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4.2: LA CONOSCENZA DI SÉ:
Per capire in che modo le conoscenze relative al prodotto vengono collegate a quelle
relative a sé stessi e quindi ai valori che ispirano la vita quotidiana di tutti noi oppure
quali sono i valori che gli individui eleggono a criteri ispiratori per i propri acquisti, è
necessario concentrare l'attenzione sulla personalità, il concetto di sé, gli stili di vita e
infine i valori veri e propri degli individui.
La personalità, il concetto di sé e gli stili di vita
complessivo schema di risposta
La personalità può essere definita come il
dell'individuo agli stimoli ambientali . L’identificazione e la misurazione della personalità
si basano su alcuni presupposti:
la personalità è un concetto complesso, formato da numerosi elementi collegati tra
loro, quali gli atteggiamenti, la motivazione, la percezione ecc. La personalità
costituisce quindi una rappresentazione di sintesi di tali elementi, ne descrive le
caratteristiche e costituisce lo schema di base per la loro previsione e controllo;
ha una funzione specifica, di auto sufficienza, nel senso che serve al suo stesso
mantenimento e alla sua funzionalità. Costituisce una sorta di guida che rende
coerenti e omogenei i vari aspetti del comportamento. Nei casi in cui gli individui
presentino disturbi della personalità si manifestano valenze sociali e individuali
negative;
le caratteristiche della personalità sono fortemente soggettive. Nonostante sia
possibile studiare profili tipici di personalità ai quali corrispondono numerosi
individui, ognuno di noi possiede un profilo di personalità sostanzialmente unico e
irripetibile;
le caratteristiche intrinseche della personalità non sono direttamente osservabili,
ma i suoi effetti e le sue implicazioni possono essere oggetto d'analisi. In questo
senso il comportamento d'acquisto può essere visto come una proiezione all'esterno
della personalità;
infine, la personalità ha una sua coerenza interna: momento per momento, la
personalità ha determinate caratteristiche che rispondono a un disegno complessivo
sempre coerente a sé stesso. Ciò non significa che sia fissa e immutabile o che non
esistano personalità deviate o problematiche, ma pur sempre coerenti.
Sono almeno due i campi in cui le ricerche sulla personalità hanno contribuito all'analisi
del comportamento del consumatore e fanno riferimento a due metodi di studio
alternativi nel campo della ricerca psicologica:
- lo studio dei profili: si basa sulla ricerca di tipi puri, ovvero ideali della personalità
umana elaborati in base ai posti in essere dagli individui. Perciò, anziché trattare la
personalità come un costrutto essenzialmente soggettivo, i ricercatori hanno
analizzato ampi gruppi di individui alla ricerca di profili tipici.
- l'identificazione dei tratti: seguendo il metodo idiografico, una parte della ricerca in
campo psicologico ha sostenuto che la personalità di ognuno di noi è caratterizzata
da molteplici tratti elementari, cioè da singoli aspetti specifici e irripetibili che si
differenziano da un individuo all'altro.
La ricerca empirica dimostra che, a volte, è difficile collegare direttamente e in modo
preciso le caratteristiche della personalità al comportamento d'acquisto e consumo, ma
contribuisce peraltro a consolidare la consapevolezza della relazione che esiste tra le
caratteristiche degli individui e i comportamenti di consumo. II concetto di sé risulta
teoricamente necessario in ragione del fatto che
a. l'individuo si dimostra in grado di percepire sé stesso e la propria personalità e
b. non sempre la sua percezione di sé corrisponde a quella che emerge dalla ricerca
empirica.
Ciò significa che oltre al concetto di personalità è necessario utilizzare un concetto
soggettivo (il concetto di sé) che descrive il modo in cui ognuno vede sé stesso
il complesso delle valutazioni e delle
II concetto di sé può essere definito come
sensazioni dell'individuo relative a sé stesso . Esso riguarda non soltanto la percezione
di sé in termini fisici o affettivi, ma anche la Considerazione degli altri, e cioè
dell'immagine che riteniamo di proiettare sulle altre persone. Inoltre, riguarda sia gli
aspetti positivi cui andiamo orgogliosi, sia quelli negativi, che preferiremmo non
troppo.
sparissero Analogamente alla personalità, il concetto di sé possiede una
coerenza complessiva ed è relativamente stabile, almeno nel breve periodo. Il concetto
di sé può avere un impatto significativo sul comportamento del consumatore, in quanto
spesso responsabile della considerazione e della valutazione dei prodotti, delle marche
e dei punti di vendita. Spesso la comunicazione di massa raccoglie questa sfida,
rappresentando in modo immediato le differenze tra sé reale e ideale: Il consumatore si
dibatte in un continuo processo in cui valuta la propria situazione con degli standard di
riferimento che pesca nell'ambiente e che descrivono il sé ideale, cioè come la persona
vorrebbe essere. Il sé reale consiste nelle nostre caratteristiche effettive,
tendenzialmente meno ricche o attraenti di quelle del sé ideale.
è il modo di vivere dell'individuo che si esprime nelle attività
Lo stile di vita
d'acquisto e consumo e nell'importanza che egli attribuisce a determinati aspetti della
propria esistenza. Pertanto, gli stili di vita si differenziano a seconda che l'individuo
spenda più nell'abbigliamento, piuttosto che per l'alimentazione o l'intrattenimento.
Esiste un legame molto stretto tra l'individuo, i prodotti che acquista e il contesto
sociale in cui si colloca: al variare di questi elementi le scelte d'acquisto cambiano,
talvolta in modo radicale. La tendenza a collegare la propria identità con acquisti e
consumi ha dato vita a fenomeni sociali di grande interesse per il marketing, come
quello delle brand community: gruppi di consumatori che si riconoscono intorno a un
brand e sono accomunati dalla passione per i prodotti a esso relativi. Esistono molti
strumenti per la misurazione degli stili di vita e in genere assumono la forma di
questionari con un elevato numero di domande da presentare ai consumatori onde
classificarli a seconda dello stile di vita a cui appartengono.
I Valori
I consumatori vedono nei prodotti, oltre ad attributi e conseguenze, i valori in cui
credono e gli obiettivi che intendono realizzare: l'individuo ritiene di poterli avvicinare
.
attraverso l'acquisto e l'utilizzo di un determinato prodotto I valori sono gli obiettivi
generali della vita degli individui: successo, sicurezza, autostima ecc. Hanno una
componente cognitiva, in quanto sono spesso associati consapevolmente agli attributi
di certi prodotti e marche, e una affettiva, dato che il rispetto dei valori e il
conseguimento degli obiettivi procura emozioni e sensazioni positive. Bisogna,
innanzitutto, fare la distinzione tra valori strumentali e terminali:
valori strumentali: modalità di comportamento preferite dall'individuo. Per
esempio, alcuni individui amano dimostrarsi sicuri ed efficaci sul lavoro e nella
vita extra lavorativa ed è per questo che si circondano di oggetti coerenti con tali
criteri.
valori terminali : sono le condizioni di vita che l'individuo aspira a raggiungere.
Per esempio, sono molti coloro che considerano l'ammirazione sociale come una
condizione da perseguire mente e da cercare di raggiungere in tutte le cose che
fanno.
In sintesi, l'associazione a un prodotto della capacità di soddisfare certi valori può
costituire un elemento di grande importanza per la disponibilità all'acquisto da parte
del consumatore. Queste associazioni si basano su valutazioni ex ante, indipendenti da
effettive esperienze di consumo.
4.3 LE CATENE MEZZI-FINI:
Le catene mezzi-fini costituiscono uno strumento per identificare le conoscenze che il
consumatore possiede sul prodotto e i significati a esso attribuiti. La rappresentazione
della conoscenza proposta da questa teoria si basa sull'esplicita assunzione che il
concetto di prodotto e il concetto di sé devono essere tenuti strettamente collegati.
Gli elementi costitutivi delle catene mezzi-fini sono gli attributi, le conseguenze e i
Le catene
valori e ci dicono che cosa sa il consumatore del prodotto e di sé stesso.
mezzi-fini sono strutture concettuali che legano insieme le conoscenze del
consumatore sugli attributi del Prodotto con quelle relative alle conseguenze e ai valori.
Ciò presuppone che il consumatore consideri gli attributi del prodotto come mezzi per
ottenere determinate conseguenze o conseguire certi valori. Non è necessario che
l'individuo riconosca esplicitamente i legami di causalità o funzionalità all'interno della
catena: l'importante è che abbia una percezione del fatto che quell'oggetto con quelle
caratteristiche conduca al conseguimento di un determinato obiettivo. Le relazioni
vanno dagli attributi materiali a quelli immateriali, alle conseguenze funzionali, a quelle
psicosociali, ai valori strumentali e a quelli terminali.
Il contenuto delle catene mezzi-fini
Le catene mezzi fini sono basate sull'idea che l'importanza di un attributo del prodotto
si specifica in funzione delle sue conseguenze. Visto che conseguenze e valori sono
concetti che si concretizzano in seguito all'acquisto e all'utilizzo del prodotto, è dato
ritenere che la valutazione che il consumatore fa del prodotto sia fondata su un
processo dinamico e incrementale.
Il contenuto delle catene mezzi-fini deve essere analizzato con specifico riferimento a
prodotti e consumatori reali. Si possono identificare quattro caratteristiche di base delle
catene mezzi-fini:
1. il contenuto specifico può variare nel corso del tempo e tra consumatori diversi;
2. non sempre conducono a risultati esprimibili in termini di conseguenze o valori. Se
un attributo non assume rilievo in termini di effetti, è possibile che esso non abbia
un impatto significativo sul comportamento del consumatore;
3. non necessariamente contengono dati per tutti i livelli. È possibile che alcuni
attributi conducano direttamente ai valori, senza collegarsi a conseguenze definite;
4. alcuni attributi possono dar vita a molteplici catene mezzi-fini, alcune delle quali
possono essere in conflitto. Cioè alcuni attributi possono avere conseguenze
negative e/o essere collegati a valori negativi.
Il prezzo è, in genere, ritenuto una misura del sacrificio percepito dal Consumatore per
acquistare il prodotto, pertant