Concili locali e provinciali
• Oltre ai Concili ecumenici, vi erano Concili
locali e provinciali, che coinvolgevano i
vescovi di una singola regione. Anch’essi
contribuivano a regolare la vita ecclesiale
e a uniformare le pratiche religiose.
Il Concilio di Nicea (325) e il
precedente
• Il Concilio di Nicea del 325, convocato da
Costantino, è spesso citato come primo
grande concilio. Sebbene anteriore al
Medioevo, è fondamentale perché definì il
Credo niceno e condannò l’arianesimo.
I Concili del Medioevo latino
• Nel Medioevo latino, si tennero numerosi
Concili ecumenici e locali, specialmente a
Roma, Laterano, Costanza e Vienne. Essi
affrontarono questioni morali, eresie,
riforme e lotte tra Papato e Impero.
Il Concilio di Laterano I
(1123)
• Il Concilio Laterano I del 1123 sancì
l’indipendenza della Chiesa nelle nomine
vescovili, recependo i contenuti del
Concordato di Worms. Fu il primo concilio
ecumenico del Medioevo occidentale.
Il Concilio di Laterano III
(1179)
• Il Concilio Laterano III (1179) introdusse
importanti riforme, come l’elezione del
Papa a maggioranza qualificata dei
cardinali, e condannò numerose eresie
diffuse in Europa.
Il Concilio di Laterano IV
(1215)
• Il Concilio Laterano IV (1215), sotto Papa
Innocenzo III, fu tra i più significativi.
Stabilì dogmi fondamentali, come la
transustanziazione, regolò l’obbligo della
confessione annuale e definì misure contro
gli eretici.
Il Concilio di Lione I e II
• I Concili di Lione (1245 e 1274)
affrontarono questioni politiche e religiose
complesse, come la deposizione
dell’imperatore e il tentativo di riconciliare
la Chiesa latina con quella greca.
Il Concilio di Vienne (1311-
1312)
• Il Concilio di Vienne (1311-1312) è noto
per la soppressione dell’Ordine dei
Templari, accusato di eresia e deviazioni
morali, e per l’avvio della lotta alla
stregoneria come forma di eresia.
Il Concilio di Costanza
(1414–1418)
• Il Concilio di Costanza (1414–1418) fu
fondamentale per porre fine allo scisma
d’Occidente. Depose tre papi rivali, elesse
Martino V e riaffermò l’unità della Chiesa.
Condannò anche Jan Hus come eretico.
Il Concilio di Basilea e la
crisi dell’autorità
• Il Concilio di Basilea (1431) cercò di
limitare il potere papale in favore del
conciliarismo. Tuttavia, fu
progressivamente delegittimato e
sostituito da altri strumenti di governo
ecclesiastico.
La definizione di eresia
• L’eresia, nel Medioevo, era la deviazione
volontaria e consapevole dalla dottrina
ufficiale della Chiesa. Gli eretici erano
considerati pericolosi per l’unità religiosa e
l’ordine sociale.
Le principali eresie
medievali
• Tra le principali eresie medievali vi furono
il catarismo e il valdismo, ma anche
movimenti meno organizzati che
contestavano la ricchezza del clero e
rivendicavano un ritorno alla povertà
evangelica. I Catari
• I Catari predicavano una visione dualista
del mondo, rifiutavano l’autorità della
Chiesa e i sacramenti, e conducevano una
vita austera. Erano presenti soprattutto nel
sud della Francia e in Italia.
I Valdesi
• I Valdesi, seguaci di Pietro Valdo,
proponevano una predicazione itinerante,
la povertà volontaria e l’accesso diretto
alle Scritture. Furono condannati come
eretici, ma sopravvissero in clandestinità.
La reazione della Chiesa:
repressione e Inquisizione
• La Chiesa rispose alla diffusione delle
eresie con repressioni armate (come la
Crociata contro gli Albigesi) e con la
creazione di tribunali inquisitoriali volti a
indagare, giudicare e punire gli eretici.
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