Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
vuoi
o PayPal
tutte le volte che vuoi
DIMOSTRARE LA PRESENZA DELLA LESIONE
DISCRIMINARLA (D.D.)
STADIARLA
SEGUIRLA NEL FOLLOW-UP.
TECNICHE DIAGNOSTICHE NEOPLASIA:
TAC total body
RM
Ecografia
Scintigrafia- PET
NAB
Mediastinoscopia.
PET
PET fornisce nuove informazioni nella maggioranza dei casi, specie per N
anche per M1 insospettato nel 10% dei casi e corregge i falsi positivi della TAC; con la
PET si possono avere falsi positivi e negativi.
Valutazione residuo e recidive post- intervento
DD tra recidiva e fibrosi.
PET: permette di evidenziare la presenza di metastasi ossee.
T: tumore parete mediastino
N: metastasi di circa un 1cm, all’interno dei linfonodi regionali, la prognosi
crolla
M: metastasi in altri organi, metastasi a distanza
Se stadio I A operato, sopravvivenza a 5 anni nel 60% circa dei casi
Doppio rischio: missing cancer; intervento inutile
Sopravvivenza a 5 anni per N0-N1 nel 50% dei casi, per N2 nel 10% dei casi.
Questa stadiazione è importante per valutare se un polmone è resecabile
chirurgicamente o meno, influendo molto sulla sopravvivenza.
N3-> solo correlate metastasi al secondo polmone, escludendo la chirurgia.
VERSAMENTO PLEURICO: presente nel 10& dei casi.
- Versamento pleurico ( 10%)
- Invasione parete ( 5%) con dolore
- Adenopatie ilo-mediastiniche , metastasi (paralisi frenico ricorrente)
- Lesioni satelliti ( T4, M1).
In base al TNM, ho una divisione in stadio 1-2-3-4.
Le stadiazioni sono sempre aggiornate poiché il TNM descrive poi la prognosi del
paziente.
LESIONI SEMISOLIDE: lesioni sfumate, simili a quelle della polmonite
LESIONI SOLITE-A MONETA: lesione che sulla lastra era tondeggiante sulle vecchie
lastre
I criteri fondamentali per la definizione sono:
Dimensioni: < 3 cm (Soglia di detection RX: 1 cm)
Numero: singola
Margini: netti
Forma: rotonda od ovale
Circondata da polmone aerato
Non adenopatie né atelettasia
Spesso asintomatica, scoperta casualmente.
NODULO SINGOLO AL POLMONE
CAUSE:
BENIGNE FREQUENTI ->
Amartoma (10%dei casi,
calcificazioni a pop-corn)
TBC (tubercoloma)
Granulomi
MALIGNE FREQUENTI->
Carcinoma bronchiale
Carcinoide
Metastasi singola (colon, reni, mammella, testa, collo).
CAUSE RARE:
FAV-sequestro
Amiloide
Ascaridi, filaria, echinococco
Cisti broncogene
Micosi (aspergilloma, IPA)
Lipoma
Micobatteriosi
Ascesso
Infarto post-embolico
Nodulo da Ar
Wegener
BOOP.
Uno dei passi fondamentali per la diagnosi, data la relativa scarsità di una semeiotica
affidabile, è reperire, quando possibile, radiogrammi precedenti.
Stabilità di 2 anni per una lesione è in favore di natura benigna.
2 years rule-> raddoppio volume: Rx precedenti, TC screening, tipico tempo
di raddoppio carcinoma bronchiale: 1-18 mesi.
Limiti (scarso valore predittivo)
Oppure Presenza di calcificazioni benigne. Il nodulo sembra un pop-corn, lesioni
benigne. CALCIFICAZIONI BENIGNE
Diffuse (TBC)
Laminate (tubercoloma)
Concentriche
Centrali
Pop-corn (amartocondroma)
Qualche volta presenti anche in tumori maligni.
TC
Conferma presenza del nodulo (dubbio Rx)
Escludere altre lesioni polmonari
Individuare esatta localizzazione
Rapporti con altre strutture
Caratterizzazione o diagnosi di natura.
FALSI NEGATIVI: captazione molto sfumata, noduli piccolissimi, meno di 1cm, non devo
abbassare la guardia ma fare un esame a distanza di tempo.
FIBROBRONCOSCOPIA- BIOPSIA in caso di:
Ca centrali
Ca periferici < 2 cm ( accuratezza 10%)
Ca periferici > 2 cm ( accuratezza 50%)
VIDEOTORACOSCOPIA ASSISTITA
NAB/TAC guidata per lesioni periferiche con diametro > 1 cm ( accuratezza= 43-97%
con 20% pnx)
Nodulo periferico in paziente con problemi respiratori, faccio biopsia torascopica con
rimozione del nodulo e congelamento. Poi ne taglia un pezzo e lo esamina, se è un
tumore si procede con lobectomia. Il paziente quindi esegue diagnosi e terapia
insieme, evitando gradi tagli chirurgici.
LESIONI CENTRALI
Spesso non si vedono negli esami.
- sono più spesso precocemente sintomatiche
- per la loro dimostrazione la Radiologia riveste un ruolo non
sempre fondamentale: le neoplasie centrali possono essere diagnosticate
anche senza il suo apporto.
- Spesso i tumori possono prendere la forma di una cavità, si dice cavitazzione
di un carcinoma.
SEGNO DELLA S-> indica che in una zona è presenta una massa, indicazione
radiologica.
ADENOMA BRONCHIALE
Lesioni a bassa malignità, quasi benigne.
- diverse forme istologiche: carcinoide, carcinoma adenoido cistico,
c. mucoepidermoide
- Neoplasie a basso grado di malignità
- Crescita endo ed extrabronchiale
- Interessano generalmente i bronchi prossimali (air trapping, occlusione
bronchiale, atelettasia, polmonite ostruttiva)
- Talvolta metastasi ai linfonodi mediastinici
- Rare metastasi ad organi extratoracici o ematogene.
Se il paziente non è candidato alla chirurgia per la rimozione, può eseguire una
radioterapia.
Spesso questi pazienti sono messi male, tanto da arrivare alla radio senza diagnosi,
poiché sarebbe troppo pericolosa su tale soggetto.
TRATTAMENTO DI STADIO I E II:
Toracoscopia
Toracotomia esplorativa
Pneumonectomia
Lobectomia
Segmentectomia
Resezione a cuneo.
TRATTAMENTO DI STADIO III E IV:
Il trattamento sistemico, piuttosto che un trattamento localizzato, è consigliato nel
trattamento di stadio III e IV, poiché potrei trovare metastasi diffuse in luoghi in cui
non me le aspettavo.
TRATTAMENTO DI STADIO IIIA CON METASTASI LINFONODALI RESECABILI:
TORACOTOMIA: ultimamente capita che non si effettui la toracotomia, ma si preferisce
fare una VATS.
La toracoscopia in alcuni soggetti è molto meno funzionale di una procedura open.
TRATTAMENTO DI STADIO IIB E IV – N3 SOVRACLAVEARE
Pazienti non candidabili alla chirurgia, quindi necessitano di un trattamento
chemioterapico.
TRATTAMENTO STADIO IV:
tratto la metastasi per poi andare a trattare il tumore primitivo.
METASTASI POLMONARI
- NELLA MAGGIOR PARTE DEI CASI LA POSSIBILITÀ DI CURARE UNA NEOPLASIA
METASTATIZZATA AL POLMONE È AFFIDATA AD UN TRATTAMENTO
CHEMIOTERAPICO
- LA CHIRURGIA HA UN RUOLO LIMITATO ALLE METASTASI POLMONARI CHE
INSORGONO DOPO LUNGHI INTERVALLI LIBERI DA MALATTIA
- UNA QUOTA DI TUMORI (SARCOMI) METASTATIZZA QUASI ESCLUSIVAMENTE AI
POLMONI. IN CASI SELEZIONATI TRATTAMENTO DEL TUMORE PRIMITIVO +
RESEZIONE DELLE METASTASI POLMONARI
- ALCUNI TUMORI (TESTICOLO) SI PRESENTANO CON MALATTIA POLMONARE
DISSEMINATA CHE PUÒ ESSERE ERADICATA CON LA CHEMIOTERAPIA
- ALTRI TUMORI (RENE) SI CARATTERIZZANO PER METASTASI POLMONARI A LENTA
CRESCITA LA ERADICAZIONE HA LO SCOPO DI INCREMENTARE L’INTERVALLO
LIBERO DA MALATTIA.
- CIRCA IL 30% DI TUTTI I TUMORI MALIGNI PRESENTA DIFFUSIONE POLMONARE
- IN QUASI LA METÀ DEI CASI IL POLMONE RISULTA ESSERE LA SOLA SEDE DI
DIFFUSIONE DEL TUMORE PRIMITIVO: es. tumore primitivo al rene, le metastasi
al polmone hanno una percentuale molto alta.
- NEL CORSO DELLA STORIA NATURALE DI UNA NEOPLASIA E’ FREQUENTISSIMA
LA DIFFUSIONE AL PARENCHIMA POLMONARE.
FREQUENZA
SEDE METASTASI POLMONA
PRIMITIVA RI
RENE 50-75
TIROIDE 65
MAMMELLA 60
PANCREAS 25-40
COLON-RETTO 24-40
POLMONE 34
STOMACO 20-30
FEGATO 20
PROSTATA 13-53
OVAIO 10
Fattori predittivi di sopravvivenza dopo resecazione delle metastasi polmonari:
- Numero delle metastasi
- Intervallo libero da malattia
- Isotopo
- Età del paziente
- Tempo di raddoppiamento delle metastasi
- Estensione delle chirurgia.
REGISTRO INTERNAZIONALE DELLE METASTASI POLMONARI
Il progetto di un registro internazionale delle metastasi polmonari fu lanciato
nel 1990 con lo scopo di eseguire una metanalisi della esperienze accumulate dai
maggiori centri americani ed europei di chirurgia toracica per:
1. Definire fattori prognostici significativi
2. Sviluppare un nuovo sistema di classificazione basato sulla sopravvivenza
a lungo termine.
Grazie a questo studio si può fare confronti in base ai dati che abbiamo di
diversi pazienti.
SARCOMA: 42 %
COLON: 14 %
MAMMELLA: 9 %
RENE: 8 %
CELL. GERM.: 7 %
MELANOMA: 6 %
TESTA-COLLO: 5%
APPROCCIO CHIRURGICO
TORACOTOMIA MONOLATERALE 58 %
STERNOTOMIA 27 %
MEDIANA
TORACOTOMIA 11 %
BILATERALE SINCRONA
TORACOSCOPIA 2 %
TIPO DI RESEZIONE
WEDGE RESECTION 67 %
LOBECTOMIA O BILOBECTOMIA 21 %
SEGMENTECTOMIA 9 %
PNEUMONECTOMIA 3 %
FATTORI PROGNOSTICI SIGNIFICATIVI ANALISI UNIVARIATA
INTERVALLO LIBERO DA MALATTIA > ILM: > sopravvivenza
NUMERO DELLE METASTASI < metastasi: > sopravvivenza
TIPO DI TUMORE PRIMITIVO Wilms e Cel Germinali: > sopravvivenza
ETA’ < eta: > sopravvivenza
FATTORI PROGNOSTICI SIGNIFICATIVI INDIPENDENTI ANALISI MULTIVARIATA PER
PAZIENTI RESECABILI
INTERVALLO LIBERO DA MALATTIA
NUMERO DELLE METASTASI
TIPO DI TUMORE PRIMITIVO
METASTASI RESECABILE
NESSUN FATTORE DI RISCHIO:
I DFI ≥ 36 MESI
- METASTASI SINGOLA
-
METASTASI RESECABILE/I
PRESENZA DI 1 FATTORE DI RISCHIO:
II DFI < 36 MESI O
- METASTASI MULTIPLE
-
METASTASI RESECABILE/I
PRESENZA DI 2 FATTORI DI RISCHIO:
III DFI < 36 MESI E
- METASTASI MULTIPLE
-
IV METASTASI NON RESECABILE/I
REGOLA DEI 3: parametri di prognosi per la resezione metastatica polmonare:
tempo di sopravvivenza in base a:
diametro metastasi -3 / +3
numero metastasi -3/+3
diametro +3 / -3
CHEMIOSENSIBILITA’:
NON ESISTONO STUDI RANDOMIZZATI DI METASTASECTOMIA POLMONARE
VERSO TERAPIA MEDICA
I DATI DI SOPRAVVIVENZA NEI PAZIENTI CON METASTASI POLMONARI NON RESECATE
RIPORTANO UNA MORTALITÀ PRESSOCHÈ TOTALE ENTRO 2 ANNI.
QUALE METASTASI TRATTARE E QUANDO?
Requisiti minimi per un trattamento chirurgico con finalità curative:
Il tumore primitivo è controllato o controllabile
Non vi sono metastasi extrapolmonari evidenziabili
Il paziente è in grado di tollerare l’intervento richiesto
Non vi sono valide alternative terapeutiche .
PROBLEMI APERTI: discussione disciplinari del caso, integrazione terapia medica e
chirurgica e pochi operatori che seguono ampie casistiche.