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MEDIO ORIENTE
AMERICA LATINA
Diritto degli europei a dominare il mondo = dopo la fine della prima guerra mondiale, quando
si tratta di decidere cosa fare dell'Impero ottomano che è crollato sotto il peso della sconfitta,
Sono gli europei che decidono e sono gli europei che si spartiscono con un sistema che non è
proprio coloniale ma quasi, quello dei mandati, si spartiscono i pezzi dell’impero ottomano
sulla base dell’idea che quei paesi non sono in grado di amministrarsi da soli e che solo gli
europei siano in grando di farlo, perché gli europei hanno un'idea di come funziona
l'amministrazione di come quello Stato può essere gestito.
Colonialismo
«In età moderna e contemporanea, l'occupazione e lo sfruttamento territoriale realizzati con
la forza dalle potenze europee ai danni di popoli ritenuti arretrati o selvaggi. Per molti versi la
storia del colonialismo può essere fatta iniziare con la scoperta dell'America da parte di C.
Colombo (1492).»
[da: Enciclopedia Treccani on line]
Si realizza con la forza ma sulla base dell’dea della superiorità dell’uomo bianco.
«Il fardello dell’uomo bianco»
Rudyard Kipling, scrittore inglese nato in India, scrive la poesia con questo titolo nel
• 1899
Colonialismo: imperialismo presentato come una missione civilizzatrice
• La Prima guerra mondiale e il suo impatto su questa visione: crisi della civiltà europea.
•
L’uomo bianco in virtù di questa superiorità, ha un dovere che può essere anche pesante
ovvero quello di gestire e amministrare gli altri popoli, una vera e propria missione =
civilizzare chi è inferiore.
Questa idea di superiorità, gli indiani che vengono reclutati e inviati a combattere sui fronti
della guerra europea cominciano a farsi alcune domande sulla questa grande civilizzazione
europea.
Cosa succede nei mondi extraeuropei nei decenni tra le due guerre?
La modernizzazione fuori dall’Occidente
Civiltà in fase di trasformazione e modernizzazione, come in Occidente
• Modelli politici occidentali, ma con originali rielaborazioni in Asia, Africa e America
• Latina.
In Asia, Africa e America Latina si diffondono modelli politici occidentali che vengono
rielaborati dalle elites locali e adattati a quei contesti per trasformarli in strumenti di
emancipazione e liberazione di quei popoli.
Quali sono le ideologie?
- Nazionalismo come liberazione dal dominio straniero
in Asia ma non solo, vogliono liberarsi dal dominio straniero è un nazionalismo difensivo
non offensivo. È una logica non imperiale.
- Comunismo
l'idea di una società senza disuguaglianza e in cui tutti hanno un minimo garantito, ha una
grande forza anche in contesti dove non ci sono gli operai.
Penetrazione dell’ideologia comunista nel
mondo
GIAPPONE
È un nazionalismo tra virgolette all'europea, è un nazionalismo espansionista e imperialista. Il
Giappone è l'unico Paese fuori dall'Europa e dagli Stati Uniti, che è un Paese industrializzato.
Dalla fine dell'Ottocento i giapponesi attuano un processo analogo a quello che avviene in
altri Paesi come L’Italia e la Germania. Combinandosi con questa industrializzazione, si
sviluppa un'ideologia fortemente espansionista. C'è un ruolo molto forte dei militari nel
governo del Giappone e il Giappone comincia a fare quello che le potenze europee hanno
fatto in Asia, in Africa e poi anche in Europa nella prima guerra mondiale, cioè cercare di
ingrandirsi occupando altri territori. Cina: 9,5 milioni di km quadrati (= oltre 30
volte l’Italia)
- Modernizzazione industriale nei decenni finali dell’800 (unico Paese non occidentale):
industria siderurgica e meccanica
Ruolo dell’esercito e “militarizzazione” della politica > peso dei militari nel governo
• Nazionalismo ed espansionismo: occupazione per iniziativa dei militari in Manciuria
• (nord della Cina e sud della Russia)
1937: consolidamento di un governo appoggiato dai militari, che ristabilisce l’autorità
• dell’imperatore
1937: aggressione militare alla Cina
•
CINA 1912, fine impero e proclamazione della Repubblica
• è crollato l'impero che era fortemente indebolito: dalla metà circa del Seicento fino al
1912 si susseguono tutta una serie di dinastie e il crollo è dovuto alla debolezza interna
di questa ultima dinastia in Cina.
Le politiche imperialistiche dell'Occidente che avevano costretto la Cina dalla metà
dell'Ottocento a subire una serie di umiliazioni, con cessioni di porti o comunque di
parti del territorio e necessità di accettare le decisioni delle potenze europee
soprattutto sulla parte costiera esclusivamente sulla parte costiera del territorio,
avevano indebolito molto l’autorità centrale.
1923, governo nazionale a Nanchino
• Frammentazione politica: i “signori della guerra” detengono il potere militare e politico
• nelle province, il governo nazionale è debole.
i signori della guerra sono soggetti privati che detengono il potere anche politico in
parti del territorio della Cina, di estensione 30 volte dell’Italia. Sono soggetti che hanno
anche pezzi di esercito sotto il loro controllo.
Si organizzano questi signori della guerra per reagire all'attacco del Giappone
all'espansionismo giapponese.
Mentre ci sono da un lato i signori della guerra e dall’altro i giapponesi, è penetrata
fortemente in Cina l'ideologia comunista.
Reazione all’espansionismo giapponese in Manciuria: i nazionalisti di Chiang-Kai-Shek
• nel 1928 controllano il governo centrale ma si sviluppa la guerriglia comunista
IL COMUNISMO IN CINA - Partito comunista cinese: 1921
Il leader comunista Mao Tse Tung inizia negli anni ’20 la cosiddetta «lunga marcia»:
appoggio dei contadini
nuova tecnica di lotta: guerriglia
la “lunga marcia” fino alla conquista del potere (1949)
il leader del Partito comunista cinese e ha un grande successo tra i contadini e inventa una
nuova tecnica basata sul consenso, sul fatto che conosce molto bene il territorio in cui si
muove.
- come funziona la guerriglia, che diventerà poi una tecnica impiegata in tanti altri
contesti, non solo dell'Asia?
Con attacchi e ritirate. Quello che fa Mao in un percorso molto lungo, cronologicamente
e anche geograficamente, si sposta con il suo esercito sempre più folto nel territorio
della Cina, attaccando le forze nazionaliste e un potere centrale molto debole, fino ad
arrivare alla conquista del potere nel 1949, quindi dopo la Seconda guerra mondiale.
Non è una guerra: Sono una serie di attacchi a forze regolari del governo centrale o alle
forze di questi signori della guerra e che portano Mao a conquistare definitivamente il
potere dopo lunghissimi anni di lotta e a imporre questo nuovo metodo di
combattimento di chi ha forze molto fedeli ma che sono inferiori dal punto di vista del
numero e degli armamenti. Hanno un vantaggio, ovvero che conoscono molto bene il
territorio in cui si muovono e sono contadini che credono nella lotta che stanno
sostenendo.
L'idea che con l'industrializzazione, con la vita nelle grandi città le persone si allontanino non
solo dal modo di pensare tradizionale, ma anche all'idea che, per esempio la religione sia
centrale nelle loro vite l'idea che si vada verso un progressivo secolarizzazione laicizzazione e
non si è verificata in tante società che hanno conosciuto un processo di secolarizzazione ma
poi sono tornate a rimettere la religione al centro.
INDIA È la principale colonia inglese: 1 milione di soldati
indiani combattono con gli inglesi nella Prima guerra
mondiale.
Problema religioso: divisione tra indù e musulmani, che
gli inglesi alimentano e sfruttano a proprio vantaggio
1935: Costituzione che garantisce più autonomia.
L’india era fino alla fine della Seconda guerra mondiale, era la più importante colonia inglese.
Aveva un'estensione che era molto maggiore dal punto di vista territoriale dell’attuale India
perché gli inglesi avevano occupato tutta una serie di territori che loro denominava India ma
che oggi sono altri Stati indipendenti: Pakistan e il Myanmar, ex Birmania, Bangladesh, pezzi
del territorio del Nepal e di un altro Stato oggi indipendente che si chiama Bhutan.
L'India era un Paese enorme, ma era anche un Paese profondamente diviso al suo interno tra
due grandi appartenenze religiose la religione: la religione induista e quella islamica.
Gli inglesi per governare questo enorme territorio con una enorme popolazione e con i loro
funzionari fruttavano molto la divisione religiosa e la alimentavano con la loro
amministrazione, per esempio assegnando delle quote nelle diverse branche
dell'amministrazione a alle diverse.
In India, anche in conseguenza di quello che è successo nella Prima guerra mondiale, per
impulso delle élites del paese, nasce un movimento indipendentista che chiede l'autonomia e
lotta per l'autonomia dell'India dal dall'impero.
Gli inglesi avendo a che fare appunto con un territorio enorme e con una popolazione che
straordinariamente superiore dal punto di vista numerico a quello che le forze inglesi possono
mobilitare in India, perché gli inglesi sono indeboliti alla fine della guerra, si rendono conto
che il mondo che avevano dominato, sta cambiando e anche i rapporti di forza.
Concedono una costituzione agli indiani che garantisce forme di autonomia molto più ampie –
1935. GHANDI
Studia a Londra, lavora come avvocato in Sudafrica, rientra quindi in India.
Un metodo nuovo di azione politica: la «non violenza»
sit in
Utilizza forme pacifiche di lotta: boicottaggio delle merci inglesi, marce e di
protesta
Si impegna a liberare l’india dal dominio inglese sulla base delle idee occidentali ma anche
sulla base di una profonda identità propria che è quella di un appartenente alla religione indù
che attua i principi della lotta non armata per raggiungere l’indipendenza dell’india.
La lotta non armata si fa con marce, con boicotaggio ( io mi rifiuto di acquistare i prodotti che
gli inglesi vendono o rivendono all'India; ).
Come funzionava il sistema si sfruttamento delle colonie?
- I paesi industrializzati, che erano quelli la madrepatria, l'Inghilterra, la Francia,
prendevano le materie prime delle colonie, le portavano nelle madrepatria o le
lavoravano nelle stesse colonie e poi rivendevano i prodotti industriali ai cittadini delle
colonie.
Alla lotta non armata gli inglesi reagiscono con la forza.
SALT MARCH 1930
Questo nuovo metodo