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Gordon Brown (sul lato politico), Peter Mandelson, Philip Gould e Alastair Campbell (sul lato della
comunicazione). Con la Conferenza del partito del 1994, il cui tema è ‘New Labour, New Britain’, viene
ufficialmente adottato il nome New Labour, i cui punti salienti sono: sancire una rottura con il passato;
affermare una nuova identità; rinnovarsi attraverso l'adozione di nuovi valori e proposte politiche; adottare
un processo comunicativo in grado di rassicurare gli inglesi sulla credibilità di questa nuova identità, etc. La
rottura con il passato comporta la revisione di uno dei principi fondanti del partito, la Clausola IV, che
impegnava il partito a mantenere pubbliche parti fondamentali dell'economia. Questa trasformazione aveva
bisogno di un garante che, mettendoci la faccia, rassicurasse gli elettori: questo garante è Tony Blair, che
inizia un processo di costruzione della propria leadership. Il processo di crescita del New Labour si sviluppa
su 3 livelli:
1) Ridefinizione dei valori di base del partito e della sua agenda politica. Il documento che meglio
riassume tale percorso di ridefinizione è il Manifesto, elaborato come un vero e proprio contratto in
occasione delle elezioni del '97. La firma di Blair fa del Manifesto una narrazione in prima persona,
anche se, talvolta, la alterna con il “noi inclusivo”. La vision del New Labour si completa nella
vision di una nuova Gran Bretagna i cui valori di base coincidono con quelli del New Labour che
sarà in grado di realizzarli. Nel definire i tratti caratterizzanti del programma si ribadisce un nuovo
metodo di affrontare la politica, una terza via distante sia dalla destra conservatrice che dalla vecchia
sinistra. Il frame all'interno del quale vengono elaborati i singoli punti del programma elettorale è
quello di un Paese in cui le persone hanno un atteggiamento cinico e diffidente nei confronti della
politica. Per questo uno dei primi impegni del governo del New Labour sarà riconquistare la fiducia
dei cittadini nella politica. Il manifesto si compone di 10 impegni che rafforzano il legame
partito/cittadini [leggere pag. 77 del libro]. I conservatori reagiscono con un campagna elettorale che
non si incentrava tanto sulle loro proposte, quanto sulla demonizzazione dell'avversario, ben
riassunta dallo slogan “New Labour, New Danger”.
2) Riorganizzazione interna del Labour in funzione del ruolo di leadership di Blair. Egli continua
l’azione di centralizzazione iniziata da Kinnock e la utilizza per dimostrare ai cittadini che possedeva
la qualità di una leadership forte e dinamica. Una occasione importante per lanciare la leadership di
Blair e sottolineare alcuni caratteri del New Labour è stata la sua presenza alla New Corporation
Leadership Conference del ’95. Non solo l’accettazione dell’invito ricopriva un forte significato in
sé perché modificava il rapporto del Labour con la stampa, ma anche perché offriva a Blair la
possibilità di rivolgersi ad una platea internazionale.
3) Ruolo strategico della comunicazione nella narrativizzazione del nuovo partito. Da questo punto
di vista più che di un cambiamento si è trattato della conferma di una centralità della comunicazione.
Nel 1995 il Partito Laburista acquista spazi alla Millibank Tower dove colloca la sede della
comunicazione e della campagna elettorale, sotto il coordinamento di Mandelson. Questa decisione
di allontanare dalla sede del partito il quartier generale elettorale sancisce un'ulteriore rottura non
solo di carattere organizzativo, ma anche culturale con il vecchio Labour. È a Millibank Tower, e non
nella sede del partito, che lo staff coordina tutti gli aspetti strategici e tattici della campagna
elettorale affermando esplicitamente l'autonomia di questo staff, che risponde direttamente al
candidato e non al partito. La nuova strategia propone l'identità di un nuovo partito e di un nuovo
leader che, dopo diciotto anni di governo conservatore, ottengono la più larga maggioranza dal 1945.
Nel 1997 termina la fase di riposizionamento e il New Labour riesce ad assumere un'identità
distintiva e credibile.
Il New Labour, sotto Blair, dura 10 anni (dal ’97 al 2007) quando dà le dimissioni a favore di Brown. A
partire dal secondo mandato, Blair, si confronta con delicate situazioni internazionali come l’attentato alle
Torri Gemelle, l’intervento in Afghanistan e poi in Iraq, etc. ponendosi sempre al fianco dell’alleato
statunitense.
Capitolo 4
Forza Italia
La costituzione di Forza Italia è frutto dell'applicazione più coerente ed efficace che forse sia mai stata
realizzata del modello di partito orientato al marketing (MOP). Tre sono le ragioni che ne hanno decretato il
successo:
1) La decisione di costruire un partito effettivamente nuovo e che non fosse l'erede dei partiti
tradizionali precedenti, bensì il risultato che emergeva dall'utilizzo delle ricerche di mercato;
2) La personalità di Silvio Berlusconi, in grado di comprendere prima di chiunque altro le potenzialità
di un partito orientato al marketing (perché veniva dalla cultura imprenditoriale e televisiva);
3) Un mix equilibrato tra l'utilizzo di tecniche di marketing per individuare la domanda (anti) politica
degli italiani, e l'applicazione delle tecniche dello storytelling con l'obiettivo di mettere in forma,
attorno alla figura di Berlusconi, una narrazione credibile e coinvolgente che costituisse l'offerta
(anti) politica.
Il passaggio dalla Prima alla Seconda Repubblica è frutto soprattutto delle conseguenze politiche, sociali e
culturali dell'inchiesta Mani Pulite o, se si preferisce, dello scandalo Tangentopoli, iniziato ufficialmente
con l'arresto il 17 febbraio 1992, dell'ingegnere Mario Chiesa. Il 1992 è infatti un anno complesso per l'Italia.
Dopo le elezioni del 1992, Giuliano Amato diventa Presidente del Consiglio in una situazione grave non solo
per la delegittimazione del sistema politico e il dilagare della criminalità organizzata, ma anche per la
situazione economica del Paese: un debito pubblico in crescita incontrollata e assalti speculativi sui mercati
internazionali ai danni della lira. Amato affronta questa situazione con un decreto ricordato come ‘Il decreto
lacrime e sangue’ che prevede un prelievo forzato del sei per mille dei conti correnti bancari. Il 3 luglio,
Craxi pronuncia un discorso alla Camera di autodenuncia, di chiamata di correo e di difesa della classe
politica che era allo stesso tempo artefice e vittima del sistema delle tangenti.
Il 25 marzo del ’93 il Parlamento approva la legge n.81 dedicando l'intero capo III alle “Norme sulla
campagna elettorale”, i cui aspetti più significativi sono:
1) L'elezione diretta del sindaco;
2) Il divieto agli esponenti di partito e ai candidati di partecipare, nel periodo di campagna elettorale, a
trasmissioni di intrattenimento, culturali e sportive, e la possibilità di partecipare solo alle
trasmissioni informative con una presenza limitata alla sola esigenza di assicurare la completezza e
l'imparzialità dell'informazione;
3) Il divieto, nei 30 giorni prima della data della consultazione, della propaganda elettorale a mezzo di
inserzioni pubblicitarie o spot pubblicitari.
Le campagne elettorali per le elezioni di giugno e di novembre ’93 si sono adeguate alla nuova normativa e
sono state caratterizzate dalla: personalizzazione dello scontro tra i concorrenti, che valorizza tutte le
iniziative che esaltano le qualità personali; enfatizzazione del carattere locale della competizione, che premia
il radicamento in ambiti territoriali, facilitando una maggiore identificazione da parte dei cittadini-elettori nei
candidati; introduzione di tecniche di marketing politico, per promuovere più efficacemente non tanto il
partito quanto la figura dei singoli candidati, etc.
Nel 1993 il Governatore della Banca d'Italia Carlo Azeglio Ciampi diventa il primo Presidente del Consiglio
non parlamentare della storia della Repubblica, scelto dall'allora Presidente della Repubblica Scalfaro per
guidare il paese, in piena crisi, verso le successive elezioni. A questo punto viene approvata la legge n.515
che disciplina le campagne elettorali per le elezioni alla Camera dei deputati e al Senato. Lo tzunami che
scuote il sistema dei partiti è ben rappresentato dalla nuova offerta politica: i vecchi partiti cambiano nome e,
parzialmente, identità (ad esempio, il PCI diventa PDS) e, a quelli creati di recente (la Lega e la Rete) si
aggiungono Alleanza Democratica e il Patto Segni. Il 15 dicembre Ciampi dichiara che il suo governo ha
esaurito il programma che si era prefisso, dando il via alla fase pre-elettorale. Nel frattempo, l'inchiesta Mani
Pulite avanza e incide sulla comunicazione politica, in particolare sul piano dell'innovazione del linguaggio
politico. Ad esempio: si diffondono sempre più termini giudiziari come “avviso di garanzia”, “corruzione”,
“concussione”, etc.
Nel 1994 le elezioni politiche decretano, in Italia, il passaggio dalle campagne premoderne alle campagne
moderne, nelle quali il medium più influente è la TV. Altre tre caratteristiche hanno rinnovato profondamente
il modo di fare campagna elettorale:
1) La presenza delle tecniche di marketing politico;
2) L'utilizzo delle tecniche di storytelling;
3) La distinzione della campagna stessa in più fasi, prima delle quali la precampagna. Questa
precampagna è un adattamento nostrano del modello statunitense ed è stata imposta a causa di
caratteristiche di quel periodo: la perdita di credibilità del partito come struttura della democrazia; la
crescita di proposte populiste e anti intellettualistiche sui media che hanno dato vita a personaggi
come Sgarbi e Costanzo (opinion markers); la diminuzione dell’influenza di istituti come le
associazioni culturali e religiose, i sindacati, etc.; la richiesta diffusa di volontà di partecipazione e
assunzione di responsabilità, etc.
Mai come nel 1994 è stata esaltata, la funzione del processo di comunicazione politica che ha come obiettivo
la costruzione dell'identità collettiva. Berlusconi ha applicato con meticolosità ed efficacia il modello di
marketing politico MOP partendo dalla prima fase, la market intelligence. Questa attività è stata portata
avanti dalla società Diakron, fondata nel 1993 da Gianni Pilo specializzato in marketing ed esperto del
sistema televisivo. L'obiettivo è: individuare la nuova domanda politica degli italiani e ipotizzare e poi
narrare il posizionamento del prodotto-partito. Una volta verificata, attraverso i sondaggi, la grande sfiducia
degli italiani nei confronti dei partiti politici e la crescente volontà di decidere in prima persona il propri