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REAZIONI CHE AVVENGONO

Succede che un substrato ridotto, in presenza di ossigeno e di enzimi che fanno parte delle ossidasi, verrà ossidato e si ha la produzione di perossido d'idrogeno. Questo perossido prodotto verrà utilizzato per ossidare altri substrati; quindi un altro substrato ridotto entrerà in contatto con il perossido d'idrogeno in presenza di un enzima che è la catalasi e si ha nuovamente il substrato ossidato e questa volta produzione di acqua.

L'eccesso di perossido d'idrogeno, sempre dalla catalasi, verrà trasformato in acqua e ossigeno. Quindi i perossisomi sono organelli che utilizzano l'ossigeno molecolare per tutta una serie di reazioni ossidative che generano perossido d'idrogeno che però viene a sua volta utilizzato o detossificato dalla catalasi per ossidare altri substrati.

GLIOSSISOMI

I gliossisomi e i perossisomi sono lo stesso organello solo con funzioni leggermente diverse. I gliossisomi oltre...

A contenere ossidasi e catalasi e tutti gli altri enzimi contengono in più altri enzimi specializzati in una via bio-sintetica detta che permette di convertire i lipidi in zuccheri. Quindi questi ciclo del gliossilato lipidi, che derivano dall'idrolisi ad opera delle lipasi dei trigliceridi, vengono trasferiti ai gliossisomi e vengono utilizzati per la produzione di energia oppure entrano nel ciclo del gliossilato e vengono ossidazione trasformati in zuccheri che servono per la costruzione della parete. Gli enzimi coinvolti nel ciclo del gliossilato sono la malato sintasi e la isocitrato liasi.

Nelle foglie questi organelli sono abbondanti in prossimità dei cloroplasti e dei mitocondri. Infatti nelle foglie i gliossisomi partecipano ai processi di fotorespirazione in cui c'è una interazione tra queste tipologie di organelli.

IN COSA CONSISTE IL CICLO DEL GLIOSSILATO? Si hanno i corpi oliosi ripieni di trigliceridi che si fondono con la membrana del tonoplasto.

Nel monolayer del corpo olioso vengono inserite delle lipasi che scindono gli acidi grassi dal glicerolo e vengono trasportati ai gliossisomi. Gli acidi grassi subiscono un processo ossidativo disi forma l'acetilcoenzima che entra nel ciclo del gliossilato dove operano i 2 enzimi caratteristici: l'ossidazione, adei gliossisomi ovvero l'isocitrato liasi e la malato sintasi. Entra acetilcoenzima a, esce acido succinico che viene trasportato ai mitocondri, entra nel ciclo dell'acido citrico, fuoriesce dai mitocondri come acido malico che nel citosol verrà convertito, tramite una serie di reazioni, in saccarosio. Il ciclo del gliossilato, quindi, permetterà la conversione degli acidi grassi in zuccheri. Il ciclo del gliossilato permette, quindi, alla giovane piantina, che non è in grado di produrre i propri zuccheri attraverso la fotosintesi, di sintetizzare scheletri carboniosi, cioè blocchi di costruzione zuccheri per la costruzione di strutture.

cellulari utilizzando i lipidi di riserva.(parete, produzione di energia)

Giorgia Arcadi VACUOLO

Organello caratteristico delle cellule vegetali ma sono presenti anche in altri organismi con funzioni differenti.

Il delle cellule vegetali svolge una miriade di funzioni. Ha il ruolo di soluti. I vacuolivacuolo accumulare acqua esono organelli a tutti gli effetti perché sono delimitati da una membrana sempre costituita da un bilayer cheprende il nome di tonoplasto. Questa membrana racchiude al suo interno uno spazio che inizialmente sembravavuoto ma in realtà è riempito da una sospensione colloidale detta o costituitosucco vacuolare ialoplasmaprevalentemente da acqua ma sono disciolte anche tantissime molecole o ioni (proteine di riserva, proteine. Sicuramente al suo interno non si troverà cellulosa.enzimatiche, acidi organici, zuccheri, pigmenti, qualsiasi molecola)

Il vacuolo è un organello che occupa gran parte del volume cellulare: può occupare

Una piccola percentuale del volume cellulare, soprattutto nelle cellule giovanili, dove ancora non è avvenuto il processo di espansione, può essere occupata dai provacuoli, che sono piccoli. Oppure può occupare un volume più importante, che può andare dal 30% oltre al 90%.

Nelle cellule meristematiche, cioè nelle cellule giovani in fase di continue divisioni, i vacuoli sono sotto forma di provacuoli, sono numerosi e sono diffusi all'interno di tutta la cellula. Questo tipo di vacuolizzazione prende il nome di diffusa.

Man mano che la cellula meristematica va incontro ad un processo di vacuolizzazione, espansione e differenziamento, succede che l'acqua entra nelle cellule, si accumula all'interno di questi provacuoli. L'acqua spinge sulle pareti cellulari che cedono in modo controllato alla pressione e permettono l'espansione cellulare. Man mano che l'acqua entra, i vacuoli diventano sempre più grandi.

più grandi. Dapprima saranno divisi fra di loro dalle briglie citoplasmatiche dove ci stanno i flussi citoplasmatici e quando la cellula è completamente espansa, in molte cellule si realizza una situazione in cui si forma un unico grosso vacuolo che prende il nome di vacuolo centrale e questo tipo di vacuolizzazione è detta centrale.vacuolizzazione

ORGANIZZAZIONE STRUTTURALE

La vacuolizzazione centrale è caratterizzata dalla presenza di un unico grande vacuolo ed è caratteristica di alcuni tessuti, per esempio del tessuto parenchimatico clorofilliano che fa parte del mesofillo foliare (mesofillo = parte di mezzo che si trova nella foglia), oppure la si trova in altre tipologie di cellule parenchimatiche come i parenchimi acquiferi, oppure nei parenchimi dei frutti oppure nelle cellule epidermiche.

La vacuolizzazione diffusa è caratterizzata dalla presenza di tanti piccoli vacuoli diffusi nel citosol e la si trova nelle cellule meristematiche, nelle cellule parenchimatiche dello...

e del (trasporta linfa grezza) (trasporta linfa, nelle cellule del periciclo e nelle cellule secretrici) (guaina di cellule che si troverà nella parte più centrale della radice)secretrici. (perché la loro funzione è quella di secernere materiale all'esterno) Inoltre ci sono anche delle cellule dove si può avere una rapida interconversione tra una vacuolizzazione centralediffusa; per esempio le cellule motrici del pulvino di Albizia. La transizione da unacentralediffusa a una diffusa permette quei movimenti nastici che permettono alla foglia di rispondere a tanti stimoli con ritmo circardiano. Il è la membrana che delimita il vacuolo. È costituita da un bilayer, contiene lipidi e proteine(quindi è come tutte le membrane è asimmetrica e la superficie rivolta verso l'esterno è molto più ricca di lipoproteine), proteine rispetto a quella

rivolta verso l'interno.Il tonoplasto è costituito da lipidi, fosfolipidi, steroli e glicolipidi. Rispetto alla membrana plasmatica i fosfolipidi sono meno abbondanti perché la maggior parte dei lipidi sono glicosilati. Questa struttura è molto simile alla membrana tilacoidale. Anche gli steroli presenti sono prevalentemente glicosilati. Oltre alla componente lipidica nella membrana sono presenti tante altre proteine, alcune transmembrana, altre associate con la membrana stessa.

Le principali proteine sono pompe protoniche, proteine carrier, proteine canale, catene redox e degli+(H - ATPasi)enzimi. Molte di queste proteine che attraversano il tonoplasto sono glicosilate, possono essere N-glicosilate oppure Ossi-glicosilate, e di solito la componente glicidica è rivolta verso il succo vacuolare.

Il lume vacuolare, topologicamente, può essere messo in stretta relazione con lo spazio esterno. Cioè la cellula osecerne qualcosa

All'esterno o la butta nel lume vacuolare per essa è la stessa cosa. Infatti una delle funzioni del vacuolo è quella di contenere alcune sostanze di scarto per la cellula stessa.

Ciò che rende le membrane funzionali, inoltre, non è la componente lipidica ma quella proteica.

SISTEMI DI TRASPORTO

A livello del tonoplasto sono presenti differenti sistemi di trasporto.

Come l'H - ATPasi non di tipo P ma di tipo V perché sta sulla membrana del vacuolo, ma sostanzialmente svolge le stesse funzioni: consuma ATP per pompare protoni all'interno del succo vacuolare.

Poi la di tipo V che consuma pirofosfato per trasportare all'interno un protone.

Poi si ha tutta una serie di antiporto. Molti di quelli in antiporto utilizzano, per trasportare il secondo composto contro gradiente, quella differenza di concentrazione di protoni che è stata creata dalle pompe.

protoni che entrano contro gradiente sono per esempio il calcio, il sodio, il magnesio, i nitrati, lo zinco, tutti quegli ioni che servono alla cellula per vivere. Poi ci stanno alcuni ioni come isolfati che invece vengono portati all'esterno con i protoni. Il fosfato organico invece entrerà con uniporto.

Poi ci sarà la calcio, la Ca-ATPasi, e poi tutta una serie di che si aprono in risposta a particolari stimoli e che permettono il deflusso, oppure l'ingresso o la fuoriuscita di cloro e di tanti altri ioni.

Poi un particolare tipo di trasportatore sono le che permettono l'ingresso o la fuoriuscita di acqua.

Altro trasportatore molto importante è il che consuma ATP per trasportare tante diverse sostanze nel vacuolo, sostanze che possono essere molecole legate al glucosio, sostanze di scarto, ecc.

Questi trasportatori ABC permettono di far entrare all'interno del vacuolo sostanze che sono o nocive per

lacellula oppure che vengono compartimentalizzate nel vacuolo con funzione di difesa. Abbiamo detto che molti dei trasportatori che operano a cavallo del tonoplasto sono degli antiportatori o deisimportatori e che molto spesso scambiano qualcosa utilizzando quel gradiente elettrochimico prodotto dalle pompe H - ATPasi e pirofosfatasi. Questo concetto viene spiegato dal cosiddetto chemodello chemiosmotico che spiega come alcuni soluti vengano trasportati senza consumo diretto di energia ma con un consumo indiretto. Si hanno la pirofosfatasi e la H - ATPasi che consumano energia, sottoforma di ATP o pirofosfato, per pompare all'interno protoni che si accumulano all'interno del succo vacuolare. Si formerà così un ambiente caricopositivamente all'interno e uno carico negativamente all'esterno. Questa differenza di potenziale transmembrana verrà utilizzata da una serie di trasportatori che ributtano fuori i protoni ma contemporaneamente fanno entrare sodio.

Il calcio e il saccarosio sono presenti all'interno del vacuolo.

Dettagli
Publisher
A.A. 2021-2022
81 pagine
SSD Scienze biologiche BIO/01 Botanica generale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher gioarc di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Botanica generale e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università del Salento o del prof Lenucci Marcello Salvatore.