e
controllare la popolazione servile
della Laconia e della Messenia.
Sistema sociale spartano
• Diviso in spartiati (cittadini pieni),
perioeci (liberi non cittadini) e iloti
(servi della gleba). Solo gli spartiati
partecipavano alla politica.
L'educazione spartana
(Agoghé)
• Il sistema educativo mirava a
formare cittadini-guerrieri disciplinati
e leali alla polis, garantendo stabilità
politica e supremazia militare.
Funzione militare della
costituzione
• L'intero assetto istituzionale spartano
era orientato al mantenimento di un
esercito permanente d'élite, unico
nella Grecia arcaica e classica.
Conservatorismo
istituzionale
• La costituzione licurghea rimase
invariata per secoli, con scarsa
apertura a innovazioni politiche o
economiche, determinando stabilità
ma anche stagnazione.
Diplomazia spartana
• Gli efori e i re gestivano alleanze e
trattati, come la Lega
peloponnesiaca, strumento di
egemonia spartana nel Peloponneso
fino al IV sec. a.C.
Critiche contemporanee
• Aristotele criticò il sistema spartano
per l'eccessivo potere degli efori e la
corruzione che ne derivava,
nonostante l'apparente equilibrio
costituzionale.
Declino delle istituzioni
spartane
• Dopo Leuttra (371 a.C.) e la sconfitta
contro Tebe, Sparta perse potere
politico, incapace di riformare il suo
rigido sistema sociale e istituzionale.
Eredità storica della
costituzione spartana
• Il modello spartano influenzò
pensatori come Platone, che
ammirava la disciplina e la stabilità
politica garantite dalla diarchia e
dalla gerusia.
Interpretazione storiografica
• Gli storici vedono la costituzione
spartana come un esempio unico di
sistema misto con monarchia
limitata, oligarchia aristocratica e
controllo popolare minimo.