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A
dell’enzima,
caso del muscarinico interagisce con un aspartato presente sul terzo dominio
nel
transmembrana,
caso del nicotinico, interagisce con una serie di aa aromatici con dei legami π-testa
nel
cationica.
- il gruppo acetossilico aumenta ulteriormente la possibilità di dare legami a livello del recettore. In
particolare è in grado di dare dei legami ad idrogeno (accettore) e quindi di stabilizzare ulteriormente
l’interazione della molecola con i siti recettoriali. L’elevata elettronegatività degli ossigeni legati al
carbonio rendono il carbonio carbonilico δ+ e gli ossigeni sono δ-, quindi ben predisposti a formare
legami a idrogeno con i recettori.
Sul muscolo scheletrico: la liberazione di ACh provoca la contrazione muscolare per stimolazione del
nicotinico
recettore attraverso l’entrata di cationi nella cellula. I recettori nicotinici sono presenti sia a livello
dei gangli (SN simpatico e parasimpatico) e non (nel SN somatico non vi sono gangli: i recettori nic. sono a
livello della giunzione neuromuscolare, la cui attivazione comporta la contrazione del muscolo). Una volta
stimolati i recettori nicotinici della fibra post-gangliare, nel caso del parasimpatico (fibra post) libera ancora
Ach, nel caso del simpatico la fibra post gangliare libera NA.
Sugli organi effettori del sistema nervoso parasimpatico:la liberazione di Ach provoca la stimolazione di
muscarinici
recettori con: inibizione dell’attività cardiaca (effetti cronotropo e inotropo negativi),
vasodilatazione, incremento del tono gastrointestinale, broncocostrizione, aumento delle secrezioni.
La midollare del surrene si comporta un po’ da ganglio, quindi la sua attivazione fa sì che ci sia la liberazione
di Ach (viene biosintetizzata anche un po’ di noradrenalina, ma pochissima 4:1):
- fibra pre-gangliare colinergica innerva la ghiandola del surrene dove ci sono recettori nicotinici
stimolazione ---> formazione di adrenalina (che attraverso il circolo ematico raggiunge l’organo
bersaglio o può essere ricaptata a livello della sinapsi nei neuroni adrenergici dal trasportatore);
- fibra post-gangliare intercetta gli organi bersaglio nel sistema parasimpatico: Ach.
Sinapsi: recettori post- e pre-sinaptici, che possono essere localizzati lungo la membrana presinaptica (a volte
sono anche a livello dei dendriti): i pre hanno delle funzioni modulatorie nei confronti del rilascio di sè stessi.
- i recettori muscarinici sono 5 (M1-M5), gli M2 sono anche pre-sinaptici: sono degli autorecettori che
modulano in maniera negativa il rilascio di Ach (lo inibiscono);
- i recettori nicotinici possono essere pre-, soprattutto a livello centrale e possono essere sia
autorecettori che eterorecettori. In entrambi i casi, aumentano il rilascio di NT (modulazione +).
La sintesi dell’Ach non avviene nel neurone: solo
l’acetilazione della colina avviene nel neurone. La
colina deriva dalla serina, la quale viene
decarbossilata a etanolammina (per azione della
serina decarbossilasi) nel fegato. Viene
quaternarizzata a colina (per azione della colina n-
metil transferasi, enzima che agisce con il
cofattore S-adenosilmetionina che trasferisce
gruppi metilici). La colina, attraverso il flusso
ematico, viene trasportata al terminale nervoso
dove grazie alla colina-acetil-transferasi, reagisce
con l’acetil-CoA che trasferisce l’acetile e forma
l’estere, cioè l’Ach. Nello spazio sinaptico l’Ach
incontra recettori nicotinici (recettore canale
pentamerico) oppure muscarinici (accoppiati a
proteina G).
L’Ach, a causa della catena etilenica che congiunge la testa cationica con il gruppo estereo, può assumere
varie conformazioni. Quando ad es. una famiglia di recettori non è omogenea (es. recettore muscarinico con
almeno 5 sottotipi), una conformazione rispetto ad un’altra è maggiormente favorita nell’interazione dell’Ach
con un sottotipo recettoriale rispetto ad un altro. Studi eseguiti: sintesi di analoghi rigidi, come derivati
ciclopropanici per ricavare non solo stereoisomeri ma anche diastereoisomeri (ovviamente si può avere la
forma cis, in cui i 2 gruppi sono dalla stessa parte, o trans dove i 2 gruppi sono da parte opposte). Questi studi
hanno permesso di fare chiarezza sui recettori muscarinici: in particolare quando sono stati fatti questi studi,
la classificazione era ferma ai sottotipi M2-M3 (successivamente si è visto che anche questi due sottotipi non
erano omogenei); ci si è fermati a valutare quale delle due configurazioni cis o trans nel caso dell’analogo
rigido fossero maggiormente preferite per un sottotipo rispetto ad un altro.
In generale il recettore nicotinico sopporta più modificazioni strutturali dell’Ach rispetto al muscarinico. La
muscarina è un alcaloide che interagisce con dei recettori accoppiati a proteina G e dalla struttura assomiglia
maggiormente all’Ach. Mancherebbe il carbonile, ma l’effetto del carbonile è dato da questo OH che deve
essere in alfa, sotto al piano. Se vado a modificare quell’OH, sopra il piano, in beta, la molecola non è più
attiva: questo ci fa capire che il recettore nicotinico è molto più permissivo rispetto al muscarinico alle
variazioni della molecola di Ach. si avvicina al recettore, c’è un mutuo adattamento della molecola al
Nel momento in cui una molecola
recettore: non necessariamente la conformazione più favorita termodinamicamente è anche quella che
interagisce con il recettore. Nel caso specifico dell’Ach, la conformazione più favorita energeticamente è la
gauche, perché si crea un legame di tipo elettrostatico tra la testa cationica dell’N e l’ossigeno: stabilizza
maggiormente la conformazione gauche e non la trans.
Normalmente il sistema colinergico ha un’attività eccitatoria, soprattutto mediata dal recettore nicotinico,
eccetto a livello cardiaco per cui (M2) ha un effetto inibitorio (effetto cronotropo e ionotropo negativo sul
cuore). Il sistema adrenergico dà effetto cronotropo, inotropo, dromotropo e batmotropo + sul cuore e
vasocostrizione vasale, mentre è miorilassante, rilassante sui visceri e anche sul tratto bronco polmonare.
I recettori nicotinici e muscarinici prendono il nome da due alcaloidi, nicotina (contenuta nel tabacco) e dalla
muscarina (in un fungo velenoso ---> manita muscaria). Nicotina e muscarina hanno caratteristiche strutturali
diverse ---> sono selettive per sottotipi diversi. La muscarina è considerabile come un analogo rigido dell’Ach.
La nicotina ha un anello piridinico connesso a un anello metilpirrolidinico. La connessione con l’anello
metilpirrolidinico è in posizione 2 (la numerazione parte da N terziario basico, che può protonarsi a pH
fisiologico e quindi mima la testa cationica dell’Ach) e la molecola ha un centro chirale. La stereoselettività S
R è debole (S non è più attivo di R). L’anello piridinico è un centro ricco di elettroni: mima la densità di carica
del carbonile presente nell’Ach e può dare legami additivi con il recettore. La molecola presente nel tabacco
S.
è la Il rapporto eudismico è il rapporto tra l’attività dell’eutomero (enantiomero più attivo) ed il distomero
( enantiomero meno attivo). Ci dà un’idea di quanto ci sia un’enantioselettività in una molecola, in questo
caso intorno a 10, l’eutomero è 10 volte più attivo del distomero, non è una differenza enorme. Nel caso
della noradrenalina il rapporto eudismico è intorno a 100/200, S più attivo dell’R.
Il recettore nicotinico appartiene alla classe del recettore canale permeabile a cationi: appartiene alla classe
1 dei recettori canale. Sono state classificate 3 grandi famiglie di recettori canale, o ionotropi, che si
differenziano sostanzialmente dall’assemblaggio di subunità, ma anche dalle caratteristiche di ogni subunità.
Classe 1: appartiene il recettore nicotinico del GABA A e C, il recettore serotoninergico 5HT3 e il recettore
della glicina. Questa classe è caratterizzata dall’assemblaggio di 5 subunità e ogni subunità è costituita se la
vediamo srotolata nella membrana, è costituita da 4 residui transmembrana M1-M4. La particolarità è che
sia il terminale amminico della catena proteica del recettore, sia il terminale carbossilico, sono extracellulari.
Poi abbiamo dei loop di giunzione fra i vari residui transmembrana M1-M4 sia intracellulari che extracellulari.
Classe 2: alla quale appartengono i recettori del glutammato. I recettori del glutammato ionotropi (ci sono
anche glutammato accoppiati a proteina G) sono così costituiti: è l’assemblaggio di 4 subunità e ogni subunità
è costituita da 4 domini transmembrana un po’ diversi, in quanto il dominio 2 non attraversa la membrana,
ma si ripiega a forcina nella membrana. Inoltre l’altra differenza è che la porzione N terminale della catena
proteica è extracellulare, mentre quella C terminale è intracellulare. I recettori del glutammato sono
classificati normalmente in 3 sottotipi, si chiamano NMDA, AMPA e Kainato. Interagiscono preferenzialmente
con molecole specifiche.
Classe 3: alla quale appartengono ad esempio i recettori purinergici e in questo caso abbiamo ancora un
diverso assemblaggio (3 subunità e ogni subunità è a sua volta costituita da due domini transmembrana M1-
M2). E in questo caso è ancora diversa la localizzazione della porzione N C terminale. Sia l’N terminale che il
C terminale stanno a livello del citoplasma quindi intracellulare. Una caratteristica molto peculiare di questi
recettori è che hanno un loop di connessione extracellulare estremamente abbondante. Una catena proteica
molto lunga. Il funzionamento di questi recettori è diverso, ma una caratteristica che condividono tutti è che
la parete del poro canale è costituita dai domini transmembrana M2 di ogni subunità.
diretta: molecole legano direttamente il sito recettoriale, che sia nicotinico o muscarinico.
- Attività
- Attività indiretta: non agiscono direttamente sul recettore, ma vanno a modulare la concentrazione
del NT. Per cui gli inibitori dell’AchE, sono degli agonisti indiretti, perché aumentano la
concentrazione di Ach, per cui hanno un effetto colinergico. Si può andare a modulare anche la
biosintesi del NT oltre che il suo catabolismo. In questo caso evito che venga catabolizzata l’Ach. In
un altro caso si può bloccare la biosintesi della NA agendo su un enzima, in quel caso avrò un anti
adrenergico indiretto, perché ho bloccato la biosintesi della NA ma non sono andata direttamente
sul recettore adrenergico.