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2. GLI ELEMENTI COSTITUTIVI DI UN ORDINAMENTO GIURIDICO

Come descritto in precedenza, un ordinamento è un insieme di principi, norme, istituzioni e processi

attraverso i quali un’istituzione governa all'interno di un determinato territorio. Esso include leggi,

5 Come si evince dal manuale di A. Gambaro, R. Sacco, Sistemi giuridici comparati, Torino, UTET, 2018, con

particolare riferimento al Cap. XII, Sez. II.

6 Op. cit. 9, con particolare riferimento al Cap. XIII, Sez. II.

7 Fra gli scrittori ecclesiastici medioevali è da ricordare Gregorio I, Papa dal 590 al 604. Secondo Gregorio I, gli

uomini sono tutti uguali per natura, tuttavia a questi concetti di diritto naturale egli affianca considerazioni sulla

giustizia di pura matrice religiosa: infatti, paragonata alla giustizia divina, la giustizia umana è ingiustizia (G. Fassò,

Storia della filosofia del diritto. I. Antichità e medioevo, a cura di C. Faralli, 7ª ed., Roma-Bari, Editori Laterza,

2005, p. 166).

8 A. Falzea, Introduzione alle scienze giuridiche. Il concetto del diritto, Milano, Giuffrè, 2008, p. 38.

9 Ad esempio, secondo Hans Kelsen, nella sua teoria chiamata “Dottrina Pura del Diritto”, il diritto è costituito solo

ed esclusivamente dalle norme positive e valide dell'ordinamento giuridico, qualsiasi precetto esse contengano.

10 Vedi, sul punto, l’articolo 19 della Costituzione italiana.

regole, giurisprudenza, codici, principi e altre disposizioni che regolano i rapporti tra le persone e le

istituzioni medesime. Un ordinamento giuridico è un sistema complesso ed è costituito da vari

elementi.

2.1. La sovranità

Questo principio fondamentale si riferisce all'autorità suprema che regola una nazione e definisce i

suoi confini. La sovranità può essere esercitata sia da una persona che da un'autorità costituita

come, ad esempio, uno Stato che garantisce ai cittadini e alla collettività di avere un governo stabile

che opera in modo efficace, fornendo al contempo sicurezza e stabilità. Il concetto di sovranità è

stato al centro di numerosi dibattiti e discussioni in ambito giuridico, politico e filosofico. Nella

teoria classica della sovranità, elaborata da autori come, ad esempio, Thomas Hobbes, la sovranità è

la forza coesiva, unificatrice della comunità politica, lo Stato non esiste se non c'è un potere

sovrano. Il potere sovrano è perpetuo, la sovranità cioè ha una durata ininterrotta e non limitata. Ciò

significa che non può essere limitata o divisa e che il sovrano, che può essere una persona o un

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organo collettivo, ha l'autorità finale e incontestabile su tutte le questioni di governo . Tuttavia, nel

corso del tempo, la teoria della sovranità è stata oggetto di critiche e riformulazioni. Ad esempio, il

filosofo Jean-Jacques Rousseau ha sostenuto che la sovranità appartiene al popolo e non ad un

sovrano assoluto. Secondo la sua teoria, la sovranità è un potere condiviso tra i cittadini, che

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delegano parte di questo potere a un governo rappresentativo . Questa idea è stata poi ripresa da

John Locke, filosofo inglese del XVII secolo e uno dei massimi esponenti della teoria democratica

moderna, il quale sosteneva che il potere politico deriva dal consenso dei governati e che il governo

ha il dovere di proteggere i diritti naturali dei cittadini. Questo modello di democrazia si basa su

principi fondamentali come l'uguaglianza politica, la libertà individuale, la partecipazione attiva e la

responsabilità politica, che sono essenziali per garantire la legittimità e l'efficacia del governo

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rappresentativo . Inoltre, la sovranità è stata spesso oggetto di conflitti e tensioni tra gli Stati e tra

gli Stati e le organizzazioni internazionali. Ad esempio, la sovranità degli Stati è stata messa in

discussione dalla creazione di organizzazioni sovranazionali come l'Unione europea, che hanno la

capacità di adottare decisioni vincolanti per gli Stati membri. L'adesione da parte di uno Stato

all'UE comporta l'accettazione di una serie di regole e norme comuni, che riguardano diversi ambiti

come l'economia, la politica estera, la giustizia e la sicurezza. In questo senso, si potrebbe dire che

l'Unione europea rappresenta una forma di condivisione della sovranità statale tra gli Stati membri, i

11 A. Di Bello, Sovranità e rappresentanza: la dottrina dello Stato in Thomas Hobbes, Napoli, Istituto Italiano per gli

Studi Filosofici, 2010, p. 82 e ss.

12 J. J. Rousseau, Il contratto sociale, 1762, Libro I, Cap. VI, p. 68.

13 Si veda, sul punto, l’articolo di M. Mancini del 21 marzo 2021 intitolato “John Locke e il fondamento consensuale

del governo”, in Medium.com, http://bitly.ws/JwPX.

quali si impegnano a collaborare e a prendere decisioni comuni su questioni di interesse comune.

Tuttavia è importante sottolineare che la sovranità degli Stati membri non viene completamente

soppressa dall'adesione all'UE, poiché i Paesi europei conservano la loro autonomia politica e

giuridica, e mantengono il potere decisionale su questioni che non sono di competenza europea.

Inoltre, l'Unione è una comunità di diritto, il che significa che ogni decisione presa a livello europeo

deve essere basata sul rispetto dei trattati e delle leggi europee, e deve tenere conto degli interessi di

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tutti gli Stati .

2.2. Le Istituzioni pubbliche

Le istituzioni pubbliche costituiscono l'insieme degli organi che hanno il compito di governare

l'ordinamento giuridico e di far rispettare le norme giuridiche. Risulta di notevole importanza notare

che le istituzioni pubbliche sono entità che agiscono in nome dello Stato e sono investite di potere

pubblico. Esse sono responsabili della creazione, dell'applicazione e dell'interpretazione delle leggi,

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così come della tutela dei diritti e delle libertà fondamentali dei cittadini . Le istituzioni pubbliche

possono essere suddivise in diverse categorie, tra cui il potere esecutivo, il potere legislativo e il

potere giudiziario. Il potere esecutivo è rappresentato dal capo dello Stato e dai ministri, che hanno

il compito di eseguire le leggi e di amministrare il paese. Inoltre, il potere esecutivo è responsabile

della politica estera e della sicurezza nazionale. Il potere legislativo è invece rappresentato dal

parlamento, che ha il compito di creare e modificare le leggi. Il parlamento può essere composto da

una o più camere, a seconda del sistema politico del paese. Infine, il potere giudiziario è

rappresentato dai tribunali, che hanno il compito di interpretare le leggi e di risolvere i conflitti

giuridici. I giudici sono indipendenti e devono agire in base alla legge, senza essere influenzati da

alcun tipo di pressione politica. Tuttavia, nonostante la suddivisione dei poteri, l'interazione tra le

autorità pubbliche è fondamentale per il corretto funzionamento dell'ordinamento giuridico. Ad

esempio, il potere legislativo può creare le leggi, ma è il potere giudiziario che ha il compito di

interpretarle e di applicarle. Inoltre, il potere esecutivo può emanare decreti e regolamenti, ma

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devono essere conformi alla Costituzione e alle leggi . Inoltre, le autorità pubbliche hanno il potere

di prendere decisioni che possono avere un impatto significativo sulla vita dei cittadini. Ad esempio,

possono emanare regolamenti che disciplinano la circolazione stradale, la sicurezza alimentare,

l'ambiente e altri aspetti della vita quotidiana. Inoltre, possono adottare decisioni in merito alla

tassazione, alla salute, all'istruzione e alla sicurezza sociale. Tuttavia, è importante che le autorità

14 Consultare il sito Parlamento Europeo alla pagina Fonti e campo di applicazione del diritto dell'Unione europea

[ultima consultazione: 15.06.2023].

15 J. I. Haidar, "Impact of Business Regulatory Reforms on Economic Growth", in Journal of the Japanese and

International Economies, Elsevier, Vol. 26(3), settembre 2012.

16 R. Bin, G. Pitruzzella, Diritto costituzionale, Torino, Giappichelli, 2014, p. 75.

pubbliche agiscano in modo responsabile e nel rispetto della legge. Inoltre, devono essere soggette a

un adeguato controllo, per evitare abusi di potere e violazioni dei diritti fondamentali dei cittadini. Il

controllo può essere esercitato da altri organi dell'ordinamento giuridico, come le corti di giustizia o

le autorità indipendenti.

2.3. Le norme giuridiche

Le norme giuridiche costituiscono l'elemento fondamentale dell'ordinamento giuridico. Si tratta di

regole scritte o non scritte che indicano il comportamento lecito o illecito dei soggetti all'interno

dell'ordinamento, e quali conseguenze giuridiche derivano dal comportamento dei soggetti

interessati. La creazione e l'applicazione delle norme giuridiche sono quindi due fasi fondamentali

del processo legislativo, che rappresentano la sintesi tra le esigenze della società e i valori e le

finalità dell'ordinamento. Le norme giuridiche possono essere suddivise in due grandi categorie: le

norme di diritto privato e le norme di diritto pubblico. La differenza fondamentale tra le due risiede

nella diversa finalità a cui esse si rivolgono: il diritto privato si occupa della di regolare i rapporti tra

i soggetti privati, mentre il diritto pubblico ha come obiettivo la regolamentazione dei rapporti tra i

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soggetti pubblici e privati . In particolare, il diritto pubblico si occupa di regolare i rapporti tra i

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cittadini e la Pubblica Amministrazione , le attività di quest’ultima e la sua organizzazione, nonché

le modalità di esercizio dei poteri pubblici. La ratio che fonda il diritto pubblico è l'interesse

pubblico, ovvero la tutela degli interessi della collettività, e questa finalità è perseguita dall’operato

della Pubblica Amministrazione, il tutto deriva dalla necessità di garantire il benessere collettivo e

la tutela dei diritti e delle libertà dei cittadini. Tale interesse rappresenta, quindi, la giustificazione

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per l'esercizio dei poteri della Pubblica Amministrazione . Correlato all’interesse pubblico vi è il

carattere autoritativo della PA che deriva dalla sua funzione istituzionale e dalla necessità di

garantire l'efficacia e l'imparzialità delle sue decisioni. La Pubblica Amministrazione, infatti, deve

agire con autorità per poter tutelare l'interesse pubblico e garantire il rispetto delle leggi e delle

norme. In sostanza, il carattere autoritativo della PA si traduce nella sua capacità di imporre il

rispetto delle sue decisioni e di esercitare i propri poteri anche nei confronti di soggetti priv

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Publisher
A.A. 2025-2026
11 pagine
SSD Scienze giuridiche IUS/01 Diritto privato

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher davide_a_95 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Diritto privato e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Piemonte Orientale Amedeo Avogadro - Unipmn o del prof Rossi Mario.