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EVOLUTIONARY ECONOMIC GEOGRAPHY

E’ l’ultima teoria, si è diffusa soprattutto nei primi anni del 21 secolo. Adotta un approccio geostorico, non

si studia il presente in sé per sè ma si approfondisce il passato (anche recente). Cerca di integrare tre

approcci diversi: un approccio sistemico che cerca di integrare la teoria dei sistemi complessi (tgs) coi

principi darwiniani dell’evoluzione e con la teoria della path dependance.

Le teorie evolutive devono osservare soprattutto il cambiamento, come avviene, quali sono gli attori, come

reagiscono i mercati nello spazio geoeconomico. Cerca di adattare di volta in volta questi tre pilastri.

E’ una teoria per questo abbastanza complessa. Interessa alla geografia perché l’obiettivo di un approccio

geoeconomico è perfettamente espresso da questa teoria. Si utilizzano queste metodologie per provare a

spiegare l’ambiente geoeconomico, quindi gli attori che ne fanno parte. La popolazione, le imprese, le

istituzioni. Tutto contribuisce a spiegare come mai oggi è il risultato di interazioni di ieri.

PARTE DUE

RISORSE NATURALI

Il termine deriva dal latino “rinnovarsi”; in antichità era riferito al cibo (risorsa fondamentale), oggi insieme

molto ampio: si va dalle materie prime fino alle risorse umane. Le risorse in economia le risorse significano

materie prime necessarie al processo produttivo e alla forza lavoro, assumono un valore quando vengono

inserite nel processo produttivo, il prezzo varia a seconda della domanda e dalla disponibilità della risorsa.

Le risorse non sono statiche. Da sempre l’umanità ha cercato di massimizzare la resa delle risorse, massima

resa e minimo dispendio. Le principali fonti sono la terra fertile, acqua e fonti energetiche(prima era

energia umana poi fuoco fino all’energia elettrica dei nostri giorni), c è stata un evoluzione nell’ambito

risorse energetiche notevole.

La domanda di materie prime è progressivamente cresciuta, aumentato il consumo e con esso anche i

flussi import-export. Evoluzione del concetto di risorsa inizia nella seconda meta del 900 sotto la spinta

della crescita demografica e dei consumi di massa.

Risorse si dividono in materiali e immateriali: MATERIALI, risorse fisiche che vengono alla terra,

IMMATERIALI, conoscenza scientifica, tecnologica, storico-artistica(create dal pensiero).

Risorse materiali incontrano un limite, viviamo in un ecosistema chiuso e le risorse sono date, si possono

rigenerare ma in tempi lunghi. Risorse immateriali: rappresentano un giacimento di conoscenza, possono

essere distribuite.

Le risorse sono considerate statiche e illimitate nelle teorie classiche e neoclassiche, per l’epoca le risorse

erano abbondanti. Questo modello entra in crisi negli anni 60 70, si inizia a ragionare in termini di limiti

delle risorse, si nota che l’ambiente soffre di alterazioni reversibili e in alcuni casi irreveresibili che

avvengono a scala globale, non più regionale o nazionale. Si crea scuola di pensiero Eco-Eco (economisti

ecologisti) che non leggono più l’ambiente e l’economia come un sistema statico ma come un sistema

dinamico e interagente, con fattori di produzione complementari (non perfetta sostituibilità delle risorse)

L’insieme delle risorse naturali può essere considerato come il patrimonio che ogni generazione può

utilizzare per le attività di produzione.

Risorse naturali abiotiche: senza vita, rappresentano tutto quello che potrebbe entrare nel processo

produttivo, sono esauribili, non rinnovabili, composte da fonti energetiche fossili, dai minerali metallici e

non metallici, costituiscono la base essenziale di ogni attività economica

Naturali biotiche: costituiscono la biosfera, acqua, maree, sole, vento, si rigenerano ciclicamente.

Quando materia prima diventa risorsa? Lo sfruttamento delle materie prime come risorse è regolato dalla

tecnologia e dalle condizioni tecniche ed economiche del periodo. Risorse concetto che cambia

continuamente, legato allo sviluppo tecnologico di ogni paese (petrolio risorsa strategica solo nel 900,

uranio non era risorsa fino alla produzione di bombe ed energia nucleare, ferro e rame risorse dalla

preistoria).

RISERVE: parte delle risorse disponibile ma per motivi politici e tecnologici viene deciso di non estrarle ma

tenerle come riserva. Dimensioni dipendono da una serie di variabili. Sono un sottoinsieme delle risorse che

cambia rapidamente.

Risorse naturali rinnovabili e non rinnovabili. Rinnovabili si rigenerano in tempi brevi per la nostra specie;

non rinnovabili o esauribili si rigenerano in tempi geologici. Il flusso di risorse naturali proviene

dall’ecosistema e torna all’ecosistema sotto forma di rifiuti dopo essere state usate per la produzione di

beni.

N=Rn+nrR: le risorse naturali totali N sono la somma delle risorse rinnovabili e non che vengono impiegate

dalle imprese e dalle famiglie. W= Wp+Wf i rifiuti totali W sono la somma dei rifiuti delle imprese e delle

famiglie

Regole per un corretto uso delle risorse secondo logica eco-eco: principio di sostituzione, sostituire risorse

esauribili con quelle rinnovabili; principio di risorse rare; principio riciclo; principio ottimo uso risorse

strategiche, minimizzare l’uso di alcune risorse strategiche come acqua e energia.

Come è cambiata la produttività delle risorse. Dipende sempre dallo sviluppo tecnologico e dall’aumento

della popolazione. Popolazione x6, consumo energia x20 (dal 1800 a oggi). Mondo fortemente energivoro.

L’energia che deriva dalle risorse fossili e i combustibili fossili hanno trasformato fortemente i processi

produttivi. I consumi energetici procapiti dalla 2° meta 900 sono costantemente aumentatati. La

produzione e il consumo di energia sono distribuiti in maniera molto disomogenea a scala mondiale (cina

stati uniti maggior consumatori energia, insieme formano il 40%). L’energia è il motore dell’economia e

della società. Petrolio, carbone e gas naturale sono le maggior fonti di consumo energetico mondiale. Di

energia procapite i maggior consumatori sono i paesi del nord del mondo( stati uniti e arabia primi, africa

bassi, confrontando con la carta del 1960 gli unici paesi a consumare energia erano stati uniti europa e

giappone. Andamento fonti energetiche previsioni : calo carbone dal 2020, aumento gas naturale, petrolio

e energie rinnovabili(fino al 2040, ipotesi). Contributo singoli paesi alla produzione di energia primaria,

crescita maggiore stati uniti cina e india.

Transizione energetiche: passaggio da fonte energetica fossile (dominante) a un’altra, questo passaggio ha

segnato la storia dell’economia. Nel corso del tempo, all’inizio legname poi nell’800 carbone (in europa si

esaurisce il legno) questa fu la pima transizione energetica, cambio di modello di produzione economica e

sociale; dal carbone al petrolio (carbone rimane) avvenuta durante la 1 e 2 guerra mondiale e dagli anni 50

in poi; sono state transizioni che hanno alimentato un modo diverso di produzione economica. Emissioni

inquinanti: legname più inquinante (combustione immette nell’atmosfera 10 unita di carbonio e 1 di

H),carbone 2 unita di carbonio e 1H, petrolio inquina meno 1 C 2H( inquina di meno ma se ne consuma di

più)

• RISORSE FOSSILI

CARBONE

Combustibile solido, deriva dalla decomposizione delle antiche foreste fossili, si è formato 350 mln di anni

fa il carbone di oggi, crescita consumo iniziata nel 1800 con rivoluzione industriale, produce energia, riserve

consistenti nel mondo, distribuzione geografica emisfero settentrionale, in europa la polonia è la nazione

che usa più carbone. Dopo il 1950 si iniziò a usare il petrolio, paesi che usano ancora molto carbone cina e

india e stati uniti.

GAS NATURALE

Fonte energetica più recente, ultima fonte fossile (in ordine cronologico, la più recente) per produrre

energia, deve essere trasportato da gasdotti (grandi costi di distribuzione), inquina meno del carbone e

petrolio, suo approvvigionamento nord africa russia e mare del nord, estrazione e consumo dominati da

pochi paesi usa russia cina iran giappone e canada (50% gas mondiale), america latina e africa sud non

hanno quasi per nulla gas naturale, distribuzione disomogenea, domanda in crescita.

PETROLIO

Insieme di sostanze naturali che si trovano in alcune rocce sedimentarie e derivano dalla trasformazione e

decomposizione di sostanze organiche; dove c’era petrolio terra poco fertile, dal punto di vista agricolo la

terra non era buona, estrazione inizia nella fine del 800, primo pozzo petrolifero negli stati uniti, crescente

domanda ha inciso nel modo di produzione e consumo, economia dipendente dal petrolio, una delle voci

più importanti nell’economia import-export, principale fonte di energia mondiale, sta iniziando a ridursi il

consumo perchè sta venendo affiancato da altri tipi di energia. Risorsa ubicata (organizzata in maniera

disomogenea nel mondo), stati uniti arabia saudita russia(siberia) mediooriente(iran iraq..) america

latina(venezuela maggiori riserve petrolifere mondiali), africa solo in nigeria angola libia, europa scarsi

giacimenti petroliferi alcuni nei mari del nord (1976 inizio). Produttori usa arabia sau russia, consumatori

usa cina russia giappone arabia sau corea sud. Commercio fatto da intensi flussi dovuti alla diversa area

geografica tra produzione e consumo.

Petrolio BRENT, giacimento del mare del nord, petrolio europeo, estrazione limitata rispetto a quella

mondiale, il suo prezzo determina quello del 60% del petrolio mondiale, petrolio grezzo che viene

mescolato con quello di maggiore qualita e per questo usato molto.

Petrolio WTI, alta qualità minore impurità, dalla sua raffinazione si ricava gasolio, estratto in Texas.

Prezzo petrolio, dal 2011 al 2014 rimangono alti, dopo 2014 si abbassano. Negli ultimi anni era intorno ai

70euro, aprile 2020 20euro (Covid). OPEC: ‘cartello’ dei principali paesi produttori di petrolio (1960) per

regolarne la produzione e il prezzo ( 14paesi ). Prezzo del petrolio nel lungo periodo: inizio 800 alto poi si

abbassa, anni 80 si alza 2008 crisi si alza molto per poi tornare a un progressivo rialzo.

Piattaforme off-shore, nel 1938 prima volta si cerca petrolio nell’oceano. Shale oil, frantumare le rocce di

scisto per recuperare le piccole particelle di petrolio tramite un procedimento chimico, rocce di scisto

abbastanza diffuse, tecnologia costosa e se ne ricava poco, dopo estrazione il paesaggio viene distrutto,

sembra causi terremoti (impatto ambientale notevole).

Petrolio in italia, c’è ed è concentrato in basilicata in val d’agri, qualche off-shore in mar adriatico ed in

sicilia a gela. Ricche riserve di gas, sotto la pianura padarna, estrazione gas metano ha fatto abbassare il

terreno, pozzi chiusi. Petrolio nella val d’agri, più grande giacimento di idrocarburi europeo, 80% petrolio

della val d’agri riman

Dettagli
Publisher
A.A. 2023-2024
36 pagine
SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-GGR/02 Geografia economico-politica

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher lg9999 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Geografia economica e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Firenze o del prof Romei Patrizia.