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BILANCIO4.2 LA NOTA INTEGRATIVA4.2.1. Ruoli e funzioni della nota integrativa

La funzione della nota integrativa consiste nel fornire l'analisi dei dati contenuti nel bilancio, al fine di fornire una rappresentazione chiara, veritiera e corretta della situazione patrimoniale, reddituale e finanziaria dell'impresa in funzionamento. Di particolare interesse risulta, per il lettore, conoscere la ripartizione dei ricavi delle vendite e delle prestazioni secondo categorie di attività e secondo aree geografiche, svolgendo una funzione integrativa di informazioni di carattere qualitativo che per loro natura non possono essere fornite dagli schemi di bilancio. All'interno della nota viene fornita anche la rappresentazione dei criteri adottati dagli amministratori nel compiere i propri processi valutativi, svolgendo una funzione illustrativa delle scelte adottate. L'ultima funzione è quella esplicativa degli aspetti presenti all'interno degli schemi di bilancio.

che all'interno di essi non possono essere descritti in modo dettagliato le motivazioni relative agli acquisti, cessioni e rivalutazioni delle immobilizzazioni materiali e immateriali avvenute nel corso dell'esercizio. Quindi la nota integrativa costituisce l'elemento centrale per una corretta interpretazione dei fenomeni che hanno contraddistinto la gestione dell'impresa nel corso del periodo amministrativo.

4.2.2. Contenuti della nota integrativa

Il Legislatore non ha definito uno schema obbligatorio, ma ha prescritto un contenuto minimo di tipo cogente. Secondo il 1° comma art.2427 c.c. il contenuto della nota integrativa si sviluppa in diversi punti. Dal punto 2 al punto 9 vengono fornite informazioni di dettaglio sulle poste di stato patrimoniale, dal punto 10 al 14 sono illustrate integrazioni di informativa riguardante valori di conto economico. Dal punto 15 al punto 22-septies vengono informazioni varie. Il 2° comma stabilisce che le informazioni in nota

integrativa relative alle voci dello stato patrimoniale e del conto economico sono presentate secondo l'ordine in cui le voci sono indicate negli schemi di bilancio (prima le informazioni riguardanti le immobilizzazioni, poi quelle dell'attivo circolante). L'art. 2427 del c.c. prevede in dettaglio quanto segue:

  1. Oltre all'illustrazione dei criteri di valutazione applicati alle diverse classi di valori di bilancio ed alle rettifiche di bilancio, è richiesta l'indicazione dei criteri impiegati per la conversione dei valori espressi in moneta non di conto;
  2. Sono richieste informazioni contenenti la motivazione che ha interessato le immobilizzazioni: stime vita utile, leasing, dettagli su iscrizione e movimenti, costo storico, ammortamenti, svalutazioni...
  3. Al punto 5 è richiesta l'indicazione dell'elenco delle partecipazioni, possedute direttamente o per tramite di società fiduciaria o per imposta persona, imprese controllate o collegate.
indicando per ciascuna la denominazione, la sede, il capitale, l'importo del patrimonio netto, l'utile o la perdita dell'ultimo esercizio, la quota posseduta e il valore attribuito in bilancio; 4. Al punto 6, occorre indicare distintamente l'ammontare dei crediti e debiti di durata residua superiore a cinque anni e dei debiti assistiti da garanzie reali subeni sociali; 5. Il punto 7 prevede informazioni in merito alla composizione di ratei e risconti attivi e passivi e della voce "altri fondi" dello S.P, oltre alla composizione della voce "altre riserve"; 6. Le parti ideali del patrimonio netto devono essere indicate, specificando la loro origine, la loro possibilità di utilizzare l'eventuale utilizzazione avvenuta in precedenti esercizi; 7. Al punto 10, informazioni sulla ripartizione dei ricavi di vendita e delle prestazioni secondo categorie di attività e aree geografiche; 8. Al punto dodici, informazioni sulla suddivisione.degli interessi e oneri finanziari relativi a prestiti obbligazionari, debiti verso banche e altri debiti;

9. Punto 13, definire l'importo e la natura dei singoli elementi di ricavo e di costo di entità o incidenza eccezionali;

10. Punto 14, redazione di un prospetto che illustra le differenze temporanee che hanno comportato la rilevazione di imposte differite e anticipate;

11. Al punto 15, chiede informazioni attinenti al numero medio dei dipendenti occupati dall'impresa, ripartito per categoria;

12. Al punto 16, indicazione dell'ammontare dei compensi, delle anticipazioni e dei criteri concessi agli amministratori ed ai sindaci. Precisando il tasso d'interesse, le principali condizioni e gli importi eventualmente rimborsati, cancellati o oggetto di rinuncia.

Le società che redigono il bilancio in forma abbreviata hanno l'obbligo di fornire l'informativa prevista dal 1° comma dell'art.2427, ai numeri 1,2,6,8,9,13,15,16. Le microimprese non

devono redigere la nota integrativa. In conclusione, il legislatore conferisce un valore importante alle note di bilancio, quest'ultime devono essere esposte in modo sintetico.

4.3. LA RELAZIONE SULLA GESTIONE

4.3.1. Ruoli e funzioni della relazione sulla gestione

La relazione sulla gestione non è un documento costitutivo del bilancio d'esercizio, la sua funzione è di corredare il bilancio con informazioni utili per una maggiore comprensione della situazione patrimoniale, finanziaria e della dinamica reddituale dell'impresa in funzionamento. Il legislatore richiede alle imprese che hanno determinate caratteristiche di rappresentare informazioni riguardanti l'impresa e l'ambiente all'interno della quale la medesima si trova ad operare. La funzione della relazione della gestione è quella di consentire al lettore di capire il contesto all'interno del quale si è sviluppata l'attività di impresa nel recente passato, e

che ha prodotto i valori rappresentati negli schemi di bilancio e nelle note di commento, ma anche quello di far comprendere la capacità dell'impresa di perseguire il raggiungimento dell'economicità di gestione anche negli esercizi futuri. Le società che redigono il bilancio in forma abbreviata e le microimprese possono non redigere la Relazione sulla Gestione qualora forniscano nella nota integrativa le informazioni richieste dai numeri 3) e 4) dell'art. 2428 C.C. Cioè informazioni sul numero e valore nominale delle azioni proprie, di società controllanti, possedute dalla società, acquistate o alienate dalla società nel corso dell'esercizio.

4.3.2. Contenuti della relazione sulla gestione

Ai sensi dell'articoli 2428 c.c., la relazione deve contenere "un'analisi fedele, equilibrata ed esauriente della situazione della società e dell'andamento e del risultato della gestione, nel suo complesso e

nei vari settori in cui essa ha operato, anche attraverso imprese controllate, con particolare riguardo ai costi, ai ricavi e agli investimenti, nonché una descrizione dei principali rischi e incertezze cui la società è esposta". La relazione assume una forma di carattere discorsivo e descrittivo. Pur non essendo vincolata da uno schema particolare, permane un vincolo generale rappresentato dal fatto che l'illustrazione deve presentare uno sviluppo logico in un'ottica integrata, chiara e facile di lettura. Lo scopo del legislatore è quello di prevedere un documento a maglie larghe, in quanto teso a definire le finalità di comunicazione, lasciando al redattore del documento la scelta di individuare le modalità con cui raggruppare gli obiettivi preposti. Bisogna distinguere le informazioni di carattere generale dagli elementi specifici. La prassi contabile ha individuato due livelli informativi da fornire all'interno della relazione.sulla gestione. Un primo livello che si ritiene tutte le società debbano indicare per potere adempiere agli obblighi normativi previgenti e quelli informativi richiesti dal nuovo decreto legislativo; un secondo livello di informazioni ritenuto obbligatorio per le società di maggiori dimensioni, e facoltativo per quelle di minori dimensioni. In linea generale, ogni società è tenuta a fornire una rappresentazione della natura dell'attività svolta, l'appartenenza ad un gruppo, i fattori di rilievo intervenuti nel corso dell'esercizio che hanno segnato in maniera significativa la struttura dell'azienda e le sue modalità di funzionamento. Un primo livello di analisi riguarda l'indagine e il commento della situazione esterna dell'ambiente nel quale l'impresa opera. Assumono rilevanza le considerazioni svolte in merito alla congiuntura nazionale e internazionale, a fattori di ordine politico-legislativo e tecnologico, ai

principali indicatori microeconomici.

Un secondo livello di analisi riguarda le condizioni interne di azienda, legate a fattori di natura endogena e soggetti al controllo del management in relazioni alle quale assume pieno significato la rappresentazione delle condizioni esterne. I dati sull'andamento e sul risultato della gestione devono essere forniti in riferimento ai settori in cui opera la società. Nello specificare i contenuti dell'analisi la relazione sulla gestione può riportare:

  • Indicatori di risultato finanziari, cioè indicatori non desumibili dalla contabilità generale;
  • Indicatori di risultato non finanziari pertinenti all'attività specifica della società;
  • Informazioni inerenti all'ambiente e al personale.

In riferimento agli indicatori finanziari il documento del CNDCEC propone di riportare all'interno della relazione sulla gestione, in riferimento agli ultimi due esercizi, alcuni risultati parziali.

ritenuti significativi. Per fare ciò è necessario riclassificare il conto economico civilistico secondo criteri adatti all'analisi di bilancio. Viene indicato il criterio per aree funzionali, esso individua le seguenti aree gestionali: operativa, accessoria, finanziaria, straordinaria e tributaria. Da questo schema è possibile estrapolare margini intermedi di reddito: - MOL (margine operativo lordo); - RO (risultato operativo); - EBIT normalizzato; - EBIT integrale. Con riferimento agli indicatori non finanziari, ci si riferisce a dati quantitativi in grado di spiegare in maniera sintetica i fattori che influenzano la situazione aziendale. Nel formulare tali indicatori è possibile tener in considerazione i seguenti aspetti: - Posizionamento sul mercato; - Customer satisfaction; - Efficienza dei fattori produttivi e dei processi produttivi; - Innovazione. Le informazioni attinenti all'ambiente e al personale sono richieste nella relazione sulla gestione.

nell&rs

Dettagli
Publisher
A.A. 2021-2022
61 pagine
SSD Scienze economiche e statistiche SECS-P/07 Economia aziendale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher angelagallo75 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Contabilità e bilancio e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Parma o del prof Marchini Pierluigi.