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La teoria di Hebb sulla mediazione cellulare nel cervello
Hebb si interessa ai processi di mediazione e propone una nuova visione di ciò che accade nel nostro cervello quando è sottoposto a stimolazione. Si ha un assembramento cellulare, gruppi di cellule che si assemblano nel corso dello sviluppo o che si possiedono già dalla nascita. Il tipo di circolazione delle informazioni all'interno degli assembramenti modifica il tempo di risposta. Se gli assembramenti cellulari sono distanti, il tempo per la risposta sarà maggiore. Per la prima volta con Hebb, si sottolinea ciò che accade dentro il cervello, che non è più la black box dei comportamentismi. La teoria di Hebb spiega perché gli individui hanno tempi di risposta differenti e risposte diverse. La risposta è data da ciò che avviene nelle cellule nervose, ciò che avviene dentro l'essere umano.
Contributo della cibernetica: L'Unità TOTE (test-operate-test-exit), grazie a Miller, Galanter e Pribram, si avrà una migliore comprensione dei processi di mediazione nel cervello.
i soggetti non solo operano nell'ambiente ma elaborano ciò che mettono in atto nell'ambiente. Essi vedono il comportamento legato a ciò che l'essere umano elabora circa la situazione che sta vivendo
Fase test: possibilità di svolgere quando si compie un'azione bisogna verificare nell'ambiente la un'azione
Fase operate: si mette in atto l'azione, il comportamento
Fase test: verifica dei cambiamenti avvenuti dopo le prime operazioni
Fase di exit: si testa la bontà dell'azione, se l'azione ha prodotto buoni cambiamenti si esce
TOTE inconscia. La modalità è tipica dell'essere umano ed è l'uomo agisce e riflette
Chomsky: punto di rottura del dimostra il modello semplicista del comportamentismo, è il comportamentismo. linguaggio è innato, spontaneo. Per egli il Questo differenzia radicalmente l'impostazione di Chomsky dal comportamentismo (per cui niente poteva
realizzarsi in assenza di rinforzo, tutto era legato all'esperienza e all'apprendimento) meccanismi associativi, frutto dell'esperienza, non è frutto di competenze innate.
Per i comportamenti il linguaggio era fondato su frutto di competenze innate.
Limiti del modello comportamentista:
- sottostima dell'aspetto creativo del linguaggio: fin da quando il bambino inizia a parlare utilizza espressioni originali
- linguistica generativa, parla di dispositivi innati
Chomsky parla di Dispositivi innati:
- grammatica universale: 1) conoscenza geneticamente determinata dalle regole e dai principi della grammatica
- Dispositivo innato per l'acquisizione del linguaggio: struttura mentale innata che consente agli individui di acquisire gli aspetti complessi della grammatica a partire dal linguaggio che sentono
Grammatica universale e LAD regolano la:
Competence = capacità di comprendere un numero infinito di frasi
Performance: capacità di riprodurre il linguaggio
Caratteristiche del LAD:
Consente comprensione e produzione di frasi, è indipendente dai meccanismi di apprendimento
Prove a favore del LAD:
- La lingua madre si acquisisce intorno ad un'età precisa, segue tappe evolutive identiche in tutti i soggetti
- Formazione spontanea del plurale
- Ipercorrettismo o sovrageneralizzazione della regola
- Applicazione delle regole anche nel caso di eccezioni
Ipercorrettismo: il bambino tende a coniugare i verbi irregolari allo stesso modo di quelli regolari, errori che il bambino commette perché ha sovraesteso la possibilità di coniugare
Lateralizzazione della corteccia cerebrale: si conclude nella fase della pubertà
LAD = dispositivo innato per l'acquisizione del linguaggio
Riusciamo con grande facilità ad apprendere lingue straniere
Casi clinici:
Isabelle e Geine: bambine in una condizione di totale deprivazione a livello linguistico fino all'età di 6 anni e mezzo, prima della pubertà, riuscendo a recuperare
perfettamente le modalità linguistiche. Isabelle recuperò il linguaggio. Geine recuperò il linguaggio dopo la pubertà (non parlò per 13 anni) con molte difficoltà e con una produzione linguistica frammentaria. La teoria di Chomsky spiega: - perché le tappe di sviluppo sono tutte le stesse indipendentemente dalla cultura e dalla classe sociale - perché i soggetti imparano a parlare rapidamente - perché il soggetto può produrre espressioni mai sentite prima - perché il linguaggio che il soggetto espone può essere più ricco di quello che ha sentito. Il cognitivismo assunse come metafora la visione dell'uomo-macchina, gli studiosi della scienza cognitiva tentano di riprodurre su macchina i processi mentali. Neisser scrive la Psicologia cognitiva, critica nel cognitivismo il restringimento del campo, l'uomo non viene studiato nella sua visione completa ma si studiano gli aspetti specifici, il concetto stesso si.Elaborazione delle informazioni e il ripiegamento su se stesso vengono criticati. Le informazioni secondo Neisser sono percepite attraverso schemi (nella sua struttura cognitiva) che costituiscono il legame tra percezione e pensiero. Per egli tutte le informazioni provengono dall'ambiente.
La prospettiva di Gibson viene definita: percezione diretta o prospettiva ecologica, l'uomo viene visto nel contesto naturale, in sinergia con l'ambiente, è l'ambiente a donare all'umano i significati che l'uomo ricerca. Gibson percezione immediata. Per la è e diretta, l'ambiente ci dà significati attraverso il concetto di Affordance: offerta di possibilità. Tutto è già ben delineato, non c'è bisogno di elaborare le informazioni perché esse sono già nitide nell'ambiente.
Scienza cognitiva: anni 80 e 90, mediante intelligenza artificiale tenta di simulare il comportamento umano modularismo e
connessionismo
I due paradigmi della scienza cognitiva furono:
Modularismo: nella nostra mente esistono moduli, strutture, con funzioni diverse. Le essenziali moduli di ogni sono specifici per dominio, altamente specializzato, hanno un funzionamento obbligatorio (non possono non entrare in azione se il dominio viene stimolato), hanno una notevole velocità di funzionamento e sono incapsulati informazionalmente (il modulo non è in grado di usufruire di tutte le informazioni ma può attingere soltanto a poche informazioni per far sì che le nostre risposte siano immediate)
Connessionismo: vuole replicare ciò che succede nella mente umana. diverso dal modularismo soprattutto per la visione del connessionismo che simula reti artificiali che ricalcano quelle naturali. Il connessionismo vuole simulare quello che avviene nel nostro cervello, con un attenzione particolare al cervello. Viene definito modello distribuito e parallelo, l’informazione
è distribuita su più unità e non localizzata, ciò consente allamacchina di poter produrre ugualmente l’output anche in presenza di danni. Ogni unità è legata ad un’altra attraverso nessi, ciò consente di attivare o inibire alcune informazioni.
L’intelligenza artificiale si propone di simulare le attività umane, la mente per essi è un software applicabile a qualsiasi macchina. Lo scopo scientifico è quello di individuare un algoritmo ossia una manipolazione di simboli, il suo scopo tecnologico è quello di estendere le capacità umane, rendere le macchine superiori alla mente umana. Informazione localizzata, se c’é un danno il sistema si blocca.
IL MANUALE DI PSICOLOGIA GENERALE
LA PSICOLOGIA IN ITALIA:
Nella seconda metà del XIX secolo gli studi di tipo medico e biologico si erano sviluppati particolarmente, insieme al positivismo tra il 1870 ed il 1900. Si credeva
Particolarmente nella scienza. Il positivismo si limita all'osservazione e alla misurazione dei fatti attraverso il metodo sperimentale. Comte è il padre del positivismo, egli liquida la metafisica. Il positivismo afferma che solo mediante la scienza si conosce il mondo, la psicologia deve diventare una scienza senza anima. In Italia si accoglie con facilità la dottrina evoluzionista ed il positivismo, gli studi scientifici saranno assolutamente favoriti. Ad un certo punto si ha una drastica inversione di tendenza per via dello sviluppo del neoidealismo, che annulla la fiducia nella scienza come fonte primaria di conoscenza. Durante il positivismo nasce la psicologia in Italia (anche Corleo era un positivista) e Francesco De Sarlo nel 1903 apre il primo laboratorio di psicologia sperimentale a Firenze, presso l'istituto di studi superiori. Con questo laboratorio si ha una distinzione della psicologia che diventa una scienza autonoma. Nel 1905, il 18 giugno vengono
istituzione della prima cattedra di psicologia presso l'Università Cattolica di Milano. Ecco come potrebbe essere formattato il testo utilizzando i tag html:Istituite le prime cattedre di psicologia nell'Università (ne verranno istituite 3), a Roma con Sante De Sanctis, presso il corso di medicina, a Torino Federico Kiesow e a Napoli Cesare Colucci inserite nella facoltà di filosofia.
Federico Kiesow: si era formato con Wundt a Lipsia, Wundt influenza moltissimi psicologi. Grazie al lavoro di Federico tutto ciò che era stato studiato a Lipsia viene introdotto in Italia.
Sante de Sanctis: allievo di Lombroso e Giuseppe Sergi, traduce il test di Binet e Simon (test sull'intelligenza), inoltre a lui si deve la stesura del primo trattato di psicologia sperimentale, di cui si hanno 2 volumi.
Cesare Colucci: si laurea nel 1890 e si occupa più che altro degli aspetti clinici e neurologici. A lui si devono gli studi sul linguaggio grazie all'analisi delle localizzazioni cerebrali.
Vittorio Benussi: a Padova.
Agostino Gemelli: fondatore dell'Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano. Egli fa nascere l'istituzione della prima cattedra di psicologia presso l'Università Cattolica di Milano.
psicotecnicapsicologia applicata. l'ENPI inaugurando il laboratorio di psicologia e dedicandosi alla Fonda ossia l'entenazionale prevenzione infortuni, sorto negli anni '30. Con questa azione padre Augusto introduce la psicologia nella prevenzione per gli infortuni, si assiste dunque allo sviluppo della psicologia del lavoro. Veniva creato un profilo professionale del soggetto che lavorava (es. un autista deve cogliere molti stimoli). Fascismo: battute di arresto durante questo periodo si hanno totali, la psicologia si riprende solo dopo vari anni. Mentre negli altri paesi la psicologia prosegue e si perfeziona, in Italia si hanno 20 anni di blocco per via percezione del fascismo e del neoidealismo. Quando l'Italia ha una ripresa ci si concentra sugli studi sulla 1971-72: nascono i primi corsi di laurea in psicologia a Roma e a Padova, non più inerenti alle facoltà di medicina e filosofia. 1989: Ossicini, docente di neuropsichiatria infantile a Romacreerà l'albo degli psicologi1992: nasce l'AIP ossia l'associazione