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I DANNI DEGLI INSETTI

I danni che provocano gli insetti sono:

1. Insudiciamento è dovuto all’attività degli insetti (oltre che alla presenza

degli insetti stessi): ad esempio le farfalline producono molta seta, e anche

quelli che non producono seta (ex i coleotteri) producono molti escrementi.

L’insudiciamento provoca un cambiamento dell’odore e dell’umidità della

derrata

2. Possono anche essere vettori di:

 Microrganismi

 Virus

 Nematoidi: sono dei parassiti animali (dei vermi dalla dimensione di un filo)

la cui caratteristica principali è che necessitano di molta acqua, anche per

muoversi nel terreno necessitano di acqua

CARATTERISTICHE MORFOLOGICHE DEGLI INSETTI

Abbiamo già visto che hanno l’esoscheletro e la suddivisione del corpo in 3 regioni ben

distinte: capo-torace e addome.

Ex: la cavalletta è l’insetto base in quanto presenta una suddivisione nelle 3 regioni

ben distinte.

CAPO

Il capo che in realtà è costituito da da più somiti (=segmenti che vanno a costituire

l’insetto) è il risultato della fusione di 6 segmenti (o somiti) che si sono fusi a

costituire il capo detto anche “capsula cefalica”

 Sono presenti poi un paio di antenne tutto il corpo degli insetti è ricoperto

di recettori di natura differente, ma le antenne sono molto importanti perché

portano chemiorecettori e fotorecettori permettendo ad esempio all’insetto

di percepire un determinato composto di cui si può nutrire o la presenza

della femmina/maschio. In altre parole, permettono la comunicazione.

 A livello del capo oltre alle antenne sono presenti poi gli occhi sono due

masse definite “occhi composti” situati ai lati del capo. Gli insetti sono molto

efficienti nella recezione dei colori ma la loro percezione dei colori è molto

diversa dalla nostra. Inoltre, questi occhi consentono agli insetti la visione

notturna in quanto sono in grado di funzionare a intensità di luce molto

basse.

TORACE serve per la locomozione in quanto a livello del torace si trovano le zampe

e le ali

 È costituito da 3 segmenti, e negli adulti così come negli stati giovanili, per

ciascun segmento è presente un paio di zampe (quindi in totale hanno 3 paia

di zampe).

 Inoltre solo negli insetti adulti sono presenti le ali a livello del secondo e

terzo segmento.

ADDOME

 È poi presente l’addome che presenta delle appendici per il riconoscimento

 Inoltre, oltre alle appendici, a livello dell’addome sono presenti la maggior

parte degli organi, compresi quelli riproduttori

IL TEGUMENTO

A differenza di un mammifero gli insetti sono provvisti di una specie di scheletro nella

parte esterna del corpo. Questa struttura è simile a una corazza, è dotata di resistenza

ma anche di elasticità per permettere i movimenti all’insetto.

Il tegumento dell’insetto è costituito da 3 strati principali: partendo dall’interno

troviamo la membrana basale, poi l’epidermide e poi la cuticola che è la parte esterna

(lo scheletro).

1. La membrana basale, che delimita gli organi interni e si trova al di sotto

dell’epidermide verso l’interno e che è a diretto contatto con il sangue

dell’insetto (emolinfa) che circola pressoché liberamente all’interno del corpo

dell’insetto.

2. L’epidermide è costituita da uno strato di cellule epiteliali che poggia sulla

membrana basale.

3. Infine, più all’esterno è presente la cuticola che si trova sopra l’epidermide

ed è prodotta proprio dall’epidermide. È la parte esterna che noi vediamo e

che conferisce le caratteristiche di resistenza e protezione la cuticola è

costituita da proteine, lipoproteine e la caratteristica degli insetti è che nella

cuticola oltre a queste due sostanze è presente anche la chitina (un

polisaccaride). La chitina assieme alle proteine e lipoproteine conferisce le

caratteristiche di elasticità e resistenza a questo tegumento: le fibrille di

chitina all’interno della cuticola conferiscono resistenza ed elasticità.

Nella cuticola si possono distinguere più strati, partendo dall’esterno, tutti

costituiti da proteine, lipoproteine e chitina, ciò che cambia è lo stato fisico o

la disposizione di queste componenti che fanno sì che i diversi strati

presentino caratteristiche differenti:

- L’epicuticola è lo strato più esterno, sottilissimo, costituito da cere che

conferisce impermeabilità all’insetto

- L’esocuticola è uno strato più sviluppato rispetto all’epicuticola ed è

costituita da proteine che si sono indurite o “sclerificate” (nell’esocuticola

le proteine cambiano stato e sono sclerificate), lipoproteine, chitina e

sclerotina. Le proteine sclerificate danno molta resistenza a questo strato.

- Mesocuticola ed endocuticola come gli altri strati sono costituiti da

proteine, lipoproteine e chitina tuttavia digferiscono per la disposizione

delle microfibrille di chitina: la mesocuticola viene definita “molle” in

quanto le microfibrille di chitina sono immerse nelle lipoproteine e

proteine in maniera casuale; mentre l’edocuticola è importante perché

conferisce elasticità, caratteristica che è determinata dal fatto che le

microfibrille di chitina sono disposte in maniera ordinata a spina di pesce.

Le cellule dell’epidermide si possono trasformare in ghiandole che producono ad

esempio la cera che ritroviamo sulla superficie esterna degli insetti o anche la seta

alcune cellule dell’epidermide si sono specializzate diventando ghiandole che

secernono sostanze all’esterno dell’insetto

Poi ci sono i peli, che ricoprono il corpo dell’insetto, e che hanno molto spesso una

funzion e sensoriale: sono parti del sistema nervoso e molto spesso hanno appunto

una funzione sensoriale. Inoltre, all’esterno oltre ai peli possono presentare delle

estroflessioni del tegumento, fossette.

Come fanno a muoversi gli insetti se la cuticola è una struttura rigida?

Gli insetti si muovono (muovono le zampe, il capo, il corpo etc) per cui nei punti di

articolazione manca uno strato della cuticola: l’esocuticola, ossia la parte più dura, che

si interrompe ogni tanto per permettere la distensione in corrispondenza di questi

punti di interruzione della parte più sclerificata dell’esocuticola per permettere il

movimento/ l’articolazione delle varie parti si parla di “membrana tegumentale”.

Per cui le membrane intra e intersegmentali sono sempre tegumento ma manca la

parte sclerificata (c’è solo l’endocuticola, l’mesocuticola che è mobile e l’epicuticola

che da impermeabilità), sono dei punti più suscettibili all’attacco ad esempio di polveri

abrasive, e queste membrane sono molto elastiche.

Cosa avviene al momento della muta?

Gli insetti come tutti gli artropodi sono caratterizzati da un fenomeno detto “muta”.

L’insetto da giovane alimentandosi aumenta di peso e membrane un pochino possono

espandersi ma ad un certo punto deve cambiare la cuticola perché non ci sta più e

degli ormoni vanno a stimolare questo cambio della muta arriva un messaggio da

parte del sistema centrale, che tramite appunto gli ormoni invia il messaggio che

bisogna cambiare tegumento.

Grazie al messaggio inviato dal sistema nervoso centrale, le ghiandole secretrici

(scollanti) producono una sostanza che stacca la vecchia cuticola e a mano a mano

che si stacca la vecchia cuticola viene prodotta la nuova cuticola (a mano a mano che

la nuova cuticola aumenta di dimensioni la vecchia si assottiglia). In particolare, non

viene ricostruita completamente ma due strati vengono in qualche modo

riutilizzati/recuperati:

Endocuticola e mesocuticola (ossia lo strato mediano), visto che al loro interno

 le proteine non sono sclerificate, possono essere riutilizzate per produrre la

nuova cuticola;

mentre l’esocuticola visto che le proteine al suo interno sono sclerificate viene

 scartata e ricostruita e viene detta “esuvia”

CAPO E APPENDICI

A livello del capo sono presenti un’apertura boccale, 1

paio di antenne e di occhi.

A livello del capo troviamo le antenne che sono

costituite da 3 a più segmenti (detti antennomeri) a

seconda della specie (il numero minimo di segmenti

costitutivi è 3) sul capo si interrompe la parte

sclerificata per permettere l’articolazione dell’antenna,

in questo modo l’antenna grazie a questa articolazione

si può muovere. Il movimento ovviamente è garantito

dalla presenza di una muscolatura oltre

all’articolazione.

Le antenne sono piene di peli, più o meno sviluppati a

seconda dell’insetto, che presentano recettori del sistema nervoso periferico.

Il numero di antenniomeri e la loro forma sono basilari per il riconoscimento della

specie.

Nelle larve sembra che non ci siano le antenne ma in realtà ci sono.

NB!! Le dimensioni non determinano la percezione dell’ambiente esterno, ma ciò che

determina la sensibilità di percezione sono i recettori.

L’APPARATO BOCCALE

L’apparato boccale masticatore

L’apparato boccale masticatore è un po’ la base (la maggior parte degli insetti che

tratteremo ha l’apparato boccale masticatore).

Ancestralmente tutti gli insetti avevano un apparato come questo ossia un apparato

masticatore; in seguito, a seconda del regime alimentare si sono differenziati in

numerosi tipi.

Funzione

L’apparato serve per introdurre il cibo, produrre la saliva (lubrificare il cibo e rendere

più facile l’ingestione) e sminuzzare il cibo. La mandibola fa il primo boccone e poi le

mascelle sminuzzano il cibo e lo portano all’interno dell’attività boccale.

Struttura

L’apparato boccale masticatore è costituito da:

Un labbro superiore e un labbro inferiore (induriti in quanto è presente il

 tegumento) entrambi con la funzione di trattenere il cibo.

- Il labbro superiore si apre normalmente.

- Mentre il labbro inferiore è particolare in quanto deriva dalla fusione di un

secondo paio di mascelle : quindi anche a livello del labbro inferiore

(come nelle mascelle) troviamo i palpi che però si chiamano “palpi

labiali” per cui non solo il labbro inferiore ha la funzione di chiudere

l’apparato boccale inferiormente, ma a livello del labbro inferiore si ha

una funzione sensoriale grazie alla presenza dei palpi (per cui

ancestralmente gli insetti a

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Scienze agrarie e veterinarie AGR/11 Entomologia generale e applicata

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher cecilialandonii di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Contaminazione biotica degli alimenti e degli ambienti e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Milano o del prof Limonta Lidia.
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