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Malformazioni craniche

CRANIOSTENOSITRIGONOCEFALIA - Fronte a punta - sutura chiusa precocemente rispetto alle altre.

Intervento chirurgico: incisioni coronali + si scolla il cuoio capelluto + riaprire la sutura che era chiusa.

SCAFOCEFALIA - Aumento della lunghezza del cranio.

Intervento chirurgico: riapertura delle suture.

PLAGIOCEFALIA - È un emi-occipite più piatto. Neonati che stanno molto tempo a pancia in su. 2 tipi: posizionale (gemelli che nell'utero hanno poco spazio/ neonati microsomici) o sinostosica.

Quindi dobbiamo considerare se è un problema di suture o un problema posizionale:

Se è una sutura chiusa, vediamo solo la parte interessata, mentre nelle posizionali di solito è simmetrica.

Consideriamo anche la posizione delle orecchie, perché nelle anomalie "posizionali" sono simmetriche.

In caso di presenza di chiusura precoce delle suture, la cosa da capire è quanto impatta sul paziente: se è una sutura sola, impatta poco - se più suture,

vedere che non ci siano segni di compressione encefalica.

CRANIOFACIOSTENOSIS

INDROME DI APERT E CROUZON

Mani e piedi deformati.

Dobbiamo capire quanto l'iposviluppo di mascellare superiore e inferiore influisca su orbita e cranio.

Se l'orbita non cresce in modo adeguato, il bulbo continua a crescere.

L'intervento chirurgico è estremamente importante.

Altre craniofaciostenosimascellari inesistenti + ipoplasia mascellare.

Chiusure precoci di suture no trattamento ortopedico che prevede l'espansioneperchè se mettiamo un espansore del mascellare rapido a pazienti che hanno le suture chiuse, non espandiamo più nulla. In questi pazienti è importante il distrattore esterno, quindi il nostro red.

ARHINIA

Pazienti che nascono senza naso - estremamente rara.

Ricostruzione scheletrica + innesto di cute per riformare la parte interna.

Per il dorso nasale e columella viene presa la costa nasale e ruotata la pelle.

LEZIONE 6 – 19/12/2022

Che differenza

c’è tra un lembo vivo ed un innesto osseo? L'innesto osseo non ha collegamenti vascolari con la zona da ricostruire, si formeranno durante la guarigione, invece il lembo vivo ha già un collegamento vascolare. La differenza biologica è che c'è vascolarizzazione immediata in caso di lembi vivi, quindi si ha guarigione come una ferita per prima intenzione, mentre nel caso dell'innesto il tessuto viene poi sostituito da osso. Innesto: trasferimento di uno o più tessuti da un'area donatrice ad una ricevente con interruzione totale delle connessioni neurovascolari tra la sede di prelievo e l'innesto stesso. Si dividono in: - semplici: costituiti da 1 solo tessuto (innesti cutanei, mucosi, dermici, ossei, cartilaginei etc.); - composti: costituiti da 2 o più tessuti (innesti condro-mucosi, dermo-adiposi, mio-cutanei, etc.). Il processo di ripristino neurovascolare dell'innesto nell'area ricevente è.

definito attecchimento. Tale processo può essere considerato come l'evolvere di un fenomeno di cicatrizzazione per 1° intenzione in cui svolge una funzione attiva solo l'area ricevente. Ciò che mettiamo viene sostituito da tessuto nuovo.

Lembo: trasferimento di un tessuto conservando una connessione vascolare ed eventualmente nervosa, con la sede donatrice, detta peduncolo, che ne garantisce la sopravvivenza. Il lembo libero guarisce come una ferita, quello che mettiamo è già vivo e l'osso si attacca come fosse una frattura.

In caso di radioterapia, gli innesti molto grossi possono far fatica a guarire, quindi non vengono utilizzati innesti ossei in chirurgia oncologica maligna, mentre in quella benigna sì. Un difetto segmentario della mandibola va sempre ricostruito.

Domanda: È l'ideale, ma non sempre è strettamente necessario. Spesso dipende dal tipo di paziente. La chirurgia oncologica è costituita da 2

l'utilizzo di muscolo temporale, lembo peduncolato: tra i più utilizzati è il che ricostruisce il 3° medio del viso. lembi liberi: per ricostruire tutti i tessuti del cavo orale. Per ricostruzioni di tegumenti all'interno del cavo orale e della parte superiore del viso: lembi di varia natura. Per difetti ossei di piccole dimensioni: innesto/lembi liberi contenenti osso. Ex: difetto della lingua, leucoplachia, carcinoma in situ, lesione precancerosa. Possiamo avere casi di con difetto della lingua. Che ricostruzione facciamo? La miglior ricostruzione possibile è nessuna ricostruzione, perché la lingua rimane efficiente. Ci sono situazioni in cui invece sono necessari lembi liberi come: - Lembo libero di avambraccio (ha l'arteria cefalica e la vena cefalica) - Lembo libero di fibula. Oggi software + stampanti 3D chirurgia sofisticata e costosa usa nei casi molto piccoli come: Ex: paziente colpita da ameloblastoma a livello della
mandibola.Ex: carcinoma maligno di piccole dimensioni ma in una pessima posizione del mascellare.
Ricorro alla customizzazione della resezione dell'innesto e, quindi, della ricostruzione: si preleva osso e periostio dal condilo mediale del femore (ottimo sito di prelievo)
Domanda: perché creare un problema/disagio al paziente accedendo e prelevando del tessuto dalla gamba per ricostruzioni del cavo orale? Perché non stamparlo direttamente?
Non siamo ancora in grado di stampare un pezzo di osso: se si riuscisse a stampare qualcosa di simile all'osso, coprendolo con del periostio, si otterrebbe lo stesso effetto.
La ricostruzione con queste tecnologie si usa soprattutto nei casi molto complessi e, in chirurgia ricostruttiva cranio-faciale, l'intervento di ricostruzione più complicato è rappresentato da situazioni cliniche di resezioni andate male post-oncologica: pazienti che hanno fatto chirurgia e chemio a seguito delle quali la qualità di vita

risultainficiata (deformità del viso che può rappresentare un handicap). La tecnologia permette di comprendere le reali dimensioni del difetto e, sulla base di ciò, di customizzare la ricostruzione.

Nel prelievo dell'innesto si prelevano anche tessuti molli in quanto vanno ad accompagnare l'espansione scheletrica (es. lembo libero contenente osso di perone che si porta dietro porzione di cute della gamba).

Domanda: Cosa si usa per ricostruire il perone? Nulla, si rigenera da solo.

Domanda: Si usa mai prelievo dalla teca cranica? Per prelievi extraorali è indicato il prelievo dal perone per le sue caratteristiche di poco riassorbimento; la teca cranica ha diversi impieghi per quanto riguarda le ricostruzioni pre-implantari ma manca di malleabilità, elemento fondamentale.

I difetti anteriori e trasversali sono un'indicazione alla ricostruzione tramite prelievo dalla teca cranica. I difetti posteriori e verticali sono un disastro: ad oggi,

ancora non si sa quale sia la tecnica di rigenerazione migliore in quanto qualsiasi rigenerazione verticale che vada oltre i 3mm porta a un problema di esposizione, tale per cui, dopo due anni, si arriva quasi all'osso basale.

LEZIONE 7: 09/01/2023 ATMASPETTI CHIRURGICI

L'ATM esiste e non è figlia solo dell'occlusione; anzi, l'occlusione può influenzare l'ATM ma non è l'unico fattore e soprattutto non il più importante come si pensava fino a 25 anni fa.

Quali sono le superfici articolari?

  • porzione antero-mediale della testa del condilo
  • porzione anteriore della fossa glenoidea
  • eminenza posteriore del tubercolo

Le superfici articolari sono le strutture rivestite da fibrocartilagine.

Abbiamo poi una struttura interposta, il disco articolare che in un'articolazione normale, separa in maniera netta i 2 compartimenti articolari: il compartimento disco-articolare superiore ed inferiore; questo è estremamente importante.

Perché implica che nella stessa articolazione ci siano due articolazioni e pur essendoci due articolazioni abbiamo un unico mezzo di articolazione dato da un'unica capsula articolare e dai legamenti. Erroneamente infatti si crede che l'articolazione quando viene avanti non debba superare il tubercolo e spesso ancora oggi si parla dal punto di vista radiologico di sub-lussazione, che però dal punto di vista clinico di fatto non esiste, se è vero che più del 70% di pazienti sani hanno un movimento del condilo che supera il tubercolo. Da un punto di vista anatomico è importante ricordare che abbiamo 2 compartimenti articolari non comunicanti, una struttura fibrocartilaginea che si interpone e che ha varie funzioni. "menisco" Parliamo di disco, non di (altrimenti sarebbe un mezzo disco)! Funzioni del disco. Protezione biomeccanica dell'articolazione: soprattutto quando ci sono compressioni eccessive in senso

posteriore e verticale;. Rende congruenti le superfici articolari;. Scarica la forza su una superficie maggiore;. Partecipare indirettamente alla lubrificazione dell'articolazione: con le sue sostanze sinoviali all'interno dell'articolazione;. Facilita i movimenti condilari combinati;. Diffonde il liquido sinoviale. Quanto dovrebbe essere l'apertura a livello interincisivo minimo? Mediamente tra 38 e 40 circa. Sotto i 36 parliamo di qualcosa che limita il movimento. Mediamente si dice che fino a 48-50 può essere accettabile. Gli altri movimenti che valutiamo clinicamente, oltre all'apertura, sono lateralità e protrusione, ma anche la qualità del
Dettagli
A.A. 2022-2023
110 pagine
SSD Scienze mediche MED/29 Chirurgia maxillofacciale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher lorenzopasquali98 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Chirurgia maxillo facciale e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Milano o del prof Giannì Aldo Bruno.