Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
vuoi
o PayPal
tutte le volte che vuoi
Lezione 19-04\04\22
In fine tutte le parti del fiore sono foglie modificate; infatti, il fiore si può immaginare come un rametto laterale con internodi raccorciati, che porta tante foglie modificate, analizzandole si possono vedere tutte le strutture fogliari.
Nelle piante i tessuti conduttori sono floema e xilema, il primo responsabile del trasporto della linfa elaborata, l'altro per la linfa grezza. Insieme percorrono tutta la pianta, dalla radice ai fiori/frutti. Se l'acqua scarseggia o è assente, le piante appassiscono, a causa della perdita di turgore nelle parti erbacee della pianta (soprattutto foglie). Quindi deve sempre far quadrare il suo bilancio idrico: perde acqua dalle foglie sotto forma di vapore, ma questa deve essere bilanciata da quella assorbita, per mantenere il turgore. Il movimento dell'acqua nella pianta è contro gravitazionale, quindi serve una forza che le permetta di poter compiere il tragitto.
Nelle foglie avviene la traspirazione fogliare.
Questo fenomeno genera la forza necessaria affinché la pianta riesca ad assorbire l'acqua dal terreno. Dagli stomi evapora circa il 95% dell'acqua, la restante parte traspira dalla cuticola dell'epidermide. Dato che generalmente gli stomi sono aperti durante il giorno, la maggior parte dell'acqua viene persa di giorno, fuoriuscendo dalle rime stomatiche. In caso di forte stress idrico, durante il giorno, a seguito di un segnale ormonale, gli stomi pompano fuori gli ioni potassio diminuendo la concentrazione delle cellule di guardia con la conseguente chiusura degli stomi. D'altro canto, con gli stomi chiusi, la fotosintesi avviene con maggior difficoltà.
I fattori che incidono sulla perdita d'acqua sono T, umidità e vento. L'aria secca e ventilata accelera la traspirazione. La molecola d'acqua è una molecola polare in quanto tra O e H si instaurano dei legami covalenti polari, dato che l'O tende ad
attiraremaggiormente a sé gli elettroni condivisi, in modo che si formi una parziale carica – sull'O e una parziale + sull'H, questa situazione porta alla formazione di legami H tra gli O di una molecola e gli H dell'altra. Questo legame è abbastanza debole e maggiormente stabile a basse T. La tendenza dell'acqua a comportarsi così è detta coesione. L'acqua tende a non bagnare le foglie perché sono rivestite da sostanze grasse. Nelle cellule del mesofillo, l'acqua è fortemente trattenuta perché le pareti cellulari sono costituite da sostanze cellulose pectiche che contengono acqua che viene persa per traspirazione, queste la richiamano continuamente, dalle cellule vicine. Questo genera una forza che attira l'acqua fino alle cellule dello xilema. La teoria della tensione coesione è la teoria più accreditata per spiegare la salita dell'acqua contro gravità. La colonna
d'acqua non viene rotta, sia grazie all'azione, sia grazie alle piccole dimensioni dei canali.
I vasi legnosi dello xilema, sono fatti in modo da facilitare la salita dell'acqua, infatti sono vuoti (cellule morte) e sono parzialmente lignificate, in modo che gli elementi dello xilema non vengano schiacciati a causa della pressione. Nelle trachee, più larghe e pervie (senza setti) l'acqua sale solo in funzione dell'aspirazione, nelle tracheidi, più sottili con pareti trasversali punteggiate, l'acqua aderisce alle pareti ed è più difficile che si interrompa il flusso. In caso di emboli, il vaso viene rimpiazzato da un altro, per questo lo xilema viene continuamente prodotto. In certi casi l'embolo può regredire "spontaneamente".
Lezione 20-07\04\22
Nelle conifere, le fibrotracheidi sono meno portate alla formazione di emboli dato che sono più strette. Tuttavia, dato che vivono in ambienti più freddi,
con acqua tendenzialmente ghiacciata, all'interno del ghiaccio possono essere piccole bollicine d'acqua che possono generare emboli. In quel caso, grazie alle punteggiature areolate, il canale continua a tirare, riuscendo a chiudere mediante il toro, la punteggiatura. Tale forza aspirante viene trasmessa alla punteggiatura di un canale vicino, in modo che l'acqua possa passare attraverso una fibrotracheide sostitutiva, mentre l'embolo resta in quella di prima. I vasi più grandi sono quelli prodotti in primavera, perché rispetto all'estate il terreno è più ricco d'acqua che la pianta assorbe. Grazie a questa abbondanza d'acqua, nonostante le dimensioni del vaso, il rischio di emboli non è altissimo. In estate l'acqua nel suolo è minore e i vasi costituiti sono più piccoli, ciò è utile a combattere il rischio di emboli, in quanto l'acqua resta attaccata alle pareti del vaso eMantiene il flusso. Nei terreni sabbiosi l'assorbimento dell'acqua è più semplice per la pianta, in quelli argillosi è più difficile. L'assorbimento nella radice avviene nelle parti più giovani della radice (primaria), vicino l'apice meristematica, in particolare nella zona pilifera, in cui il tessuto tegumentale è il rizoderma.
Teoria della pressione radicale: considerando una pianta senza foglie, non si crea la pressione dovuta alla traspirazione fogliare; tuttavia, l'acqua riesce a risalire fino ad una certa altezza del fusto. Ciò è dovuto al fatto che la linfa grezza nello xilema a livello delle radici è più concentrata rispetto alla soluzione circolante, quindi per osmosi viene assorbita l'acqua, ma in quantità non sufficiente a far salire l'acqua ad alti livelli del fusto. Questo fenomeno non si verifica in tutte le piante.
La guttazione è la fuoriuscita d'acqua.
degli idatodi nelle foglie. Ilfenomeno è dovuto al fatto che in caso di umidità al 100%, che quindiimpedisce la traspirazione, l'acqua sale solo grazie alla pressioneradicale, con forza passa attraverso lo xilema e arrivando sottopressionenelle foglie, esce.
Acqua e Sali minerali nel rizoderma, possono essere assorbiti per viaapoplastica, attraverso gli spazi intercellulari, o simplastica, direttamentedalle cellule, penetrando all'interno dei peli radicali ed essere trasportatimediante i plasmodesmi (i ponti di citoplasma che mettono incomunicazione le cellule) alle altre cellule.
Dopo essere arrivata fino all'endoderma, l'acqua, viene filtrata dallebanda del Caspary, da lì in poi deve passare per via simplastica.
Superato l'endoderma si ha il periciclo e subito dopo lo xilema, che letrasporta fino alle foglie.
Lezione 21-11\04\22
Il trasporto floematico permette di distribuire il prodotto della fotosintesiin tutta la pianta.
Decorticando
una parte di pianta, si osserva che la parte sottostante dell'anello tende a morire, mentre quella sovrastante no, ciò è dovuto al fatto che si interrompe il flusso e gli zuccheri prodotti dalla fotosintesi rimangano nella parte superiore. La linfa elaborata è costituita principalmente da acqua e zuccheri. Gli zuccheri vengono pompati dalle foglie nel floema, consumando energia. Così facendo nel floema entrano zuccheri meno concentrati di quelli già presenti, che sono molto concentrati; quindi, l'ingresso è contro gradiente di concentrazione, per questo consuma energia. La teoria del flusso di massa si basa sul principio di 2 contenitori circondati da una membrana semipermeabile e collegati da un tubo, il tutto immerso in una bacinella d'acqua. La A è più concentrata di B. Per osmosi A assorbe acqua, in questo modo il livello di A sale, arrivando al tubo che porta il contenuto verso B. Tale pressione porta B ama può anche avvenire in direzione opposta. Ad esempio, durante la fotosintesi, le foglie producono zuccheri che vengono trasportati attraverso il floema verso le altre parti della pianta, comprese le radici. In questo caso, l'acqua viene richiamata dalle radici per equilibrare la concentrazione di zuccheri nelle foglie. In generale, il flusso floematico è un processo dinamico che si adatta alle esigenze della pianta. Attraverso il trasporto di zuccheri e altre sostanze, il floema permette alle piante di crescere, svilupparsi e sopravvivere.Ad esempio nelle piante caducifoglie, durante il risveglio vegetativo, le radici idrolizzano l'amido che avevano come riserva e viene pompato nel floema. Questo perché nei rami non sono presenti foglie, quindi gli zuccheri non possono essere presenti, in questo modo raggiungono le giovani gemme che li utilizzeranno.
A differenza dello xilema in cui il flusso va sempre dalle radici alle foglie. Per il floema il trasporto parte da zone sorgente a zone pozzo ed in base al periodo sorgenti e pozzi cambiano. A volte, soprattutto in estate, le sorgenti sono le foglie e i pozzi sono fiori e frutti. Quindi in base alle necessità della pianta il verso del trasporto cambia.
Il trasporto della massa zuccherina è lento e sottopressione; infatti, in alcune piante, facendo un'incisione nel floema, esce il contenuto sottopressione (con forza).
La maggior parte delle piante è fotoautotrofa, cioè utilizza l'energia luminosa per sintetizzare i composti organici.
Grazie a questo processo oltre alla sopravvivenza della pianta si producono ossigeno e ozono. Il glucosio prodotto è importantissimo per le piante, perché permette la biosintesi di sostanze di riserva energetica, ma anche di tutte le molecole strutturali presenti nelle piante. Inoltre, dalla sua degradazione mediante la respirazione cellulare, nei mitocondri, le piante riescono a produrre energia sotto forma di ATP. I prodotti della fotosintesi sono indispensabili sia alle piante che a tutti gli altri organismi viventi la cui sopravvivenza è legata a esse. Gli erbivori si cibano delle sostanze prodotte dalle piante, mentre i carnivori si nutrono di altri organismi che si cibano di piante. Idem i microrganismi. La caratteristica peculiare delle piante è quella fotosintetica, ma anche alcuni batteri (cianobatteri) sono in grado di svolgerla, lo stesso vale per alcune alghe e alcuni protozoi (euglena). Lezione 22-21\04\22