Lo stato liquido essendo una situazione intermedia tra il sistema più ordinato e il sistema
più disordinato è il più difficile da studiare perché ha proprietà intermedie e il comportamento
non è sempre prevedibile.
Vedo un recipiente contenente un liquido puro e analizzo il comportamento di una molecola
che si trovi sulla superficie di questo liquido e che si trova circondata da altre molecole
uguali con le quali interagisce con delle interazioni prevalentemente di natura attrattiva.
Nel caso di molecole superficiali le interazioni non sono uguali in tutte le direzioni ma
l'assenza di molecole sulla parte superiore fa sì che la sommatoria di tutte queste interazioni
intermolecolari non sia nulla ma sia una forza netta rivolta verso il basso e che tiene unite le
molecole. Esiste una forza chiamata tensione superficiale che tiene unite le molecole tra di
loro, si esprime in unità che sono esprimibili come energia su lunghezza e sono legate alla
natura delle molecole del liquido stesso.
Comportamento nel caso di una molecola nel corpo del liquido :
È circondata da molecole in tutte le direzioni e le interazioni intermolecolari prevalentemente
di natura attrattiva mi danno una somma nulla. Quindi in condizioni di T e P normali
ambiente, il comportamento delle molecole superficiali sarà differente da quelle nel corpo del
liquido.
Tensione di vapore
Nel processo di evaporazione sono queste molecole superficiali che fuggono in fase vapore
e lo fanno per seguire questa generale tendenza verso un aumento del grado di disordine.
(generale tendenza legata al concetto di entropia legata al secondo principio della
termodinamica).
Ad ogni T alcune molecole del liquido fuggono in fase vapore e sopratutto se c'è un
coperchio che mantiene le molecole in prossimità del liquido stesso dopo un tempo iniziale
non particolarmente lungo si può stabilire un equilibrio.
Considero una sostanza A in fase liquida in equilibrio con la sostanza A in fase vapore come
in slide.
Ci sono due processi che avvengono, uno di evaporazione e uno di condensazione per cui
un certo numero di molecole dallo stato vapore tornerà nello stato liquido. Ho la velocità con
la quale avviene il processo da sinistra verso destra e una velocità con la quale avviene il
processo inverso. Ad una certa T costante vedrò che dopo un tempo sufficientemente lungo i
due processi avranno la stessa velocità e la quantità di molecole presenti in fase vapore in
equilibrio con il liquido ad una certa T sarà costante e rimarrà costante a T costante. Il
concetto di equilibrio deve essere sempre canalizzato in termini dinamici: il fatto che un certo
numero costante di molecole si trovi in fase vapore in equilibrio con il liquido significa che in
un certo intervallo di tempo un ugual numero di molecole passa dalla fase liquida a quella
vapore e lo stesso numero di molecole passa da fase vapore a liquida.
Che cos'è la tensione o pressione di vapore? La pressione è definita come il rapporto tra la
forza esercitata su una fetta di superficie e la superficie stessa e nel caso di gas questa è
rappresentata dalla forza peso delle molecole che si trovano in un certo recipiente che
insiste sulla superficie del recipiente stesso. Nel caso del vapore avrò un aeriforme con
caratteristiche differenti ma avrò sempre delle molecole del vapore che eserciteranno una
forza peso sulle pareti del recipiente quando queste molecole si trovano in equilibrio con la
fase liquida. Nel caso della tensione di vapore sono sempre in presenza di due fasi, una
aeriforme e una liquida e queste sono in equilibrio tra loro. Allora la tensione di vapore è la
pressione esercitata dalle molecole di vapore in equilibrio con il liquido ad una certa T.
Come varia con la T?
Nella dinamica secondo la quale le molecole dalla fase liquida passano alla fase aeriforme
ho due termini energetici in contrapposizione. Da un lato ho un termine energetico che
favorisce l'evaporazione e questo termine è costituito dall'energia cinetica delle molecole
del liquido stesso e ovviamente dipende da T, al suo aumentare aumenta il termine
energetico perché aumenta la frequenza di vibrazione delle molecole nel liquido favorendo il
fuggire di più molecole. Il termine energetico che contrasta l'energia cinetica è l' energia di
interazione intermolecolare presente nel liquido stesso e dipende dalla natura delle forze
intermolecolari nel liquido e non può variare con la T, dipende dalla natura del liquido.
La somma di questi contributi fa sì che un numero ridotto di molecole passerà in fase vapore
ad una certa T rispetto ad un altro liquido che potrebbe per esempio non avere legame ad
Idrogeno.
Considero un liquido puro qualsiasi che ha delle proprie caratteristiche interazioni
intermolecolari della fase liquida. Ad una T bassa in una situazione iniziale ho un certo
numero di molecole che passa in fase vapore.
Raggiunto a 25 gradi una condizione di equilibrio avrò un certo numero di molecole che
fugge in fase vapore ed un ugual numero di molecole che ritorna nella fase liquida per cui è
costante il numero di molecole che in equilibrio con la fase liquida esercita la pressione.
All'aumentare della Tv il fattore che favorisce l'evaporazione diventa più importante rispetto
a quello che le tiene nella fase liquida e quindi che il numero di molecole che in fase vapore
si trovano in equilibrio con la fase liquida a T maggiore sia maggiore. Quindi la pressione di
vapore del liquido puro a 40 gradi è maggiore di quella a 25 gradi e così via.
Quello che avviene e che interessa solo le molecole superficiali è un processo di
evaporazione dove la pressione di vapore della sostanza considerata è sempre inferiore alla
pressione esterna (di una miscela di gas che insiste sulla sup del liquido stesso, aria)
Differenza tra evaporazione ed ebollizione
La T è aumentata ulteriormente da 25 a 40 a 60/70, immagino che il liquido puro sia l'acqua
e giunti alla P di 1 atm alla T di 100 gradi centigradi ho l'ebollizione che coinvolge tutte le
molecole del liquido, non solo le superficiali.
Si vengono a formare delle bolle di liquido che si trasformano in gas che essendo meno
denso va in superficie. Questo accade ogni qualvolta la P di vapore ha raggiunto la P
esterna. Quindi P esterna rappresenta il valore limite della P di vapore e quando questo
limite viene raggiunto ad una certa T si ha l'ebollizione.
Sono in grado di modificare la P esterna rispetto a quella del vapore in equilibrio con il
liquido? Si, ad esempio mi sposto dal mare in montagna ove sono ad altitudine maggiore
quindi ho una pressione minore e quindi l'ebollizione avviene ad una P di vapore più bassa e
quindi a T leggermente inferiore.
Se riesco a ridurre la pressione dell'aria che circonda il liquido riesco a ottenere l'ebollizione
ad una P di vapore è inferiore rispetto al normale.
In generale è possibile prendere un quantitativo di una sostanza pura per esempio di acqua
metterla in un recipiente che contiene un piccolo raccordo verso una pompa, chiudere dopo
aver versato l'acqua all'interno, ermeticamente il recipiente ed aspirare l'aria con la Pompa
in modo da ridurre drasticamente P esterna, dopo un pò potrei vedere l'acqua bollire a T
ambiente. Perciò per una specie pura non esiste un'unica T di ebollizione, T di ebollizione
esiste ad ogni pressione.
L'alcol etilico bolle a 78 gradi alla P di 1atm
Equazione di Clausius Clapeyron
Mi chiedo che forma ha matematicamente la funzione che rappresenta la pressione di
vapore in funzione di T.
Devo considerare il liquido puro A in equilibrio tra due o più fasi. Inizio con solido liquido.
L'equilibrio è governato dalla funzione di stato energia libera di Gibbs G, per cui se c'è
equilibrio i G devono essere uguali. Tutto questo dipende da P e T.
Esprimo G come H-TS e attraverso il primo principio scrivo H come E+PV
Detto ciò vado a differenziare G che risulta essere come in slide e attraverso il primo
principio vado ad esplicitare dE (differenziale dell'energia interna).
Vado avanti e nel caso dell'equilibrio tengo presente che dQ=TdS e sostituito anche PdV .
Fatte le semplificazioni è evidente il risultato, G varia solo se varia P ,T o entrambe. Perciò
G è per una specie pura in equilibrio tra due o più fasi funzione solo di P e T secondo quanto
anticipato.
Detto ciò vado a considerare l'uguaglianza tra i valori di G nella specie A nella fase liquida
con la fase solida. Suppongo di aver realizzato l'uguaglianza per una coppia definita di P e T
e di variare di una quantità infinitesima o la P o la T di modo che ci siano variazioni
infinitesime dell'energia libera della specie A in fase liquida e una variazione infinitesima di G
della specie A nella fase solida. Si mantiene comunque l'uguaglianza. GAl e GAs sono
uguali e questo comporta che se ho ancora condizioni di equilibrio le variazioni infinitesimi di
energia libera della Specie A nelle due fasi coincidano e se ciò accade siccome G è VdT -
SdT per ciascuna fase posso da questo sostituire queste espressioni in ciascuno dei due
termini e avrò ciò che è scritto in slide.
Per V e S intendo il volume e l'entropia molare della specie A in ciascuna delle due fasi.
Vado a raccogliere i termini con dP e dT insieme e porto SdT a primo membro e VdP a
destra. Raccolgo e divido ambo i membri per l'espressione V molare della fase liquida meno
V molare della fase solida il tutto per dT. Otterrò dP su dT a primo membro.
S del liquido meno S del solido è la variazione dell'entropia molare e se considero la fase
liquida come quella finale e quella solida come fase iniziale il DeltaS è di fusione e il DeltaV
è la variazione molare dei volumi della fase liquida e della fase solida quindi di fusione. Sono
in condizioni di equilibrio e DeltaS perciò è pari a Q su T e che a P costante Q è la quantità
di calore di fusione ed è pari a DeltaH, quindi DeltaS di fusione non è altro che DeltaH di
fusione diviso la T di fusione, ed è valido solo in condizioni di equilibrio quindi per una
trasformazione reversibile, quindi a DeltaS posso scrivere DeltaH su T.
Quindi dP su dT è uguale a DeltaH di fusione su T per delta V di fusione.
Questa è l'espressione dell'equazione di Clausius Clapeyron in forma differenziale per
l'equilibrio solido liquido di una specie chimica pura A.
Analizzo ora l'equilibrio liquido-vapore.
Se ho l'equilibrio ho che in delle definite condizioni di P e T valori di G della fase liquida sarà
uguale a quello della fase vapore sempre della specie pura A e ciò mi porta ad esprimere
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