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CONTROLLO DEL COMPORTAMENTO ALIMENTARE:
Controllo della fame e controllo della sete:
Fame e sazietà sono due sensazioni risultato dell’integrazione a livello corticale di diversi segnali
di varia provenienza che regolano l’assunzione di cibo.
Fame: bisogno di qualsiasi cibo; anche non piacevole
Sazietà: mancanza di fame. Sensazione prolungata, determina la durata dell’intervallo tra un pasto
e l’altro.
Appetito: desiderio di un particolare cibo piacevole.
Pienezza: fine del bisogno di cibo.
-è stato osservato che nella maggior parte delle specie di mammiferi (come pure nell’uomo, se
vive allo stato selvaggio), si tende ad avere una relazione diretta fra la quantità di cibo consumato
(e quindi calorie introdotte) e la quantità di lavoro necessaria a procurarselo (e quindi calorie
consumate)
—>in natura l’animale non mangia più del dovuto proprio per questi meccanismi di regolazione
-nell’uomo civilizzato questo semplice rapporto è stato perso perché abbiamo a disposizione cibi
buoni ed elaborati, mentre era ancora vero all’epoca dell’uomo cacciatore e dell’uomo agricoltore.
-in alcune civiltà rurali tuttora esistenti questo rapporto è ancora osservabile e una conseguenza è
quella di variazioni notevoli di peso stagionale.
Variazioni di peso dovute alle stagioni, disponibilità di cibo e lavoro svolto.
Ha fluttuazioni stagionali ma un range abbastanza costante.
La regolazione del comportamento alimentare quindi è un bilancio energetico che utilizza 2
sistemi distinti che sono a breve e a lungo termine.
Ci sono questi due meccanismi perché il cibo non viene fornito sempre in natura in continuazione,
è una situazione diversa rispetto a quella che avviene per il rifornimento di ossigeno che c’è
sempre. Il cibo quando c’è ne usufruiamo. L’energia contenuta negli alimenti andrà nei depositi
per essere poi richiamata duranti dai pasti quando serve
mantenere il livello energetico di base oppure per le varie attività.
I 2 parametri entrata ed uscita per mantenere l’equilibrio devono
essere in pareggio. S
s
Stato prandiale. a
dopo un pranzo, a
durante la fase di (
assorbimento la
quantità di energia
(sotto forma di
energia di legame
dei composti
organici) eccede di N
gran lunga le c
necessità è
dell’organismo. c
L’energia in eccesso viene immagazzinata nel tessuto adiposo ri
come trigliceridi e come glicogeno nel fegato e nei muscoli.
Se le entrate prevalgono sul consumo di
energia si avrà accumulo nel tessuto
adiposo (obesità)
Nel post pranziate se consumo di energia è
maggiore dall’apporto calorico si avrà
riduzione delle riserve del tessuto adiposo. 1
LEZIONE 11
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Allo stato energetico corrispondono stati motivazionali
Fame: corrisponde a un’alterazione delll’omeostasi energetica
Sazietà: ripristino dell’omeostasi
—> le sensazioni sono il risultato di una situazione di un disequilibrio o di ripristino dell’omeostasi
Sistemi coinvolti nel controllo dell’alimentazione:
-tessuto adiposo
-apparato GI
-sistema endocrino
-SN
Il centro di questo controllo è l’ipotalamo, è un organo che controlla tutta la vita vegetativa. È
coinvolto nella regolazione della omeostasi e delle funzioni primarie anche attraverso il controllo di
comportamenti motivati, tra cui la fame cioè il bilancio energetico.
L’ipotalamo utilizza diverse vie:
Asse ipotalamo-ipofisi:
1. quindi controllo del rilascio di ormoni da parte dell’ipofisi, come gli
ormoni tiroidei (T3 controlla il metabolismo di tutte le cellule).
sistema simpatico/parasimpatico
2. Attivazione/inattivazione del quindi di risposte di tipo
viscerale.
SNC
3. dà una risposta di tipo somatico cioè non è solo il nostro organismo che si prepara
all’arrivo del cibo perché la glicemia si è abbassata, si prepara a ricevere il cibo (aumento
motilità gastrica, inizio della secrezione dei vari enzimi e HCl), ma dobbiamo cercare il cibo e
Il dell’assunzione di aliment
controllo
subentra il SNC—>stimolo ad andare a cercare il cibo (alzarsi e andare a cercare il cibo
oppure mettersi a cercare la preda). avviene a breve e a lungo termine
Il controllo dell’assunzione di alimenti avviene a
breve e a lungo termine:
Le vie che regolano o le strutture che sono
coinvolte in questi meccanismi possono essere
uguali o diversi. Una regolazione a lungo termine
si basa sui livelli di ormoni come la leptina che è
rilasciata dal tessuto adiposo o l’insulina, quindi
questo determina una sensazione che va a
lungo termine. Se il mio fisico ha delle buone
riserve energetiche non vado a cercare da
mangiare, non mi attivo particolarmente,
l’organismo sfrutterà le riserve che ha.
Se invece passiamo al meccanismo a breve
termine vediamo che sono coinvolti organi come
l’apparato GI, lo stomaco, il fegato, pancreas e
ha come regolari a breve termine altri ormoni
come la colecistochinina o la grelina
—> tutte due le vie vanno a finire a livello
ipotalamico dove ci sono i centri della fame e Il controllo dell’assunzione di alimenti risiede a
della sazietà. livello centrale e a livello periferico
La risposta di questi segnali che si possono sommare, quindi la risposta che viene data è una
somma algebrica tra fattori inibenti e fattori
eccitanti, la risposta sarà una modulazione
dell’assunzione di cibo.
-regolazione a breve termine: evita che
venga ingerito troppo cibo ad ogni pasto
—>sensazione di pienezza.—> mangiare
lentamente e cibi di qualità aiuta
-regolazione a lungo termine: garantisce un
adeguato rifornimento energetico
indipendentemente dalle variazioni del singolo
pasto 2
LEZIONE 11
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Le strutture periferiche e centrali sono diversamente coinvolte.
C’è un controllo periferico con segnali di sazietà e di adiposità (fame).
Segnali di fame vanno sul nucleo arcuato
Segnali di sazietà vanno sul nucleo del tratto solitario
—> tutti e due vanno sull’ipotalamo e sull’area sopraottica.
Naturalmente le vie sono molte e convergono su dei centri di elaborazione dei segnali. Su una
parte dei neuroni del nucleo arcuato arrivano dei segnali che portano a un’attivazione di questi
nuclei (per esempio quella della leptina e dell’insulina). Questi nuclei quando sono attivi vanno
verso l’ipotalamo (in particolare nucleo paraventricolare) e attivano la componente della sazietà.
Dall’altra parte invece domina la grelina prodotta dallo stomaco e quindi è un segnale di fame
(mancanza di cibo), la grelina va ad attivare i neuroni oressigeni che vanno a stimolare l’appetito,
quindi su un’atra area dell’ipotalamo; e sono inibenti invece sui neuroni che producevano la
sazietà.
L’ipotalamo riceve anche segnali di
altro tipo, per esempio riceve i fame
segnali dello stato di distensione
delle pareti, della presenza di
alcuni nutrienti (i grassi o alcuni sazietà
aa), dell’osmolarità all’interno
dell’apparato GI—>tutti i segnali
che attraverso i nervi vagali
arrivano al nucleo paraventricolare.
Tutti questi segnali danno alla fine
un segnale di uscita che viene
ulteriormente elaborato in
quest’area e determina poi il
comportamento.
Sazietà: Tessuto adiposo rilascia
un ormone che segnala che lo
stato energetico è alto e quindi
posso consumarla, non ho soglia
di mangiare, aumenta attività
metabolica e consumo energetico.
Fame: livelli energetici bassi, stomaco vuoto quindi arrivano anche dei segnali meccanici oltre che
ormonali, viene stimolato nucleo della fame, quindi ho riduzione consumo energetico, riduzione
attività metabolica (sento più freddo—> produco meno calore). Attivazioni comportamentali che
portano alla ricerca del cibo.
Frecce rosse: stimolazione
Freccia blu: inibizione
CCK colecistochinina: prodotta durante pasto (proteine
e lipidi) a livello centrale è responsabile della sazietà
(cessazione pasto).
GLP-1 Glucagon like pept1, PPY peptide
tirosinatirosina, PP peptide pancreatico, enterostatita
hanno effetto anoresizzante.
Sistema della fame fa su nucleo paraventricolare e
laterale.
Sistema della sazietà va su ipotalamo mediano. 3
La grelina è responsa
LEZIONE 11
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GRELINA:
è responsabile del senso di fame.
Ormone peptidico gastrico prodotto a seguito del
rilassamento della parete gastrica.
Breve termine: Livelli alti durante il digiuno, diminuiscono
durante pasto (carboidrati e proteine).
Unico ormone GI oressizzante. Aumenta fame, motilità,
diminuisce insulina.
Su NA stimola produzione dei peptidi NPY e AgRP.
Agisce sul sistema meso limbico promuovendo il
meccanismo di ricompensa (dopaminergico).
Lungo termine: Somministrazione induce obesità modificando comportamento alimentare
LEPTINA:
Prodotto dal tessuto adiposo.
La mancata produzione o difetto nel recettore produce obesità grave.
Nel NA riduce l’attività dei nuclei NPY/ AgRP (fame) e stimola POMC/ CART (sazietà)
Feedback negativo dell’obesità, controlla la massa grassa riducendo l’assunzione
Fondamentale nella regolazione della fame e sazietà.
Purtroppo nell’obesità si ha resistenza alla leptina che quindi non può essere usata per correggere
tale disfunzione—> non ottengo risultati se la somministro come farmaco.
L’insulina a livello centrale agisce in sinergia con la
leptina (diabetico tende a mangiare più del
dovuto). L’insulina tende a far abbassare la
glicemia dopo un pasto ed è un segnale di
sazietà.
Oscillazione tra sazietà e appetito:
Liberazione di leptina e liberazione di grelina—> si
inibiscono tra di loro e attivano meccanismi
opposti.
Leptina, CCK, GLP1 portano invece all’attivazione
dei nuclei che portano alla sensazione di fame.
Vediamo schematizzati molti dei segnali che
intervengono:
Stimoli di sensazione di sazietà che sono dati da recettori per nutrienti che
si trovano sulla parete
dell’apparato Gi, sono
recettori della distensione,
sono la liberazione di vari
ormoni che vengono
liberati per il legame dei
recettori con i vari
nutrienti.
Quindi il nutriente per
esempio nell’apparato GI
si lega a dei recettori
- Risolvere un problema di matematica
- Riassumere un testo
- Tradurre una frase
- E molto altro ancora...
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