Il codice di Hammurabi:
contesto storico
• Redatto intorno al 1754 a.C., il codice
di Hammurabi fu inciso su una stele
di diorite alta 2,25 metri, esposta nel
tempio di Marduk per rendere
pubbliche le leggi.
Struttura del codice di
Hammurabi
• Comprende 282 leggi suddivise in
prologo, corpo legislativo e epilogo,
trattando giustizia civile, penale,
commerciale, familiare e agricola,
basate sul principio di
corrispondenza ('occhio per occhio').
Il prologo: fondamento
ideologico
• Il prologo celebra Hammurabi come
re giusto, scelto dagli dèi Anu ed Enlil
per stabilire la giustizia, proteggere i
deboli e garantire l'ordine cosmico e
sociale.
Il corpo legislativo: tipologie
di leggi
• Le leggi trattano furti, danni fisici,
debiti, schiavitù, matrimonio,
adulterio, eredità, contratti agricoli e
mercantili, stabilendo pene diverse in
base al ceto sociale.
Il principio di talione
• Il codice applicava il principio di
talione per i danni fisici tra pari,
mentre le pene erano pecuniarie o
corporali per reati contro persone di
status superiore o inferiore.
Protezione dei deboli
• Una parte rilevante del codice tutela
vedove, orfani, schiavi e contadini
debitori, garantendo obblighi altrui e
limitando abusi dei potenti, per
consolidare l'ordine sociale.
Il codice come strumento
politico
• Oltre che normativo, il codice aveva
funzione politica: legittimava il
potere regale come garante della
giustizia e consolidava l'unità del
regno sotto leggi comuni.
Relazione tra legge e
religione
• Hammurabi si presentava come
esecutore della volontà divina. La
legge derivava dagli dèi ed era
amministrata dal re come dovere
religioso e politico insieme.
Amministrazione della
giustizia
• Giudici locali, governatori provinciali
e scribi applicavano il codice. Casi
complessi erano deferiti a Babilonia,
dove il re poteva fungere da suprema
autorità giudiziaria.
Centralizzazione del potere
• Il codice favoriva l'accentramento
legislativo e giudiziario, eliminando
consuetudini locali in favore di norme
uniformi, strumento di unificazione
amministrativa del regno.
Impatto sociale del codice
• Creò maggiore prevedibilità nelle
relazioni giuridiche e commerciali,
rafforzando la fiducia nello Stato
come arbitro supremo e riducendo
vendette private e faide.
Ruolo economico delle leggi
• Le leggi agricole e commerciali
regolavano affitti, prestiti, interessi e
partenariati, promuovendo una
fiorente economia redistributiva e
mercantile nel regno.
Il culto di Marduk e
l'ideologia regale
• Hammurabi elevò Marduk a dio
supremo, rafforzando il prestigio di
Babilonia. La religione divenne
strumento politico per legittimare la
dinastia e l'unità del regno.
Architettura e monumenti
sotto Hammurabi
• Oltre al codice, Hammurabi
promosse costruzioni di mura, templi
e canali, migliorando la difesa e
l'economia agricola, elementi chiave
per il controllo politico.
Declino dopo Hammurabi
• Alla sua morte il regno si indebolì,
subendo invasioni ittite e cassite, ma
il prestigio di Babilonia come centro
culturale e religioso perdurò per
secoli.
Eredità del codice di
Hammurabi
• Il codice influenzò le legislazioni
successive mesopotamiche, ittite e
persiane, diventando modello di
monarchia legislativa e giustizia
divina nel Vicino Oriente.
Riscoperta moderna del
codice
• La stele fu scoperta nel 1901 a Susa
da Jacques de Morgan. Oggi è
conservata al Louvre e costituisce
una fonte essenziale per la storia del
diritto antico.
Interpretazione storiografica
• Storici vedono il codice come
strumento di stabilizzazione sociale e
affermazione del potere assoluto del
re, non una mera raccolta giuridica
ma manifesto politico.
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