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ELETTORALE.3. LE CAMPAGNE ELETTORALI POST-MODERNE

Dal 1994 in poi. Segnano la trasformazione definitiva del partito di massa che assomiglia sempre più ad una piccola azienda privata. Le camp. elett. postmod. sono caratterizzate da:

  • USO SERRATO E PIANIFICATO DELLE POLITICHE DI MARKETING PUBBLICITARIO;
  • COSTI ELEVATISSIMI;
  • LA CAMPAGNA HA DURATA PERMANENTE: inizia il giorno successivo alle votazioni e dura l'intera legislatura.

94° lezione - 18.10.2004

Jurgen Habermas, filosofo e sociologo tedesco, è tra i primi ad introdurre il concetto di SFERA PUBBLICA. La sfera pubblica di Habermas presuppone l'esistenza di un pubblico bene informato, critico e attivamente partecipa alla vita politica, cosa che non esisteva ai suoi tempi e che non esiste neanche oggi. Proprio per questo la definizione di H. di sfera pubblica è stata ampiamente criticata.

Dahlgren, invece, distingue tra sfera pubblica culturale e sfera pubblica politica.

La SFERA PUBBLICA

CULTURALE è quella in cui circolano e vengono scambiate idee sumaterie quali l'arte, la letteratura, il teatro, materie che non hanno necessariamente a che fare coni concetti di democrazia e di politica;

la SFERA PUBBLICA POLITICA, invece, è quella in cui gli aventi diritto (maggiori di 18 anniper votare alla Camera e maggiori di 25 anni per votare al Senato) hanno accesso a ciò che viene definito come dialogo sociale, cioè al dialogo che attiene a questioni di pubblico interesse.

È impossibile che ci sia una democrazia se non c'è uno SPAZIO POLITICO in cui discutere gli interessi comuni.

Già nell'antica Grecia, le questioni di pubblico interesse venivano dibattute nell'AGORA (piazza principale della Polis), come pure nell'antica Roma lo spazio politico per antonomasia era il Senato.

Tanto più lo spazio pubblico è partecipato e sentito, tanto più è elevato il tasso di

democraticità di una comunità. Nella comunicazione politica "classica" il concetto di spazio pubblico o sfera pubblica politica viene comunemente riassunto con l'espressione "mercato delle idee".

Il MERCATO DELLE IDEE è un concetto di stampo liberal-concorrenziale, in cui il cittadino grazie all'accesso ad una pluralità di informazioni può formarsi le proprie idee.

MODELLO PUBBLICISTICO DIALOGICO

P = sistema politico;

M = sistema dei media;

C = cittadino elettore

Il modello pubblicistico-dialogico è così rappresentato:

P M Relazione dialogica bilaterale tra sistema politico e sistema dei media

C Relazione dialogica bilaterale tra sistema dei media e cittadini

Spazio Pubblico Politico (mercato delle idee)

Relazione dialogica bilaterale Incontro di P + M + C = spazio della comunicazione tra sistema politico e cittadini politica 10

MODELLO MEDIATIZZATO MP C

Il modello mediatico, invece, può essere

Rappresentato come si vede nell'immagine qui sopra. Secondo questo modello, i media sono lo spazio dove viene rappresentata ed officiata la politica, ovvero, essi si trovano in una posizione di preminenza rispetto agli altri due attori dello spazio della comunicazione politica. Tanto più la situazione di preminenza del sistema mediatico rispetto agli altri è accentuata, tanto minore è la democrazia in quella collettività.

Gli attori dello spazio pubblico politico o "mercato delle idee" sono dunque 3:

  1. Sistema politico (la cui composizione è stata vista nella 3° lezione);
  2. Sistema dei Media
  3. Il cittadino elettore

IL SISTEMA DEI MEDIA È COMPOSTO DA:

  • Carta stampata;
  • Radio;
  • Televisione;
  • Libri (ad es. i libri "natalizi" di Bruno Vespa);
  • Cinema - Luchino Visconti, Pier Paolo Pasolini ed altri erano registi di sinistra – Pasquale Squitieri era l'unico regista di destra. Addirittura Visconti

è stato, anche se in modo informale, il consigliere per la comunicazione di Palmiro Togliatti. La destra italiana ha sempre accusato la sinistra di essersi impossessata della cultura cinematografica del paese.

Alla domanda di informazione oggi la risposta è data da una scelta molto ampia di mezzi di comunicazione. I mezzi di comunicazione sono organizzati secondo una gerarchia specifica ed il livello sulla scala gerarchica è dato dalla loro divulgazione. Cioè, tanto più il media è diffuso tanto più è alto nella scala gerarchica e conseguentemente nelle preferenze di chi lo segue.

IL CITTADINO ELETTORE

Nella sua rappresentazione collettiva il cittadino elettore viene percepito attraverso due grandi definizioni generiche:

  1. L'opinione pubblica;
  2. L'elettorato.

L'opinione pubblica è un concetto dinamico (nel senso che è in continua modificazione) ma anche relativo. Infatti, in ambito politico

Quasi sempre ci forma un'idea che a mano a mano cambia, si affina, oppure viene stravolta radicalmente in seguito alle informazioni che si ricevono. L'opinione pubblica può essere definita come la somma delle reazioni dei cittadini elettori agli impulsi che provengono sia dal sistema dei media che dal sistema politico. L'opinione pubblica tiene conto della variabile del tempo, nel senso che si forma ad un determinato tempo (T) e poi si modifica o si conserva in un dato intervallo di tempo, fino a giungere ad un momento (Tn) in cui viene nuovamente "misurata".

L'opinione pubblica è la somma dinamica delle reazioni, ovviamente si tratta di una rappresentazione generica. L'elettorato. Ciò che, per convenzione, viene definito "l'elettorato" non è altro che l'insieme degli aventi diritto considerato durante la scadenza elettorale.

Infatti, l'elettorato fuori dal periodo elettorale torna ad essere l'insieme dei cittadini elettori. Si tratta, pertanto, di un concetto occasionale.

FLUSSI CHE INTERVENGONO TRA GLI ATTORI DELLO SPAZIO PUBBLICO POLITICO

I flussi possibili fra i 3 attori dello spazio pubblico politico (sistema politico + sistema dei media + cittadino elettore) sono 6:

  1. Dal sistema politico al sistema dei media;
  2. Dal sistema politico ai cittadini;
  3. Dal sistema dei media a quello politico;
  4. Dal sistema dei media ai cittadini;
  5. Dal cittadino al sistema politico;
  6. Dal cittadino al sistema dei media.

1° FLUSSO - DAL SISTEMA POLITICO AI MEDIA

Questo flusso si caratterizza per una FUNZIONE DI REGOLAMENTAZIONE attraverso norme e circolari. Ad esempio la riforma del sistema televisivo, la legge sulla par conditio. Nel momento in cui si impone al media dei tempi relativi ai "messaggi elettorali", agli spot elettorali, ecc. si ha la regolamentazione del sistema. Anche il tempo

durante il quale un manifesto elettorale resta affisso sui muri o sugli appositi spazi è regolamentato da una apposita normativa. I manifesti murali elettorali sono un mezzo di comunicazione di massa, fornito al sistema politico dalla pubblica amministrazione durante le campagne elettorali (spazi mediatici pubblici). La prima caratteristica del flusso sistema politico - sistema dei media è REGOLAMENTAZIONE DATA DAL SISTEMA POLITICO AI MEDIA. La seconda caratteristica del flusso sistema politico - sistema dei media è NEWS/MEDIA MANAGEMENT. Si parla di NEWS/MEDIA MANAGEMENT quando il sistema politico si confronta con quello editoriale (o dei media in genere) e cerca di CONDIZIONARLO. Dev'essere il direttore del quotidiano a decidere cosa mettere in prima pagina, quale risalto va dato ad una determinata notizia al di fuori delle "influenze" politiche. La politica deve "suggerire" e non "condizionare". Per i media, il sistema politico svolge un ruolo di
  1. COMUNICAZIONE PUBBLICA O ISTITUZIONALE

Questo tipo di comunicazione viene considerata AUTONOMA rispetto ai partiti. È fondamentale distinguere la comunicazione pubblica da quella politica. Nel momento in cui la comunicazione proviene da chi rappresenta un'istituzione (sindaco, presidente di Provincia, presidente di Regione, ministro, assessore, ecc.) si è di fronte ad una comunicazione pubblica e non politica. Quando un ente pubblico cerca di "avvicinarsi" ai propri utenti o comunque ai cittadini che usufruiscono di un servizio siamo nel campo della comunicazione pubblica. Ad esempio, pensiamo alle campagne di comunicazione fatte dalle ASL per informarci del nuovo tesserino sanitario, campagne promosse dall'INPS rivolte ai lavoratori o ai pensionati.

ancora dall'INAIL per sensibilizzare su argomenti legati alla sicurezza sui luoghi di lavoro, dalla PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI su argomenti di interesse civico, ecc. 2. CONTATTO PERSONALE Si parla di c.p. quando i politici incontrano direttamente i cittadini, di solito nelle piccole realtà locali, ad esempio il sindaco che incontra i concittadini, ecc. 3. LA PUBBLICITÀ E LA PROPAGANDA, quando i partiti o i candidati si rivolgono all'opinione pubblica o all'elettorato per persuaderli della bontà delle proprie proposte e per chiedere loro il consenso. 135° lezione - 19.10.2004 3° FLUSSO - DAL SISTEMA DEI MEDIA AL SISTEMA POLITICO La prima caratteristica di questo flusso è il continuo scambio di informazioni, infatti, se è vero che il sistema politico è fonte d'informazioni per i media è vero anche il contrario. Attraverso i media, il sistema politico riesce a percepire qual è

L'andamento dell'OPINIONEPUBBLICA rispetto ad un determinato problema.

ESEMPIO: Il comune di Pescara, per assicurarsi la buona riuscita dei "Giochi del Mediterraneo" del 2009, decide di convertire uno spazio destinato a verde pubblico in un complesso sportivo (piscine, campi da tennis, calcio, ecc.) di cui potranno usufruire anche i cittadini dietro pagamento di un biglietto d'ingresso.

Per realizzare quest'opera, fino al 2009, quest'area resterà inutilizzata. Ovviamente questa situazione provocherà la REAZIONE dell'opinione pubblica. Il sindaco di Pescara, percepisce il disagio dei suoi concittadini leggendo gli articoli sui quotidiani locali o vedendo i servizi sulle tv locali, riuscendo così ad avere un "quadro" complessivo della situazione.

Naturalmente si corre il rischio di MANIPOLAZIONE DELL'INFORMAZIONE da parte dei

Dettagli
Publisher
A.A. 2012-2013
42 pagine
SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-PSI/04 Psicologia dello sviluppo e psicologia dell'educazione

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher flaviael di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Diritto della comunicazione e dell'informazione e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Teramo o del prof Bendicenti Donato.