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ANEURISMI DEGENERATIVI
Perdita di capacità elastica dell’arteria
• Studi istologici
– Riduzione spessore parietale
– Tonaca intima: lesioni ats
– Tonaca media: riduzione-assenza di fibre elastiche, infiltrato linfomonoplasmacellulare
• Studi biochimici
– Riduzione contenuto di elastina (10 mg/cm AAA vs 22 mg/cm controllo)
– Incremento peptidi derivati dall’elastina (19.3 microg/cm AAA vs 7.2 microg/cm controllo)
– Incremento collagene solubile (12.7 mg/cm AAA vs 1.8 mg/cm controllo)
Non si è ancora individuato la causa principale degenerativa dell’elasticità
• Familiarità
Vi è un 13-29% di possibilità nei fratelli maschi di avere aneurismi se si ha familiarità con un pz affetto
da aneurisma, consiglio a follow-up medici nei parenti con età > 40 anni.
• Difetti genetici
Alterazioni braccio lungo del cromosoma 16
STORIA NATURALE
L'aneurisma, con il tempo, tende a crescere e quando raggiunge alcune dimensioni
vi è il rischio di rottura del vaso, provocando emorragia e morte. È una patologia
irreversibile, non si può guarire in modo autonomo.
La rottura è un evento drammatico ed è necessario intervenire
prima della rottura, decorrendo in prossimità della colonna
vertebrale la rottura può versarsi nel retro peritoneo
Libera: nel retroperitoneo con grande perdita di sangue.
Tamponata: il sanguinamento viene arrestato; il pz viene
operato d’urgenza.
- Crescendo, l’aneurisma può erodere la parete delle viscere
duodenale che può determinare la rottura della parete del
duodeno, riversando così il sangue nell’apparato digerente.
- Si può verificare la rottura di un vaso venoso che passa a
fianco all’aorta, sulla destra (v. Cava inf), l’aneurisma erode la parete della vena,
rompe il vaso provocando shock emorragico e tamponamento cardiaco.
88% mortalità globale aneurisma, è necessario intervenire quando il diametro
dell’aneurisma nell’uomo supera i 5.5 cm; nella donna si interviene con
diametro < 5cm, con nuovi studi potrà variare questo diametro limite di
intervento.
Quando l’aneurisma raggiunge i 5 cm il 25% dei casi, dopo 5 anni vi è rottura del vaso
FATTORI CHE INCREMENTANO LA ROTTURA DEL VASO:
Elevata PA media
Fumo
Insufficienza respiratoria
Morfologia
-CLINICA:
Normalmente gli aneurismi sono asintomatici ma si può presentare:
– Dolore epigastrico
– Dolore lombare
– Sintomi da compressione delle vie urinarie
– Sintomi da compressione del tubo gastroenterico
– Ischemia acuta periferica (tromboembolia)
Aneurisma rotto: shock con dolore addomino-lombare (rottura in retroperitoneo); shock con
sanguinamento intestinale ed edema agli arti inferiori (fistola aorto-enterica) , scompenso cardiaco
(fistola aorto-cavale)
ANEURISMA VERO - dilatazione che coinvolge tutte e tre le tonache
PSEDUOANEURISMA - Aneurisma iatrogeno (provocato dai sanitari), non colpisce tutte e tre le
tonache
ESAMI:
Esame obiettivo: nelle persone molto magre si vede una
protuberanza sull’addome che pulsa
Esami strumentali: definire la presenza, diametri e
morfologia e l’estensione dell'aneurisma (prossimale e
distale)
Gold standard: ecocolordoppler dove si vede il lume
dove scorre il sangue e parte periferica;
Angiografia è un’ecografia addominale consigliata dopo i
50 anni se si ha familiarità
Angiotac: Appena si individua l’aneurisma è necessario effettuare questo esame che ci dà tutte
le indicazioni possibili sull’aneurisma
TERAPIA CHIRURGICA
Aneurisma rotto – intervengo con correzione in emergenza (33-
75% mortlità)
Intervengo in elezione con una correzione quando l’aneurisma
supera il diametro d’emergenza (>5cm) attraverso la chirurgia
convenzionale che si avvale della sostituzione dell’aorta
con una protesi. (0-3% mortalità)
C'è la possibilità di intervenire in ambito endovascolare,
inserendo un’endoprotesi passando per le arterie femorali,
salendo dalle iliache e arrivando all’aorta rivestendola con una
protesi che la isola dal circolo per impedirne la rottura.
Endoprotesi è più grande dell’aorta addominale normale
aderendo sulle pareti evitando lo spostamento. In questo caso i
trombi materiale fibrinolitico, rimarrà nella parete. Non sempre
la chirurgia vascolare può essere effettuata.
TAC molto importante nella chirurgia endovascolare per valutare
stato completo delle arterie
Tecnica Open (incisione xifopubica) - Aorta addominale viene aperta, inserita la protesi e ricucita
attorno l’aorta come protezione, all’interno dell’aneurisma troveremo materiale fibrinogeno poiché
l’organismo tenta di compensare e proteggere il vaso.
Il pz tollererà al 100% la protesi senza rischio di rigetto e nessuna terapia antiaggregante o coagulante.
ARTERIOPATIE OSTRUTTIVE CRONICHE PERIFERICHE (AOCP)
Si definisce AOCP un processo di invecchiamento della
parete vascolare arteriosa con progressiva crescita di
placche aterosclerotiche che occupano il diametro del vaso
con conseguente minore afflusso di sangue negli arti
inferiori specialmente nei muscoli, provocando dolore in
base all’altezza dell’occlusione (claudicatio – dolore a
camminare, mi fermo mi passa poi ritorna)
-EZIOLOGIA:
Aterosclerotica nella maggior parte dei casi, colpisce i
maschi tra i 50/70 anni
-FATTORI DI RISCHIO:
Fumo
Diabete mellito
Dislipidemie (colesterolo elevato)
Ipertensione
Età
Obesità
Vita sedentaria
È poli distrettuale, colpisce molti distretti es. Carotidi
colpisce il cervello;
-LE ZONE PIÙ COLPITE
Biforcazione aorto-iliaca
Arteria femorale superficiale e poplitea
Arterie di gamba (a. Tibiale anteriore, posteriore e a. interossea o peroniera)
CLASSIFICAZIONE: (DOMANDA ESAME!!!!)
A seconda della zona individuata facciamo
una classificazione:
1. Stadio: asintomaticità
2. Stadio: claudicatio; il sangue nutre i
muscoli ma se si ha un restringimento,
il sangue non è sufficiente al muscolo
che non produce energia, accumula
acido lattico e il pz percepisce dolore
sul muscolo (2a >200 mt; 2b
<200mt!!!!)
3. Stadio: dolore a riposo
4. Stadio: lesioni trofiche; il tessuto va
in necrosi
-DIAGNOSI:
Anamnesi
Esame obiettivo vascolare: cerco i polsi (femorale, popliteo, tibiali), sappiamo già com’è la
vascolarizzazione del paziente
Ankle brachial index (ABI): rapporto tra la pressione sistolica al braccio e alla caviglia, misurata
mediante il doppler CW
-DIAGNOSI STRUMENTALE:
Ecodoppler: molto utile, diagnostica non invasiva
Angiotac: ci permette di visualizzare in modo preciso il restringimento o la stenosi
Angio RMN
Angiografia: esame molto accurato e qualche volta terapeutico
INDICAZIONI AL TRATTAMENTO:
-Inizialmente si devono correggere i fattori di rischio (es. Fumo di sigaretta) con esercizio fisico;
Necessaria una terapia farmacologica che agisce soprattutto sulla fluidità del sangue (sangue troppo
denso e ricco di colesterolo, dà più problemi=aggregazione piastrinica); utilizzo la cardioaspirina che ha
utilità maggiore sulle coronarie;
Farmaci che abbassano il colesterolo; vasodilatatori
Quando la placca aterosclerotica supera il diametro è necessario intervenire attraverso trattamento
endovascolare o chirurgia
TRATTAMENTO ENDOVASCOLARE
Molto efficace, ripetibile nel tempo; si introduce un catetere nel vaso che supera il punto di
restringimento e viene poi gonfiato un palloncino che dilata il punto di restringimento ripristinando il
buon calibro del vaso
TRATTAMENTO CHIRURGICO
Tromboendoarterectomia: di solito eseguita a livello della
biforcazione femorale, difficilmente trattabile per via endovascolare. È
indicata nei pazienti affetti da claudicatio invalidante o ischemia
critica. (Incisione femorale)
Bypass arteriosi: prendo il sangue e lo immetto dove manca
(ponte=attraverso vena safena o protesi); bypass effettuato su
qualsiasi sito
Terapie conservative: antalgica cronica, vasodilatatori, stimolatore
midollare
Amputazioni: minori come dita del
piede; maggiori come gamba o coscia
ISCHEMIA ACUTA
-Eziologia:
Per il 50% non è aterosclerotica ma embolica e si presenta con ischemia acuta.
L'origine dell’embolia è più frequentemente cardiaca o extracardiaca (aneurismi)
-Sintomi
Dolore, pallore, paralisi, assenza di polsi, atonia muscolare, parestesie
-Trattamento
Spesso è chirurgica con inserimento di cateteri (di solito catetere di Fogarty) con palloncino
che porta indietro la circolazione togliendo il coagulo di sangue.
Farmaci che hanno la capacità di sciogliere il coagulo (fibrinolisi)
-Scopo:
Ripristinare il corretto afflusso di sangue agli organi e muscoli colpiti
PATOLOGIA VENOSA
È distribuito in due sistemi:
Sistema venoso superficiale
Sistema venoso profondo: responsabile del trasporto di
sangue dal vaso al cuore
Il 90% del flusso venoso scorre nel sistema venoso, il 10% in quello
superficiale che può essere asportato tranquillamente se
patologico, sistema a bassa pressione.
Arti inferiori: dal basso verso l’alto e dalla superficie verso la
profondità. Per garantire il percorso univoco del sangue vi sono
delle valvole che si aprono dal basso verso l’alto e si chiudono se il
sangue refluisce al contrario
Verso il cuore con aspirazione del cuore e spremitura del sangue,
contrattura muscolare e la fase di aspirazione del cuore (diastole)
spinge il sangue venoso verso l’alto vincendo la forza di gravità.
Se si ammala una vena (superficiale) e una valvola, la vena si dilata provocando una malattia varicosa.
-MALATTIA VARICOSA
La varice è una dilatazione del sistema venoso superficiale che
si accompagna ad una incontinenza valvolare ed al conseguente
reflusso centrifugo.
Vena principale superficiale è la grande safena che origina dal
malleolo mediale risale fino all’inguine per confluire nella vena
femorale, il punto di giunzione viene chiamato cross safeno-
femorale.
Posteriorente la piccola safena che confluisce nella cross safeno-
poplite
-FISIOPATOLOGIA
Varici primitive o essenziali: non sono dovute ad altre patologie
Varici secondarie: dovute ad un secondo fattore
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