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CLOROFILLE
La struttura di base della clorofilla è quella di un anello porfirinico (tetrapirrolo) con al centro un atomo di magnesio,
che ha la funzione di mantenere la struttura rigida per evitare che l'energia solare si disperda sotto forma di calore
prima che possa essere utilizzata per il processo fotosintetico. La clorofilla a, la b e la c2 possiedono una “coda”
idrocarburica (fitolo) che le ancora alle membrane
La sintesi della clorofilla avviene nei cloroplasti a partire dall’acido glutammico (contiene azoto) ed è pertanto collegata
alla disponibilità di azoto -> clorofilla contiene 4 atomi di azoto
Clorofille assorbono energia a lunghezze d’onda più basse e la trasferiscono alla clorofilla a che assorbe a lunghezze
d’onda maggiori
Clorofilla a ha due picchi di assorbimento: 430 e 662 nm
La clorofilla b si forma dalla a tramite conversione enzimatica di un gruppo metile (CH3) in un gruppo formile (HCO) e
richiede ossigeno
La clorofilla c possiede diversi componenti spettrali: le clorofille c1, c2, c3 e c4. Nella molecola manca il fitolo (tranne
che nella c2), per questo non è inserita saldamente nelle membrane ed è maggiormente solubile in acqua. Nella
molecola della clorofilla c è presente un doppio legame in più nell’anello D, questo determina un minore assorbimento
nel rosso
CAROTENOIDI
Sono composti isoprenoidi (unità di isoprene ripetute) con 40 atomi di carbonio e numerosi (9 o più) doppi legami
coniugati che costituiscono il sistema cromoforo. Sono catene lineari
I carotenoidi sono in grado di assorbire luce nella banda dello spetto elettromagnetico che va dal viola-blu-azzurro, e
riemettono luce nel giallo, arancione e rosso; queste ultime radiazioni possono essere assorbite dalla clorofilla a (picco
665nm)
La sintesi dei carotenoidi avviene nei cloroplasti; inizialmente si formano delle molecole lineari quindi vengono
introdotti gli anelli terminali
Funzione di pigmenti antenna
Ruolo importante nella foto-protezione -> dissipare energia in eccesso (come calore) che si può formare quando c’è
assorbimento della luce solare
La struttura della catena permette di dividere i carotenoidi in due classi:
• Le xantofille, costituite da catene contenenti atomi di ossigeno; appartengono a questa classe importanti
pigmenti come la luteina (componente retina umana), la zeaxantina (nel mais), la violaxantina (colore fiori) e
l’astaxantina (nelle alghe, in particolare in un’alga flagellata verde che forma cisti rossa con accumulo di questo
pigmento rosso acceso)
• I caroteni, costituiti invece da molecole prive di ossigeno e formate solo da idrogeno, oltre che da carbonio. Il
-carotene si trova in tutte le alghe fotosintetiche
FICOBILIPROTEINE
Sono proteine: idrosolubili -> ancorate alle membrane esterne dei tilacoidi
Ficobiline sporgono all’esterno sotto forma di ficobilisomi = organelli sferici situati sulla superficie dei tilacoidi ->
rugosità alla membrana. È una ficobiliproteina composta da due subunità proteiche α e β associate a gruppi cromofori,
come la ficoeritrobilina e la ficourobilina, che si ripetono formando un anello
Sono pigmenti che hanno come gruppo cromoforo = un tetrapirrolo a catena aperta detto ficobilina, legato
covalentemente ad una parte proteica della molecola denominata apoproteina
La biosintesi del cromoforo è in parte comune a quella delle clorofille
I principali cromofori sono: Ficoeritrobilina e Ficourobilina -> sono due gruppi cromofori che si trovano nella
Ficoeritrina. Ficocianobilina -> cromoforo che si trova nella Ficocianina e nella Alloficocianina
SPETTRI DI ASSORBIMENTO
Dove non assorbe la clorofilla abbiamo altri pigmenti -> assorbono luce e trasferiscono energia alla a che cede e-
PROCARIOTI FOTOSINTETICI = CYANOBACTERIA
Classe delle Cyanophyceae
I cianobatteri hanno avuto e hanno un ruolo molto importante nei cicli biogeochimici; attraverso il processo
fotosintetico, hanno cambiato l’atmosfera terrestre producendo ossigeno. Molti cianobatteri possono compiere una
fotosintesi anossigenica e colonizzano ambienti che passano da condizioni aerobiche a quelle anaerobiche. Molti
cianobatteri sono in grado di utilizzare l’azoto atmosferico (N2) per formare molecole organiche
Sono colonizzatori di ogni tipo di ambiente compresi quelli estremi; sono più abbondanti nelle acque dolci e nel
terreno
Organismi unicellulari. Morfologie molto variegate -> forma coccoide (possono avere struttura tridimensionale) o
forme coloniali filamentose e a volte ramificate (alcune cellule possono essersi specializzate). No flagelli
Organismi procarioti = no nucleo
Cellula. Nella parte più centrale del protoplasma si osservano il DNA cromosomico formato da filamenti non associati
a proteine basiche (istoni). I ribosomi sono di tipo 70S e sparsi nel citoplasma. Ci sono granuli di cianoficina (riserve
proteiche), granuli di polifosfati (riserva di fosfati), granuli di amido delle cianoficee (riserva di polisaccaridi) e i
carbossisomi (corpi poliedrici che contengono l'enzima Rubisco)
Parete cellulare: simile a quella dei batteri Gram-negativi. È formata da più strati. Esternamente alla membrana
plasmatica c’è strato di peptidoglicano sottile -> formato da N-acetilglucosammina e acido N-acetilmuramico legati tra
loro con un legame beta 1,4 glucosidico. Poi un’altra membrana dove il foglietto esterno è costituito da una frazione
lipidica e polisaccaridica detta lipopolisaccaride. In molte specie di cianobatteri questa parete è circondata da uno
strato mucillaginoso, detto capsula o glicocalice, che riveste e trattiene insieme le cellule formando aggregati coloniali
Pigmenti fotosintetici: la maggior parte delle Cyanophyceae contengono clorofilla a e ficobiliproteine. Tra queste,
alcune possiedono C-ficocianina che conferisce alla cellula un colore blu-verde; altre hanno anche la C-ficoeritrina di
colore rosso. Le ficobiliproteine sono organizzate in corpiccioli sferici chiamati ficobilisomi che sporgono sui tilacoidi -
> rugosità alle membrane
Azoto-fissazione: molti cianobatteri sono in grado di utilizzare l’azoto atmosferico N2 per formare molecole organiche;
questa capacità è dovuta alla presenza dell’enzima nitrogenasi che catalizza la seguente reazione: N2 + 8H+ + 8e- + 16
ATP → 2NH3 + 16ADP + 16 Pi + 1 H2
Poiché l’attività catalitica della nitrogenasi è inibita dalla presenza di ossigeno, per poter svolgere la fissazione
dell’azoto i cianobatteri hanno messo in atto delle strategie per separare fisicamente questo meccanismo dal processo
fotosintetico che porta alla formazione di ossigeno. La separazione può essere: temporale (quando la fissazione
dell’azoto avviene durante la notte) – spaziale (quando la fissazione dell’azoto avviene in cellule specializzate chiamate
eterocisti – queste cellule hanno una parete ricca di glicolipidi che ha la funzione di rallentare la diffusione dell’ossigeno
al loro interno) – attraverso una combinazione dei due processi
Riproduzione: è sempre vegetativa e avviene per divisione cellulare: il genoma si replica e la cellula si divide per
invaginazione centripeta
La ricombinazione genetica è possibile per fenomeni di trasformazione (rilascio di DNA nell’ambiente e sua
incorporazione nel genoma di un’altra cellula) o di coniugazione (trasferimento di DNA plasmidiale tra due cellule
tramite un pilus specializzato)
Significato riproduttivo lo possiedono anche gli ormogoni, corti filamenti presenti nelle specie filamentose, che
possono separarsi dalla colonia madre e formare altre colonie
Alcune specie formano cellule con la funzione di resistere a periodi sfavorevoli o riproduttive, dette acineti, aventi
parete robusta e molte sostanze di riserva; quando le condizioni tornano favorevoli riprendono le divisioni -> sorta di
cisti = struttura resistente che permettono la sopravvivenza dell’organismi anche in condizioni avverse
Sistematica: il phylum Cyanobacteria comprende oltre 5000 specie che venivano suddivise in 2 classi: Cyanophyceae
e Prochlorophyceae. Recentemente la sistematica di questi organismi è stata modificata e vengono tutti attribuiti alla
sola classe delle Cyanophyceae che comprende oltre 10 ordini
- Ordine Chroococcales -> forma coccoide. Possono essere agglomerati tra di loro in materiale gelatinoso
o essere liberi
- Ordine Nostocales -> hanno eterocisti -> colonie di cianobatteri filamentose. Singole cellule non sono
inglobate all’interno di membrane
- Ordine delle Oscillatoriales -> colonie impilate e nella maggior parte sono inglobate in membrana
esterna. È uno dei principali componenti del plancton del Mar dei Caraibi, dove rappresenta fino al 60%
della clorofilla e dove può formare fioriture molto estese
Genere Synechococcales -> a questo appartengono alcuni cianobatteri che sono importanti componenti del
picoplancton: sono importanti per produzione primaria. Altro Synechococcales è uno degli l’organismi fotosintetici più
piccoli conosciuti ed al tempo stesso più abbondante nei mari (le sue dimensioni si aggirano tra 0.4 e 0.6 µm -> elevato
rapporto superficie/volume -> migliore uptake nutrimenti) -> è un organismo di colore verde perché oltre alla clorofilla
a non contiene ficobiliproteine ma clorofilla b
Cianobatteri di acqua dolce
Ci sono diversi organismi di diversi ordini di cianobatteri di acqua dolce che producono tossine come metaboliti
secondari -> tra queste abbiamo le microcistine che sono epatotossiche. Altre sono le anatossine che sono
neurotossiche
Questi organismi vengono monitorati costantemente. Inoltre si guarda se trattamenti effettuati per purificare le acque
possono indurre la liberazione di questi organismi nelle acque
Coltivazione di Arthrospira platensis (Spirulina): cianobatterio coloniale. Coltivata da anni e utilizzata come un super
alimento. È vegetale che contiene il contenuto più alto di proteine al mondo -> circa 70% di proteine del suo peso
secco
CICLO BIOLOGICO ALGHE
Ciclo biologico: nelle alghe troviamo i tre tipi fondamentali di ciclo biologico:
1. Monogenetico aplonte (n): la specie è rappresentata da un’unica generazione quella aploide che produce i
gameti (maggior parte delle alghe verdi)
2. Digenetico aplo-diplonte: la specie è rappresentata da due generazioni: gametofito (aploide) e sporofito
(diploide). A seconda della morfologia degli individui di queste due generazioni il ciclo viene definito isomorfico
(due generazioni con stessa morfologia) o eteromorfico (due generazioni con forme differenti – maggior parte
alghe rosse a altre macroalghe)
*Nella classe delle Florideophyceae il ciclo aplo-diplofasico è trigenetico con una fase aploide e due diploidi
3. Monogenetico diplonte: la specie è rappresentata dalla sola generazione diplo