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GRAFICO LOGARITMICO DI UNA BASE
Un grafico logaritmico si disegna sempre nello stesso modo, quindi se ho una base non vado a fare il suo
grafico logaritmico, ma quello del suo acido coniugato. Quindi se devo ad esempio fare il grafico logaritmico
-5
dell’ammoniaca (Kb=1,8*10 ) devo calcolarmi la Ka
dell’acido coniugato,
4+
lo ione NH .
Es: calcolare il pH di
-2
una soluzione 10 M
di NH .
3
Il pH di una soluzione di NH lo leggerò nel punto in cui
3
4+ - 4+
[NH ]=[OH ]. Invece quello di una soluzione di NH nel
+
punto in cui [NH ]=[H ]
3
ACIDI POLIPROTICI E GRAFICI LOGARITMICI
Per il calcolo del pH di un acido poliprotico si considerano
+
solo gli H della prima dissociazione perché un acido inorganico quando inizia a perdere il primo protone
+
perderà gli altri con costanti che sono molto più basse della prima. Gli H derivanti quindi dalle altre
dissociazioni sono trascurabili.
In realtà se ho un acido poliprotico con costanti molto vicine, senza fare approssimazioni e trascurare
neanche l’acqua, dovrei utilizzare un’equazione di 4° grado (ovviamente non si fa mai perché una soluzione
diluita di un acido debolissimo sia in prima che in seconda ha costanti paragonabil a quella dell’acqua, ha
pH molto vicino a 7!). In realtà si considera solo la prima dissociazione (N.B. bisogna
comunque controllare se C*Ka>Kw in tal caso trascuro l’acqua, C>Ka in tal caso ).
La struttura di una base per disegnare il diagramma logaritmico è sempre la stessa. Però per un acido
poliprotico, ad esempio H A, ho due dissociazioni:
2
• ⇄ - +
H A HA + H
2
• ⇄
- = +
HA A + H In questo caso ho 3 curve che mi descrivono la
concentrazione delle 3 specie che ho in soluzione.
L’andamento del grafico sarà il seguente:
Ovviamente avrò due punti S perché ho due costanti di
dissociazione
• S (pKa , logC)
1 1
• S (pKa , logC)
2 2
Se mi trovo a sinistra del punto S la concentrazione di
1
H A varierà con una pendenza di 0, sarà quindi uguale
2 -
alla concentrazione iniziale. HA varierà con una retta di
- =
pendenza +1, parallela ad OH ; A varierà con una retta di
una pendenza +2.
Tra S e S , H A inizia a diminuire con una pendenza -1,
1 2 2 =
HA è costante, mentre A sale con una pendenza +1.
A destra di S , H A inizia a diminuire con una pendenza -
2 2
=
2, HA con una retta di pendenza -1, A è invece costante. - +
Il pH dell’acido diprotico H A lo leggerò nel punto un cui [HA ]=[H ].
2
Il grafico funziona anche per la soluzione di un sale acido, come NaHA:
(nell’equilibrio l’asterico * rappresenta il bilanciamento del protone secondo cui la somma della specie che
hanno perso il protone deve essere uguale a
quelle che lo hanno acquistato).
Se faccio invece una soluzione del sale Na A,
2
esso si dissocerà in:
• ⇄ + =
Na A 2Na + A
2
• ⇄
= -
A + H O HA + OH (idrolisi)
2 -
Il pH lo leggerò nel punto in cui [HA]=[OH ]
All’esame ci verrà dato il grafico con indicate solamente le curve, non a chi corrispondono e i due punti S e
1
S . Scrivere anche perché il pH lo abbiamo letto in quel punto scrivendo la dissociazione dell’acido o del sale
2
dell’acido
Se io concentro la soluzione, il pH dell’acido aumenta o diminuisce, stessa cosa per quello del sale, il pH di
un anfolita (pH= ) non dipende dalla concentrazione, quindi se aumento o diminuisco la
+ -
concentrazione il pH non cambia: è l’unica che non dipende dalla concentrazione di [H ] e [OH ]. Se
dall’equazione del calcolo del pH passo ai logaritmi ho che:
Il punto del grafico in cui leggo il pH della soluzione dell’anfolita è esattamente a metà tra S e S .
1 2
Per un acido triprotico le specie in soluzione sono quattro e il diagramma è il seguente: 22/11/2018
Quando abbiamo un acido poliprotico (acido fosforico), la situazione si complica notevolmente: in soluzione
abbiamo contemporaneamente varie specie. Spostare il pH determina una variazione enorme di quello che
si trova in soluzione: a pH intermedi si ha una situazione in cui possono coesistere, a concentrazioni anche
elevate, specie diverse.
DOMANDE D’ESAME (orale):
• idrolisi di un sale acido
Quando c’è l’idrolisi di un sale, il pH lo si deve andare a vedere dove la concentrazione ad esempio di
HCN (l’acido) è uguale agli OH-. Un esercizio tipo sarà calcolare GRAFICAMENTE il pH di una soluzione
ad una determinata soluzione di un determinato acido. Si deve utilizzare il grafico logaritmico
SOLUZIONI TAMPONE
Si ha una soluzione tampone quando contemporaneamente in soluzione si ha un acido debole e un suo sale
di base forte; ho quindi due equilibri: (1) l’acido
+
debole che reagisce con l’acqua liberando H O e
3 -
(2) il sale che libera, invece, l’anione coniugato A
-
che fa idrolisi basica e libera OH . Si tratta quindi
di una soluzione che contemporaneamente
contiene un acido e una base: grazie a questa
caratteristica le soluzioni tampone riescono ad
opporsi alle variazioni di pH, mantenendolo
costante, perché le due specie chimiche sono in
grado di neutralizzare aggiunte di acidi e basi
esterne. +
Il nostro problema è quello di calcolare gli H . La
+
concentrazione di Na è uguale alla
concentrazione iniziale del sale e quindi alla
-
concentrazione di A . Non gli interessano i +
passaggi per ottenere la concentrazione di H .
+
Alla fine ciò che si ottiene sarà che [H ] = Ka per la
+ -
concentrazione dell’acido C meno [H ] più [OH ]
HA
+ -
su la concentrazione del sale C più [H ] meno [OH ] (freccia nera). Questa è l’equazione con cui si calcola la
A- +
concentrazione di H in una soluzione tampone. Poi, c’è
ovviamente la possibilità di fare un’approssimazione: se si è
fatto una soluzione tampone sufficientemente concentrata sia
nell’acido che nel sale (la concentrazione deve essere maggiore
-5 + -
di 10 ), H e OH dell’acqua si possono trascurare e l’equazione
+
che viene utilizzata sarà [H ] = Ka* C / C . Però la soluzione
HA A- -5
tampone preparata a concentrazioni minori di 10 , avrà un pH
vicino a 7 e quindi è inutile farla. Oltretutto non sarà in grado di
opporsi alle variazioni di pH perché la soluzione è così poco
concentrata che se si aggiungono piccole quantità di acido e
base, questa non fermerà minimamente la variazione di pH: la
si deve fare, quindi, sufficientemente concentrata.
Nell’immagine c’è il tampone CH COOH/CH COONa (tampone ideale). Il pH che è uguale al pKa rimane
3 3
-5
costante fino a concentrazioni pari a 10 di acido e di sale; quando vado a concentrazioni minori,
+ -
l’andamento non è più costante in quanto iniziano a diventare importanti i fattori H e OH dell’acqua: il pH
tenderà a 7.
Un tampone ha la massima capacità tampone quando la concentrazione dell’acido è uguale alla
concentrazione del sale e mantiene quest’attività
tampone con un rapporto tra C /C che può essere al
HA A-
massimo di 10 a 1: posso sbilanciare la concentrazione
dell’acido e quella del sale per un massimo di 10 volte
uno rispetto all’altro.
Nell’immagine abbiamo come tampone basico
NH Cl/NH OH; la soluzione mantiene costante il pH
4 4
per un rapporto di acido su sale tra 0,1 e 10. Il
massimo potere si ha quando sono uguali. Quando si
va, invece, a rapporti diversi che superano 10:1 il pH
non è più costante e tende a variare. Per definire se
quella soluzione tampone è in grado di mantenere costante il pH è stata introdotta una grandezza: la
capacità tampone che descrive quanto un sistema tampone sia in grado di opporsi alle variazioni di pH. La
capacità tampone si indica con la lettera β ed è uguale a dC su dpH ossia ci indica quanto rimane stabile il
b
pH in funzione di un’aggiunta di un acido o di una base.
La capacità tampone è quindi la quantità di base aggiunta sul sistema tampone su la variazione di pH: se si
aggiungono grandi quantità di base e a quest’aggiunta corrispondono piccole variazioni di pH, β sarà pù
grande: più grande è β, maggiore sarà
la capacità tampone. Allo stesso
modo se aggiungo un acido la capacità
tampone si calcolerà con -dC su dpH
a
(quantità di acido aggiunto su
variazione di pH; quando si aggiunge
l’acido si ha il meno davanti perché aggiungendo un acido alla soluzione, in realtà, il pH diminuisce).
Ovviamente anche in questo caso, più sarà elevato β, maggiore sarà la capacità tampone della soluzione
Come varia la capacità tampone in un sistema tampone (saperne discutere)
Abbiamo una soluzione di acido debole di CH COOH. Si vuole osservare come varia la capacità tampone β in
3
funzione del pH.
• Si prende una soluzione di acido
acetico e si porta il pH a 0. Una
soluzione di un acido debole però
non avrebbe mai pH uguale a 0; per
questo, in soluzione, variando il pH, si
avrà non solo l’acido acetico ma
anche un acido molto forte che ha
+
liberato ioni H . Non si ha un sistema
tampone ma si ha una capacità
tampone elevatissima: a pH 0, il
valore di β è enorme perché in una
soluzione così acida (concentrazione
+
di H 1M) piccole aggiunte di una
base non determineranno una
variazione di pH. Quest’elevata
capacità tampone però si presenta solo a pH uguale a zero; appena si va a pH uguale a 1
+
(concentrazione H 0,1M), la capacità tampone non c’è più. Quindi soluzioni fortemente concentrate
+
in H 1M hanno anch’esse capacità tampone -> si dice che è la capacità tamponante di soluzioni
fortemente acide
• A pH maggiori di zero non si ha alcuna capacità tampone. Man mano che si va a pH più basici -
l’acido acetico inizia a dissociarsi (a pH 0 l’acido si presenta indissociato) liberando ioni CH COO
3
iniziando così a formare il vero sistema tampone costituito dall’acido e l’anione dato dalla sua
-
dissociazione (CH COOH - CH COO )
3 3
• Sposto il pH al valore che &