Estratto del documento

LORDO.

Pil si misura la creazione di nuove risorse,

Il è l’aggregato con cui ovvero di beni e servizi che il paese

effettua in un determinato arco temporale.

Inoltre tale conto è utile in quanto fornisce la misura degli acquisti della domanda interna e non (consumi,

investimenti, esportazioni). Is, valore di acquisto

Nel conto delle risorse e degli impieghi vi è ovvero gli INVESTIMENTI FISSI, ovvero il

dei beni strumentali effettuati da parte delle imprese.

In questa categoria di investimenti vi è una sottocategoria che prende il nome di INVESTIMENTI IN

VARIAZIONI DELLE SCORTE.

materie prime, semilavorati prodotti finiti

Le scorte sono le i e i che vengono rilevati a fine di ogni anno

nella contabilità delle aziende, le materie prime acquistate e non ancora utilizzare (le rimanenze finali), e

prodotti finiti ma non ancora venduti.

Le rimanenze finali vengono rilevate in contabilità nazionale con un CRITERIO A MARGINE, ovvero ne viene

rilevata la consistenza come differenza tra il valore di questi aggregati a fine anno e il valore che avevano

ad inizio anno.

Tale aggregato (Is) ci consente di garantire la condizione di equilibrio data dalla terza equazione Keynesiana

(I=S, equilibrio del sistema).

Questa uguaglianza viene contabilmente sempre garantita dalle RIMANENZE FINALI, e quindi mettendo le

rimanenze finali con il criterio a margine (differenza tra consistenza a fine anno e inizio anno), e inserendo

investimenti,

questa aggregato “rimanenze finali” nell'aggregato questo procedimento consente di

garantire l'uguaglianza tra investimenti e risparmio.

Quindi nella formula semplificata Keynesiana abbiamo I=S, ma di fatto si deve considerare I come somma

investimenti fissi lordi investimenti in variazione delle scorte.

di e - 22 -

Esempio

Serie storica del conto delle risorse e degli impieghi italiano, pubblicato dall’ISTAT.

Questa serie va dal 1995 al 2015.

Abbiamo nelle diverse colonne gli aggregati che compaiono nel conto: prodotto interno lordo ai prezzi di

mercato, le importazioni di beni e servizi Fob, e dal lato della domanda ci sono i consumi finali, gli

investimenti lordi, e le esportazioni di beni e servizi Fob.

La serie è espressa in valori a PREZZI CORRENTI, ovvero il prodotto interno lordo è valutato a prezzi di

scambio effettivi in cui viene rilevato.

Se prendiamo come riferimento valori a PREZZI COSTANTI, l'aggregato esprime le variazioni di natura reale,

ovvero le operazioni di quantità.

Approfondimenti

Le realtà economica che deve essere fotografata dall’istituto di statistica, deve essere la realtà.

Nella realtà (particolarmente quella italiana), la realtà vera è fatta sia dell'economia osservata (tutto ciò

che è rilevabile perché ne abbiamo dati ufficiali).

Tutte le aziende sono obbligate a produrre un documento che prende il nome di bilancio, o le aziende

piccole che non hanno il bilancio producono comunque dei documenti come la dichiarazione IVA.

Esiste anche un'economia così detta “non osservata”, che è costituita dagli elementi che non è possibile

trarre dai documenti ufficiali.

L'economia non osservata comprende 2 grandi categorie, ovvero l’ECONOMIA SOMMERSA e L’ECONOMIA

ILLEGALE.

Di entrambe le 2 categorie non vi è traccia ufficiale, in quanto l'economia illegale è rappresentata dalle

transazioni effettuate in nero che se fossero rilevate sarebbero denunciabili.

Ma la realtà concreta evidenza che questa esiste, e l'Istat rileva l'economia illegale facendone una stima

non avendo dati ufficiali.

L’ISTAT ha anche affinato dei metodi di stima per l'economia sommersa, che al contrario dell'economia

illegale, fa parte di attività legali non soggette a registrazione.

L’Istat affinando i metodi di stima e di rilevazione, è riuscita a ricostruire la serie dell'economia sommersa e

dell'economia illegale, per determinare un valore del 2018 pari a 211 miliardi, pari all’11,9% del PIL.

L’ECONOMIA SOMMERSA è un occultamento di parte o interale del fatturato o di parte dei costi,

l’ECONOMIA ILLEGALE invece è relativa all'attività di produzione che sono proibite dalla legge, ma vengono

effettuati in forma non ufficiale.

Tutto ciò per dire che le stime degli aggregati di contabilità nazionale traggono origine dalle fonti ufficiali

(bilanci, dichiarazioni dei redditi), ma anche da stime alternative o che vengono effettuati in parallelo

dall’ISTAT per determinare il valore della parte di economia non osservata. - 23 -

Consumi intermedi e finali

venditore l’acquirente

Quando sia il che sono dotati di partita IVA, le transazioni che vengono effettuate

confluiscono nella categoria CONSUMI INTERMEDI.

acquisti effettuati da parti di aziende presso altre aziende.

I consumi intermedi sono quindi acquisti effettuati dalle famiglie

Tali consumi si differenziano dai CONSUMI FINALI, che invece sono gli

sempre dotati di partita IVA.

(acquirente), non dotate di partita IVA, mentre i venditori sono

VALUTAZIONI

Consumi somma ideale teorica di tutti gli acquisti che le famiglie effettuano per

I consumi finali risultano dalla

soddisfare i bisogni personali.

All'inizio della rilevazione contabile Nazionale vi era una classificazione tra BENI ALIMENTARI e NON

maggioranza assoluta degli acquisti

ALIMENTARI, in quanto i beni alimentari costituivano la in termini di

volume e di valore (circa il 60/70% degli acquisti effettuati dalle famiglie).

sempre maggiore importanza nei bilanci delle

Man mano che i beni non alimentari hanno assunto

famiglie, è stata effettuata una classificazione.

Di conseguenza abbiamo oggi diverse categorie di spese che possiamo far rientrare tre beni non alimentari

(spese per la casa, per le macchine). indagini di natura statistica,

L’aggregato consumi viene stimato attraverso delle che sono principalmente

2:

1. effettuato da fondi

METODO INDIRETTO o della disponibilità, viene chiamato indiretto in quanto viene

che sono “indagini annuali della produzione” e “dati dell’interscambio con l’estero”.

Quindi si acquisisce il valore dei consumi indirettamente e non direttamente.

2. si basa su una stima del valore complessivo dei consumi, fatta con

METODO DELLA SPESA o diretto,

un'indagine campionaria in cui le unità statistiche sono le famiglie.

Quindi è diretto in quanto viene chiesto alle famiglie che entrano nell’indagine di esprimere una

preferenza.

L’indagine è un metodo complesso, in quanto deve avere valore per tutta la popolazione residente in

Italia, e viene fatta con un criterio di CAMPIONAMENTO abbastanza complesso.

criterio a più stadi e a più strati,

Tale criterio di campionamento è un per cui vengono selezionate un

certo numero di famiglie, e a queste famiglie viene chiesto di registrare gli acquisti che effettuano nel

periodo in cui la famiglia è presente nel campione.

Dalle famiglie selezionate e che effettuano questa rilevazione quotidiana delle spese, vengono fatte

delle stime per l’intera popolazione, quindi il criterio è quello dell’INFERENZA STATISTICA.

stima,

Quindi l’aggregato CONSUMI si ottiene come e non come calcolo. - 24 -

Prodotto interno lordo

La stessa cosa viene fatta per il PRODOTTO INTERNO LORDO.

3:

I metodi di stima del prodotto interno lordo sono

1. conto della produzione e si ottiene maggiormente dalle

METODO REALE o del valore aggiunto, è il

branche.

Consiste nell’ottenere il Pil come differenza tra la produzione totale e i consumi intermedi, al netto delle

imposte indirette nette.

2. conto delle risorse e degli impieghi.

METODO DI BILANCIO, equivale al

Consiste nell’ottenere il Pil come differenza tra impieghi e risorse, ovvero si ottiene come differenza tra

consumi, investimenti fissi, investimenti in variazioni delle scorte e esportazioni, e a questi viene tolto il

valore delle importazioni e per saldo si ottiene il Pil.

3. dal punto di vista del reddito,

METODO PERSONALE, consiste nell'ottenere il prodotto interno lordo

effettuando la somma di tutti i redditi percepiti dai residenti.

In questo caso si tratta di una stima del prodotto interno lordo perché i redditi interni lordi a livello

dell’intero sistema in termini monetari, coincidono con il valore del prodotto interno lordo.

3 più precisa possibile, 3

Si fanno stime in quanto la stima deve essere e quindi le stime servono per

verificare che ciascuna delle tre sia abbastanza attendibile.

Oggi i sistemi statistici evoluti (come quello italiano) ci consentono di ottenere delle stime molto attendibili

del prodotto interno lordo.

LE DIVERSE SPECIFICAZIONI DI PRODOTTO

In questo modo di determinare il prodotto interno lordo entrano in gioco diversi concetti di PRODOTTO.

Il prodotto interno lordo ai PREZZI DI MERCATO è uno dei risultati che è possibile ottenere.

l'insieme dei beni e servizi viene valutato ai prezzi effettivamente

Si chiama “ai prezzi di mercato” perché

sostenuti per l'acquisto di quei beni da parte di chi ne fa domanda.

(quindi dalle famiglie per quanto riguardi i beni di consumo, dalle imprese per quanto riguarda l’acquisto di

beni di investimento, e dall'estero per gli scambi internazionali.)

Ciò si ottiene dal conto delle risorse e degli impieghi. sui prodotti delle importazioni,

Se a tale aggregato si tolgono le IMPOSTE INDIRETTE NETTE e le altre

sulla produzione,

imposte indirette e si aggiungono i CONTRIBUTI che ricevono le aziende sui prodotti o

sulla produzione, (quindi prodotto interno lordo ai prezzi di mercato meno le imposte indirette e più i

contributi ricevuti da parte dei produttori), ciò che viene fuori è un altro aggregato che prende il nome di

VALORE AGGIUNTO AL COSTO DEI FATTORI.

Viene chiamato così in quanto togliendo le imposte indirette nette otteniamo quel prodotto che coincide

valore aggiunto a livello aggregato,

con il e quindi ciò che viene distribuito poi ai fattori produttivi.

Il valore aggiunto al costo dei fattori è quello che si ottiene nel conto della produzione. considerato al

Quando parliamo di Pil si parla di PRODOTTO INTERNO LORDO, dove “lordo” vuol dire che è

lordo degli ammortamenti, ovvero nel prodotto interno lordo è compreso il valore degli ammortamenti.

Gli AMMORTAMENTI sono le quote di costo imputate in un certo anno, e relative a beni strumentali

acquistati in anni precedenti.

Quindi gli ammortamenti non sono quote di costo effettivamente sostenute nell'anno in corso, ma sono

quote di costo imputate per la ricostituzione del capitale fisico delle imprese.

prodotto interno lordo ammortamenti

Se al si sottraggon

Anteprima
Vedrai una selezione di 10 pagine su 41
Contabilità nazionale Pag. 1 Contabilità nazionale Pag. 2
Anteprima di 10 pagg. su 41.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Contabilità nazionale Pag. 6
Anteprima di 10 pagg. su 41.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Contabilità nazionale Pag. 11
Anteprima di 10 pagg. su 41.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Contabilità nazionale Pag. 16
Anteprima di 10 pagg. su 41.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Contabilità nazionale Pag. 21
Anteprima di 10 pagg. su 41.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Contabilità nazionale Pag. 26
Anteprima di 10 pagg. su 41.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Contabilità nazionale Pag. 31
Anteprima di 10 pagg. su 41.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Contabilità nazionale Pag. 36
Anteprima di 10 pagg. su 41.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Contabilità nazionale Pag. 41
1 su 41
D/illustrazione/soddisfatti o rimborsati
Acquista con carta o PayPal
Scarica i documenti tutte le volte che vuoi
Dettagli
SSD
Scienze economiche e statistiche SECS-S/01 Statistica

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher IceGirl99 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Metodi statistici per il management e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Messina o del prof Caratozzolo Fabio.
Appunti correlati Invia appunti e guadagna

Domande e risposte

Hai bisogno di aiuto?
Chiedi alla community