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Tipologie di Carcinoma
Polmonare
Il carcinoma polmonare viene classificato principalmente in due grandi categorie
1. Carcinoma a Piccole Cellule (Small Cell Lung Cancer, SCLC)
- Conosciuto anche come MICROCITOMA, è la forma più aggressiva di cancro ai
polmoni
- Presenta :
- rapida crescita e tendenza precoce alla METASTATIZZAZIONE sia per via
LINFATICA che EMATICA (con formazione di masse LINFONODALI)
- alla diagnosi, circa il 70% dei pazienti presenta già metastasi
- nonostante l'aggressività, risponde discretamente a radioterapia e chemioterapia
- origina frequentemente dai BRONCHI CENTRALI e forma masse visbili alla
radiografia del torace
- di norma, i pazienti risultano INOPERABILI al momento della diagnosi
2. Carcinoma NON a Piccole Cellule (Non Small Cell Lung Cancer, NSCLC)
- In questo gruppo, le metastasi tendono a comparire più lentamente ed a differenza del
SLCLC ha una scarsa chemio e radio-sensibilità
- Si distinguono tre sotto tipi principali :
- CARCINOMA SQUAMOCELLULARE
- origina centralmente (ilare o parailare) con sviluppo ENDOLUMINALE (dai
bronchi PRINCIPALI) e stenosi bronchiale
- può causare ATELETTASIA (=> collasso del parenchima polmonare) per
ostruzione bronchiale
- possibile NECROSI centrale con formazione conseguente di
CANCRO-ASCESSO
- ha una velocità di accrescimento relativamente bassa rispetto agli altri istotipi
=> evidenza clinica si ha quando ha già raggiunto notevoli dimensioni
- ADENOCARCINOMA
- nel 36% si presenta in forma multicentrica con interessamento bilaterale
diffuso
- nel 41% si presenta come un nodulo polmonare solitario
- nel restante 22% dei casi presenta un consolidamento parenchimale
localizzato
- origina dagli alveoli
- è più spesso operabile rispetto alle altre forme, anche se presenta comunque
un alta capacità invasiva
- tende a metastatizzare precocemente (solo il 20% è limitato al torace) con
possibili MICROMETASTASI nei linfonodi
- può svilupparsi anche in modo MULTICENTRICO e BILATERALE
1. (22%) 2. (41%)
3. (36%)
- CARCINOMA A GRANDI CELLULE / INDIFFERENZIATO
- considerato una forma avanzata e meno differenziata di adenocarcinoma
- caratterizzato da una rapida crescita e metastatizzazione PRECOCE
Sintomatologia
I sintomi sono spesso ASPECIFICI, rendendo la diagnosi precoce difficile; i principali segni
clinici comprendono :
• Tosse persistente
• Calo ponderale (dimagramento), spesso correlato a tumore in fase già avanzata
(anche se di base ci vorrebbero mesi prima che il tumore possa compromettere la
funzione polmonare a tal punto da causare sintomi gravi come l'atelettasia)
• Dispnea
• Clubbing digitale, osservato nel 20% dei casi, è l'ingrossamento dell'estremità distali
delle dita che diventano cianotiche; i polmoni non sono più in grado di ossigenare
correttamente determinando così una fibrosi secondaria delle dita (è spesso dovuto
anche a ipossiemia cronica, per l'appunto)
!! E' importante sottolineare che la diagnosi precoce avviene spesso CAUSUALMENTE, in
assenza di sintomi evidenti, grazie ad indagini radiografiche eseguite per altri motivi
METASTATIZZAZIONE
Le sedi più comuni di metastasi sono :
• Linfonodi cervicali
• Sistema nervoso centrale (SNC) attraverso il sangue che raggiunge rapidamente le
arterie CAROTIDI
• Cuore
• Ossa
• Rene (dati autoptici
• Gastrointestinale
• Surrene
• Fegato
Diagnosi
SCINTIGRAFIA OSSEA (solo nel caso di dubbio di lesioni ossee)
La scintigrafia ossea è un esame di medicina nucleare utilizzato per individuare la
presenza di metastasi ossee
• Procedimento :
- Viene inettato per via endovenosa un tracciante radioattivo (solitamente il
Tecnezio-99 legato a fosfonati, non è importante da ricordare a memoria) che ha
affinità per il tessuto osseo
- Dopo l'iniezione, si attende un intervallo di circa 2-4 ore per permettere al
radiofarmaco di distribuirsi nell'organismo e legarsi alle aree di rimodellamento
osseo attivo (dove il metabolismo è alterato, come accade nelle metastasi)
- Successivamente, il paziente viene sottoposto a una scansione tramite una
gamma-camera, che rileva la distribuzione del tracciante
- Le aree a più alta captazione ("hot spots") appaiono come zone luminose e
possono indicare la presenza di metastasi o altre patologie ossee (es. -> fratture,
infezioni...)
!! L'esame è molto sensibile ma NON specifico, quindi eventuali lesioni sospette devono poi
essere confermate con altri esami (TC, RMN, biopsia...)
RX DEL TORACE
La radiografia del torace è il primo esame di indagine iniziale che si esegue solitamente,
esso può evidenzare segni caratteristici di carcinoma polmonare quali :
• Ingrandimento ilare :
- indicativo spesso di un coinvolgimento dei linfonodi mediastinici o altre strutture
circostanti
- spesso associato ai tumori centrali che metastatizzano per via linfatica
• Lesione periferica :
- presenza di una massa nodulare nel parenchima polmonare, che può indicare un
carcinoma polmonare primitivo, solitamente nei tumori periferici
- la lesione può essere solida o parzialmente cistica
• Ingrandimento ilo-omolaterale :
- può indicare un coinvoligimento linfonodale omolaterale o la diffusione tumorale
alle strutture adiacenti come i linfonodi o i vasi
• Atelettasia :
- collasso di una parte del polmone causato dall'ostruzione delle vie aeree principali
da un tumore
- questo fenomeno è particolarmente evidente nei tumori centrali che occludono i
bronchi principali
• Versamento pleurico :
- raccoglimento di liquido nella cavità pleurica spesso associato alla diffusione del
tumore alla pleura
- può essere presebte in casi di carcinoma polmonare avanzato
APPROCCIO DIAGNOSTICO ISTOLOGICO
L'approccio diagnostico prosegue con l'esame istologico, che è fondamentale per
confermare la natura neoplastica della lesione e determinarne il tipo
☑ BRONCOSCOPIA
- è il metodo principale per l'approccio ai
TUMORI CENTRALI (70-80%), che
originano dalle vie aeree più grandi (=>
bronchi principali e lobari)
- consente di visualizzare direttamente il
tumore e, mediante BIOPSIA
BRONCHIALE, prelevar eun campione
per l'analisi istologica
- tuttavia, non è sempre efficace se la
lesione è troppo lontana o difficilmente
raggiungibile (es. -> tumori periferici)
☑ AGOASPIRATO PERCUTANEO TRANSTORACICO
- è una tecnica che prevede il prelievo di campioni di tessuto direttamente dalla lesione
tramite un ago inserito nella parete toracica
- è particolarmente utile quando la lesione è periferica e non visibile tramite
broncoscopia
- proprio per quest'ultimo motivo viene utilizzato di più nei casi di lesioni distali
☑ VATS (Video-Assisted Thoracic Surgery)
- è una procedura chirurgica minimamente invasiva che consente di prelevare campioni
di tessuto attraverso piccole incisioni nel torace
- è indicata quando l'agoaspirato non è praticabile o la lesione è di difficile accesso
- è indicata anch'essa nei tumori di tipo PERIFERICO
☑ BIOPSIA PERCUTANEA
- consente di prelevare campioni da lesioni diffuse utilizzando un ago percutaneo,
un'opzione utile quando le lesioni sono troppo estese per essere biopsiate tramite
broncoscopia
- si utilizza solitamente per diagnosticare LESIONI POLMONARI DIFFUSE
- per questo genere di lesioni diffuse o difficili da raggiungere, la VATS può essere
utilizzata per ottenere campioni da più aree polmonari, con un approccio minimamente
invasivo
Stadiazione chirurgica
Della stadiazione chirurgica gioca un ruolo importante la VATS (per effettuare un prelievo
bioptico e/o batteriologico per la diagnosi) ma anche :
• ESAME INTRAOPERATORIO :
- in mancanza di aggiornamenti diagnostici meno invasivi, rimane un approccio
appropriato per quei pazienti che hanno massa polmonare senza altre lesioni che
controindichino l'intervento
- essenziale per stabilire la fattibilità dell'EXERESI RADICALE (=> asportazione
chirurgica completa) ed anche il volume di resezione richiesto
- una stadiazione intraoperatoria accurata permette di utilizzare al meglio le terapie
complementari
- il 5% percentuale ideale di TORACOTOMIE esplorative dopo corretta stadiazione
clinica
Valutazione Funzionale Preoperatoria
La valutazione funzionale è fondamentale prima di un intervento chirurgico per un tumore
polmonare, per stimare se il paziente può tollerare la perdita di una parte del polmone
Componenti principali
• SPIROMETRIA
- Misura la funzionalità respiratoria basale, valutando parametri come la FEV1 (volume
espiratorio massimo in un secondo) e FVC (capacità vitale forzata
• EMOGASANALISI ARTERIOSA
- Analizza i livelli di ossigeno (PaO2) e anidride carbonica (PaCO2) nel sangue,
importante per capire l'efficienza degli scambi gassosi
Se i risultati mostrano un rischio elevato di insufficienza respiratoria, l'intervento chirurgico
può essere controindicato o ridimensionato
VALUTAZIONE PREOPERATORIA
Prima della chirurgia è essenziale valutare :
- Età anagrafica
- Funzionalità respiratoria (capacità polmonare residua prevista)
- Funzionalità cardiaca
Il progresso delle tecniche anestesiologiche e chirurgiche permette oggi di programmare
un intervento di resezione polmonare in pazienti al di sopra dei 75 anni con un profilo di
rischio comune estremamente contenuto
L'obiettivo è stimare il rischio di INSUFFICIENZA RESPIRATORIA post-operatoria e
valutare la possibilità di vivere con una ridotta funzionalità polmonare o con necessità di
supporto ventilatorio
Assistenza infermieristica preoperatoria e
post operatoria nella chirurgia polmonare
PREOPERATORIO - NURSING E FISIOKINESITERAPIA
L'obiettivo principale è preparare il paziente all'intervento migliorando la funzione
respiratoria e riducendo il rischio di complicanze polmonari post-operatorie
- Educazione al paziente : spiegazione dell'intervento, della presenza futura del
drenaggio toracico e delle tecniche di respirazione
- Valutazione respiratoria : rilevazione di FR, SpO2, eventuali secrezioni o dispnea
- Smettere di fumare : fondamentale per ridurre il rischio operatorio e migliorare l'esito
chirurgico
- Fisiokinesi terapia respiratoria (FKT) :
- insegnamento di esercizi respiratori (=> respirazione DIAFRAMMATICA e a labbra
socchiuse)
- può essere eseguita con l