Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
vuoi
o PayPal
tutte le volte che vuoi
MODELLO UNICO PER I METADATI
LIVELLO 1
- Legame dato-metadato: Nessun legame in quanto i dati non sono accompagnati da un'opportuna metadatazione;
- Livello di dettaglio: Nessuno in quanto i metadati non sono presenti.
LIVELLO 2
- Legame dato-metadato: Il legame è debole perché i dati sono accompagnati da metadati esterni, (e.g., inclusi nella pagina di download del dataset o in file separati);
- Livello di dettaglio: I metadati forniscono informazioni relativamente a un dataset, quindi sono informazioni condivise dall'insieme di dati interni a quel dataset.
LIVELLO 3
- Legame dato-metadato: Il legame è forte perché i dati incorporano i metadati che li descrivono;
- Livello di dettaglio: I metadati forniscono informazioni relative a un dataset, quindi sono informazioni condivise dall'insieme di dati interni a quel dataset.
LIVELLO 4
- Legame dato-metadato: Il legame è forte perché i dati incorporano i metadati che li descrivono;
- Livello di dettaglio: I metadati forniscono informazioni relative a un dataset, quindi sono informazioni condivise dall'insieme di dati interni a quel dataset.
metadati che li descrivono;
- Livello di dettaglio: I metadati forniscono informazioni relative al singolo dato, quindi col massimo grado di dettaglio possibile.
QUALITÀ DEI DATI
- accuratezza (sintattica e semantica) - il dato, e i suoi attributi, rappresenta correttamente il valore reale del concetto o evento cui si riferisce;
- coerenza - il dato, e i suoi attributi, non presenta contraddittorietà rispetto ad altri dati del contesto d’uso;
- completezza – il dato risulta esaustivo per tutti i suoi valori attesi e rispetto alle entità relative (fonti) che concorrono alla definizione del procedimento;
- attualità (o tempestività di aggiornamento) - il dato, e i suoi attributi, è del “giusto tempo” (è aggiornato) rispetto al procedimento cui si riferisce.
ESEMPI DI UTILIZZO DEI DATI APERTI
CAP. 15 - LO SMARTWORKING
SMART WORKING: IL CONTESTO
- La riorganizzazione del lavoro è stata una delle
grandi questioni da affrontare, in seguito agli eventi causati dal diffondersi del Coronavirus;
- Lo Smart Working è stato negli ultimi anni al centro dell'attenzione mediatica perché presentato come una misura in grado di garantire la continuità di business e salvaguardare la salute pubblica;
- L'esperienza legata alla pandemia ha favorito l'emergere della consapevolezza che il concetto di lavoro in presenza è superabile;
- I termini telelavoro e smart working vengono molto spesso utilizzati come sinonimi, tuttavia, lo smart working è l'evoluzione del telelavoro.
SMART WORKING
Lo Smart Working, o Lavoro Agile, è una nuova filosofia manageriale fondata sulla restituzione alle persone di flessibilità e autonomia nella scelta degli spazi, degli orari e degli strumenti da utilizzare a fronte di una maggiore responsabilizzazione sui risultati. Nasce come concetto legato alla libertà di poter lavorare nel modo
Il telelavoro è il modo migliore per raggiungere un equilibrio tra la sfera lavorativa e la sfera personale. Si basa su 4 pilastri fondamentali:
- Revisione della cultura organizzativa
- Flessibilità rispetto a orari e luoghi di lavoro
- Dotazione tecnologica
- Spazi fisici
Con il termine telelavoro si fa riferimento ad una prestazione di lavoro effettuata regolarmente al di fuori della sede di lavoro con il supporto di tecnologie dell'informazione e della comunicazione. La normativa prevede che per il telelavoro sia predisposta una postazione di lavoro (workstation) distinta dagli spazi dedicati alle attività domestiche e familiari. La workstation, oltre a dover essere idonea, è a carico del datore di lavoro (per l'installazione e la manutenzione), responsabile anche delle spese relative ai consumi energetici, telefonici e del mantenimento degli standard di.
sicurezza.
DIFFERENZE SMARTWORKING E TELELAVORO
Con la Legge n. 191/1998 il telelavoro è pensato per razionalizzare l'organizzazione del lavoro e realizzare economie di gestione. Lo Smart Working è stato disciplinato soltanto dal 2017, in seguito alla Legge n.81/2017, cosiddetta Legge sul Lavoro Agile.
Telelavoro:
- necessario indicare il luogo dove si svolge l'attività lavorativa;
- la postazione di telelavoro deve essere messa a disposizione, installata e collaudata a cura e spese dell'organizzazione interessata;
- orari rigidi.
Smart Working:
- scegliere con autonomia e responsabilità gli orari di lavoro;
- utilizzare con flessibilità i diversi strumenti in base alle esigenze;
- scegliere i luoghi di lavoro all'esterno o all'interno dell'ufficio in base all'attività lavorativa da svolgere;
- agevola la conciliazione dei tempi di vita.
SMART WORKING: COME NASCE
Lo smart working nasce come concetto
legato alla libertà di poter lavorare nel modo più produttivo possibile, riuscendo a conciliare in questo schema la vita privata;
✓ L'idea è nata e si è sviluppata in Olanda negli anni '90, quando si iniziava ad ipotizzare che la tecnologia potesse mettere tutto il mondo in comunicazione, senza necessità di essere fisicamente vicini;
✓ La crescita dei lavoratori agili è stata nel tempo talmente consistente e costante, che anche il Parlamento Europeo nel 2016 ha affermato il suo sostegno a questa pratica, ponendo l'accento sui benefici conclamati per aziende e lavoratori.
SMART WORKING: LA NORMATIVA
Con la Legge n. 81/2017, viene introdotta la disciplina organica del lavoro agile. Si applica tanto ai rapporti di lavoro nel settore privato che, per quanto compatibile, a quelli che si realizzano nelle PP.AA., fatta salva, in quest'ultimo caso, l'applicazione delle diverse disposizioni specificamente adottate per
talirapporti;
- D.L. n. 6/2020, ha stabilito che il lavoro agile è applicabile in via automatica ad ogni rapporto di lavoro subordinato nell'ambito di aree considerate a rischio nelle situazioni di emergenza nazionale o locale nel rispetto dei principi dettati dalle menzionate disposizioni e anche in assenza degli accordi individuali ivi previsti;
- Direttiva n. 1/2020, spinge sul lavoro agile e flessibile e invita a utilizzare modalità telematiche per riunioni, convegni e momenti formativi;
- Direttiva 2/2020, ha rafforzato ulteriormente il ricorso allo smart working, prevedendo che questa diventi la forma organizzativa ordinaria per le p.a. Inoltre si ribadisce che il lavoro agile costituisce la modalità ordinaria di svolgimento della prestazione fino alla cessazione dello stato di emergenza;
- DPCM del 23 settembre 2021, a decorrere dal 15 ottobre 2021 la modalità ordinaria di svolgimento della prestazione lavorativa nelle amministrazioni.
Agile nella P.A., introducendo un primo collegamento tra il "telelavoro" e la conciliazione dei tempi di vita e di lavoro nelle amministrazioni pubbliche;
La Direttiva n. 3 del 2017 del Dipartimento della Funzione Pubblica in materia di lavoro agile indica precise prescrizioni a tutte le amministrazioni che ancora non avevano attuato le sperimentazioni. Si avvia ufficialmente la stagione del "lavoro agile" nelle Pubbliche Amministrazioni;
La n. 81/2017 disciplina il lavoro agile inserendolo in una cornice normativa e fornendo le basi legali per la sua applicazione anche nel settore pubblico.
SMART WORKING: VANTAGGI
Vantaggi per le aziende:
- riduzione costi per gli spazi fisici;
- riduzione delle forme di "assenteismo fisiologico";
- la riduzione dei consumi.
Vantaggi per i lavoratori:
- miglioramento del work-life balance;
- valorizzazione delle risorse umane e responsabilizzazione;
- valutazione delle performance basate sui
risultati:
- riduzione dei tempi e costi di trasferimento;
- maggior produttività.
Vantaggi per l'ambiente:
- riduzione delle emissioni di CO2;
- riduzione del traffico;
- migliore utilizzo dei trasporti pubblici.
SVANTAGGI
Vantaggi per i lavoratori:
- techno-overload (eccessiva domanda di lavoro);
- techno-invasion (essere sempre raggiungibili e connessi);
- maggior indipendenza, ma anche solitudine;
- mantenimento di spazi e di ambiti della giornata da dedicare al lavoro rispetto a quelli per la famiglia;
- distrazioni e interruzioni mentre si lavora;
- non sempre si ha un posto adeguato da cui lavorare;
TECNOLOGIE DELLO SMARTWORKING
Le tecnologie di Smart Working sono tutti quegli strumenti tecnologici che permettono agli individui di lavorare in modo flessibile sia all'interno delle sedi aziendali, sia all'esterno e possono essere classificate in quattro macro categorie in base alle finalità:
- Social collaboration: strumenti e servizi che permettono di comunicare e relazionarsi, creando nuove opportunità di conoscenza senza presenza fisica. Ad esempio: - piattaforme di instant messaging; - webconference; - forum/blog ed enterprise social network. Mobility: dispositivi che, permettendo di accedere ai servizi e strumenti professionali in qualunque momento e da qualunque luogo, liberano le persone dalla necessità della "postazione fissa" (es. PC, Smartphone, Tablet) per svolgere il proprio lavoro. I device vengono utilizzati sia all'esterno della sede di lavoro, sia all'interno. Il datore di lavoro non deve necessariamente mettere a disposizione del lavoratore le tecnologie per lavorare in mobilità, la logica è quella del Bring your own device (BYOD) che prevede la possibilità da parte dei lavoratori, nell'ambito di specifici accordi, di utilizzare i propri device personali per accedere ad.