RIPRODUZIONE:
Asessuata = scissione binaria o fissione
Crescita interno membrana cellulare formandone una trasversale che divide il citoplasma in due.
Due strati di parete cellulare continui con la parete esterna sintetizzati tra i due strati di membrane.
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In condizioni favorevoli i batteri si dividono ogni 20 - 50 min: 1 giorno - 1 batterio = 10 .
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Aumento della variabilità: errori di replicazione (1 in 10 - 10 nucleotidi).
Processi pseudo-sessuali: trasferimento genico orizzontale
Coniugazione: il DNA è trasferito da una cellula donatrice (possiedono il plasmide F+) a una cellula
ricevente (F-) tramite tubetto coniugativo (F-pili).
Trasformazione: acquisizione di una molecola di DNA libera da una cellula batterica in disfacimento da
un altro batterio ed integrato nel genoma ricevente.
Trasduzione: il DNA è introdotto nella cellula batterica tramite un virus (batteriofago), un batteriofago
può acquisire il DNA batteriale nella capsula prima della lisi e poi lo introduce in un’altra cellula durante
un ciclo lisogeno.
ECOLOGIA:
A seconda delle strategie di infezione si distinguono batteri necrotrofi (obbligati o facoltativi) o biotrofi
(obbligati o facoltativi).
Generalmente i batteri fitopatogeni non sopravvivono facilmente fuori dalla pianta ospite.
Fase epifita: presenza del patogeno sulla superficie dell’ospite.
Fase patogenica: in reazione alle condizioni ambientali e altri segnali sviluppo della malattia.
Soil invaders- alcuni patogeni sopravvivono colonizzando radici, rizosfera o particelle di suolo per infettare
i tessuti dell’ospite presenti nel suolo.
Soil inhabitants– patogeni che riescono colonizzare suolo e sopravvivere anche in assenza dell’ospite
(Streptomyces, Ralstonia, Agrobacterium).
Xylella fastidiosa, Ca. Liberibacter– sfruttano gli insetti per una parte del loro ciclo biologico (riproduzione
anche nei tessuti di insetti), e per infettare le piante ospiti.
CICLO DI BATTERIOSI:
Sorgente d’inoculo: organi infetti, residui della vegetazione, materiale di
propagazione infetto, piante spontanee, insetti, terreno (a parte
qualche caso come Ralstonia solanacearum, i batteri fitopatogeni non
sono buoni competitor).
Migrazione verso l’ospite: fase epifitica; motilità tramite flagelli;
trasporto passivo mediato da vettori biotici (insetti, nematodi, acari) o
abiotici (correnti d’aria, schizzi d’acqua).
Penetrazione: si può avere penetrazione attraverso aperture naturali,
ferite o tramite vettori; passiva o attiva (INA batteri – ice nucleation activity).
Riconoscimento e ancoramento: reazione di ipersensibilità = riconoscimento da parte della pianta di fattori
di virulenza; 2 fasi: Adsorbimento mediante forze elettrostatiche (reversibile e debole) Adesione grazie a
pili, fimbrie, produzione di LPS e EPS - irreversibile; formazione di biofilm.
Invasione: attraverso i vasi o il parenchima, da cellula a cellula o attraverso entrambe le vie.
Incubazione e comparsa dei sintomi: periodo in cui i batteri si moltiplicano attivamente fino a raggiungere
una determinata concentrazione.
Evasione: emissione di flussi mucillaginosi in condizioni di alta umidità relativa, a volte non c’è evasione e
i batteri restano quiescenti nei semi.
TIPI DI BATTERIOSI SULLA BASE DEL TESSUTO COLPITO:
parenchimatiche: il patogeno si moltiplica negli spazi intercellulari del parenchima; necrosi localizzate
(maculature); malattie litiche: disfacimento dei tessuti parenchimatici a livello di lamelle mediane
vascolari: patogeno vive e si moltiplica nel tessuto vascolare (xilema); avvizzimenti, appassimenti e
disseccamenti; spesso produzione di tossine.
miste: infezione e diffusione tramite fasci vascolari (xilema) tessuti adiacenti, colonizzazione parenchimi.
iperplastiche: alterazione metabolismo cellulare con crescita indefinita dei tessuti tumori.
ESEMPI DI MALATTIE BATTERICHE
Agrobacterium tumefaciens (Gram-)
Tumore del colletto
Patogeno sopravvive nel suolo e rizosfera come saprofita
Virulenza dovuta alla presenza del plasmide Ti (enzimi per la sintesi di opine, citochinine e auxine)
Primo sintomo: piccole escrescenze sullo stelo o sulle radici
Originandosi in una ferita possono essere confuse con il callo (proliferazione di cellule indifferenziate)
L’accumulo di auxine e citochinine nel tessuto infettato determina una proliferazione incontrollata delle
cellule con la formazione di neoplasie
Le cellule tumorali indipendenti dal batterio e continuano a crescere e a dividersi anche in sua assenza
Dato che il batterio penetra solo attraverso ferite fresche si devono evitare pratiche colturali invasive
Necrosi
Pseudomonas spp.
Morfologia: forma bastoncellare, dimensioni 1,5-4 µm con uno o più flagelli polari
Nicchia ecologica: suolo (soil inhabitants) e acqua
Tratti distintivi: producono un pigmento fluorescente giallo-verde
Sintomi:
Spots: macchie di diversa taglia presenti su foglie, frutti, boccioli e fusti
Blights (bruciature): macchie necrotiche circolari in alcuni casi circondate da aloni gialli
Xanthomonas spp.
Morfologia: forma bastoncellare, dimensioni 0,5-2 µm con un flagello polare
Nicchia ecologica: suolo (soil inhabitants) e acqua
Piante ospite: Crucifere (Marciume nero delle crucifere), Drupacee (marciume e cancro batterico delle
drupacee), nocciolo (necrosi batterica del nocciolo)
Sintomi: spot and blights
Spots: macchie di diversa taglia presenti su foglie, frutti, boccioli e fusti
Blights (bruciature): macchie necrotiche circolari in alcuni casi circondate da aloni gialli
BATTERIOSI VASCOLARI
Xylella fastidiosa
Morfologia: Gram-, bastoncino dritto/ricurvo, dimensioni non mobili (no flagelli).
0,25-0,35 x 0,9-3,5µm
Nicchia ecologica: vive e si riproduce nello xilema della pianta ospite
Piante ospite: molteplici (350 specie erbacee e arboree) tra cui vite agrumi e olivo
Trasmissione: mediata da diverse specie di insetti
Sintomi: appassimenti, avvizzimenti, fuoriuscita di essudati mucillaginosi da cancri e lesioni,
disseccamento più o meno estesi del lembo fogliare
Vite: Malattia di PIERCE della vite X. fastidiosa subsp. fastidiosa
Olivo: complesso del disseccamento rapido dell'olivo (CoDiRO) X. fastidiosa subsp. pauca
Clavibacter michiganensis
Morfologia: Gram+, attinomicete
Piante ospite: 5 sottospecie che infettano ospiti diversi = pomodoro, patata, soia, mais, frumento
Nicchia ecologica: patogeno vascolare, infezione da ferite o semi contaminati
Sintomi: appassimenti, avvizzimenti unilaterali, maculature sui frutti
Patogeno da quarantena inserito nelle liste EPPO
Pomodoro: cancro batterico del pomodoro C. michiganensis subsp. michiganensis
Patata: marciume anulare della patata C. michiganensis subsp. sepedonicu
Funghi fitopatogeni
REGNO DEI FUNGHI
1735: Classificati da Linneo nel regno Piante
1816: Indicati come regno autonomo dal botanico tedesco Christian Gottfried Daniel Nees von Esenbeck
1968: Classificati nel Regno Fungi da Robert Whittake
Attualmente esistono 7 Regni:
Procariota: Bacteria / Archaea
Eucariota: Protozoa / Cromista / Plantae / Fungi / Animalia
Micologia: studia microorganismi storicamente classificati come funghi, attualmente il regno Funghi è
stato sottoposto ad una revisione. Filogeneticamente sono più vicino agli animali che alle piante.
Attualmente conosciuti ca. 100,000 specie di funghi, il 95% delle specie ancora sono sconosciute. Sono il
secondo gruppo più numeroso, dopo gli insetti.
Sulla base di sequenze specifiche del DNA (18S) e caratteristiche morfologiche: strutture subcellulari e
composizione della parete.
Sono suddivisi in 3 gruppi:
Funghi veri e propri: Eumiceti = Funghi in senso stretto
Funghi mucillaginosi: riclassificate all’interno dei Protozoi
Oomiceti: Cromista
Perché si studiano i funghi?
Funghi eduli Orecchione (Pleurotus ostreatus); Champignon (Agaricus bisporus); Porcino (Boletus
edulis) = commestibili, comprendo circa 2.000 specie commestibili.
Micorrize: associazione simbiotica dei funghi con delle radici delle piante. La pianta
fornisce carbonio organico (glucosio), il fungo fornisce nutrienti dal suolo. Oltre l’80%
delle piante ha le radici micorrizzate. Incrementano la produzione vegetale globale.
Utilizzato per le fermentazioni degli alimenti: Vino, Sakè, Salsa di soia, Pane, Birra, Tempeh.
Biomateriali: pelle vegana, biomateriali per l’edilizia, biomateriali per il design interni.
Fonte dei principi attivi: antibiotici (penicillina); immunosoppressori (ciclosprina): utilizzo nei trapianti;
farmaci per controllo del colesterolo (statine); antitumorali; antivirali; antimalarici.
Decomposizione della materia
effetti benefici: riciclo degli elementi
effetti negativi: degradazione e contaminazione degli alimenti, materiali
Patogeni delle piante, animali, insetti e umani: riso (Pyricularia oryzae); api (Nosema
spp.); rana (Batrachochytrium dendrobatidis); uomo (Tinea corporis) = producono
metaboliti tossici, cioè micotossine.
CARATTERISTICHE PRINCIPALI DEI FUNGHI
Microrganismi eucarioti: la cellula contiene nucleo delimitato dalla membrana
nucleare; compartimentalizzazione: sistema endo-membraneo; citoscheletro,
organelli; parete cellulare = chitina (anche negli esoscheletri degli artropodi);
membrana cellulare = ergosterolo.
Unicellulari: levuliformi Saccharomyces cerevisiae
Pluricellulari: micelio Penicillium sp.
Dimorfici: sia stadio unicellulare sia pluricellulare Candida albicans
Eterotrofi: non contengono cloroplasti e non sono capaci di fotosintesi, acquisiscono composti organici
per la nutrizione dall’ambiente
Funghi saprotrofi: si nutrono di resti di organismi morti, svolgono un importante ruolo ecologico.
Funghi mutualisti: si procurano il cibo da altri organismi, ma svolgono funzioni utili a tali organismi,
favoriscono l’assorbimento di acqua e minerali da parte delle radici.
Funghi patogeni: utilizzano le sostanze nutritive presenti nelle cellule di organismi vivi, causa di diverse
malattie che colpiscono soprattutto le piante.
Nutrizione attraverso assorbimento direttamente dal substrato
Secrezione degli enzimi digestivi: decomposizione del substrato fuori dalla cellula fungina
Trasporto dei nutrimenti all’interno della cellula
Respirazione
aerobica: necessitano O per decomporre glucosio e produrre energia in forma di ATP;
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anaerobica facoltativa: in assenza di O alcuni funghi (principalmente lieviti) utilizzano
2
fermentazione lattica o alcoolica per la produzione
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Appunti di Contaminazione biotica degli alimenti e degli ambienti
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Report esercitazioni Contaminazione biotica degli alimenti e degli ambienti
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Test di preparazione all'esame scritto di Contaminazione biotica degli alimenti e degli ambienti
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Appunti modulo Contaminazione biotica