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Trattamento della capsulite idiopatica

Ci sono pazienti che arrivano in Fase 3 a 6 mesi, dall'inizio del primo sintomo e ci sono pazienti che arrivano in Fase 3 a 1 anno e mezzo dal primo sintomo. Ovviamente noi dobbiamo fare una distinzione tra questi pazienti, perché il trattamento è in relazione alla fase. Quindi, l'errore che possiamo commettere è quello di trattare il paziente in una fase infiammatoria con delle tecniche magari di allungamento che accentuano il dolore o con delle tecniche fisioterapiche che accentuano il dolore o aumentano l'iperemia e quindi praticamente abbiamo un ulteriore aggravamento della patologia.

DOMANDA: Dalla tua esperienza e follow up è ancora certo che la capsulite idiopatica resta ancora una patologia che non evolve in danno secondario.

RISPOSTA: La patologia può evolvere in modi diversi, ci sono persone che auto guariscono senza aver fatto nulla, solamente attendendo, perché magari sono state interessate da forme lievi e ci sono altre...

personeche nell'arco di mesi e mesi, non migliorano e quindi diciamo che ci sono delle evoluzioni diverse, quelloche poi noi andremo a curare non è tanto l'infiammazione che può curarsi attraverso dei farmaci,soprattutto viene indicato dai medici il cortisone per 2 - 3 settimane, ma voi immaginate che il cortisoneper i pazienti diabetici e molte Capsuliti Primarie interessano i pazienti diabetici, il 44% dei diabetici puòavere una forma primaria di capsulite, oppure può essere interessato da una Capsulite Bilaterale e quindidiciamo ci sono evoluzioni diverse e gravità diverse.

DOMANDA: Come capisco che il paziente è certamente in fase 3?

RISPOSTA: Sono 4 gli aspetti che ci fanno capire che il paziente è arrivato in Fase 3, adesso gli elenchiamo.Intanto la prima domanda che io faccio al paziente è "Quando è comparso il primo sintomo?", questoperché?Perché se noi sappiamo che la Fase

1 dura minimo … non ha fasi deve essere trattata immediatamente prima che la rigidità si strutturi in modo intenso, immaginate per esempio un paziente che viene operato e parte con una Spalla completamente mobile, sta fermo 2 – 3 settimane col tutore, per rispettare la sutura e quando viene da voi ha una Spalla rigida, questa rigidità non è legata alla Capsulite ma si è strutturata successivamente, quindi parliamo di Spalla Rigida Post Traumatica.

DOMANDA: Ci sono tanti modi di affrontare il tema Capsulite, può funzionare quasi tutto?

RISPOSTA: Quasi tutto, anche perché va nella direzione dell’auto guarigione (la forma primaria) ciò che differenzia sono le tempistiche.

DOMANDA: Quale tempistica per ridurre effettivamente il tempo per dare un vantaggio subito al paziente? Qual è la strada migliore?

RISPOSTA: La strada migliore è affrontare la Fase 2 in ambito farmacologico per cercare di spezzare il circuito vizioso.

dolore – rigidità, questo si può fare attraverso, si prova con terapie fisiche se funzionano,bene, il medico, ripeto, indica l’assunzione di cortisone per via orale, da minimo 2 a massimo 4 settimane, ascalare, a partire da 30 milligrammi, 15 milligrammi, 7 milligrammi per concludere con 7 milligrammi equesto può servire o può non servire, noi non lo sappiamo, lo sappiamo solo facendo la terapia. Ci sonoaltri che magari fanno l’infiltrazione di cortisone, io tra il cortisone intra articolare e quello per bocca sonopiù a favore per il cortisone per bocca, perché?Perché il cortisone intra articolare, questo riferito dai pazienti, in alcuni casi ha scatenato maggiormente lasintomatologia dolorosa, immaginate di pungere con un ago una capsula fortemente infiammata , questadiciamo, stimolo irritativo locale, diretto, può sicuramente in alcuni pazienti accentuare la sintomatologia,questo è stato riferito da

diversi. Invece il cortisone assunto per bocca non dà nessun trauma diretto sulla capsula e quindi sicuramente è più consigliato. Dopodiché ha meno controindicazioni dell'infiltrazione, immaginate che l'1% delle infiltrazioni può dare un'infezione e quindi poi l'infezione è una cosa più grave della capsulite e quindi è meglio che tenersi una capsulite che prendersi un'infezione per un'infiltrazione di cortisone, quindi è meglio l'assunzione per via orale anche perché ha un tempo d'azione più lungo. Cioè se tu prendi il cortisone per 4 settimane, ti copre per un tempo più lungo, d'infiltrazione magari ne devi fare una, poi dopo una settimana ne ripeti un'altra, poi ne ripeti un'altra ancora, però sappiamo anche che il cortisone ha degli effetti negativi sui tessuti a lungo andare, quindi è consigliato il cortisone per

bocca.Questo per la fase infiammatoria, invece diciamo la risoluzione.

DOMANDA: In fase 1, l'intervento del fisioterapista rischia di essere deleterio?
RISPOSTA: Intanto l'aspetto importante della Fase 1 è questo, è difficile riconoscerla, perché è difficile riconoscerla? Anche se ci sono anche qui degli segni clinici caratteristici. La Capsulite in Fase 1 si presenta un paziente nel tuo studio che ha un sintomo doloroso, che può essere ricondotto anche a una tendinite e infatti molte volte si sbaglia, si parla di tendinite e in realtà è un inizio di Capsulite, il paziente non ha limitazioni del ROM, ai test tendinei si può evidenziare una positività, questo perché si evidenzia una positività ai test tendinei? Noi sappiamo che anatomicamente i tendini della Cuffia dei Rotatori, sono intimamente adesi alla capsula, quando tu richiedi un test tendineo, il tendine va in tensione, preme sulle strutture.

capsulari infiammate può evocare un dolore, questo dolore può essere scambiato per una tendinite che in realtà non è, è una Fase 1 di Capsulite.

Allora come fare a riconoscere una Fase 1 di Capsulite? Noi abbiamo una capsula infiammata, arriva il fine corsa, ma una volta che tu la porti al fine corsa in modo passivo e fai un movimento di allungamento ulteriore, essendo infiammata, lei evocherà dolore, quindi tutti i fine corsa, la rotazione esterna a braccio abdotto, la rotazione interna dietro la schiena, tutti i fine corsa spinti un filino di più, evocano dolore.

Allora tu puoi immaginare che questo non si verifica nelle tendiniti ma si verifica solo nella capsulite. Poi un altro segnale per riconoscere una Fase 1 è il dolore irradiato. Noi sappiamo che i pazienti che hanno una tendinite del Sovraspinato hanno un dolore irradiato che arriva fino al Deltoide (nell’inserzione del Deltoide), i pazienti che invece hanno una tendinite

Al Capo Lungo, hanno un'irradiazione che può arrivare sul ventre muscolare del Bicipite fino al gomito. Nella Capsulite invece si manifesta un'irradiazione che oltrepassa il gomito e quindi questo può essere un elemento ulteriore per riconoscere una Fase 1 di Capsulite.

A questo punto che cosa si può fare? Anche qui, agire a livello farmacologico, perché ancora non puoi agire sulla rigidità, non è ancora strutturata la rigidità. Puoi dire al paziente di svolgere blandi esercizi di allungamento per cercare di preservarla, ma a volte questo va a buon fine, altre volte la rigidità si manifesta ugualmente nel tempo.

Perché è importante fare esercizi di allungamento a livello preventivo? Perché se tutti i fisioterapisti chiedessero al paziente, qual è il movimento più limitato della tua capsulite, del tuo braccio? Il 99% riferisce l'intrarotazione dietro la schiena, se al tempo stesso fai la

seconda domanda, qual è il movimento che fai meno spesso durante il giorno? Il paziente ci pensa un po' e poi dice la stessa cosa, l'intrarotazione dietro la schiena. Quindi, tu fai capire al paziente che avendo fatto meno movimento in quella specifica ampiezza di ROM, lui ha perso di più. Quindi, il movimento rappresenta una cura o una forma di prevenzione per evitare di irrigidirsi di più. Dal punto di vista invece diagnostico abbiamo detto alcuni segni clinici della Capsulite, però la diagnosi diciamo non è strumentale, è prevalentemente clinica, perché prevalentemente clinica? Perché a livello strumentale tu puoi vedere se un tessuto come un tendine è lesionato, se un cercine è lesionato, ma non puoi vedere se un tessuto è meno elastico da un'immagine su un CD, su uno schermo del PC, lo devi andare a toccare, lo devi andare ad allungare, quindi se io prendo questo maglione, posso vedere se è macchiato.posso vedere se ha un buco, posso vedere se è sgualcito, ma non posso sentire che elasticità ha a meno che non lo vado ad allungare. Quindi, diciamo che, la valutazione e la diagnosi è prevalentemente clinica. Gli esami strumentali servono ad escludere, cioè che cosa? Escludiamo che sia una patologia articolare degenerativa, escludiamo che ci sia una necrosi avascolare, insomma escludiamo diversi aspetti, escludiamo con la risonanza che ci siano lesioni tendinee, quindi alla fine che cosa ci rimane in questa limitazione? Il tessuto capsulare, quindi l'esclusione di altre cose più gravi, ci porta poi a confermare eventualmente la presenza della Capsulite. DOMANDA: In buona sostanza limitarsi ad effettuare un esercizio terapeutico specie passivo in assenza di dolore è la strada giusta in Fase 1? RISPOSTA: A mio avviso sì, è la strada è giusta e questo esercizio deve essere molto blando, perché se il paziente nel tentativodi evitare l'irrigidimento, forza l'allungamento producendosi del dolore, il più delle volte l'infiammazione capsulare aumenta, si prolunga la Fase 1 e può avere una maggiore limitazione del movimento, quindi blandi esercizi autogestiti dal paziente, il terapista insegna gli esercizi, indica quali sono i migliori e il paziente gli esegue. Poi un'altra cosa positiva può essere andare in piscina, i movimenti in acqua più cauti, più dolci, diciamo in un ambiente confortevole, e quindi anche l'esercizio in acqua può essere utile. Al tempo stesso, una cosa che io ripeto a tutti i miei pazienti, non c'è un fondo scientifico ma sicuramente dopo che migliaia e migliaia di pazienti con capsulite ti riferiscono la stessa cosa inizia a crederci, e io ci credo, il fatto di stare sereni e tranquilli, serene e tranquilli è importante perché ho notato in questi anni che un 80% dei pazienti con capsulite primaria.senza quindi evento scatenante ha riferito l'insorgenza dellarigidità successivamente a un evento molto stressante come per esempio la morte di una persona cara, tantissimi altri motivi c
Dettagli
A.A. 2022-2023
12 pagine
SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-EDF/02 Metodi e didattiche delle attività sportive

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher giacomo.benedetto di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Fisioterapia sportiva e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Pisa o del prof Inglese Francesco.